No, mi dispiace deludervi ma non posso "inseguire" tutte le sciocchezze diffuse dai media e poi avevo deciso per un periodo di "disintossicazione" dall'argomento vaccini, non voglio rischiare di stancarmi e quindi per un po' volevo metterlo da parte.
Purtroppo mi rendo conto che la televisione ha esigenze di "ascolto" più che di informazione e mi rendo allo stesso modo conto che una giornalista non può studiare in un mese ciò che io ho appreso in 20 anni. Però mi chiedo se anche un giornalista o un servizio pubblico, non si pongano delle domande, non si chiedano quanto possano pesare le loro parole.
Ho seguito anche una diretta video successiva alla tramissione (di oggi, giorno 18 aprile) nella quale il conduttore e la giornalista che ha realizzato il servizio cercavano di spiegare le loro ragioni. Quello che ho capito è che, probabilmente, sono veramente in buona fede, proprio non arrivano a capire non solo i particolari o le pieghe della ricerca scientifica ma nemmeno il ruolo che hanno le parole. Insistendo a dire di aver intervistato persone come il prof. Shoenfeld (che ha letteralmente inventato una sindrome di testa sua, non confermata mai da nessuno) o la dott.ssa Gatti (titolare di un laboratorio privato che si vanta di grandissimi risultati scientifici che a me non risultano), insistendo sulle parole delle ragazze intervistate o dei loro genitori (ignorando che non ci possiamo basare sulle parole di un singolo o sui racconti simil spionistici del tipo "il mio medico mi ha detto che il mio era un danno da vaccino ma non poteva metterlo per iscritto"). Non è stato intervistato un esperto, un virologo, solo una esponente dell'EMA (che ha parlato pochissimo e continuamente interrotta).
Che messaggio hanno lanciato? Un messaggio inutile. Dannoso.
Report soffre della malattia di tutti noi: l'ignoranza. Siamo totalmente privi di ogni infarinatura scientifica delle basi del ragionamento e della logica, costruiamo teoremi basandoci sul nulla, sul "si dice" o "sembra che", è uno scenario deprimente.
Io, da ginecologo che cura proprio queste malattie, so cosa significa tumore del collo dell'utero (tema di una complessità enorme) e so che non si può liquidare un argomento con tanta leggerezza e nemmeno diffondere paure e dubbi perché una ragazza "si sente vuota" dopo la vaccinazione. Ha provato la giornalista a chiedere come "si senta vuota" una ragazza che ha avuto un tumore del collo dell'utero?
Probabilmente no.
L'aspetto positivo della trasmissione è quello di aver evidenziato che bisogna pretendere maggiore trasparenza, sia riguardo gli eventi avversi dei vaccini che sulle autorità di controllo. La trasmissione è stata pessima per la noncuranza con la quale ha trattato l'argomento ma le autorità non aiutano né il cittadino né i medici a fare chiarezza, prima di tutto per loro che poi dovranno trasmetterla ai pazienti. Prendano atto, le istituzioni, che per evitare cadute disastrose come questa della RAI devono mettersi al lavoro, altrimenti il primo che decide che nei vaccini ci siano "polveri di alluminio" (cit.) lo dirà, in diretta nazionale.
Per cui, invece di smentire uno per uno tutti gli errori della trasmissione (alcuni veramente gravi), preferisco dare qualche notizia, probabilmente sarò più utile, a qualsiasi ragazza voglia informarsi.
Purtroppo mi rendo conto che la televisione ha esigenze di "ascolto" più che di informazione e mi rendo allo stesso modo conto che una giornalista non può studiare in un mese ciò che io ho appreso in 20 anni. Però mi chiedo se anche un giornalista o un servizio pubblico, non si pongano delle domande, non si chiedano quanto possano pesare le loro parole.
Ho seguito anche una diretta video successiva alla tramissione (di oggi, giorno 18 aprile) nella quale il conduttore e la giornalista che ha realizzato il servizio cercavano di spiegare le loro ragioni. Quello che ho capito è che, probabilmente, sono veramente in buona fede, proprio non arrivano a capire non solo i particolari o le pieghe della ricerca scientifica ma nemmeno il ruolo che hanno le parole. Insistendo a dire di aver intervistato persone come il prof. Shoenfeld (che ha letteralmente inventato una sindrome di testa sua, non confermata mai da nessuno) o la dott.ssa Gatti (titolare di un laboratorio privato che si vanta di grandissimi risultati scientifici che a me non risultano), insistendo sulle parole delle ragazze intervistate o dei loro genitori (ignorando che non ci possiamo basare sulle parole di un singolo o sui racconti simil spionistici del tipo "il mio medico mi ha detto che il mio era un danno da vaccino ma non poteva metterlo per iscritto"). Non è stato intervistato un esperto, un virologo, solo una esponente dell'EMA (che ha parlato pochissimo e continuamente interrotta).
Che messaggio hanno lanciato? Un messaggio inutile. Dannoso.
