Quando anni fa da studente e poi da laureato sentivo parlare di guarigioni miracolose (dal punto di vista religioso) o inattese (con una cura alternativa) da malattie tumorali, il primo pensiero che facevo era relativo alle guarigioni spontanee. Si tratta di un fenomeno (raro) ben documentato che, se può essere normale in certe patologie, è sicuramente sorprendente quando si parla di malattie gravissime, come il tumore. Naturalmente, visto che sappiamo che non esiste IL tumore ma centinaia di forme di malattia diverse tra loro per caratteristiche, estensione e gravità, la guarigione sarà più o meno sorprendente ma la notizia di una guarigione "misteriosa" da un cancro è sempre stupefacente.
Da quando mi occupo di medicine alternative la mia visione delle cose è un po' cambiata. La totalità dei casi che ho analizzato (tramite documenti pubblici o inviatimi privatamente) non ha nulla di "miracoloso". Naturalmente è necessaria una conoscenza della medicina, può essere utile cercare statistiche e dati, ma alla fine i casi risolti "miracolosamente" da cure improbabili o da pratiche non scientifiche sono dovuti a ben altri motivi molto più spiegabili, noti e materiali. Il caso più comune è la guarigione dovuta a cure "standard": persone già operate, trattate con farmaci, curate con i normali protocolli medici che però si definivano malati e che alla diagnosi di guarigione (o miglioramento) dovuta alle cure la riferivano completamente alla procedura non "tradizionale" che avevano seguito. In questi casi era raramente il paziente a compiere questa operazione, molto spesso il ciarlatano a convincerlo di questo risultato.
Un altro caso abbastanza tipico è quello di certe forme di malattia con decorsi particolarmente prolungati che per anni non peggiorano o di altre forme che non richiedono alcuna terapia ma un'attenta e precisa sorveglianza. Infine il caso più drammatico (che in verità ho visto pochissime volte): la malattia avanza impietosamente ma il ciarlatano convince il paziente che va tutto bene, raccontandogli di un miglioramento che purtroppo non c'è. Prima di "studiare" i casi clinici che ricevo, alla prima lettura della storia, spesso, rimango sorpreso per il susseguirsi degli eventi: "avevo una grave malattia, non ho fatto nulla (o ho fatto la cura alternativa xyz) e sono guarito completamente". Fidandomi delle parole di chi mi scrive, il primo pensiero davanti ad un racconto sorprendente, quello più spontaneo, è: "sarà guarito spontaneamente...".
Ma esistono davvero i casi di "guarigione spontanea"? Ovvero di malattie tumorali guarite completamente senza alcun intervento (standard o ciarlatanesco)?
Sì, "tanti", nel senso che essendo avvenimenti rari e chiaramente sorprendenti, sono ben descritti in letteratura scientifica, con storie anche "note" per l'incredulità che hanno suscitato ai tempi. Il fenomeno ha del magico (ed immagino quanto ne abbia per chi ne è protagonista). Tumori diagnosticati con vari esami che dopo differenti storie cliniche (rifiuto delle terapie, rinuncia di terapia per età avanzata, abbandono per effetti collaterali gravi ed altro) sono letteralmente scomparsi ai controlli successivi. Esistono diverse forme di "regressione spontanea", a volte si tratta di sparizione temporanea con un ritorno della malattia nella stessa sede o in una diversa dalla precedente, altre (ed è questo l'evento più incredibile) di scomparsa definitiva.
Si tratta di un fenomeno talmente sorprendente che la prima domanda che si fa chi si imbatte in questo evento è quella relativa alla correttezza della diagnosi. Per questo motivo, in letteratura e nelle statistiche, si preferisce catalogare solo i casi la cui diagnosi è certa e documentata.
Si tratta di un fenomeno talmente sorprendente che la prima domanda che si fa chi si imbatte in questo evento è quella relativa alla correttezza della diagnosi. Per questo motivo, in letteratura e nelle statistiche, si preferisce catalogare solo i casi la cui diagnosi è certa e documentata.
