Nella vita ogni esperienza, positiva o negativa, ti insegna qualcosa.
È successo anche a me, vivi un'esperienza e poi ne trasferisci gli insegnamenti in tutto ciò che fai. Per questo motivo a volte racconto di episodi personali, sono serviti a me e possono servire a qualcun altro. Oggi vi racconto un episodio che apparentemente non c'entra nulla con i temi di questo blog, in realtà qualcosa c'entra, lo vedremo alla fine.
Qualche anno fa dei colleghi mi dissero che c'era un assicuratore che offriva polizze sul rischio professionale (l'assicurazione obbligatoria che devono fare tutti i medici) molto convenienti. Tenete presente che, già per un qualsiasi medico ma soprattutto per un ginecologo, l'assicurazione professionale può arrivare a costare cifre da capogiro (anche 10-15.000 euro l'anno, un vero e proprio salasso). Presi appuntamento con questo broker, persona distinta, elegante e gentile. In effetti le sue proposte erano allettanti, prezzi bassi, condizioni convenienti e disponibilità. Oltretutto l'assicurazione era un colosso mondiale, quindi a prova di "crack".
Stipulai la polizza e ne parlai con i miei colleghi i quali erano anch'essi (quasi tutti) assicurati con quella persona, alcuni anche per assicurazioni sulla vita.
Tornando a casa provai a leggere il contratto e, tra una riga e l'altra, comincia a notare come in fondo stavo leggendo delle semplici fotocopie (erano pagine stampate, unite da un raccoglitore, avete presente quelle bacchette di plastica per rilegare fotocopie? Proprio quelle).
Mi chiesi: ma in fondo qualsiasi persona avrebbe potuto stampare delle pagine, raccoglierle, mettere un paio di timbri e firme e dirmi che aveva stipulato un'assicurazione, che garanzie ho che sia tutto vero? Che ho stipulato davvero un contratto?
Voi sapete cosa significa assicurazione, vero? Per un medico poi, una grande responsabilità, anche economica.
Riflettendo ancora sul mio dubbio pensai..."ma non sarò vittima di una truffa?" ma era troppo strano, decine di colleghi assicurati da anni ed io pensavo alla truffa, forse stavo viaggiando con la fantasia...mah, nell'incertezza chiamai ad un collega.
Lui non aveva nessun dubbio, mi disse che il broker era una persona per bene e che anche altri suoi conoscenti erano assicurati, mai avuto problemi, ne conosceva decine. Feci presente il dubbio legato alla forma del contratto ed anche lui mi confermò che anche il suo fosse proprio un insieme di fotocopie rilegate con una bacchetta di plastica, cosa per lui normale, non è dalla forma che si giudica la serietà di un'assicurazione. Resto con il dubbio e lui, per tranquillizzarmi mi dice che, per sicurezza, avrebbe telefonato alla direzione centrale di quell'assicurazione.
Sorpresa...sorpresa...nessuna assicurazione a mio nome né a nome del mio collega. Quel broker non risultava nella banca dati dell'assicurazione. Io non ero assicurato, quello non era un assicuratore ed avevo firmato cartacce senza valore dando soldi per niente.
Quando il collega me lo disse non potevo crederci, avevo scoperto una truffa con il metodo più semplice: l'osservazione.
Avevo notato che in mano non avevo un contratto particolare o con carta filigranata ma dei semplici fogli stampati e raccolti, un dubbio semplicissimo, una banalità.
Allora chiesi a dei colleghi di farmi vedere i loro contratti spiegandogli il mio problema, loro erano sicuri del fatto loro, c'era chi pagava l'assicurazione sulla vita da 4 anni, nessun problema, l'altro che aveva l'assicurazione professionale da 7 anni e persino un'assicurazione sulla casa da 5-6 anni, mai nessun problema con quell'assicuratore. Quando mi incontrai con i colleghi scoprii che anche loro avevano dei semplici fogli di carta raccolti con una bacchetta di plastica. La collega che aveva stipulato l'assicurazione sulla vita aveva addirittura un semplice foglio giallo stampato al computer. Nessuno aveva avuto un dubbio, nessun minimo sospetto.
Ora veniva la parte più difficile: come risolvere il problema? Una denuncia? Quanto tempo sarebbe passato?
