lunedì 9 marzo 2020

Coronavirus: cosa sta succedendo?

Nonostante cerchi di continuare a parlare di altri argomenti ormai (ovviamente) le cronache e le discussioni sono tutte incentrate sull'epidemia da Coronavirus. Di notizie ce ne sono tante, troppe e forse anche questo alimenta confusione e incertezza.
Come sempre credo che i dati siano la base migliore dalla quale partire.

Abbiamo un virus nuovo. Questo lo rende interessante dal punto di vista scientifico (per ovvi motivi), subdolo da quello clinico (non conoscendolo non sappiamo cosa possa causare).
Essendo un virus che si diffonde ormai da settimane (prima in una regione confinata, la Cina, poi in tutto il mondo), cominciamo ad avere qualche notizie in più. Certo, la valanga di notizie, pareri, opinioni e lanci d'agenzia non ha aiutato nessuno e parole come "epidemia", "pandemia", "zona rossa", "quarantena", sembrano uscite da un film apocalittico e possono fare paura, cosa che non giova. Ma allora, cosa sta succedendo? Cosa possiamo dire e cosa sappiamo oggi?

Sappiamo per esempio che la malattia causata da questo virus (si chiama Covid-19, CoronaVirus Disease) causa una sindrome simil influenzale con particolare coinvolgimento dei polmoni. Nei polmoni la malattia può causare una grave polmonite interstiziale che, in certi casi e soprattutto nelle persone a rischio, può essere persino letale. La classe che sembra più delicata e a rischio è quella degli anziani, dai 65 anni in poi con un rischio che aumenta parallelamente al'età (l'età media del decesso dei pazienti positivi al Coronavirus è 81 anni). Nei casi confermati in questa ondata epidemica quasi tutti (i due terzi) i decessi erano di persone con malattie preesistenti.

La letalità (numero di morti tra i contagiati) di questa malattia non è altissima ma nemmeno trascurabile, siamo attorno al 3,5% ma si tratta di un dato discutibile e sicuramente non preciso. Per capirci: molto probabilmente questo numero è in realtà molto più basso perché i contagiati sono solo quelli che risultano positivi al test per la presenza del virus. È molto probabile che molti (moltissimi?) positivi non sono mai stati rilevati perché con pochi sintomi e quindi non si sono mai resi conto di essersi ammalati. Se i contagiati (reali) fossero, come probabile, molti di più, la letalità sarebbe notevolmente più bassa (forse simile a quella dell'influenza stagionale). C'è da dire un'altra cosa importante, legata alle fasce d'età. Come ho scritto, questa malattia è più pericolosa per le persone più anziane (a maggior ragione oltre gli 80 anni). Se consideriamo la letalità per fasce d'età vedremo che negli over 80 avremo 10,9% di letalità (altissima), mentre nella fascia 0-65 anni di età è dello 0,5% (bassissima). Come notate, questi dati bisogna saperli leggere e, anche sapendolo fare, possono essere molto variabili.



Il dato della letalità generale (che sembra maggiore rispetto alla Cina contro quella delle varie fasce d'età), è una nota distorsione statistica dovuta al fatto che da noi ci sono più anziani, si chiama "Paradosso di Simpson".
Detto questo c'è un grosso problema. Il virus, come tanti virus e come in tante epidemie, non "chiede il permesso" per infettare. Ha un'alta contagiosità (più di altre malattie infettive) e quindi se "entra" in una popolazione rischia di infettarne larga parte. Per popolazione, in epidemiologia, non si intende per forza una nazione o una regione ma "un gruppo". Il virus può infettare una regione, una "macroregione" (il nord Italia, ad esempio) o una nazione intera ma anche di più.

Così è successo in Cina. Moltissimi contagiati, in pochissimo tempo e, anche se la letalità fosse bassissima, le vittime potrebbero essere tantissime (su grandi numeri, anche una piccola percentuale è in ogni caso numerosa).

