Abbiamo visto, nella prima parte di questo articolo, come la figura del ciarlatano, del guaritore, non sia un'esclusiva italiana e che in molti paesi del mondo, anche in alcuni considerati moderni e civilizzati (per quello che signfica questo aggettivo), spopolano i venditori di miracoli. Si arriva all'incredibile e ci si chiede come si possa credere a cose del genere ma è l'ulteriore dimostrazione di quanto noi esseri umani siamo in fondo ingenui e condizionabili, arrivando a credere all'impossibile. Se nel nord America spopolano i "faith healers" (i guaritori religiosi) una forma simile la troviamo nel sud del continente, sempre con forte impronta religiosa o mistica ma molto più primitiva e rozza.
Soprattutto in Brasile, ma anche in altri paesi,
sono diffusi guaritori lievemente differenti da quelli del nord del continente o
europei, puntano molto allo spettacolo "fisico", all'esibizione di forza
e poteri sovrannaturali più "materiali" della semplice "imposizione
delle mani" che tutto può. Se quelli nord americani si limitano a
"trasmettere" energia divina, a guarire con "il pensiero", quelli
sudamericani si avvicinano molto ai filippini di qualche decennio fa.
Tagliano la pelle (veramente!), usano trucchi da fachiro, impressionano
con sangue e piccole operazioni chirurgiche, cercano di colpire un folto
pubblico di malati, disperati o di semplici ingenui per convincerli dei
loro poteri sacri.
In questo caso, quasi sempre, il guaritore
dice di essere l'impersonificazione di qualcuno, una "entità" che gli
permette di ottenere dei veri e propri miracoli. Dicono di non volere
denaro ma guadagnano migliaia di dollari con le offerte, la vendita di
gadget, pietre benedette, immagini sacre. Anche qui, un vero e proprio impero del dolore.
Qualcuno
di loro ha tentato anche il "grande salto" del tour mondiale ma poco
importa, nonostante l'evidente assurdità delle loro pratiche, ci sono sempre schiere di persone, centinaia, che affrontano
viaggi costosi e lunghissimi per sottoporsi ai trucchi di questa gente, sembrano quasi spettacoli da circo ma è proprio questo che stupisce, gli spettatori non mancano mai.
Come tutti
i guaritori, anche i "mistici" brasiliani hanno un loro staff,
organizzato, perfetto, che cura ogni particolare e tiene lontano i
curiosi e come per tutti i ciarlatani fioccano le testimonianze di chi è
"guarito". La maggioranza, in questi casi sono false ma gradualmente, il
tempo necessario per far diventare il ciarlatano un santone,
ecco che compaiono testimonianze "reali", non di complici del guaritore
ma di persone che stavano davvero male e dicono di essere migliorate o
guarite (ma che in realtà, come abbiamo visto in molti casi, curati in
ospedale e con la medicina).
Nessuna prova, naturalmente, solo la
loro parola e trattandosi spesso di malesseri psicologici non stupisce
che in molti riferiscano di "stare meglio", il potere della mente è
incredibile.
Uno degli ultimi guaritori sudamericani a fare scalpore è
Joao de Jesus
(Giovanni di Dio), diventato famoso perché, dopo l'uscita di un libro
che ne raccontava la storia, è riuscito a creare una rete di
collaboratori in tutto il mondo, Europa compresa, che gli assicurano
clientela continua. Questo ha
attirato
le telecamere di diverse televisioni europee e così la sua fama è
diventata vera e propria celebrità internazionale tanto da portarlo in
tour in mezzo mondo e fargli dichiarare di aver curato più di
otto milioni di persone.
Joao
dice che un'entità (sono in totale 38, tra di loro Re Salomone e San
Ignazio da Loyola) si impossessa del suo corpo e tramite lui opera e
guarisce malati di ogni tipo, file lunghissime di persone coprono
distanze impressionanti per avere una sua benedizione e lui, sornione,
dice di operarle "estraendone il male", di non volere soldi e di vivere
per fare del bene. L'uomo è pubblicizzato come "il più grande guaritore dopo Gesù Cristo".
In
realtà, Joao, pastore analfabeta brasiliano, ex ragazzo di strada,
guadagna (tanto) dalla vendita e dalle iniziative del suo centro
"terapeutico" (lo chiama "La casa"), dalle foto benedette alle
pietre impregnate di santità gli affari vanno benissimo e nulla lo ferma,
neanche le accuse di violenza sessuale ad una donna del suo staff o il
fatto di aver ristrutturato casa sua con i soldi dei "fedeli".