Report soffre della malattia di tutti noi: l'ignoranza. Siamo totalmente privi di ogni infarinatura scientifica delle basi del ragionamento e della logica, costruiamo teoremi basandoci sul nulla, sul "si dice" o "sembra che", è uno scenario deprimente.
Io, da ginecologo che cura proprio queste malattie, so cosa significa tumore del collo dell'utero (tema di una complessità enorme) e so che non si può liquidare un argomento con tanta leggerezza e nemmeno diffondere paure e dubbi perché una ragazza "si sente vuota" dopo la vaccinazione. Ha provato la giornalista a chiedere come "si senta vuota" una ragazza che ha avuto un tumore del collo dell'utero?
Probabilmente no.
L'aspetto positivo della trasmissione è quello di aver evidenziato che bisogna pretendere maggiore trasparenza, sia riguardo gli eventi avversi dei vaccini che sulle autorità di controllo. La trasmissione è stata pessima per la noncuranza con la quale ha trattato l'argomento ma le autorità non aiutano né il cittadino né i medici a fare chiarezza, prima di tutto per loro che poi dovranno trasmetterla ai pazienti. Prendano atto, le istituzioni, che per evitare cadute disastrose come questa della RAI devono mettersi al lavoro, altrimenti il primo che decide che nei vaccini ci siano "polveri di alluminio" (cit.) lo dirà, in diretta nazionale.
Per cui, invece di smentire uno per uno tutti gli errori della trasmissione (alcuni veramente gravi), preferisco dare qualche notizia, probabilmente sarò più utile, a qualsiasi ragazza voglia informarsi.
Facciamo allora una serie di "FAQ" (domande frequenti), forse, invece di chiacchiere e polemiche, è quello che serve di più. Cominciamo? Via!
1) Cos'è l'HPV (Human Papilloma Virus)?
È un virus molto diffuso e resistente che esiste in diverse forme, chiamate ceppi, ognuna identificata con un numero. Alcuni di questi ceppi sono praticamente inoffensivi per l'uomo, altri possono causare vari tipi di lesioni, altri ancora causano lesioni gravi fino al tumore.
2) Che lesioni causa l'HPV?
Principalmente lesioni alla cute ed alle mucose. Sembra però coinvolto nella comparsa di alcuni tumori anche ad organi interni. Le lesioni possono essere poco importanti (come le verruche nella pelle), più serie (come i condilomi genitali e anali) o decisamente gravi (come il tumore del collo dell'utero, dell'ano, del pene e del retto, della laringe e faringe).
3) Come si curano le lesioni causate dal virus?
Come per la maggioranza delle malattie virali non c'è una cura definitiva, si prova a distruggerle. Per esempio con il laser o con l'elettrobisturi o con un intervento chirurgico vero e proprio. Spesso sono necessari interventi ripetuti per distruggere completamente queste lesioni.
4) Come si entra in contatto con il virus?
Il contagio è prevalentemente e quasi completamente per via sessuale.
5) Come si può prevenire il contagio?
Visto il tipo di contagio è molto difficile prevenire l'infezione da HPV ma esiste un vaccino che permette di ridurre di moltissimo i danni dell'infezione. Altri mezzi, come il Pap-test, sono capaci di rilevare la presenza di lesioni (quindi il virus ha già esercitato la sua azione di danno) anche molto iniziali. Per controllare la progressione della malattia si ricorre ad esami di approfondimento, primo tra tutti uno che si chiama "colposcopia", che consiste della visione ingrandita, tramite uno strumento apposito (colposcopio) del collo dell'utero.
6) Ogni quanto tempo bisogna controllarsi?
Se si decide di sottoporsi a Pap-test è bene farlo ogni tre anni. Se invece si fa il test* che rivela la presenza del virus si fa ogni cinque anni.
7) Quali sono i tipi di virus più pericolosi?
Esistono due ceppi ad alto rischio che causano molto spesso lesioni tumorali (nel collo dell'utero), sono i ceppi 16 e 18. Altri ceppi (come il 31 o 33 o il 35) possono causarle molto più raramente, altri ceppi sono a rischio bassissimo.
5) Come si può prevenire il contagio?
Visto il tipo di contagio è molto difficile prevenire l'infezione da HPV ma esiste un vaccino che permette di ridurre di moltissimo i danni dell'infezione. Altri mezzi, come il Pap-test, sono capaci di rilevare la presenza di lesioni (quindi il virus ha già esercitato la sua azione di danno) anche molto iniziali. Per controllare la progressione della malattia si ricorre ad esami di approfondimento, primo tra tutti uno che si chiama "colposcopia", che consiste della visione ingrandita, tramite uno strumento apposito (colposcopio) del collo dell'utero.
6) Ogni quanto tempo bisogna controllarsi?
Se si decide di sottoporsi a Pap-test è bene farlo ogni tre anni. Se invece si fa il test* che rivela la presenza del virus si fa ogni cinque anni.
7) Quali sono i tipi di virus più pericolosi?
Esistono due ceppi ad alto rischio che causano molto spesso lesioni tumorali (nel collo dell'utero), sono i ceppi 16 e 18. Altri ceppi (come il 31 o 33 o il 35) possono causarle molto più raramente, altri ceppi sono a rischio bassissimo.
