D'estate (anche se questa è un'estate un po' piovosa) serve sempre un post più leggero, eccolo.
Come sapete qualche mese fa è stato pubblicato un mio libro, il risultato di cinque anni di blog riassunto su carta. Non sono uno scrittore, ho semplicemente provato a diffondere un po' di medicina, di pensiero scientifico e di sano (e salutare) scetticismo.
Per me è stata un'esperienza bellissima, interessante ed anche faticosa per certi versi e come spesso faccio volevo condividere qualche episodio, alcune cose che mi sono capitate e che penso valga la pena raccontare. La "fatica" relativa all'uscita del libro non la immaginavo, credevo fosse un percorso semplice: "uscirà il libro, qualcuno mi chiederà qualche intervista, qualche messaggio, forse un po' di curiosità e tutto finirà lì".
Come sapete qualche mese fa è stato pubblicato un mio libro, il risultato di cinque anni di blog riassunto su carta. Non sono uno scrittore, ho semplicemente provato a diffondere un po' di medicina, di pensiero scientifico e di sano (e salutare) scetticismo.
Per me è stata un'esperienza bellissima, interessante ed anche faticosa per certi versi e come spesso faccio volevo condividere qualche episodio, alcune cose che mi sono capitate e che penso valga la pena raccontare. La "fatica" relativa all'uscita del libro non la immaginavo, credevo fosse un percorso semplice: "uscirà il libro, qualcuno mi chiederà qualche intervista, qualche messaggio, forse un po' di curiosità e tutto finirà lì".
No, già dal giorno dopo la pubblicazione iniziano le mail e le telefonate. Non mail e telefonate "normali" ma una valanga. Un giorno ho contato 21 messaggi mail e 12 telefonate. Tutte richieste di intervista, inviti per presentare il libro in tutte le parti d'Italia, in grandi città e sperduti paesini, inviti in programmi radio e TV, domande per articoli di giornale, pensate che sono stato svegliato all'una e mezza di notte per una richiesta di intervista (per una radio nazionale). Se all'inizio ero elettrizzato da questo interesse, dopo pochi giorni ho cominciato ad esserne preoccupato, ero letteralmente sotto assedio! Non sapevo più come organizzarmi ed ho dovuto prendere pure qualche giorno di ferie.
Ma non è questo che interessa, molto più interessanti sono alcune delle cose successe nei vari appuntamenti ai quali ho partecipato. Iniziamo con le interviste.
La cosa che mi ha colpito di più è stata l'atteggiamento verso quello che dovevo e volevo dire che cambiava secondo le opinioni dell'intervistatore. Non dovrebbe essere così (credo): un giornalista che intervista qualcuno, si limita alle domande e potrebbe aggiungere le sue opinioni a margine, ma l'intervista deve (dovrebbe...) rispecchiare l'opinione dell'intervistato. Mi è successo che in diverse occasioni l'intervistatore volesse concentrare l'attenzione su un argomento di suo interesse (e non di pubblico interesse) accompagnandomi verso una conclusione che era la sua.
In un caso, ad esempio, mi è stata chiesta un'intervista sulle false medicine, ma al momento della diretta, su una decina di domande, nove erano dedicate ai "mali" della medicina e solo una a quelli della medicina alternativa. In un altro caso mi è stato chiesto espressamente di non fare cenno al "metodo Di Bella" perché l'emittente (radiofonica) non avrebbe potuto sopportare l'invio di mail di insulti come già successo in passato, un'altra volta l'intervistatore mi ha chiesto di non parlare della folle "nuova medicina germanica" perché il proprietario della radio era un seguace di una di queste sette, insomma, di tutti i colori.
In un caso (televisivo) nel quale ho parlato di integratori sottolineandone l'inutilità in caso di buona salute (non ho detto nulla di "eclatante", ma ho semplicemente dato il consiglio di usare il buon senso e non diventare "dipendenti" dalle vitamine), alla fine del servizio il personale in studio mi guardava allibito ed uno di loro mi ha detto "ci è andato giù pesantissimo...". Ho chiesto il motivo di quel giudizio e mi è stato risposto che "criticare così i farmaci è da coraggiosi", tanto per dire la consapevolezza di molte persone...