Questo, a prescindere dalla gravità dei sintomi della malattia, oltre a fare vittime, sovraccarica le strutture sanitarie. Migliaia di persone si riversano al pronto soccorso, centinaia di ricoverati, tanti in rianimazione. Serve personale, farmaci, posti letto, macchinari. Quando questo succede in sei mesi (come per l'influenza) si riesce a sopportare l'impatto (e supportare tutti), quando questo avviene in un mese potrebbe far crollare tutto. E poi diventa una reazione a catena.
Se i reparti di rianimazione fossero pieni di pazienti con polmonite da Coronavirus, non potrebbero ricevere persone in insufficienza renale, con un infarto, chi ha avuto un incidente, una donna che ha avuto un'emorragia post partum, un uomo che ha avuto un ictus con conseguente diminuzione dell'assistenza, delle cure e quindi un aumento senza precedenti della mortalità e delle complicanze, oltre che un peggioramento improvviso e pesante del livello delle cure.

Ecco, il vero, principale rischio di questa epidemia è questo.
Un contagio veloce, della maggior parte della popolazione metterebbe a rischio il sistema sanitario e questo non sarebbe un problema solo relativo all'epidemia ma a tutto il resto.
A tutto questo si aggiunge il fatto che il virus è veramente pericoloso (come detto prima) nelle persone più anziane, cosa tipica delle malattie infettive a maggior ragione se con sintomi respiratori. Sono loro gli individui da proteggere perché, colpiti dalla malattia, avrebbero conseguenze gravi se non irreparabili.

E allora? I provvedimenti di contenimento e mitigazione? Le "zone rosse"?
Sono doverose.
Proprio per evitare quello che ho detto. Hanno funzionato, spesso funzionano e quindi dobbiamo usarle.
Questo ci consentirà (nello scorso articolo ho fornito qualche spiegazione e pure la letteratura scientifica a supporto) di diminuire i casi il più possibile e, in ogni caso, di "spalmare" quelli che hanno bisogno di cure, diminuire il numero dei contagiati e quindi delle complicanze, evitare il contagio di persone fragili (anziani su tutti) e curare tutti, fino alla fine dell'ondata epidemica. Se non riuscissimo a contenere il numero di persone bisognose di cure si potrebbe assistere al collasso del sistema sanitario. L'obiettivo delle misure di contenimento e mitigazione, è proprio quello di limitare il più possibile (annullarlo è praticamente un'utopia) la contagiosità del virus e la cosa più evidente (anche da studi che hanno analizzato il caso cinese) è che le misure devono essere severissime, rigide e rispettate, altrimenti saranno praticamente inutili.


Vari scenari. Il valore R0 indica la "contagiosità" del virus. Se è molto alta o anche solo alta, potrebbe determinare il collasso dell'assistenza medica. Se la abbassiamo a valori molto più bassi questo collasso sarà almeno ritardato e contenuto. Unica soluzione quindi è quella di diminuire i contagi e subito.

Il punto da capire è riflettere sulla conseguenza tra rischio individuale e rischio di popolazione (grazie a Luca De Fiore che mi ha fatto riflettere su questo punto decisivo). Questo può servire per fare capire a tutti, anche a chi non si rende conto della necessità delle misure di contenimento nonostante si parli di una malattia non grave, che siamo in un momento decisivo.

Il rischio individuale di questa malattia (quindi il rischio che corre ogni persona, ogni singolo di ammalarsi e avere gravi danni dalla malattia) è basso. Bassissimo. Non significa nullo e non significa che non morirà nessuno, anzi.
Il rischio di popolazione (le complicanze in generale, il peso su strutture mediche e lavoratori della sanità, lo stress sulla popolazione) è alto, altissimo.
Capita questa differenza le cose saranno messe al loro posto più giusto.