8) Cos'è il vaccino anti-HPV?
È un vaccino che contiene solo parte del virus (e quindi non può causare la malattia) che crea anticorpi per i ceppi più a rischio del virus, oggi è disponibile quello che previene il contagio di 9 ceppi del virus, la quali totalità delle lesioni possono quindi essere prevenute. Il vaccino è molto efficace e non ha mostrato particolari effetti collaterali. Possono vaccinarsi sia uomini che donne.
9) Se si è colpiti dal virus cosa succede?
Se il ceppo del virus è di quelli a basso rischio molto probabilmente non succederà nulla. Se invece è un ceppo ad alto rischio è probabile si sviluppi una lesione detta "precancerosa", questo perché, se trascurata e non controllata, potrebbe (ma in molti anni, anche decine) diventare persino un tumore maligno (il tumore del collo uterino). Nella maggioranza dei casi le lesioni "precancerose" regrediscono da sole grazie al nostro sistema immunitario. In alcuni casi invece progrediscono e, se diventano un tumore maligno, è necessaria l'asportazione del collo dell'utero ed in casi più avanzati anche l'asportazione dell'utero, delle ovaie e dei linfonodi più terapie come la chemioterapia (ed in alcuni casi la radioterapia). Si può capire come questo tipo di malattia sia particolarmente insidiosa in chi desidera una gravidanza.
10) Il vaccino è efficace?
Dagli studi emerge un'efficacia altissima ed una presenza di effetti collaterali in linea con gli altri tipi di vaccino (scarsi, spesso temporanei).
Per ulteriori informazioni parlare con il proprio ginecologo o chiedere un colloquio in un consultorio.
Per completezza di informazione:
* Il test per rilevare la presenza del virus HPV è una sorta di Pap-test (quasi identico come procedura, tanto che si può fare in contemporanea) che, oltre a dirci se vi è il virus, ci dice anche a quale ceppo appartiene quello riscontrato, così da capire come e quando ripetere i controlli. Oggi lo offrono gratuitamente molte regioni, in altre sostituisce il classico Pap-test ed in ogni caso si può fare in quasi tutti i centri che offrono il Pap-test (anche privatamente).
- Se noto un evento avverso o un effetto collaterale da vaccino, come posso essere sicura di poterlo segnalare? Si hanno due possibilità: rivolgersi al proprio medico o segnalarlo personalmente, oggi è molto facile farlo (più sotto link a modulo di segnalazione).
- Gli uomini sono "portatori sani" del virus? No. Gli uomini, come le donne, hanno le manifestazioni della malattia, dai semplici condilomi ai tumori del pene e del retto.
- Il contagio è prevenuto dall'uso di preservativo? No.
- Il contagio è prevenuto dall'uso di preservativo? No.
Qui un documento (lungo ma molto esaustivo e divulgativo) sull'argomento.
La scheda di segnalazione eventi avversi che qualsiasi cittadino può compilare ed inviare (qui per gli operatori sanitari).
Nota: Le immagini che seguono possono impressionare le persone più sensibili. Non proseguire se credi possa essere il tuo caso.
Il collo dell'utero è la parte iniziale dell'utero, è grande circa 4-5 cm, ha una consistenza duro-elastica (toccandolo sembra la punta del naso) ed ha, al suo centro, un "buco" ("orifizio uterino esterno", che tramite un canale porta all'interno dell'utero) che è quello che lascia passare il ciclo mestruale e che si dilata per il parto.
Nota: Le immagini che seguono possono impressionare le persone più sensibili. Non proseguire se credi possa essere il tuo caso.
Il collo dell'utero è la parte iniziale dell'utero, è grande circa 4-5 cm, ha una consistenza duro-elastica (toccandolo sembra la punta del naso) ed ha, al suo centro, un "buco" ("orifizio uterino esterno", che tramite un canale porta all'interno dell'utero) che è quello che lascia passare il ciclo mestruale e che si dilata per il parto.
Verruche cutanee (da HPV) |
Condilomi dell'ano |
Collo dell'utero normale (visione con colposcopio) |
Collo dell'utero con lesione precancerosa (visione colposcopica), la parte biancastra è quella probabilmente colpita dal virus HPV. |
Alla prossima.
Qualcuno mi può spiegare perchè il contagio non si previene con l'uso del preservativo?
RispondiEliminaPerché la trasmissione avviene anche in altri modi
EliminaPerché il preservativo non copre in toto l'asta e la base del pene.
EliminaCome al solito un ottimo articolo. Non credevo che per questa patologia il profilattico, indossato fin dall'inizio del rapporto non fornisse protezione (al contrario di altre patologie sessualmente trasmesse). Sono curioso... Come mai?
RispondiEliminaQualcuno mi può spiegare perchè il contagio non si previene con l'uso del preservativo?