Joao
non si limita a parlare, pregare e benedire, è un vero e proprio
"chirurgo spirituale". Usa dei trucchi noti ma arriva anche ad incidere
la cute con dei veri bisturi (in che condizioni igieniche non oso
immaginarlo). Le persone ci credono e si sottopongono ai suoi riti.
Un intervento classico di Joao è quello di infilare dentro
il naso (da una narice) una pinza chirurgica con una piccola garza
arrotolata sulla punta. La spinge fino in fondo per almeno 10
centimetri, la agita e la ruota e le persone dicono che "sembrava entrare dentro il cervello".
L'intervento è impressionante e, non c'è dubbio, contribuisce all'aura
di "divino" dell'uomo. Ad ogni apparizione Joao cambia "entità"
che lo possiede: una volta è un medico morto nel medioevo, altre volte è
un santo e secondo l'entità cambia voce, atteggiamento, modo di fare,
non cambia il "rito": sceglie un malato e pubblicamente (anche davanti
alle telecamere) infila le pinze nel naso o gratta con un coltello un
occhio, "operazioni" cruente che servono ad impressionare e colpire il pubblico ormai in estasi, spesso in preghiera a volte in lacrime.
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Joao de Dio inserisce una pinza nel naso del "paziente" |
Poi il clou: il guaritore prende un bisturi (non sigillato...), afferra con una mano una piega della pelle sull'addome di un malato e la incide con
lo strumento, senza guanti e senza disinfettare la parte. Il sangue
gronda, il guaritore inserisce anche un suo dito (o una pinza) nella
ferita muovendolo come per estrarre qualcosa, pochi secondi ed appaiono
ago e filo (chirurgici) che gli servono per chiudere quella ferita,
pubblico in visibilio, occhi sbarrati, effetto assicurato.
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Il guaritore incide la cute con un bisturi (vero). |
I pazienti sono stupefatti, chi ha subìto
l'intervento giura di avere ancora addosso la ferita con i punti, alcuni
dicono di non aver sentito niente, altri di aver sopportato un dolore
tremendo.
Esistono in rete alcuni filmati di queste operazioni (
ATTENZIONE: sconsigliati ai più impressionabili). L'esercizio di
infilare una pinza
nel naso non è altro che un vecchio
trucco da fachiro, si sfrutta una
cavità presente nel cranio che permette di infilare oggetti (chiodi, per
esempio) fino ad una certa profondità, compatibile con la lunghezza
della pinza che usa il guaritore. Nel caso dell'incisione della cute,
nei filmati che ho visto, sembra proprio sia
reale. L'incisione è
superficiale, profonda circa 1 centimetro e lunga circa 4, in questi
casi, se si sa dove incidere, non vi saranno grossi problemi (emorragie,
lesione di organi) e basta richiudere la ferita per farla rimarginare.
Per il resto l'uomo incontra altri "pazienti" ai quali stringe la mano e
prescrive in un foglietto l'
erba che li guarirà, rigorosamente in
vendita nel negozio della casa di Joao con un unico particolare, nel negozio è venduto solo un tipo di erba: la
passiflora, per tutti.
Spiega un collaboratore dell'uomo: "
non ha importanza cosa prende il paziente, è l'energia di Joao che è trasferita nell'erba".
In parole povere il guaritore non fa nulla di straordinario ma crea uno "shock"
nei presenti che, già presi dall'atmosfera, non potranno che credere
nei suoi poteri ed infatti la stanza dove avvengono i "prodigi" è strapiena,
l'afflusso regolato da un servizio d'ordine rigorosamente vestito di
bianco, come di bianco dev'essere vestito chi entra in quel luogo.
Per
quanto riguarda le presunte guarigioni anche in questo caso non ne
esistono di provate, molti aneddoti, molti "amici hanno detto" e molti
complici che raccontano episodi fenomenali, non a caso le "guarigioni"
più eclatanti (tumori, malattie neurologiche, AIDS...) sono tutte
relative a vicini del guaritore o abitanti della zona, gli stranieri non
guariscono mai: "da loro la spiritualità funziona poco, non ci credono, non sono nella giusta dimensione", dice Joao.
In
realtà questa è una delle forme più antiche di ciarlataneria (deriva da
antichi riti, molto comuni nelle popolazioni sudamericane), rivisitata e
completata per renderla più credibile ma pur sempre di basso livello, la figura dello sciamano e poi del curandero, è stata per anni l'unica forma di "medicina popolare" a disposizione per chi non poteva (o non voleva) affidarsi agli ospedali, lo "stregone" oggi, ha cambiato vestito, abbandonate piume di uccello e sonagli, ora usa bisturi e filo ma la creduloneria no, resta identica. Nulla di nuovo dunque.