Per capirci ancora meglio.
Il rischio di ammalarsi oggi di difterite, in Italia, è molto basso, quasi nullo (anche perché ci vacciniamo). Ma allora perché ci vacciniamo ancora obbligatoriamente e ci battiamo per le vaccinazioni?
Perché il rischio di popolazione è molto alto. Basterebbe UN caso di difterite per causare un caos totale, rappresenterebbe un problema di salute pubblica molto grave. La malattia è gravissima per tutti, soprattutto per le persone più fragili (bambini, anziani, immunodepressi), quindi l'obiettivo non è avere "pochi casi" (sarebbe un dramma!) ma zero. Neanche uno. Per questo, nonostante non si parli di una malattia diffusa, siamo così impegnati per mantenerla tale. Non farlo non è solo rischiare (poco per se, tanto per gli altri), non solo causare dolore e sofferenza (anche a una persona è sempre tanto) ma anche dimostrare un egoismo e una superficialità altissimi, oltre che un bassissimo senso civico. Le malattie infettive, tutte, influenza compresa, sono per definizione pericolose e dannose e se fino a oggi non lo abbiamo capito è perché abbiamo i vaccini, le cure, le strutture sanitarie. Nel caso del Coronavirus non abbiamo vaccini, cure e le strutture sanitarie rischiano di non reggere l'impatto.

Ecco, la situazione attuale quindi non è un'apocalissi in corso e nemmeno sono prevedibili o pensabili stragi, si dovrà convivere per un po' con un problema che poteva accadere ed è accaduto. Calma e sangue freddo.

Tutto il resto, lo spettacolo al quale abbiamo assistito in questi giorni, tra cui urla, il panico, il terrore sono invece ingiustificati, inutili, pericolosi. Sono la conseguenza di un mondo virtuale, connesso, nel quale tanti cercano una finestra dalla quale affacciarsi o farsi notare.

Cosa ci aspetterà?

Un'epidemia ha un decorso quasi sempre tipico. Un aumento dei casi lineare (pochi casi, continuamente), poi esponenziale (tanti casi improvvisamente), poi si arriva al picco epidemico (tanti casi, il massimo raggiunto), una stabilizzazione (i nuovi casi restano simili per numero per un po' di tempo) per poi arrivare a un calo progressivo. Questo succede perché il virus trova sempre meno persone da infettare e condizioni sempre più sfavorevoli alla sua diffusione (più o meno dopo un 15%-20% di popolazione colpita si ha un picco epidemico).
Probabilmente anche questa volta succederà questo e l'obiettivo è proprio quello di arrivarci nel migliore dei modi.

Cosa fare quindi?
Seguire con attenzione e precisione i consigli delle istituzioni sanitarie.
Essere educati e rispettosi degli altri limitando i contatti e i comportamenti a rischio.
Evitare luoghi affollati.
Igiene ripetuta soprattutto delle mani.

E poi calma, serietà, razionalità.

Alla prossima.


Nota: Alcuni servizi utili.

Aggiornamento dati, protezione civile.
Solidarietà digitale. Servizi e facilitazioni per chi si trova in zona rossa.

59 commenti:

  1. La prima tabella in alto è con tutta evidenza errata, Se nel TOTALE si registra una minore letalità in Cina, in nessun modo i tre parziali possono vedere, tutti e tre assieme, l'andamento opposto.

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    1. A me sembra di sì, perchè l'italia ha un'età media molto più alta, quindi tantissimi più casi in quella fascia in cui la mortalità è alta, che incidono sul totale.

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    2. Pare trattarsi di paradosso di Simpson
      https://twitter.com/MedBunker/status/1236954427203911680?s=19

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    3. È corretta: l'apparente paradosso è determinato dalla differente distribuzione per fasce d'età nei due paesi.

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    4. Ad esempio: se, all'estremo, tutta la nostra popolazione fosse dagli 80 in su avremmo una mortalità totale del 10%

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  2. La prima tabella in alto è con tutta evidenza errata,

    È giustissima.

    Il dato della letalità generale (che sembra maggiore rispetto alla Cina contro quella delle varie fasce d'età), è una nota distorsione statistica dovuta al fatto che da noi ci sono più anziani, si chiama "Paradosso di Simpson".

    https://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_di_Simpson

    La letalità nelle varie fasce d'età è minore in Italia ma analizzando la letalità totale sembra che da noi muoiano più persone. In realtà non ne muoiono di più ma tra i contagiati ne muoiono tante perché sono anziani. Il grafico è perfettamente aderente alla realtà.