RispondiEliminaRispondo a tutti e due i commenti: non è chiarissimo il motivo per cui il condom non protegga dal rischio di contagio, le ipotesi sono due. Il virus passa attraverso i "pori" del lattice, il virus passa anche con un contatto minimo (che accade quasi sempre) con altre parti non coperte dal condom. Il dato è comunque abbastanza certo, il condom non protegge (o almeno, non del tutto) dal contagio da HPV.
http://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa053284#t=article
Buonasera, il fatto che nel vaccino di prevenzione hpv sia stata riscontrata la presenza di metalli pesanti, come riportato nella trasmissione televisiva, è normale prassi e comunque non presenta alcun rischio o è anche questa un'inesattezza?
RispondiEliminaGrazie per l'eventuale risposta.
Si tratta di un'analisi fatta male, che conclude male e che non spiega nulla.
RispondiEliminaNe ho parlato qualche settimana fa qui (un po' lungo ma per essere chiari):
http://medbunker.blogspot.it/2017/02/i-vaccini-inquinati-unesperta-dice-di-no.html
Grazie. Più o meno quello che mi ero immaginato :)
RispondiEliminaSe io dimostro che ho il cancro del collo dell'utero perché, al tempo, la trasmissione report mi ha convinto a non farlo, posso chiedere i danni?
RispondiEliminaLo so sono provocatorio!
Grazie per l'interessante articolo, ma si può avere anche qualche numero, per favore? Qual è l'incidenza del contagio? Quella del cancro? Quanto il rischio è ridotto dal vaccino? Qual è l'efficacia del vaccino (quante volte funziona)? Quanto dura la copertura del vaccino? Quali sono gli effetti collaterali e qual è il loro tasso di incidenza? Etc.
RispondiEliminaPochi giorni fa ho avuto un'interessante discussione sui vaccini con un medico, e al di là degli interessanti spunti avuti, quello che ho capito è che la medicina in Italia si fa raccogliendo davvero pochi dati. Sono rimasto basito dallo scoprire che i medici (tendenzialmente) NON tengono statistiche accurate sui loro pazienti e che, forse, i pochi dati che vengono raccolti sono raccolti pure male.
Grazie ancora per l'articolo.
si può avere anche qualche numero, per favore?
EliminaNon riesco a farlo davvero, sono tanti dati, da fonti diverse e che richiedono molto tempo che al momento non ho, per questo ho scritto (di getto) questo post sotto forma di FAQ.
L'argomento non era previsto, l'occasione è stata la trasmissione di RAI3 ed i tanti messaggi ricevuti che me la segnalavano.
Se riuscissi a farlo ci proverò nei prossimi giorni, mi scuso.
i medici (tendenzialmente) NON tengono statistiche accurate sui loro pazienti
Vero. Ed è fondamentalmente una questione di mentalità, molto italiana.
Se può interessare, in questa pagina ci sono alcune informazioni e dati (ed anche relativi link) http://www.vaccinarsi.org/pro-e-contro/ecco-perche-e-utile-il-vaccino-anti-hpv.html
EliminaOvviamente non sono analisi "esaustive" ma sono un buon inizio. E' ovvio che un'analisi un po' più "razionale" e precisa sarebbe meglio...
Ma come si dice dalle mie parti: "piutost che nient, mej piutost!".
Attendiamo comunque un articolo dei tuoi che, di solito, sono molto esaustivi.
In realtà nell'articolo qui postato si afferma proprio il contrario e cioè che l'uso del preservativo protegge dal contagio da HPV. Ovviamente, data la possibilità di rottura o mal utilizzo del preservativo e la trasmissibilità del virus anche attraverso contatto non penetrativo, il solo utilizzo del condom non è efficace per proteggersi completamente, ma nell'articolo viene stabilita addirittura una relazione quasi causale inversa tra utilizzo del preservativo e rischio di infezione da HPV.
RispondiEliminail solo utilizzo del condom non è efficace per proteggersi completamente
EliminaInfatti ho scritto (nel commento) "non del tutto". Che ci sia una forma di protezione può essere logico ma non si può consigliare il preservativo come protezione totale dal virus, non basta. Nello studio citato: il solo utilizzo del condom non è efficace per proteggersi completamente e si parla di rischio del 37.8% l'anno nelle donne il cui partner lo usa contro 89.3% per chi non lo usa.
Per me, in merito a tutta la questione vaccini, rimane un solo grande interrogativo:
RispondiEliminala penicillina può dare shock anafilattico, le persone che sostengono (in anamnesi, non serve un referto allergologico) di avere avuto effetti anche lievi, vengono tutelate evitando di chiedere loro l'assunzione del farmaco. Il fatto che la penicillina dia problemi gravi fino alla morte ad un numero ristretto di persone, non ha spaventato il resto della popolazione che continua a curarsi assumendola. Perchè non possiamo utilizzare lo stesso metodo con le vaccinazioni? Se come sanitari fossimo prudenti nella somministrazione e puntuali nella segnalazione verso chi ci comunica reazioni avverse e se la gente non si facesse prendere dalla psicosi, non credete che ne avremmo tutti beneficio?
Come sanitaria, io continuo a chiedermi cosa posso fare e sento che abbiamo delle responsabilità.