In un caso (televisivo) nel quale ho parlato di integratori sottolineandone l'inutilità in caso di buona salute (non ho detto nulla di "eclatante", ma ho semplicemente dato il consiglio di usare il buon senso e non diventare "dipendenti" dalle vitamine), alla fine del servizio il personale in studio mi guardava allibito ed uno di loro mi ha detto "ci è andato giù pesantissimo...". Ho chiesto il motivo di quel giudizio e mi è stato risposto che "criticare così i farmaci è da coraggiosi", tanto per dire la consapevolezza di molte persone...
Infine, in un altro studio televisivo, la conduttrice che doveva intervistarmi, sfogliando il libro si accorge del capitolo sull'omeopatia: "Noo, mi distrugge anche l'omeopatia? Io la uso, non è possibile!" ed uno dei tecnici di studio: "Ma sai, loro medici ufficiali sono così...a loro non piace l'omeopatia...". Immaginate il mio sforzo nel mantenere contegno e non creare discussioni. Nell'intervista che ne è seguita, neanche a farlo apposta, nessun cenno ad omeopatia e fiori di Bach, solo sull'informazione medica su internet.
Altro caso: si parla di farmaci, un bel dibattito fino a quando mi chiedono degli esempi di prodotti inutili venduti in farmacia. Faccio un elenco generico e chiudo con "un esempio su tutti è l'omeopatia, granuli di zucchero venduti come farmaci curativi". Non ci crederete, nella replica serale della trasmissione quella frase sull'omeopatia è saltata, sarà stato un problema tecnico.
:)
Se fossi stato un paranoico avrei gridato al "gomblotto".
Un altro aspetto che mi ha incuriosito è relativo a qualcosa che può spiegare perché spesso troviamo notizie incredibili o interviste a presunti esperti che in realtà di "esperienza" non ne hanno. Forse è un problema di cultura anche da parte degli addetti ai lavori nel campo del giornalismo. Non sono state poche infatti le interviste di giornalisti che mi chiamavano per chiedermi un parere sulla vicenda Stamina presentandomi come "esperto di staminali" (non lo sono, sono un medico ma non mi occupo di cellule staminali) oppure come "esperto di farmacologia" (forse perché il giornalista mi aveva contattato per un'intervista sui falsi farmaci venduti in farmacia, non saprei...), poi degli atteggiamenti eccessivamente gentili di conduttori che, probabilmente per essere cortesi, di volta in volta mi hanno presentato come "noto in tutto il mondo" o come "il noto professore" o il simpatico giornalista che mi ha inviato una lista di 40 domande per le quali ho impiegato una settimana per rispondere...un delirio...
:)
Insomma, tra le cose che mi hanno colpito di più in nel periodo di promozione del libro, forse proprio perché ho notato un panorama per me nuovo, c'è tutto quello che "ruota" nei media e nel mondo dell'informazione, è stato per me interessante scoprire come la cultura scientifica sia davvero, a livello dei media, alla preistoria, più che dell'informazione molti si preoccupano delle reazioni degli spettatori, quasi fosse un disturbo avere qualcuno che dissente da ciò che si dice in TV, ci si informa poco sulle credenziali dell'intervistato, a volte non si sa nemmeno con chi si sta parlando. Non ci stupiamo quindi per trasmissioni televisive con contenuto scientifico più vuoto dello spazio cosmico, è semplicemente ciò che chi decide i palinsesti pensa debbano vedere gli spettatori. Non so se la maggioranza degli utenti televisivi sia davvero composta da creduloni o mandrie di pecore belanti, non so neanche se certe scelte siano fatte proprio per ottenere delle "pecore belanti", ma so che quando ho chiesto di parlare di medicine alternative, pseudocure o truffe sulla pelle dei malati, il "consiglio" che mi sono sentito ripetere più spesso è stato "lasciamo stare, oppure ci vada piano, poi chi li sente".
:)
Se fossi stato un paranoico avrei gridato al "gomblotto".
