Mi ero occupato di "miracoli", ovvero di eventi sovrannaturali per influenze divine (io l'ho fatto dal punto di vista medico, naturalmente) qualche tempo fa.
Ho ricevuto qualche tempo fa una segnalazione (grazie a Rosa Contino di Scetticamente.it) di un articolo su un presunto miracolo avvenuto a Lourdes ma non ancora riconosciuto dalla chiesa (anzi, a quanto mi risulta non vi è alcuna possibilità di riconoscimento ecclesiastico, la chiesta si è già ufficialmente pronunciata contro questo caso).
Nulla di incredibile, nel "miracolo" intendo, è molto più incredibile quello che ho letto a proposito del fatto, descritto come sovrannaturale ma che a me sembra molto terreno, anche troppo.
Questo avvenimento è vicino alle tematiche di questo blog perchè presenta numerosi punti in comune con i casi che tratto. Sapete quando si discute di una cura alternativa che ha "risolto" casi disperati, di guarigioni miracolose ed insperate? Ricordate i "testimoni" che giurano di essere guariti con tanto di referti e documentazione? Avete presente quelli che dicono "ma se ci sono i testimoni qualcosa di vero ci sarà!"? Bene, anche nel caso di questo "miracolo" è tanto forte ed "evidente" la narrazione degli eventi, quanto banale e diversa la realtà.
Questo avvenimento è vicino alle tematiche di questo blog perchè presenta numerosi punti in comune con i casi che tratto. Sapete quando si discute di una cura alternativa che ha "risolto" casi disperati, di guarigioni miracolose ed insperate? Ricordate i "testimoni" che giurano di essere guariti con tanto di referti e documentazione? Avete presente quelli che dicono "ma se ci sono i testimoni qualcosa di vero ci sarà!"? Bene, anche nel caso di questo "miracolo" è tanto forte ed "evidente" la narrazione degli eventi, quanto banale e diversa la realtà.
Ultimamente mi piace presentare i casi nella stessa forma in cui li trovo. Si parte cioè dalla "cronaca" dell'avvenimento, dai documenti, dalle dichiarazioni e poi inizio con l'analisi. Questo perché si abbia l'esatta percezione di cosa succede se ci fermassimo solo alla prima parte (il fatto), senza spiegarlo con la seconda (il "trucco").
Partiamo con un caso miracoloso?
Ok, però devo scusarmi se l'articolo in certi punti può essere ingarbugliato, ho provato a semplificare e spiegare i termini medici.
Questa è la storia di Erminia Pane, anonima fino ad un certo giorno della sua vita, nota alle cronache quando ha dichiarato di essere stata guarita dalla sua presunta cecità totale grazie alla madonna di Lourdes. Come spesso succede, senza documenti o referti è impossibile controllare la veridicità di un'affermazione, ma in questo caso i documenti li abbiamo, grazie ad un libro che parla proprio di questa storia.
Ok, però devo scusarmi se l'articolo in certi punti può essere ingarbugliato, ho provato a semplificare e spiegare i termini medici.
Questa è la storia di Erminia Pane, anonima fino ad un certo giorno della sua vita, nota alle cronache quando ha dichiarato di essere stata guarita dalla sua presunta cecità totale grazie alla madonna di Lourdes. Come spesso succede, senza documenti o referti è impossibile controllare la veridicità di un'affermazione, ma in questo caso i documenti li abbiamo, grazie ad un libro che parla proprio di questa storia.
Abbiamo anche gli articoli dell'epoca e quelli di oggi. Vediamo cosa è successo.
Erminia Pane, come raccontano le cronache dell'epoca era nata cieca dall'occhio destro ed in seguito ad un problema di salute (un'ictus) che le causa problemi all'altro occhio diventa "praticamente cieca". In realtà l'occhio sinistro era sanissimo, la malattia però aveva causato una "ptosi palpebrale" (un "abbassamento" della palpebra) che, se chiusa, naturalmente non permetteva la vista, la malattia inoltre aveva causato una paralisi alla metà sinistra del corpo. Prima dell'ictus la signora ci vedeva (da un solo occhio) benissimo, come dimostrano i certificati medici e come dimostra il fatto che è dichiarato che il suo lavoro fosse quello di vigilante in un supermercato (e certo che un vigilante cieco non sarebbe il massimo della sicurezza).
Nel 1977 la situazione è quindi quella di una donna praticamente cieca dall'occhio destro e "non vedente" (quando la palpebra lo copriva, ma la vista era integra) da quello sinistro.
Per questa sua invalidità la donna percepiva una pensione dall'INPS.
La notizia: "nata senza retina ora ci vede" |
A quanto raccontano le cronache la donna era in procinto di operarsi alla palpebra "abbassata" quando "vide" la figura della "madonna di Lourdes" che le disse di non operarsi e recarsi nella località di culto. Erminia Pane non raccontò niente a nessuno e si recò a Lourdes dove, durante un bagno nell'acqua della località (che è definita "sacra"), riacquista la vista, sia all'occhio destro (quello "non vedente" dalla nascita) che all'occhio sinistro (quello "coperto" dalla palpebra). E' tanto eclatante la guarigione che la donna consegue la patente di guida. La stessa ha fatto domanda all'INPS per la revoca della pensione di invalidità che però l'ente ha respinto.
Nel 1994 il "Bureau Medical di Lourdes" (l'ente che "certifica" le guarigioni miracolose avvenute nella località francese), avrebbe riconosciuto il valore miracoloso dell'avvenimento. Così racconta Alcide Landini, un commercialista di Follonica che scrive un libro proprio su Erminia Pane: "C'è scritto che lei non ha la retina e perciò è invalida".