Se come sanitari fossimo prudenti nella somministrazione
EliminaQuesto credo succeda, anzi, spesso si "inventano" controindicazioni ed allergie che non esistono (vedi quella all'uovo), quindi migliorare la formazione e le conoscenze senza diventare paranoici se non serve.
puntuali nella segnalazione verso chi ci comunica reazioni avverse
Questo è vero, non siamo abituati (cultura?) a segnalare tutte le sospette reazioni avverse, tanto è stato fatto ma non è sufficiente.
se la gente non si facesse prendere dalla psicosi
Anche i media, in questo, hanno responsabilità.
Purtroppo, l'esperienza con i genitori mi riporta un approccio diverso. Le anamnesi pre-vaccinali sono ridicole, facciamo più domande quando dobbiamo somministrare un Ibuprofene.
EliminaNo, non siamo prudenti. Non facciamo un'anamnesi familiare. Molte delle paure sui vaccini derivano proprio da questo. I genitori riportano l'impressione di un salto nel buio senza corda di sicurezza e con molta fretta, hanno molte paure che non vengono raccolte da nessuno. Se ci fermassimo, se concedessimo uno spazio, sarebbe più facile per loro...e per noi.
No, non siamo prudenti.
EliminaBeh, non so se hai assistito a tutti i colloqui prevaccinali delle USL italiane, io no e quindi non giudico, in generale ci saranno molte lacune, qualche disorganizzazione, alcuni nullafacenti ma non sarei così sicuro, io ho visto situazioni pessime ed altre eccellenti, come in tutte le cose.
Se ci fermassimo, se concedessimo uno spazio, sarebbe più facile per loro...e per noi.
Infatti io penso sempre che, vista l'impossibilità di cambiare il mondo o decidere le leggi di uno stato, faccio la mia piccola parte. Tu la farai anche sicuramente, qualcun altro pure e, come vedi, non c'è questo totale disinteresse, se si aggiungessero altri a maggior ragione.
Qualche domanda per approfondire:
RispondiElimina1) Lei dice che il vaccino contro Hpv è sicuro, ma se non sbaglio è stato introdotto da meno di dieci anni, quindi, gli effetti a lungo termine ancora non si conoscono. Come può essere così certo sulla sicurezza?
2) Il Papilloma Virus esiste da sempre, io stessa sono stata contagiata ma, dato che eseguo il pap-test una volta l'anno, è stato rilevato prontamente e la cosa si è risolta in una sola seduta con cui mi è stata bruciata una piccola lesione. Non vedo per quale motivo non si possa piuttosto raccomandare o rendere obbligatori i controlli annuali, invece che inocluare vaccini ancora non sperimentati a sufficienza.
3) Lei stesso ha scritto nella sua analisi che il virus hpv SEMBRA coinvolto nella comparsa di alcuni tumori, ma SEMBRA non mi pare un termine che indica una comprovata certezza scientifica.
4) Non mi è chiaro il motivo per cui il Ministero della Sanità raccomandi il vaccino solo alle donne.
Lei dice che il vaccino contro Hpv è sicuro, ma se non sbaglio è stato introdotto da meno di dieci anni, quindi, gli effetti a lungo termine ancora non si conoscono. Come può essere così certo sulla sicurezza?
EliminaIo non sono "certo" sulla sicurezza, se esiste un farmaco se ne leggono i risultati in termini di efficacia e sicurezza. Gli studi fatti sul vaccino prima e durante la sua commercializzazione non mostrano particolari effetti collaterali (di fronte ad un'efficacia elevatissima) quindi non posso "immaginare" o "inventare" strani effetti collaterali, non emergono, non se ne vedono, non ci sono e quindi si può dire che la sua sicurezza sia accertata. Dieci anni sono un periodo anche abbastanza lungo (nessun periodo è sufficiente, ci sono effetti che emergono dopo 50 anni...) per poter trarre le prime conclusioni. Se io medico notassi effetti collaterali strani, perché non dovrei dichiararli? Cosa me ne verrebbe a nasconderli?
Non vedo per quale motivo non si possa piuttosto raccomandare o rendere obbligatori i controlli annuali, invece che inocluare vaccini ancora non sperimentati a sufficienza.
Perché non sempre i controlli annuali riescono a prevenire una lesione potenzialmente grave. Spesso la vedono, alcune volte la vedono quando è troppo tardi. Personalmente (e sono un ginecologo che si occupa anche di screening e colposcopia) ho il dubbio se sia più utile implementare la vaccinazione di massa (costosa, complicata, impegnativa e con potenziali rischi) o la prevenzione con Pap-test (economica, semplice, fondamentalmente senza rischi). Ero molto più sbilanciato verso la prevenzione con Pap-test ma bisogna adeguare le nostre idee ai dati ed alle evidenze e vedere che questo vaccino ha fatto praticamente crollare i tumori, scomparire le lesioni precancerose ed evitato tante morti e sofferenze mi ha colpito.