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    1. ah beata ignoranza questi che dicono che è errata dove hanno studiato?

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  3. Ups, non avevo visto risposta, pardon

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  4. Grazie per il tempo che dedichi per provare a rendere migliore questa società.

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  5. Il vero enigma é la bassissima letalitá in Corea del Sud: ha una popolazione demograficamente simile all'Italia (molti più anziani e "grandi vecchi" che in Cina), una sanitá di livello paragonabile ed UN DECIMO dei morti a quasi paritá di contagi rilevati.

    Genetica? Statistica? Culo?

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    1. A quanto ho letto, pare che in Corea del Sud abbiano fatto un numero di tamponi elevatissimo, permettendo di conteggiare fra i contagiati anche gli asintomatici (che altrove invece sfuggono in gran parte): https://www.ilpost.it/2020/03/05/contagi-morti-corea-del-sud-tasso-letalita/

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    2. circa 20.000 vs. 100.000 tests, pero' i morti in italia sono quasi 10 volte di piu' https://www.worldometers.info/coronavirus/covid-19-testing/

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  6. Nel grafico "Altri scenari", sarebbe opportuno indicare quale data si intende per "oggi", altrimenti il lettore che legge da domani in poi non ha informazione completa. Grazie :)
    cmotta84

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    1. Oggi si riferisce a quando è stato pubblicato l'articolo (in realtà al giorno prima ma non cambia), aggiungerei "ovviamente". E se fosse difficile da capire c'è il link all'originale dov'è scritta la data. :)

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  7. Il famoso dato che circola del 20% sul totale dei contagiati che puó ammalarsi di polmonite cambia con rispetto all'etá? E con quali percentuali?

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  8. Se è vero che:
    1. più o meno dopo un 15%-20% di popolazione colpita si ha un picco epidemico
    2. la letalità nella fascia 0-65 anni di età è dello 0,5% (bassissima)
    3. il vaccino arriverà fra 2 anni
    allora facciamo come le nonne: infettiamo tutti i più giovani fino al 20% della popolazione, superiamo il picco e generiamo l'effetto gregge.
    Quanto rischio corriamo?

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    1. Le "nonne" potevano permettersi di infettare 10 figli, vederne morire 2, altri due con ritardo mentale da encefalite e ne sopravvivevano 6 sani. Noi no, non ce lo possiamo permettere, abbiamo pochi figli.

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    2. Grosso. Perché se è vero che la stragrande maggioranza dei morti sono anziani e/o persone con problemi di salute pregressi, fra i casi gravi ci sono anche tanti, tantissimi giovani. E i casi gravi devono essere gestiti in ospedale per settimane. Quindi, applicando la tua idea, prima di avere un apprezzabile effetto sulla immunità di gregge, temo che avremo fatto collassare il sistema sanitario.