Non
si discosta neanche dalle ciarlatanerie delle nostre zone, affermazioni straordinarie per colpire chi cerca soluzioni per malattie gravi, continue contraddizioni per confondere chi ascolta, richiami mistici, appelli alle folle, sono tutte tecniche di plagio mentale e persuasione, un atteggiamento che ricorda molto da vicino quello delle sette, nelle quali il "
guru" assume il controllo totale dei suoi seguaci che devono fare solo quello che dice lui, non devono fidarsi di
nessuno e devono sentirsi "prescelti", fortunati che hanno toccato il divino.
Un fenomeno più recente è l'esistenza di "
bambini guaritori", frequenti soprattutto nella chiesa pentecostale sudamericana, una di queste
Alani dos Santos, una bambina guaritrice, conosciuta col nome di "
missionarinha" (piccola missionaria) ha file di "pazienti" da trattare, anche persone con
malattie gravissime. Il suo caso ha creato polemiche anche sociali. Nata in un ambiente malfamato (il padre non era proprio uno stinco di santo) si rivolge soprattutto a persone di basso livello socio-economico ma con il tempo ha raccolto anche persone di altri strati della popolazione e le "guarigioni", iniziate in uno scantinato in mezzo alla spazzatura, si svolgono ora in una "chiesa" che raccoglie frotte di seguaci e...soldi.
Di esempi nella cultura sudamericana ne esistono tanti altri, tutti simili tra loro per caratteristiche e metodi, alcuni anche "itineranti", fanno il giro del mondo e sono arrivati anche in Italia e non elenco tutti i casi (frequenti) di violenze fisiche o psicologiche, che hanno subìto alcune persone che si sono affidate alle mani di questa gente. Personalmente non mi stupisce il fenomeno (i "guaritori" sono figure praticamente preistoriche, esistono da quando esiste l'uomo) ma mi lascia sempre perplesso vedere come in un'epoca che riteniamo moderna e civile ci siano molte persone che ancora credono al sovrannaturale, al "
tocco magico" o ai poteri paranormali. Persone che per il resto del loro tempo sono lavoratori, genitori, colleghi ma che, ad un certo punto della loro vita, si abbandonano nelle mani della magia. Ed è loro che cerca il guaritore.
Il ciarlatano infatti sa come e chi colpire, conosce i desideri di chi sta male e sa come convincere e per farlo non usa complicati meccanismi psicologici, usa semplicemente il "materiale" a sua disposizione: l'
ingenuità umana. Dice
Derren Brown, illusionista e smascheratore di truffe: "
pensi di fare il mestiere giusto? Sappi che puoi guadagnare dagli stupidi".
Derren ha creato un falso sito web, ha "inventato" un
nuovo santone (in realtà un attore) che è apparso in qualche tramissione televisiva con l'atteggiamento da guru (capello lungo incluso), ha diffuso qualche falsa guarigione con finti testimoni ed in poco tempo è stato tempestato di richieste di consulto, offerte di denaro ed inviti in varie città americane. Dove c'è un credulone ci sarà un ciarlatano.
Nonostante sembri incredibile che ci sia gente che creda ad un pastore analfabet o ad un qualsiasi individuo che opera con i poteri della mente grazie a delle entità, succede e non è tutto spiegabile con la disperazione ed il dolore, c'è anche una forte componente di ingenuità, creduloneria, spesso debolezza mentale, questo il guaritore lo sa.
Il vero obiettivo sarebbe quello di non farlo succedere più: si pensa a chi ha il dovere di far rispettare la
legge, si punta ai controlli, alla giustizia, ma annullato un ciarlatano ne spunta fuori il triplo, l'arma migliore, dunque, sarebbe la consapevolezza delle potenziali vittime, sappiano che purtroppo ci sono tanti avvoltoi lì fuori che non aspettano altro che averli come clienti, sappiano che non esistono cure "segrete", "proibite, "nascoste", che se una cura funziona, da quella più banale alla più complicata, diventerà medicina, per tutti, non solo per chi ha soldi.
Per questo, per eliminare questa piaga, servirebbe agire alla fonte, il ciarlatano vuole denaro, eliminate la sua fonte principale, la clientela, che nel suo caso siamo tutti noi, sappiatelo.
Alla prossima.
La prima parte di questo articolo
è qui.