A quel punto ci venne un'idea, convocammo il broker dicendogli che c'era un altro collega interessato a sottoscrivere una polizza.
Lui accettò con piacere. All'appuntamento si presentò con la solita simpatia e gentilezza, sempre impeccabile, eravamo io, il collega (con un microfono che registrava tutto di nascosto) e lui in una stanza. Iniziammo a parlare del più e del meno fino a quando ad un segnale preciso (una telefonata in un'altra stanza), apparirono tutti i colleghi truffati, eravamo una quindicina.
Lui restò allibito, imbarazzato, accennò un sorriso..."che ci fate tutti qui...". Gli dicemmo chiaramente di avere scoperto la sua truffa che ora aveva due possibilità: restituire tutti i soldi o lo avremmo denunciato immediatamente, fermo restando che l'assicurazione che lui diceva di rappresentare sapeva già tutto (e ci aveva detto che lo stava denunciando).
Lui provò a negare, pochi secondi, disse di non capire ma poi si rese conto di non avere molte possibilità. Senza fare una piega, senza segno di pentimento, chiese di chiamare la sua banca per chiedere quanti soldi avesse nel conto. Pagò alcuni soldi in contanti e poi fece 10 assegni con la condizione che li avremmo prelevati l'indomani, se fossero stati scoperti sarebbe scattata la denuncia.
Gli assegni erano coperti, tutti riuscimmo a riavere le somme spese, anche chi pagava da anni. Lui scomparve nel nulla. Riflettemmo come comportarci per un'eventuale denuncia ma fummo preceduti dalla notizia che l'assicurazione lo aveva già denunciato ed alcuni giorni prima era stato interrogato dalla guardia di finanza con denuncia finale. Fummo chiamati anche noi truffati per testimoniare.
Il successivo processo finì con una condanna per truffa.
Ora questa persona è tranquilla e libera, si è presentata pure alle elezioni della sua città (perdendole) continua a fare piccole truffe ed a vendersi come rappresentante di questo o quel marchio ed ha tanti amici.
Questa storia l'ho raccontata per fare capire alcune cose:
1) Chi è truffatore lo resta. Una brava persona non diventerà mai un truffatore, non ci riuscirebbe. Servono delle qualità precise, alcune delle quali non proprio edificanti ed etiche. Si osservi chi ci propone il "miracolo", spesso basterà questo per capire con chi abbiamo a che fare.
2) Le truffe sono spesso sotto ai nostri occhi ma noi siamo talmente abbagliati e condizionati da non notarle. I truffatori più grandi (compresi quelli della salute) non usano trucchi complicati o meccanismi complessi per convincerci ma semplicissimi giochi di parole, trucchi da baraccone, piccole furbizie che anche un bambino scoprirebbe ma noi, ammaliati dalle promesse ed accecati da ciò che ci sta più a cuore, nemmeno ce ne accorgiamo. Spesso basta un attimo di raziocinio ed un po' di osservazione per scovare l'inganno. Il truffatore ci dice ciò che vorremmo sentire: un'occasione d'oro in campo commerciale, una guarigione in campo medico, un affare in campo economico. Osservare. Quando le promesse sono troppo belle per essere vere, accendere la lampadina...
3) Per smascherare i ciarlatani non è necessario essere medico, non è importante avere cultura, spesso serve semplicemente aprire gli occhi, svegliare il cervello, essere critici, controllare, verificare. In questi anni ho capito (e ne ho parlato spesso proprio qui) che i trucchi dei ciarlatani sono talmente evidenti che forse è questo il trucco principale: mettere tutto sotto gli occhi del truffato, talmente vicino agli occhi che non riusciamo a vederlo. Si osservi bene ciò che ci propone il "genio incompreso" di turno.
Il truffatore che ho incontrato io, mi proponeva delle condizioni "troppo belle per essere vere", esattamente come il truffatore della salute propone miglioramenti "troppo belli per essere veri". Questo esalta il cliente, esattamente come sono stato esaltato io e lo rende più fragile, facile vittima di inganno.