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  9. Non entro in merito alla questione scientifica non ne ho la capacità , diciamo che mi fido di quello che ho letto sopra e in quanto mi adeguo ai provvedimenti presi . Sono convinto che come altre infezioni da virus anche questa passerà, purtroppo non so quanto m la maggioranza degli esseri del pianeta potranno imparare riflettere e MIGLIORARE il loro comportamento socio sanitario socio politico economico e " UMANO " , non ho molta fiducia in ciò, è un po come passata la " festa " gabbato lo VIRUS .... il migliorarsi culturalmente e UMANISTICAMENTE mi sa che sarà una cosa individuale, alcuni impareranno la " massa " continuerà con i suoi classici problemi di società, lavoro competizione consumare dividersi con le paure oggi dimenticate per causa di una paura maggiore , non tenendo conto che tutto sarà ancora più grande visto che questa situazione lascerà un regresso economico mondiale quasi per tutti , i ricchi quel 1 % della popolazione che si prende più del 50% della ricchezza per loro non cambierà nulla , che cerca gli AGLIENI li ha individuati . Insomma prevedo rabbia divisioni egoismi in AUMENTO dopo il CORONA VIRUS. Altro " problema " è sicuramente in un paradosso , quello che in pianeta supertecnologico un pianeta dove molte persone politici religiosi persone " normali " mostrano continuamente i MUSCOLI credendo di essere FORTI e poi basta un MICRORGANISMO per fare andare in " PARANOIA " QUASI TUTTO IL PIANETA soprattutto le nostre società cosi dette " occidentali " " ricche " . Impareremo mai ? potremmo dire non tutti i Mali vengono per NUOCERE? Sarò pessimista ma credo che passata questa brutta storia tutto tornerà PEGGIO DI PRIMA ,il sistema economico che ci " siamo " costruiti , premesso non ne conosciamo altri per ora , basato sulla concorrenza sulla rincorsa al benessere ai consumi è FRAGILE MENTALMENTE da una parte è iperprotettivo dall'altra non forma , se non individualmente , esseri capaci di gestire con CAPACITÀ E FORZA CULTURALE LE PAURE CHE HA PERIODI CI VENGONO INCONTRO , altro paradosso , alla fine siamo " peggio " o meglio " dipende , DEI VIRUS DEI TRRREMOTI GUERRE DISGRAZIE VARIE , sopravviviamo , fino a ora , SEMPRE .

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  10. Scusate gli errori di scrittura. Grazie

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  11. Buongiorno, da sempre mi affido a siti istituzionali per avere notizie o li consulto per avere eventuali smentite su quanto sento. Questi giorni tra le tante chiacchiere , mi è stato detto che il primo medico di Wuhan dato per morto un mese fa è invece vivo. Vorrei sapere la verità.. Vera. Grazie :)

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  12. tra le tante chiacchiere , mi è stato detto che il primo medico di Wuhan dato per morto un mese fa è invece vivo

    In quale sito istituzionale ha letto questa notizia?

    1) La risposta in che modo cambierebbe la sua vita e la sua percezione delle cose?
    2) Se lei stesso le definisce "chiacchiere", perché le ascolta?

    In ogni caso non mi risulta una cosa del genere.
    Saluti.

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  13. Non letto, sentito da un collega che lo diceva in ufficio...Non avevo fatto commenti e ho chiesto qui. Grazie:)

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  14. aspettarsi un picco dopo l'infezione di un 15-20% della popolazione ... vuol dire che possiamo aspettarci di leggere 10 milioni di infettati prima di migliorare?

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  15. Non è ancora disponibile l'esame del sangue per controllare chi ha sviluppato anticorpi perché si è preso il virus ed è guarito? E dopo quanto tempo non è più possibile rilevare anticorpi?

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    1. Non metto link ma se cercate test rapido coronavirus right sign vedrete che pare esistere un test che in 10 minuti rileva la presenza di anticorpi per infezione in atto o già conclusa. 7 euro un test. Perché non si usa questo invece del tampone? O siamo solo a livello pubblicitario per qualcosa che in realtà sul mercato ancora non esiste?

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    2. Non sono test validati, danno tanti (fino al 70%) falsi negativi (e qualche falso positivo), quindi non ha senso usarli.

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    3. Ok grazie per il riscontro

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  16. La mortalità in Italia è più alta in percentuale rispetto ad altre nazioni, non perché noi abbiamo più vecchi, ma perché abbiamo meno posti ospedalieri per abitante. La corea, che ha poche decine di decessi e quasi i nostri contagi, ha una struttura ospedaliera che ha il quadruplo di posti letti per abitante rispetto a noi, la germania il doppio.

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  17. Buongiorno Salvo,
    volevo farle qualche domanda:
    - qual è l'errore del test del tampone?
    - perché ad un certo punto si passa dal "fare il tampone anche agli asintomatici" al "fare il tampone solo agli sintomatici"?
    - come è stato possibile risalire al fatto che il virus è arrivato dalla Germania?
    - come mai in Giappone la curva ei contagiati è meno ripida? fanno meno test? A questa domanda qualcuno ha risposto così:
    JPN approach is focused on clusters[...]
    Testing more is exactly what I am opposed to. This RT-qPCR test gives roughly 50% false negatives. At this rate, this test cannot be used for screening. For example, if you get 1k positives, there are 1k false negatives, meaning 1k infected people are roaming around now[...]
    e poi:
    Look Italy! Italy did exactly the Korean style mass testing and failed. They will keep on failing.