Un altro aspetto che mi ha incuriosito è relativo a qualcosa che può spiegare perché spesso troviamo notizie incredibili o interviste a presunti esperti che in realtà di "esperienza" non ne hanno. Forse è un problema di cultura anche da parte degli addetti ai lavori nel campo del giornalismo. Non sono state poche infatti le interviste di giornalisti che mi chiamavano per chiedermi un parere sulla vicenda Stamina presentandomi come "esperto di staminali" (non lo sono, sono un medico ma non mi occupo di cellule staminali) oppure come "esperto di farmacologia" (forse perché il giornalista mi aveva contattato per un'intervista sui falsi farmaci venduti in farmacia, non saprei...), poi degli atteggiamenti eccessivamente gentili di conduttori che, probabilmente per essere cortesi, di volta in volta mi hanno presentato come "noto in tutto il mondo" o come "il noto professore" o il simpatico giornalista che mi ha inviato una lista di 40 domande per le quali ho impiegato una settimana per rispondere...un delirio...
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Insomma, tra le cose che mi hanno colpito di più in nel periodo di promozione del libro, forse proprio perché ho notato un panorama per me nuovo, c'è tutto quello che "ruota" nei media e nel mondo dell'informazione, è stato per me interessante scoprire come la cultura scientifica sia davvero, a livello dei media, alla preistoria, più che dell'informazione molti si preoccupano delle reazioni degli spettatori, quasi fosse un disturbo avere qualcuno che dissente da ciò che si dice in TV, ci si informa poco sulle credenziali dell'intervistato, a volte non si sa nemmeno con chi si sta parlando. Non ci stupiamo quindi per trasmissioni televisive con contenuto scientifico più vuoto dello spazio cosmico, è semplicemente ciò che chi decide i palinsesti pensa debbano vedere gli spettatori. Non so se la maggioranza degli utenti televisivi sia davvero composta da creduloni o mandrie di pecore belanti, non so neanche se certe scelte siano fatte proprio per ottenere delle "pecore belanti", ma so che quando ho chiesto di parlare di medicine alternative, pseudocure o truffe sulla pelle dei malati, il "consiglio" che mi sono sentito ripetere più spesso è stato "lasciamo stare, oppure ci vada piano, poi chi li sente".
Naturalmente non bisogna generalizzare, ho partecipato ad interviste ed incontri interessanti, con conduttori e giornalisti capaci, informati, competenti e che conoscevano l'argomento che si dibatteva, tanti facevano quasi il "tifo" per me e per la buona scienza, ho conosciuto giornalisti entusiasti della scienza ed avversi alle pseudoscienze, ho risposto a domande pertinenti, interessanti, stimolanti, ma questo dovrebbe essere la regola, per questo non stupisce e spero diventi la normalità.
Le reazioni di chi ha letto il libro mi sono arrivate da subito, tanti messaggi di apprezzamento e di incoraggiamento, i più "incoraggianti" quelli di persone che compravano prodotti omeopatici senza sapere per cosa spendevano i loro soldi o chi si beveva tutte le bufale di internet, pensate che una donna malata ha abbandonato una cura propostale da un ciarlatano per curarsi in ospedale ed è venuta a trovarmi per avere una dedica personale. Se non sono soddisfazioni queste...
Le reazioni di chi ha letto il libro mi sono arrivate da subito, tanti messaggi di apprezzamento e di incoraggiamento, i più "incoraggianti" quelli di persone che compravano prodotti omeopatici senza sapere per cosa spendevano i loro soldi o chi si beveva tutte le bufale di internet, pensate che una donna malata ha abbandonato una cura propostale da un ciarlatano per curarsi in ospedale ed è venuta a trovarmi per avere una dedica personale. Se non sono soddisfazioni queste...
Per quanto riguarda le presentazioni del libro non posso dire di aver avuto particolari esperienze da raccontare. Forse solo una, quando una donna ha iniziato a lamentarsi del fatto che "noi medici abbiamo medicalizzato troppo il parto" e che "una volta si nasceva anche a casa", ho risposto che nessuno obbliga una donna partorire in ospedale, che si sceglie liberamente, che l'ospedale è una possibilità in più che può dare sicurezza, ma niente, non si è convinta, ha aggiunto che essendo un'insegnante mette sempre all'erta i suoi studenti dalla "medicina ufficiale", invitandoli a non fidarsi mai.