Lei è stata fortunata, tante donne (anche giovanissime) no, mai pensare che la propria situazione (positiva o negativa) sia quella generale.
il virus hpv SEMBRA coinvolto nella comparsa di alcuni tumori, ma SEMBRA non mi pare un termine che indica una comprovata certezza scientifica.
Al contrario: sembra è un termine che si usa tantissimo in campo scientifico proprio per non peccare di sicurezza. Troverà la stessa espressione anche in qualsiasi studio scientifico. Però nel caso dell'HPV la correlazione con i tumori è praticamente certa.
Non mi è chiaro il motivo per cui il Ministero della Sanità raccomandi il vaccino solo alle donne.
Ora lo ha inserito anche per i maschi, inizialmente, essendo un vaccino nato per le malattie femminili era automaticamente consigliato solo alle donne.
1) che rischi a lungo termine teme in relazione alla vaccinazione?
RispondiElimina2) non tutti i ceppi hanno la medesima capacità di determinare lesioni gravi. Lei è stat fortunata, ma non sempre è così purtroppo.
3) se la ricerca dimostra una relazione causa effetto molto probabile è sensato andare nella direzione da essa indicata e non in senso diametralmente opposto.
4) ipotizzo e lascio a qualcuno più esperto eventuali precisazioni: l'indicazione potrebbe essere derivata da osservazioni di natura epidemiologica.
Non mi è chiara una cosa: ho capito che i maschi 12enni saranno vaccinati, ma un ragazzo di 19 anni è il caso che si vaccini? Grazie.
RispondiEliminaLa scelta dei 12 anni esiste perché si presume sia l'età appena precedente l'inizio dell'attività sessuale (quindi non si dovrebbe essere venuti a contatto con il virus). Ci si può vaccinare ovviamente a qualsiasi età ma lo scopo è quello di prevenire il contagio (e le sue conseguenze). Sì è visto però che chi si vaccina, anche dopo il contagio, ha un minor rischio di sviluppare le lesioni virali e persino di limitare la malattia conclamata (questo è in fase di studio). Quindi, anche se non è la scelta ideale, ci si può vaccinare anche dopo l'inizio dell'attività sessuale.
EliminaGrazie, mi ha chiarito un forte dubbio! Un cordiale saluto, Paola V.
EliminaSono curioso. Ho l'impressione che sull'argomento sollevato da Report si applichino due pesi e due misure, solo perchè terzi (chi guadagna vendendo complotti) fa quello che vuole, ovvero estrapolare discorsi a destra ed a manca per trarne profitto.
RispondiEliminaHo provato a cercare in questo blog un articolo su Martin Shkreli, uno che con uno schema ponzi si è arricchito, ed ha usato i soldi di quella truffa per comprare un'industria che vendeva un farmaco anti-AIDS, aumentando del 5000% il valore per trarne profitto, sulla pelle dei malati.
Un tale signore venderebbe merda ai malati se questi credessero che è una cura alla loro malattia incurabile. Quindi Martin Shkreli è indirettamente come i complottisti dei vaccini, che ti propongono intrugli miracolosi al posto di un vaccino.
Cosa ha segnalato Report? che il sistema di vigilanza sugli effetti collaterali del vaccino contro HPV non funziona e forse i casi di complicazioni sono più di quelli segnalati dall'azienda, che forse ha fatto ricerca in formato truffa per massimizzare il guadagno.
Cattivoni di Report che fanno propaganda anti vaccini?!
mah...
Su Martin Shkreli zero articoli, su Report subito critiche.
Su Martin Shkreli zero articoli
EliminaSe mi sostituisci un mese di guardia in ospedale (oppure cinque notti, va bene lo stesso) accontenterò la tua esigenza.
Visto che però non scrivo articoli su richiesta, sono disposto a scriverne due di quelli che desideri a 500 euro ciascuno. Per amore della verità e per non usare due pesi e due misure sicuramente sarai disposto ad aiutare questo blog e chi lo gestisce, gratis e nel tempo libero.
Aspetto risposta, grazie.
Guarda, io ho uno stipendio mensile da 700 euro (ed all'incirca esco alle 7.30 da casa e rincaso alle 20.30). Non vedo l'ora di pagarti 500 euro perchè attacchi chi rovina veramente il mondo della medicina. Ti propongo però di fare inchieste come freelance per Report visto che ti senti bravo in materia. In effetti Report è una trasmissione aperta che ha una redazione centrale che valuta e verifica le inchieste di freelance (spesso giornalisti che altrimenti non avrebbero altra fonte di reddito) ed offre altro supporto per la creazione delle inchieste che poi la trasmissione RAI trasmette.
Elimina"Gli autori sono freelance che autoproducono la loro inchiesta (cioè la realizzano con la loro videocamera, si pagano le spese, la montano nel loro luogo di residenza), con la costante supervisione dell'autore della trasmissione, e infine la vendono alla Rai; senza che in mezzo ci sia l'intermediazione di una società."
http://www.report.rai.it/dl/Report/articolo/ContentItem-908a21b7-fbea-4d2a-93b3-72fd37eb2802.html
Qui puoi rivedere la puntata: http://www.raiplay.it/
un buon servizio RAI.