    Questa affermazione mi pare priva di senso: l'Italia avrebbe sbagliato a fare tanti test!?

    Il thread
    https://twitter.com/JamesMelville/status/1237155394201542656


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    1. qual è l'errore del test del tampone?

      Sembra elevato. C'è chi parla del 30-40% di falsi positivi (sui falsi negativi non so). Tanto che oggi è considerato solo conferma di casi clinicamente confermati.

      perché ad un certo punto si passa dal "fare il tampone anche agli asintomatici" al "fare il tampone solo agli sintomatici"?

      Per il motivo di cui sopra, per evitare finiscano i tamponi non avendone quando servono e per evitare di avere milioni di positivi che per ovvi motivi si riverserebbero negli ospedali facendo crollare una nazione.

      come è stato possibile risalire al fatto che il virus è arrivato dalla Germania?

      Analizzandone il genoma. Si identifica com'è fatto il virus, si vede con quali altri virus isolati c'è molta somiglianza e così si può capire da dove deriva. Le ultime notizie parlano di virus proveniente dalla Germania ma originatosi in Iran.

      come mai in Giappone la curva ei contagiati è meno ripida?

      Non possiamo saperlo con certezza (potrebbero semplicemente avere realmente meno contagi) ma potrebbe dipendere proprio dal numero di tamponi effettuati.
      Il tampone, come dice quel tweet, non può essere usato come screening. Controllare di più non significa fare bene. Un'idea è proprio quella di concentrarsi su gruppi (sintomatici? Focolai epidemici? Solo chi è a rischio?) decidendo cosa è più conveniente secondo le varie situazioni e realtà.

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    2. Potrebbe dipendere anche dalla lodevole abitudine largamente diffusa in quel paese di proteggere la collettività dal contagio quando non si sta bene (li avrete visti in decine di film e cartoni animati con la loro bella mascherina), dal fatto che nei rapporti con estranei alla cerchia famigliare i contatti fisici praticamente non esistono (strette di mano in primis)

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    3. Grazie per le risposte Dottore.
      Un'altra domanda, scusi: come mail il genoma italiano è diverso da quello tedesco a sua volta diverso da quello iraniano etc? il virus si modifica perché passa il tempo o perché si adatta ai gruppi etnici con cui viene in contatto?
      grazie
      ps: osservazione interessante quella sulle abitudini dei Giapponesi fatta dall'altro utente

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  18. Risposte
    1. Non servono chiarimenti particolari. La vitamina C che ci serve la assumiamo con una normale alimentazione. Introdurla con pillole o integratori non cambierà nulla né ci proteggerà da virus o malattie (se siamo in salute, ovviamente).

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    2. Ma non migliora le difese immunitarie (a scopo preventivo quindi)? Cioè, più se ne prende e più migliorano? O il limite è già raggiunto come scrive con quella assunta con la sola alimentazione?

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    3. No, non migliorano le difese immunitarie (ha altri effetti) e raggiunto il limite utile viene espulsa con le urine. Quindi la prendi (e se vai oltre) la butti via.

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    4. Vitamina C dottore, perché mi risponde al plurale? Che fa allora questa vitamina C?

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    5. Che fa allora questa vitamina C?

      Grazie per la collaborazione e per aiutarmi nel non perdere tempo inutile, tolgo il plurale, ecco la frase corretta:

      Non migliora le difese immunitarie (ha altri effetti) e raggiunto il limite utile viene espulsa con le urine. Quindi la prendi (e se vai oltre) la butti via.