Bell'insegnante...e bell'insegnamento. Il pubblico ha protestato per l'atteggiamento della signora, sono dovuto intervenire in sua difesa sottolineando la libertà di ognuno nel pensarla come preferisce, ricordandole però del dovere di informarsi soprattutto se si occupa un posto pubblico.
L'episodio più "polemico" è avvenuto a Bologna, dove un gruppo numeroso di agopuntori si è presentato alla presentazione del libro autoorganizzando un "dibattito pubblico" (che nessuno aveva organizzato, ma tant'è...) ed occupando praticamente tutto lo spazio riservato alle domande trasformandolo in uno spazio riservato alle loro considerazioni.
...e poi gli aneddoti, dovete sapere che, ad ogni presentazione, immancabile, c'è sempre quello che aspetta educatamente il suo turno per chiedermi un parere sul farmaco che assume o se la posologia prescrittagli dal medico è corretta o meno, consigli personali insomma, oppure coloro che sostengono alcune medicine alternative che più che domande fanno dei monologhi (ne ricordo uno a Cesena, di un "hameriano") lasciandomi senza parole in quanto non desideravano chiedere qualcosa ma semplicemente esprimersi. Infine il "nemico giurato" apparso ad una di queste presentazioni. Si è presentato a petto in fuori e con fare solenne mi tende la mano dicendomi: "io non la penso per niente come lei, uso l'omeopatia, però la ammiro, è bravo e le concedo l'onore delle armi". Dopo un po' di smarrimento e di tentativo di capire al volo ciò che voleva dire, sono riuscito a rispondere con un semplice "grazie".
L'episodio più "polemico" è avvenuto a Bologna, dove un gruppo numeroso di agopuntori si è presentato alla presentazione del libro autoorganizzando un "dibattito pubblico" (che nessuno aveva organizzato, ma tant'è...) ed occupando praticamente tutto lo spazio riservato alle domande trasformandolo in uno spazio riservato alle loro considerazioni.
...e poi gli aneddoti, dovete sapere che, ad ogni presentazione, immancabile, c'è sempre quello che aspetta educatamente il suo turno per chiedermi un parere sul farmaco che assume o se la posologia prescrittagli dal medico è corretta o meno, consigli personali insomma, oppure coloro che sostengono alcune medicine alternative che più che domande fanno dei monologhi (ne ricordo uno a Cesena, di un "hameriano") lasciandomi senza parole in quanto non desideravano chiedere qualcosa ma semplicemente esprimersi. Infine il "nemico giurato" apparso ad una di queste presentazioni. Si è presentato a petto in fuori e con fare solenne mi tende la mano dicendomi: "io non la penso per niente come lei, uso l'omeopatia, però la ammiro, è bravo e le concedo l'onore delle armi". Dopo un po' di smarrimento e di tentativo di capire al volo ciò che voleva dire, sono riuscito a rispondere con un semplice "grazie".
Il resto è stato un susseguirsi di belle esperienze, nuove conoscenze, il piacere di parlare con persone che mi leggono ma non conoscevo "dal vivo", sapere che in tanti seguono quello che faccio senza commentare, in silenzio ma apprezzando. Questo è stato rispecchiato dalle vendite del libro, ottime, tre ristampe in poco tempo e la consapevolezza che continuare è un piacere per me ed un dovere per il lavoro che faccio. Un ringraziamento finale va a tutti coloro che hanno acquistato il mio libro ed a chi mi ha incoraggiato ed aiutato. Siete stati fantastici, davvero.
Quindi vado e, se volete, andiamo avanti.
La casa editrice di Salute e Bugie, in occasione di questo articolo, ha concesso (solo per giorno 24 luglio!) la vendita del formato e-book del libro a 2,99 euro.
Alla prossima.