Nel mio caso il truffatore non era una persona poco curata o dall'aria sospetta ma era elegante, gentile, simpatico. Il truffatore della salute non si presenta come un "barbone", è sicuro di se, convinto e convincente, si circonda di oggetti, ambienti e termini che non fanno dubitare della sua "scientificità". Nel mio caso il truffatore non aveva usato timbri falsi o carta intestata falsa: delle semplici fotocopie, il timbro con il suo nome e la sua firma, tutto semplice ed evidente, è stato proprio l'osservare il fatto che chiunque avrebbe potuto preparare quei fogli in quel modo a farmi "accendere la lampadina", quei fogli non valevano nulla ed era evidente, è stato difficile capirlo ma l'ho capito appena ho guardato cosa avevo in mano: cartaccia.
Il truffatore della salute non usa testimoni falsi, effetti speciali o falsi video, è tutto vero ma dietro c'è un trucco: video, testimoni e pagine internet non valgono nulla, quello che "ha in mano" il paziente che si rivolge al ciarlatano è, dal punto di vista medico, cartaccia. Basterebbe osservare questo.
Ora, nel mio caso tutto è finito bene ed anche se fosse finito male ci avrei rimesso dei soldi. Nel caso dei truffatori della salute non finisce sempre bene e, se finisse male, ci si rimette la salute o la vita.
Per questo i due casi, nella similitudine, sono molto diversi.
Se nella vita "reale" molti di noi avranno avuto a che fare con truffatori ed imbroglioni, su internet la situazione è caotica. Si passa dal grande truffatore (guaritori che si propongono per malattie gravi, presunti esperti di finanza che invitano le persone ad investire con loro somme ingenti di denaro ed altro) a piccoli furbetti: venditori di oggetti miracolosi, molestatori, commercianti di paccottiglia.
La maggioranza dei truffatori della salute si presenta proprio come qualsiasi truffatore: credibile, geniale, affidabile. Promette quello che vogliamo e vende.
Attenzione ai truffatori, aprite gli occhi per capire chi avete di fronte.
Osservate.
Alla prossima.
È successo anche a me, vivi un'esperienza e poi ne trasferisci gli insegnamenti in tutto ciò che fai. Per questo motivo a volte racconto di episodi personali, sono serviti a me e possono servire a qualcun altro. Oggi vi racconto un episodio che apparentemente non c'entra nulla con i temi di questo blog, in realtà qualcosa c'entra, lo vedremo alla fine.
Qualche anno fa dei colleghi mi dissero che c'era un assicuratore che offriva polizze sul rischio professionale (l'assicurazione obbligatoria che devono fare tutti i medici) molto convenienti. Tenete presente che, già per un qualsiasi medico ma soprattutto per un ginecologo, l'assicurazione professionale può arrivare a costare cifre da capogiro (anche 10-15.000 euro l'anno, un vero e proprio salasso). Presi appuntamento con questo broker, persona distinta, elegante e gentile. In effetti le sue proposte erano allettanti, prezzi bassi, condizioni convenienti e disponibilità. Oltretutto l'assicurazione era un colosso mondiale, quindi a prova di "crack".
Stipulai la polizza e ne parlai con i miei colleghi i quali erano anch'essi (quasi tutti) assicurati con quella persona, alcuni anche per assicurazioni sulla vita.
Tornando a casa provai a leggere il contratto e, tra una riga e l'altra, comincia a notare come in fondo stavo leggendo delle semplici fotocopie (erano pagine stampate, unite da un raccoglitore, avete presente quelle bacchette di plastica per rilegare fotocopie? Proprio quelle).
Mi chiesi: ma in fondo qualsiasi persona avrebbe potuto stampare delle pagine, raccoglierle, mettere un paio di timbri e firme e dirmi che aveva stipulato un'assicurazione, che garanzie ho che sia tutto vero? Che ho stipulato davvero un contratto?
Voi sapete cosa significa assicurazione, vero? Per un medico poi, una grande responsabilità, anche economica.
Riflettendo ancora sul mio dubbio pensai..."ma non sarò vittima di una truffa?" ma era troppo strano, decine di colleghi assicurati da anni ed io pensavo alla truffa, forse stavo viaggiando con la fantasia...mah, nell'incertezza chiamai ad un collega.
Lui non aveva nessun dubbio, mi disse che il broker era una persona per bene e che anche altri suoi conoscenti erano assicurati, mai avuto problemi, ne conosceva decine. Feci presente il dubbio legato alla forma del contratto ed anche lui mi confermò che anche il suo fosse proprio un insieme di fotocopie rilegate con una bacchetta di plastica, cosa per lui normale, non è dalla forma che si giudica la serietà di un'assicurazione. Resto con il dubbio e lui, per tranquillizzarmi mi dice che, per sicurezza, avrebbe telefonato alla direzione centrale di quell'assicurazione.