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    6. Grazie per non rispondere, mi scuso se le faccio perdere del tempo prezioso, ma le faccio notare che è lei che si è assunto il ruolo di divulgatore, se non risponde in modo consono ci rimette la sua reputazione, io non ci perdo nulla. Anche il mio MMG è in emergenza e non si mette a fare social network solo per leggere risposte che gli tirano su il morale e gli danno ragione su tutto quello che scrivono e che non scriono. Che ci creda o no la mia vuole essere una critica costruttiva.

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    7. Propongo di intavolare un dibattito su un ulteriore argomento che non c'entra nulla con l'articolo pubblicato: ovvero di come molte persone siano state cresciute convinti che il mondo giri intorno a loro, e che, di conseguenza, debbano sempre avere accontentati i loro capricci.

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  19. Lasciamo.perdere l'ascorbato che, mi vien da dire una battuta, potrebbecessere vero solo petche' i Calabresi hanno pochi infettati perche' mangiano il peperoncino...vabeh...
    Quello che voglio dire invece e: attenti a dare i numeri percentuali. Nessuno finora mi pare di capire ha usato metodi bayesiani per dirlo...

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  20. Mi scuso per gli errori di digitazione allo smartphone

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  21. Posso chiederle dove ha trovato i dati per calcolare quei tassi età specifici? Sono settimane che mi affanno per trovare la distribuzione per età e sesso dei contagiati in Italia. Grazie.

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    1. Dice quelli della prima tabella? Dati ISS, da qui:
      https://www.iss.it/comunicati-stampa/-/asset_publisher/fjTKmjJgSgdK/content/id/5288119?fbclid=IwAR3bwOZ55HZh4pmVJ6QS-Opq123k78yVr91IHdiz9F9hQN615ZZz2mjXJMY

      Ma avevo trovato nello stesso sito il report con i dati e le tabelle, chiarissime.

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    2. Grazie mille! Alla fine li ho trovati anch'io. Ma per un bel po' i numeri non sono stati disponibili.

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  22. Complimenti per la chiara esposizione Dottoressa. Vorrei però sapere da quale dato si desuma che la mortalità nel nostro paese sia del 3,5 %? No perchè stando ai dati della protezione civile del 14-03-2020, su 24.747 soggetti trovati positivi o comunque contagiati dal C.V., si contano 1.809 deceduti, che corrispondono in realtà al 7,31% del totale, che sembra un dato ben peggiore e corrispondente al doppio della percentuale attualmente pubblicizzata.

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    1. Lei cita i dati del 14 marzo, non ho la sfera di cristallo e quindi ho riportato i dati (dell'ISS, ufficiali) del 6 marzo, dati subito precedenti al post che è del 9 marzo.
      Ogni tanto mi dicono che rispondo in maniera troppo calma e pacata.
      Saluti.

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  23. Mi correggo: i dati della Protezione civile si riferiscono al 15-03-2020

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  24. Una domanda. Quando dovranno sperimentare i vari farmaci che stanno ideando i laboratori di tutto il pianeta, come si farà a capirne l'efficacia visto l'altissimo tasso di guarigioni spontanee ?

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    1. Quello a cui si punta è un vaccino, che non serve per guarire ma per evitare di ammalarsi e ci vorrà minimo un anno ma probabilmente di più.
      Per chi è già malato con sintomi gravi e che non guarirebbe spontaneamente, ora si stanno provando farmaci già esistenti e quindi già testati perché non c'è tempo per crearne appositi.

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    2. Si sta cercando un vaccino. Si stanno usando sperimentalmente farmaci già in commercio. Alcuni con effetti, altri no.
      Se un farmaco ha un effetto cambia il decorso della malattia, quindi ti rendi conto che ha una certa efficacia.
      C'è un esame del sangue che esprime un'infiammazione in corso? Il giorno dopo dell'assunzione del "nuovo" farmaco questo esame va molto meglio? Potrebbe essere efficacia. Hai una grave fibrosi polmonare e dopo 12 ore dall'assunzione del farmaco in prova va molto meglio (mentre senza farmaci peggiora)? Forse il farmaco è efficace e così via.