Anche in questo caso si è notata una differenza che dipende dal tipo e dall'estensione del tumore, ma la guarigione spontanea dal cancro è un evento conosciuto. Una statistica precisa non è ovviamente possibile, i casi di pazienti che rifiutano qualsiasi terapia sono pochi, alcuni di essi sono persone sole ed anziane che si rivolgono al medico solo in tarda età e che quindi non erano stati seguiti nel loro percorso medico e non è possibile sapere quanti di questi casi non siano mai stati rilevati, qualche statistica fa una stima generale, in 1 caso su 60.000 è possibile la regressione totale del tumore in assenza di cure, altri parlano di 1 caso su 100 in certe forme tumorali iniziali o poco gravi. Si va quindi da una frequenza rarissima ad una un po' più elevata, il problema è che si tratterebbe sempre di una sorta di "lotteria": sperare di guarire spontaneamente dal cancro, anche se lecito e comprensibile, sarebbe come puntarsi una pistola in testa sperando che per qualsiasi motivo questa non funzioni. Una curiosità può essere quella che il riscontro di tumori regrediti spontaneamente è in aumento, ma questo potrebbe essere spiegato con l'aumento degli strumenti diagnostici e con la maggiore sensibilità nei confronti del problema.
C'è un elemento che molti studi sottolineano in questi casi. La regressione spontanea del tumore spesso si è notata in concomitanza con un episodio di febbre molto alta, in altri casi dopo una vaccinazione, in altri ancora dopo un'infezione virale. Questo ha fatto pensare che un'eccezionale ed imponente attivazione del sistema immunitario potesse avere un ruolo in questo tipo di fenomeno e per questo si è cercato di studiare proprio il sistema immunitario per cercare di contenere la malattia. La ricerca nel campo dei "vaccini" antitumorali infatti è in pieno svolgimento, si cerca di attivare il sistema immunitario in maniera precisa contro quel tipo di tumore in quell'organo ed inizia ad essere osservato qualche risultato (per la verità ancora preliminare).
Come detto, i casi descritti sono diversi ed in diverse forme di malattia: un melanoma, un tumore renale, addirittura forme metastatiche o polmonari, notoriamente molto aggressive, un fenomeno descritto per i tumori di tutti gli organi persino per il tumore pancreatico, forse quello con meno possibilità di guarigione in assoluto. Talmente raro e sorprendente è il fenomeno che esistono casi unici al mondo (mai successi in quel tipo di tumore). Nonostante le attenzioni si siano concentrate sul sistema immunitario, il mistero è talmente...misterioso che le ipotesi non si contano. Oltre ai già citati meccanismi immunitari si sono studiati quelli ormonali, si sono studiati i meccanismi causa di tumore e la loro "eliminabilità", visto che viviamo in un ambiente "naturalmente" cancerogeno (sapete che persino in tutte le nostre case, per un fenomeno naturale, si accumula un gas cancerogeno?) e persino le cause "psicologiche" (che in ogni caso avrebbero un legame con il sistema immunitario, noti alcuni casi migliorati semplicemente per la convinzione di essere guariti, per una sorta di "effetto placebo" potentissimo) ma non si è giunti a nessuna conclusione definitiva e proprio per questo l'argomento è sorprendentemente studiatissimo in tutto il mondo.
Qualche numero per capire la portata del fenomeno?
In una ricerca che analizzava i casi perfettamente studiabili (di regressioni permanenti o temporanee, in tutto il mondo, presenti in letteratura) e che quindi presentavano diagnosi documentata iniziale e finale, esami diagnostici e documentazione del decorso clinico, sono stati contati 176 casi in 60 anni ed in particolare:
In una ricerca che analizzava i casi perfettamente studiabili (di regressioni permanenti o temporanee, in tutto il mondo, presenti in letteratura) e che quindi presentavano diagnosi documentata iniziale e finale, esami diagnostici e documentazione del decorso clinico, sono stati contati 176 casi in 60 anni ed in particolare:
Rene: 31
Neuroblastoma: 29
Melanoma: 19
Coriocarcinoma (un tumore del tessuto presente in gravidanza): 19
Questi casi, da soli, rappresentavano più della metà del totale dei casi analizzati. In altre ricerche nelle quali sono stati analizzati i casi di regressione totale e permanente i numeri sono molto più piccoli.
I casi di "guarigione inspiegabile" non riguardano solo l'oncologia, in questo campo vi è una mole di studi maggiore per ovvi motivi, ma in alcuni casi i medici assistono a fenomeni difficilmente spiegabili con le conoscenze attuali e per questo lo studio delle guarigioni spontanee non è mai stato abbandonato (anche se in verità, purtroppo si tratta di casi rarissimi e sporadici).
I casi di "guarigione inspiegabile" non riguardano solo l'oncologia, in questo campo vi è una mole di studi maggiore per ovvi motivi, ma in alcuni casi i medici assistono a fenomeni difficilmente spiegabili con le conoscenze attuali e per questo lo studio delle guarigioni spontanee non è mai stato abbandonato (anche se in verità, purtroppo si tratta di casi rarissimi e sporadici).