Sorpresa...sorpresa...nessuna assicurazione a mio nome né a nome del mio collega. Quel broker non risultava nella banca dati dell'assicurazione. Io non ero assicurato, quello non era un assicuratore ed avevo firmato cartacce senza valore dando soldi per niente.
Quando il collega me lo disse non potevo crederci, avevo scoperto una truffa con il metodo più semplice: l'osservazione.
Avevo notato che in mano non avevo un contratto particolare o con carta filigranata ma dei semplici fogli stampati e raccolti, un dubbio semplicissimo, una banalità.
Allora chiesi a dei colleghi di farmi vedere i loro contratti spiegandogli il mio problema, loro erano sicuri del fatto loro, c'era chi pagava l'assicurazione sulla vita da 4 anni, nessun problema, l'altro che aveva l'assicurazione professionale da 7 anni e persino un'assicurazione sulla casa da 5-6 anni, mai nessun problema con quell'assicuratore. Quando mi incontrai con i colleghi scoprii che anche loro avevano dei semplici fogli di carta raccolti con una bacchetta di plastica. La collega che aveva stipulato l'assicurazione sulla vita aveva addirittura un semplice foglio giallo stampato al computer. Nessuno aveva avuto un dubbio, nessun minimo sospetto.
Ora veniva la parte più difficile: come risolvere il problema? Una denuncia? Quanto tempo sarebbe passato?
A quel punto ci venne un'idea, convocammo il broker dicendogli che c'era un altro collega interessato a sottoscrivere una polizza.
Lui accettò con piacere. All'appuntamento si presentò con la solita simpatia e gentilezza, sempre impeccabile, eravamo io, il collega (con un microfono che registrava tutto di nascosto) e lui in una stanza. Iniziammo a parlare del più e del meno fino a quando ad un segnale preciso (una telefonata in un'altra stanza), apparirono tutti i colleghi truffati, eravamo una quindicina.
Lui restò allibito, imbarazzato, accennò un sorriso..."che ci fate tutti qui...". Gli dicemmo chiaramente di avere scoperto la sua truffa che ora aveva due possibilità: restituire tutti i soldi o lo avremmo denunciato immediatamente, fermo restando che l'assicurazione che lui diceva di rappresentare sapeva già tutto (e ci aveva detto che lo stava denunciando).
Lui provò a negare, pochi secondi, disse di non capire ma poi si rese conto di non avere molte possibilità. Senza fare una piega, senza segno di pentimento, chiese di chiamare la sua banca per chiedere quanti soldi avesse nel conto. Pagò alcuni soldi in contanti e poi fece 10 assegni con la condizione che li avremmo prelevati l'indomani, se fossero stati scoperti sarebbe scattata la denuncia.
Gli assegni erano coperti, tutti riuscimmo a riavere le somme spese, anche chi pagava da anni. Lui scomparve nel nulla. Riflettemmo come comportarci per un'eventuale denuncia ma fummo preceduti dalla notizia che l'assicurazione lo aveva già denunciato ed alcuni giorni prima era stato interrogato dalla guardia di finanza con denuncia finale. Fummo chiamati anche noi truffati per testimoniare.
Il successivo processo finì con una condanna per truffa.
Ora questa persona è tranquilla e libera, si è presentata pure alle elezioni della sua città (perdendole) continua a fare piccole truffe ed a vendersi come rappresentante di questo o quel marchio ed ha tanti amici.
Questa storia l'ho raccontata per fare capire alcune cose:
1) Chi è truffatore lo resta. Una brava persona non diventerà mai un truffatore, non ci riuscirebbe. Servono delle qualità precise, alcune delle quali non proprio edificanti ed etiche. Si osservi chi ci propone il "miracolo", spesso basterà questo per capire con chi abbiamo a che fare.