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  25. Buongiorno, volevo sapere se effettivamente qui https://dgs-urgent.sante.gouv.fr/dgsurgent/inter/detailsMessageBuilder.do;jsessionid=DBDC45510E9223CFBBFA2C8DD90E0E3F.du-dgsurgentc1?id=30500&cmd=visualiserMessage ci sia scritto quanto ci è arrivato via Whatsapp riguardo le interazioni con FANS, e se quanto riportato abbia validità.
    Grazie in anticipo
    Cordiali saluti

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  26. Copio e incollo un commento ( mio )fatto in altro blog ......
    Fabio grande analisi, se le cose dovrebbero andare nel senso che dici tu , è una ipotesi possibile, altra ipotesi potrebbe essere la fine della UE , altra ipotesi potrebbe essere una via di mezzo , riprenderemo l'eterno pensare e agire come prima del VIRUS, con l'aggiunta di una crisi economica e sociale mai vista dal dopo guerra a oggi , polemiche cercare colpevoli promettere ecc ecc. Oppure, mi tocco.... scoppierà una terza guerra mondiale. Una cosa è certa , nulla sarà come prima , e le persone non impareranno , nella sua maggioranza, nulla dalla disgrazia, come è successo per tutte le guerre fatte fino a ieri . Voglio essere " cattivo "l' essere " umano " se lo merita, siamo causa dei nostri Mali..... abbiamo consumato, chi più chi meno , a nostro piacere senza pensare ai posteri , siamo diventati una società globalizzata e vecchia, come cultura e come età, personalmente non sono preoccupato più di tanto , egoisticamente ho " avuto " ho 70 anni ho superato, spero, due tumori maligni, ho creduto come in un sogno bello , un uomo MIGLIORE , oggi mi danno fastidio le MASSE , sono disincantato e non sarò io ha cambiare questa massa di vecchi come me che si sono arroccati nelle loro " sicurezze " economiche, e che hanno paure da paranoia , certo non tutti naturalmente, ma essere diversi è un optional, FABIO ABBIAMO DATO E AVUTO , e tempo di " godere " questi ultimi anni e lasciare che le cose vadano come devono andare , è già tutto scritto da tempo , il VIRUS ha messo a nudo le nostre FRAGILITÀ come società e come esseri . Il futuro sta nelle masse di giovani che bussano alle nostre porte , non siamo nemmeno capaci di gestire questa " risorsa " siamo, dico siamo , così nessuno si sente assolto, DEI PERFETTI CONSERVATORI del nostro egoismo SOPRATTUTTO ECONOMICO. Nessuno vuole più morire , vogliamo campare, magari tenuti su da medicine e tecnologia medica , fino a 120 anni . Ma si può andare avanti così, mi domando, sono caduti gli egizi i greci i romani , possiamo o no scomparire pure noi società pseudo democratica conservatrice , sarò pessimista, non lo sono come carattere , ma per me è solo questione di tempo . Fabio vai avanti tu , io mi fermo quà, naturalmente esprimerò sempre il mio pensiero e voterò fino alla fine per tutto ciò che non è " DESTRA " sai perché, li vedo più " tarli " di me e di quelli di " sinistra " . Considero l'essere di " sinistra " oggi come il meno peggio . È finita una storia , oppure non è mai cominciata. Il " buffo " è che non ho rimpianti e mi piace nonostante tutto LA VITA . CIAO.

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  27. Dottoressa ma in USA 370.000.000 ml di persone 6000 morti 10.000 ricoverati .... 228.000 Active o a breve i morti diventano 60.000 o con la Germania e Cina hanno un altro virus che ne pensa ? E xchè proprio a noi italiani spagnoli e francesi?

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    1. Già il fatto che tu non ti sia accorto che SALVO è un dottore e non una dottoressa...

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    2. Paesi diversi, continenti diversi, climi diversi, realtà diverse, popolazioni diverse, ospedali diversi, momenti diversi, epidemie diverse.

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  28. Dia un occhiata e poi cancelli pure il link https://covidvisualizer.com/

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