E sì, non apprezzo Ranucci (meglio la Gabanelli, più imparziale) + sì in passato mi è capitato che criticassi anch'io trasmissioni di Report... però avevo visto le puntate.
30 anni di governi poi mi hanno insegnato che quando i politici difendono così alacremente qualcosa, è perchè c'è qualche guadagno illegale sotto, ma questo è l'unico complottismo che mi consento.
Questo Martin Shkreli?
Eliminahttp://www.bbc.com/news/world-us-canada-34331761
A me sembra che i media "tradizionali" ne abbiano già parlato in abbondanza.
Non vedo l'ora di pagarti 500 euro perchè attacchi chi rovina veramente il mondo della medicina. Ti propongo però di fare inchieste come freelance per Report visto che ti senti bravo in materia
EliminaOk.
Contattami in privato (via mail), ci metteremo d'accordo davanti ad un notaio con un regolare contratto, 500 euro ad articolo.
Aspetto notizie, saluti.
il vaccino può essere somministrato solamente a donne e uomini che non hanno avuto nessun rapporto sessuale ?
RispondiEliminaNasce per prevenire il contagio del virus quindi la somministrazione ideale (come per tutti i vaccini) è PRIMA del contagio. Sì è visto però che chi si vaccina, anche dopo il contagio, ha un minor rischio di sviluppare le lesioni virali e persino di limitare la malattia conclamata (questo è in fase di studio). Quindi, anche se non è la scelta ideale, ci si può vaccinare anche dopo l'inizio dell'attività sessuale.
EliminaSalve, io ho delle verruche ma ho sempre pensato che fossero innocue, ho il virus? Cosa mi consiglia di fare?
RispondiEliminaSe mi permette, sig. Renato, le do io un consiglio. Faccia free climbing o parkour estremo: con un po' di fortuna, eliminerà il problema alla radice.
EliminaProblema che, ovviamente, non è rappresentato dalle verruche.
(Chiedo scusa, non ce l'ho fatta a stare zitto)
Anche le verruche sono causate dal virus. Vanno eliminate e bisogna parlarne con il proprio medico.
EliminaSaluti.
Sei anni fa ti ponevi molti dubbi sul rapporto costi/benefici di questo vaccino, ed eri giunto alla conclusione che alla luce dei prezzi esorbitanti a cui viene acquistato il vaccino dal sistema sanitario nazionale, sarebbe economicamente più logico e conveniente incentivare le donne a sottoporsi al PAP TEST ad intervalli regolari, piuttosto che la vaccinazione di massa. Costerebbe meno, e si otterrebbero gli stessi risultati in termini di vite salvate( le lesioni precancerose da HPV diagnosticate in tempo sono guaribili al 100%)
RispondiEliminaOra ha cambiato idea? o la valutazione critica che il gioco(vaccinazione HPV di massa, a caro prezzo) non vale la candela(cioè in termini di prevenzione non è più efficace rispetto al PAP TEST, TEST HPV e altri tipi di screening), rimane sempre valida?
Ora ha cambiato idea?
EliminaParzialmente. Mi hanno impressionato i risultati (che ai tempi ancora non c'erano) sul campo. Riduzione di lesioni precancerose e cancerose in una percentuale notevolissima, addirittura riduzione di lesioni in atto (cioè anche se già sei venuto a contatto con il virus che ha già causato lesioni, vaccinarsi riduce il numero e la gravità delle stesse) e studio della capacità di ridurre un tumore presente.
Diciamo che i risultati sono andati contro ogni mia rosea aspettativa.
Quindi ho ancora il dubbio se sia più economico e conveniente vaccinare (ed il mio dubbio era sulla vaccinazione a tappeto e dagli studi sembra di sì) ma ho pochi dubbi sull'efficacia di questo vaccino.
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RispondiEliminaMedBunker perché,secondo lei, Cochrane insiste sulla vicenda con Ema?
RispondiEliminaÈ Nordic Cochrane (non tutta Cochrane) che "insiste". Cochrane fa bene, è questo il suo ruolo, quello di "watchdog", devono rappresentare una spina sul fianco dell'industria e delle autorità (che certamente molte volte sono di una pigrizia enorme). Lo stesso vale per Gøtzsche, persona degnissima che apprezzo molto. Il problema è che secondo me (mia opinione) loro in questo caso si sono intestarditi. Lo studio su cui basano la loro ipotesi di "eventi avversi inaspettati" è molto debole, con evidenza debole (basti vedere il numero dei partecipanti) e loro sanno benissimo che con quei numeri non vai lontanissimo. Hanno fatto errori pacchiani (addirittura hanno accusato di conflitto di interessi un componente dell'EMA salvo poi accorgersi di aver fatto uno scambio di persona...). Questa storia infatti per loro è stato un brutto colpo. Se Cochrane perde credibilità abbiamo perso uno dei pochissimi strumenti di controllo della ricerca ancora indipendenti. Quindi io tifo per Cochrane ma con attenzione, perché si rischia di passare dalla parte del torto se non si hanno dati saldissimi.