2) Le truffe sono spesso sotto ai nostri occhi ma noi siamo talmente abbagliati e condizionati da non notarle. I truffatori più grandi (compresi quelli della salute) non usano trucchi complicati o meccanismi complessi per convincerci ma semplicissimi giochi di parole, trucchi da baraccone, piccole furbizie che anche un bambino scoprirebbe ma noi, ammaliati dalle promesse ed accecati da ciò che ci sta più a cuore, nemmeno ce ne accorgiamo. Spesso basta un attimo di raziocinio ed un po' di osservazione per scovare l'inganno. Il truffatore ci dice ciò che vorremmo sentire: un'occasione d'oro in campo commerciale, una guarigione in campo medico, un affare in campo economico. Osservare. Quando le promesse sono troppo belle per essere vere, accendere la lampadina...
3) Per smascherare i ciarlatani non è necessario essere medico, non è importante avere cultura, spesso serve semplicemente aprire gli occhi, svegliare il cervello, essere critici, controllare, verificare. In questi anni ho capito (e ne ho parlato spesso proprio qui) che i trucchi dei ciarlatani sono talmente evidenti che forse è questo il trucco principale: mettere tutto sotto gli occhi del truffato, talmente vicino agli occhi che non riusciamo a vederlo. Si osservi bene ciò che ci propone il "genio incompreso" di turno.
Il truffatore che ho incontrato io, mi proponeva delle condizioni "troppo belle per essere vere", esattamente come il truffatore della salute propone miglioramenti "troppo belli per essere veri". Questo esalta il cliente, esattamente come sono stato esaltato io e lo rende più fragile, facile vittima di inganno.
Nel mio caso il truffatore non era una persona poco curata o dall'aria sospetta ma era elegante, gentile, simpatico. Il truffatore della salute non si presenta come un "barbone", è sicuro di se, convinto e convincente, si circonda di oggetti, ambienti e termini che non fanno dubitare della sua "scientificità". Nel mio caso il truffatore non aveva usato timbri falsi o carta intestata falsa: delle semplici fotocopie, il timbro con il suo nome e la sua firma, tutto semplice ed evidente, è stato proprio l'osservare il fatto che chiunque avrebbe potuto preparare quei fogli in quel modo a farmi "accendere la lampadina", quei fogli non valevano nulla ed era evidente, è stato difficile capirlo ma l'ho capito appena ho guardato cosa avevo in mano: cartaccia.
Il truffatore della salute non usa testimoni falsi, effetti speciali o falsi video, è tutto vero ma dietro c'è un trucco: video, testimoni e pagine internet non valgono nulla, quello che "ha in mano" il paziente che si rivolge al ciarlatano è, dal punto di vista medico, cartaccia. Basterebbe osservare questo.
Ora, nel mio caso tutto è finito bene ed anche se fosse finito male ci avrei rimesso dei soldi. Nel caso dei truffatori della salute non finisce sempre bene e, se finisse male, ci si rimette la salute o la vita.
Per questo i due casi, nella similitudine, sono molto diversi.
Se nella vita "reale" molti di noi avranno avuto a che fare con truffatori ed imbroglioni, su internet la situazione è caotica. Si passa dal grande truffatore (guaritori che si propongono per malattie gravi, presunti esperti di finanza che invitano le persone ad investire con loro somme ingenti di denaro ed altro) a piccoli furbetti: venditori di oggetti miracolosi, molestatori, commercianti di paccottiglia.
La maggioranza dei truffatori della salute si presenta proprio come qualsiasi truffatore: credibile, geniale, affidabile. Promette quello che vogliamo e vende.
Allora il consiglio finale: quando qualcosa vi sembra troppo "semplice", quando qualcuno vi propone un metodo di cura che "i medici non conoscono" o "la scienza non usa perché porta fastidio", diffidate subito, non fatevi fregare.
Se proprio volete vederci chiaro fate l'avvocato del diavolo: sfidate chi vi fa queste promesse, chiedete prove oggettive, non "chiacchiere". Scommettiamo che anche voi smaschererete una truffa?
Se proprio volete vederci chiaro fate l'avvocato del diavolo: sfidate chi vi fa queste promesse, chiedete prove oggettive, non "chiacchiere". Scommettiamo che anche voi smaschererete una truffa?
Non è difficile, richiede solo un po' d'impegno ma può salvare da solenni imbrogli o terribili sofferenze.
Attenzione ai truffatori, aprite gli occhi per capire chi avete di fronte.
Osservate.
Alla prossima.