Come detto, questi sono dati curiosi e con un fascino particolare perché potrebbero portare a percorrere nuove strade nella comprensione dei meccanismi fisiologici ma è naturalmente molto pericoloso "sperare nella fortuna" in materia di salute, si tratta sempre di casi eccezionali. Per questo motivo, quando si ha una grave malattia (e quando indicato) è sempre bene effettuare una terapia, cosa sempre giustificabile come emerge, oltre che dal buon senso, anche dai dati. Parallelamente a queste ricerche, infatti, ne esistono altre che misurano la sopravvivenza da malattia in assenza di terapia confrontandola con quella sottoposta a terapia ed i numeri parlano chiaro: non fare niente equivale a morire nel 100% dei casi, anzi, alla luce delle miracolose guarigioni spontanee, nel 99.9% dei casi.
Alla prossima.
Splendido articolo.
RispondiEliminaComplimenti.
Ho due curiosità su questo argomento ed entrambi fanno parte della sfera del credente. La prima è se esiste una percentuali di casi guariti spontaneamente che si è affidata alla preghiera. La seconda sono invece i tempi di guarigione. In quanto tempo un tumore non trattato è in grado di regredire o scomparire? Si legge in certi casi di tumore scomparsi dalla sera alla mattina per effetto della preghiera.
RispondiEliminaLa mia professione è nell'ambito della psicologia, quindi anche delle influenze della mente sul corpo; per curiosità mi sono interessato sul tema delle "guarigioni miracolose". Ben lungi da richiamare concetti come "tumore = trauma" (il dottor hamer lo lascio volentieri ai ciarlatani), mi sono comunque interessato al fenomeno.
RispondiEliminaA quanto pare, stando alle ricerche di Robert Dilts, una costante psicologica nei "guariti miracolosi di tumore" è la convinzione di avere una patologia (e non di essere un ammalato) e la convinzione di poterla superare, a prescindere dalla probabilità di successo. Questi due fattori permettono di vivere la patologia e di affrontare la cura in modo molto più sereno rispetto all'idea di essere un malato e di non avere speranze.
se esiste una percentuali di casi guariti spontaneamente che si è affidata alla preghiera.
RispondiEliminaRiferendosi al tumore ed a guarigioni definitive o temporanee no, non esistono casi documentati (escludiamo anche quelli considerati "miracoli" dalla chiesa cattolica, ne ho parlato in passato e ci sono troppe variabili per parlare di certezze scientifiche).
Esistono invece casi documentati di miglioramenti dei disturbi, allungamento della sopravvivenza, migliore sopportazione degli effetti collaterali delle terapie e del dolore, in persone "supportate" da preghiera.
In quanto tempo un tumore non trattato è in grado di regredire o scomparire?
Non è facile rispondere perché naturalmente si può diagnosticare una "guarigione" solo con un controllo medico (che in genere non avviene in tempi strettissimi, come potrebbero essere quelli quotidiani). Dalla letteratura si leggono guarigioni in settimane (3-4) o mesi (5-6).
Non ho notizia di guarigioni "certe" (documentate) dalla mattina alla sera (escludo sempre quelle considerate "religiose").
una costante psicologica nei "guariti miracolosi di tumore" è la convinzione di avere una patologia (e non di essere un ammalato) e la convinzione di poterla superare
Questo credo sia abbastanza accertato. Anche chi ha a che fare quotidianamente con persone colpite dalla malattia si rende conto che chi "combatte" ha molta più forza, sopravvivenza e sopportazione di chi si "lascia andare". Però purtroppo non sempre basta per guarire...direi che si tratta di un ottimo alleato della terapia.
Mi chiedevo se non è possibile spiegare alcune, o molte, di queste guarigioni spontanee con una congenita capacità
RispondiEliminadi fermare una specifica forma tumorale. Mi spiego meglio. Tutti noi portiamo nel nostro corredo genetico le
informazioni per combattere tutta una serie di malattie. Questo perché, dice Darwin, nella nostra storia evolutiva,
le epidemie hanno creato una pressione selettiva molto forte: i pochi fortunati che avevano la capacità innata di
affrontare un certo tipo di agente patogeno l'hanno passata ai proprio eredi. Gli altri sono stati decimati con il
passare del tempo. Quindi mi chiedevo se era possibile applicare lo stesso concetto anche a questo tipo di guarigioni
"miracolose". Ovviamente per i tumori la pressione selettiva è molto bassa in quanto, (o almeno credo), la maggior
parte dei casi di tumori insorge in età avanzata rispetto alla maturità sessuale.
Mi chiedevo se non è possibile spiegare alcune, o molte, di queste guarigioni spontanee con una congenita capacità di fermare una specifica forma tumorale.