EliminaBene grazie!La sua risposta completa l'approfondimento fatto tramite Riv.
EliminaE sono d'accordo su Cochrane come strumento importantissimo per la ricerca indipendente. Proprio per questo volevo capire al meglio i termini della vicenda. Dispiace poi che ,proprio loro, vengano utilizzati/strumentalizzati da gruppi anti-scienza per confermare assurde e pericolose teorie.
EliminaValerio Guagnelli Scanzani, lei tempo fa, richiamato per alcune sue affermazioni false che non aveva mai corretto e per non aver rispettato il regolamento di questa pagina, aveva abbandonato il blog con tanto di scenata e naso all'insù. Visto che questo non è un servizio pubblico e che non è obbligatorio seguirmi nè stare qui, che non posso stare dietro le esigenze personali di tutti e soprattutto che ci tengo a rispettare le sue volontà, non pubblicherò il suo commento (e non li pubblicherò in caso arrivino).
RispondiEliminaNon serve rispondere, non c'è bisogno.
Consiglio: impari a rispettare il padrone di casa, il prossimo e gli interlocutori. La correttezza e l'educazione sono una carta d'identità.
Saluti.
9 anni fa, avevo chiesto al mio ginecologo e al medico di famiglia, cosa ne pensassero e se fosse il caso di vaccinare mia figlia, che all'epoca aveva 11 anni. Entrambi mi risposero che a fronte dei costi del vaccino, la prevenzione nel momento in cui avrebbe iniziato l'attività sessuale (l'uso del preservativo e del pap test) a conti fatti era migliore. Ora mi sento in colpa per non averla vaccinata. Non è troppo tardi per correre ai ripari ?
RispondiElimina(fermo restando che i controlli ginecologici li fa con la corretta frequenza e che questi non hanno mai rilevato nessuna anomalia di sorta)
Se i controlli ginecologici li fa con regolarità ed il Pap test ogni tre anni non è necessario il vaccino, tranne voglia assicurarsi una protezione in più e molto efficiente. La regolarità nei controlli è già un'ottimo modo per prevenire.
Eliminami è rimasto un dubbio. Perché le campagne di prevenzione per HPV sono indirizzate solo alle donne? Voglio dire, ovviamente l'uomo non ha un collo dell'utero su cui crescere un tumore, ma la possibilità di infettarsi e di malattia oncologica causata da HPV è reale anche in lui, senza considerare che non si potrà mai sperare di ridurre significativamente i contagi vaccinando solo le donne. Sbaglio a pormi il problema?
RispondiEliminaCredo per un problema culturale. Io mi occupo proprio di un servizio di screening del tumore cervicale (quindi l'infezione da HPV è il mio "pane quotidiano") e quando propongo la vaccinazione per l'uomo (il partner, per esempio) praticamente nessuno sa che l'infezione può essere grave anche per lui. Probabilmente le risorse, visto che è già difficile convincere le donne alla vaccinazione, sono riservate quasi tutte all'informazione alla donna.
Elimina@Alessia A.
RispondiEliminaqui non è possibile inserire nomi di prodotti in commercio. Sarebbe pubblicità.
Se volesse riscrivere il suo commento potrà farlo tranquillamente escludendo i nomi che ha fatto.
Grazie per la comprensione.
Ci mancherebbe dottore, capisco benissimo!
EliminaDetto questo ribadisco il concetto di essere molto soddisfatta di essermi affidata (come ho sempre fatto) alla medicina ufficiale e di essere guarita.
Il CIN1 mi è stato diagnosticato in un momento di forte stress: divorzio, cambio lavoro, nuova relazione sentimentale, etc.
Facevo una candida al mese che, con la cura standard, si ripresentava comunque.
Ed anche il mio compagno era obbligato a prendere farmaci per evitare l'effetto ping pong.
Sicuramente (e questo me lo disse anche la dottoressa che mi aveva in cura) le mie difese immunitarie erano bassine.
Dopo il pap test, quindi, mi è stata consigliata la colpo e da lì la scoperta del CIN1.
Speravo che regredisse da solo, come mi è stato detto spesso succede.
Ma ho richiesto una cura perché ero preoccupata.
E così mi sono stati prescritti i due prodotti che non nomino per ovvi motivi.
Mettiamoci il mio essere scettica per natura, l'integratore con la papaya mi ha fatto sorridere, mentre l'altro prodotto mi dava più "sicurezza".
A distanza di 6 mesi sono guarita e, come ogni paziente guarito, vorrei gridarlo al mondo, lei lo saprà bene!
Ringrazio lei per lo splendido lavoro che fa con questo blog e per quello di medico che, ne sono certa svolgerà, con la stessa passione e cura che dedica a questi articoli.
Ringrazio lei e tutti i medici che utilizzano il metodo scientifico, che rispondono ad un codice deontologico e che hanno a cuore in primis il benessere di noi pazienti.
Grazie e continui così!
@salvodigrazia le varie creme utilizzate per curare l'herpes labiale funzionano davvero?
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