Aggiornamento: Dimenticavo di raccontare uno degli episodi più "particolari": un medico alternativo ben conosciuto ha avuto la faccia tosta di chiedere in regalo alla casa editrice una copia del mio libro per una "recensione" (sì, come no...). Naturalmente su mia richiesta, gli è stato risposto di recarsi nella libreria più vicina. Sono soddisfazioni.
La casa editrice di Salute e Bugie, in occasione di questo articolo, ha concesso (solo per giorno 24 luglio!) la vendita del formato e-book del libro a 2,99 euro.
Alla prossima.
Aggiornamento: Dimenticavo di raccontare uno degli episodi più "particolari": un medico alternativo ben conosciuto ha avuto la faccia tosta di chiedere in regalo alla casa editrice una copia del mio libro per una "recensione" (sì, come no...). Naturalmente su mia richiesta, gli è stato risposto di recarsi nella libreria più vicina. Sono soddisfazioni.
che dire ... leggerla è per il mio pensiero come l'ossigeno per i polmoni.
RispondiEliminaConsiderando che di nemici in questi anni ne hai trovati tanti sul tuo blog, non riesco a capire chi dei tanti era il "nemico giurato". Qualche indizio? :-)
RispondiEliminaNon lo conosco, si è definito lui così, ma non so nemmeno il suo nome, più che altro mi aveva spiazzato la sua entrata "teatrale" in sala, eravamo un po' tutti allibiti.
RispondiElimina:)
Comunque ho notato che nelle librerie spesso il libro era collocato insieme a quelli sull'omeopatia. All'inizio pensavo di trovarlo nel reparto divulgazione scientifica ovvero in compagnia di Hack, Odifreddi, etc... Anche questo dal mio punto di vista è indice di un paese che non riesce a distinguere bene cosa è la scienza.
RispondiEliminaQuanta verità in queste tre righe.
EliminaSalve le faccio i complimenti per il blog che seguo da tanto tempo e mi sembra abbia proprio centrato l'obbiettivo di essere un debunker medico di tutto rispetto.
RispondiEliminaLe auguro delle buone vacanze e tra le altre cose la ringrazio dello sconto sul suo libro.. a questo punto al 24! :)
Grazie per il suo impegno e l'entusiasmo profuso alla causa.
RispondiElimina"Nell'intervista che ne è seguita, neanche a farlo apposta, nessun cenno ad omeopatia e fiori di Bach, solo sull'informazione medica su internet."
RispondiEliminaHanno fatto un favore alla divulgazione scientifica: adesso qualche loro spettatore avrà comprato il libro trovandoci dentro la critica all'omeopatia, che nelle brevi battute di un'intervista da parte di un giornalista schierato non sarebbe stata altrettanto efficace. (Ridacchio soddisfatto)
Un sincero grazie Dott. Di Grazia, per il suo impegno, la sua passione e la sua grande professionalità unita ad un senso di profonda umanità che a mio parere rende i suoi articoli così fruibili e piacevoli.
RispondiEliminaE complimenti per il libro: da consigliare a chi desidera conoscere e capire ... e anche a chi non lo desidera! :)
@EpSiLoN74
Riporto la mia simile esperienza: nel mio caso la copia che ho comprato era effettivamente nella sezione "divulgazione scientifica"; peccato che quella sezione fosse accanto (letteralmente, disposta ad "L") alla sezione "medicine alternative" ... sigh!
Caro Doc,
RispondiEliminaho cominciato a seguirti su questo blog, ho fatto miei molti argomenti, nel senso che ho discusso con amici e conoscenti perchè ho capito che ne valeva la pena....
Ho pubblicato i tuoi post, sperando di diffondere un po' di conoscenza e buon senso...
Ti ringrazio intanto per quello che fai, inoltre mi hai sempre risposto anche in privato, quando ti ho chiesto delucidazioni su argomenti anche un po' OT...
Poi magari adesso che sei famoso te la tiri e non mi risponderesti neanche più ;-) ...
Ho comprato il tuo libro e l'ho letto d'un fiato.
Direi che mi manca solo d'incontrarti di persona per dirti questo guardandoti negli occhi!!
Grazie ancora e stima immensa.