RispondiEliminaIntendi una sorta di "selezione naturale" degli individui più "resistenti" e quindi la nascita di una specie umana "immune" al tumore, mi pare.
La risposta è no per due motivi. Il primo è quello che dici, la possibilità di sviluppare un tumore non impedisce di vivere e di farlo a lungo, anzi, come dici, è abbastanza tipica l'insorgenza in età avanzata quindi quando la capacità riproduttiva è minima.
Secondo, la maggioranza delle neoplasie non nascono perché "predestinati" geneticamente ma per motivi "acquisiti" (ci sono tante varianti ma semplifico). Per cui anche un teorico essere umano immune ad uno o più tumori potrebbe ammalarsi nonostante questo. Ammettiamo un individuo sia geneticamente immune al tumore prostatico (succede), se lo stesso vivesse in una casa con il tetto di amianto potrebbe ammalarsi di tumore polmonare...
"direi che si tratta di un ottimo alleato della terapia. "
RispondiEliminaAssolutamente sì.
Riguardo all'essere "immuni" a patologie infettive, e/o tumorali, dipende un po da 2 aspetti: uno trasmissibile geneticamente, un altro no (a me affascina tantissimo quest'ultimo)
RispondiEliminaL'aspetto trasmissibile riguarda mutazioni di recettori a cui si può legare il patogeno.
L'aspetto non trasmissibile e forse più affascinante è il riarrangiamento (VDJ) che avviene a livello dei nostri linfociti. riarrangiamento che permette di creare miliardi di diversi anticorpi, ma è un processo in parte "stocastico", che può avvenire in qualunque momento della vita.
Il linfocita non verrà soppresso solo se effettivamente incontra il suo antigene.
la cosa sorprendente di tutto questo è che nel mio corpo potrei aver creato l'anticorpo perfetto contro un grave patogeno, ma non essendoci mai entrato a contatto, non verrà salvato.
in un certo senso nelle guarigioni spontanee da una neoplasia potrebbe accadere una cosa simile, stocastica, per puro caso durante la maturazione di un linfocita avviene un riarrangiamento vdj specifico verso un antigene tumorale e per fortuna, situazione immunitaria di quel momento o qualsiasi altra ragione, questo linfocita non viene soppresso.
ed ecco che "puff" scompare il tumore.
Magari avviene anche spesso, però la furbizia del tumore non ha fine e muta....
Stamattina ho rivisti una puntata di dottor House (non mi prenda in giro, ho le mie debolezze :) ) e mi è venuto in mente questo post: in sostanza il virus dell'herpes aveva attaccato in una paziente un certo tipo di tumore, non ricordo quale, in fase terminale, regalandole qualche mese di vita (non era guarita). Non so nemmeno se sia verosimile, è una fiction, ma ho pensato che certi meccanismi potrebbero essere legati alla giusta (anche se statisticamente improbabile) combinazione di eventi, addirittura di patologie che si annullano a vicenda... servirà tempo alla scienza.
RispondiElimina"(sapete che persino in tutte le nostre case, per un fenomeno naturale, si accumula un gas cancerogeno?)"
RispondiEliminaSi riferisce al gas radon? L'isola d'Ischia ha avuto parecchia visibilità per questo fenomeno, molto diffuso nelle case di tufo verde.
Vorrei segnalare gli studi del Dott. Buzzi di Ravenna riguardo all'efficacia degli anticorpi contro la difterite in diversi casi di tumore.
RispondiEliminaMolto interessante il suo libro "Il talco sotto la lampada" dove si racconta la storia della sua scoperta: casi di miglioramenti e a volte regressioni spontanee ritenuti inspiegabili e che lui ha avuto l'intuizione di collegare alla difterite.
Dopo aver ricercato privatamente e solo con propri mezzi per molti anni, la sperimentazione sta finalmente avvenendo in forma ufficiale... non in Italia ma in Giappone, dove si sono dimostrati più ricettivi alle novità e meno burocrati.
È davvero una scoperta interessante, condotta con metodi rigorosi e senza l'illusione di fare miracoli. Peccato che si sia dovuti rivolgere all'estero.
http://www.fondazionesilviobuzzi.org
Ve la cantate e ve la suonate esattamente come i nemici che combattete.
RispondiEliminaNon sono un'esperta in materia, quindi pongo la domanda per semplice conoscenza. E' possibile che una guarigione spontanea avvenga immediatamente, oppure richiede un certo tempo per la regressione della malattia?
RispondiEliminaQuasi sempre dopo un po' di tempo, misurabile in mesi.
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