Francesca
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaAmmiro il Dott Di Grazia da prima dell'apertura del mio blog Bufale un tanto al chilo, oggi dopo un anno a sbufalare, comprendendo seriamente l'impegno che ci vuole lo ammiro ancora di più! Come ho già scritto su twitter: leggere medbunker è nutrimento per la mente!
RispondiEliminaLeggo sempre il suo blog e la ammiro immensamente, la nomino sempre come medico preparato e debunker perfetto. Insieme a Bufale un tanto al Chilo che ha scritto sopra reputo il suo blog importantissimo e non mi perdo un posto, per cui : grazie!
RispondiEliminaVolevo dire che non mi perdo un post, ogni tanto mi scappa il dito, ne approfitto per dirle ancora che mio cognato è medico e spesso gli dico quello che ho letto sul suo blog e a volte non ne ha mai sentito parlare, ovviamente è daccordo con lei su ogni punto.
RispondiEliminatemo che uno dei problemi dell'italia sia proprio che una percentuale elevata dei teorici "giornalisti" hanno ben poco del giornalista cosi come è conosciuto all'estero, e molto dello scribacchino di paese che deve riempire le colonne con quel che capita o peggio del lecchino che si ingrazia politici e potenti vari od in questo caso il pubblico.
RispondiEliminadovrebbe essere impensabile per un giornalista serio anche solo l'idea di non informarsi bene su chi stai intervistando e sulle sue qualifiche, di non esserti preparato per bene sull'argomento tanto da saper fare a ragione domande sensate ed anche che mettano in crisi l'intervistato, di non sviscerare l'argomento perchè da fastidio a qualcuno!
per non parlare poi del giornalismo "scentifico"...
Cominciavo a pensare che il divo avesse dimenticato di avere un umile blog con lettori che attendono i suoi post XD
RispondiEliminaScherzi a parte, è ovvio che quando si mettono in piazza le proprie opere bisogna far fronte ad apprezzamenti e critiche feroci, a volte anche inutili, ovvero di chi non ha nessuna intenzione di sentire quel che una persona ha da dire. E' lo scotto da pagare per avere un nutrito seguito, la cui entità meriti pienamente. Qualcuno diceva molti nemici molto onore, e d'altronde guardando la TV direi che ciarlatani e imbonitori di nemici ne hanno davvero pochi, mentre chi cerca di fare informazione scientifica corretta ne ha molti. D'altronde gli unici nemici dei ciarlatani sono i fatti, ma questi purtroppo non vanno di moda.
Due riflessioni al volo:
RispondiElimina1) Divulgazione scientifica: al posto di quark adesso abbiamo voyager. Non mi stupisce che il livello di divulgaizone sia abominevolmente basso.
2) Doc, hai girato mezza italia e ancora non sei passato da queste parti.... cattivo :)
E come sempre, grazie mille, di tutto :)
Io avrei anche mandato una comunicazione alle librerie chiedendo di applicare al noto medico alternativo unsovrapprezzo del 3000%...
RispondiEliminaCaro Salvo ... ti leggo sempre con piacere e devo dire che questo blog e tutto quello che ne è seguito in questi anni hanno superato ampiamente le mie previsioni (e credo anche le tue...) e non posso che complimentarmi con te per questo.
RispondiEliminaGrazie, ciao.
Ciao genesis, tu sei uno dei primissimi lettori e se ricordi le "origini" non puoi che restare a bocca aperta per quanto successo (ci resto io...), quindi sì, tutto è andato ben oltre le aspettative.
RispondiElimina:)
A presto!
Io credo di essere una delle ultime lettrici, invece, dato che ho scoperto il blog da poco. Ho già divorato tutto d'un fiato il libro, e lo regalerò a diverse conoscenze " pro cure alternative" , per farmi amare un po' di più. ;)
RispondiEliminaForse il precedente non è arrivato:
RispondiEliminaEhm...
Grande Doc, sono Slo!
Ho trovato un bel ebook da regalare alle amiche omeopaticizzate! ;)
Scusate il doppione, leggevo da qualcuno 'nelle librerie'.
RispondiEliminaCerto in carta mi piacerebbe molto di più, in quali catene lo avete trovato?
Me ne servono 5! u.u