Riassumendo e limitandoci alla cronaca, la donna cieca a destra (per la "mancanza della retina") e con un occhio disabile a sinistra (per "postumi di malattia") si reca a Lourdes e torna a vedere perfettamente, tanto da conseguire la patente.
Ci hanno raccontato un miracolo ed abbastanza evidente.
Torniamo ai giorni nostri.
Appare nel sito dell'UCCR (Unione Cristiani Cattolici Razionalisti) un articolo sullo stesso argomento, dal titolo: "Lourdes, nata senza retina ora ci vede: il miracolo di Erminia Pane", che racconta proprio questa storia.
Secondo l'autore dell'articolo è andato tutto come raccontato nei giornali e nel libro. Si dice che "Erminia è nata senza la retina dell’occhio destro e dunque cieca da quell’occhio" ed a proposito dell'altro occhio:
Alla fine l'autore dell'articolo si lancia in un attacco rabbioso nei confronti del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) che erge, chissà perchè, a controllore generale di poteri divini e miracolosi. Citano a questo proposito un articolo del 2010 su Avvenire che si stupiva di come lo stesso comitato non fosse intervenuto a controllare un caso così eclatante. Anche l'articolo su Avvenire riporta la storia con particolari precisi:
Fin qui la cronaca, le reazioni, i commenti. Passiamo ora ai fatti.
Sono questi che ci interessano perchè se davvero una donna senza retina e cieca dalla nascita riacquistasse la vista potremmo essere al cospetto di qualcosa di davvero sorprendente. Certo, non si deve per forza gridare al miracolo (un evento che oggi è inspiegabile per la medicina potrebbe non esserlo domani come è già accaduto) ma di sicuro si tratterebbe di qualcosa di davvero eccezionale, anche dal punto di vista medico.
I fatti non possono che basarsi sui documenti e per fare questo abbiamo la possibilità di leggere quelli "ufficiali", pubblicati nel libro che racconta la storia. Non riporto tutti i documenti originali perché non autorizzato, quindi dovete fidarvi delle mie parole (le copie dei documenti sono pubblicate nel libro e le ho lette). Per chi volesse evitare la lunga descrizione della documentazione passi al paragrafo finale che riassume tutto.
I documenti
I documenti inseriti nel libro di Alcide Landini, partono dal foglio di dimissione di Erminia Pane il 13/06/77. In quell'occasione la donna era stata ricoverata per emorragia cerebrale da aneurisma. In dimissione si fa diagnosi di "deficit del nervo oculomotore comune di sx", "amaurosi [cecità, ndr] occhio destro dall'infanzia". Un deficit del nervo oculomotore comune può in effetti causare "ptosi" della palpebra (cioè un abbassamento della stessa che, "coprendo l'occhio", non permette una visione spontanea e completa (sollevando la palpebra, ad esempio, la donna può vedere senza problemi).
Da questo documento si rileva quindi che la donna è cieca a destra e con un problema nervoso (con vista integra anche se ostacolata dal problema alla palpebra) a sinistra.
Fin qui ci siamo, tutto sembra corrispondere alla cronaca.
Documento successivo: certificato dell'unione italiana ciechi del 12/07/1979. In base a quanto scritto la donna ha:
- Occhio destro: Esiti da corioretinite al polo posteriore con interessamento maculare.
- Occhio sinistro: ptosi palpebrale. Deficit elevazione ed abbassamento.
C'è già un primo elemento molto importante. I giornali dell'epoca e gli articoli recenti parlavano di una donna "senza retina". Ciò è evidentemente falso. La donna aveva la retina. La perdita della vista dall'occhio destro era stato causato da una corioretinite (ovvero un'infezione della retina, possibile anche alla nascita). Naturalmente non si può avere una corioretinite se non si ha la retina. La malattia causa deficit della vista più o meno marcato, il dato comunque è che la retina esiste, non è vero che la donna sia nata "senza retina". Dal questionario del documento comunque si evince che la donna non vede dall'occhio destro e vede (poco) da quello sinistro.
Ma andiamo avanti.
19/01/1980, certificato del policlinico di Milano:
- La paresi alla palpebra sinistra è regredita.
Certificato del policlinico di Milano (11/02/81):
-Occhio destro: esiti di corioretinite (quindi conferma della diagnosi precedente), vista=0 (zero)
-Occhio sinistro: deficit parziale del nervo, ptosi parziale, vista 9/10 (nove decimi, quasi perfetta), con occhiali.
Il quadro reale quindi sembra abbastanza chiaro: se la donna è praticamente non vedente a destra, ci vede bene a sinistra con il problema alla palpebra che ha ripetuti miglioramenti e peggioramenti che si alternano. Questo è un reperto assolutamente "normale" in una situazione come quella analizzata.
29/10/82: la donna parte per Lourdes, a testimoniarlo, copia del biglietto del treno.
07/04/83, referto clinica policlinico Milano: dopo aver riassunto la storia clinica della donna, si conclude che ad una visita del 09/11/82:
- Occhio destro: visus 1/50 (quindi gravemente ipovedente)
- Occhio sinistro: riduzione ptosi palpebrale.
Possiamo dire in base alla documentazione che la situazione, dopo il viaggio a Lourdes, è invariata rispetto alla precedente.
Ai controlli successivi:
- Occhio destro: visus 1/10 (quindi gravemente ipovedente)
- Occhio sinistro: Invariato rispetto ai controlli precedenti.
Anche qui, situazione invariata rispetto al periodo precedente al viaggio nella località religiosa.
E' bene ricordare che il grado di visione oculare è "soggettivo" (avete presente l'esame che si fa leggendo le lettere sempre più piccole di un cartello posto di fronte?). Non esiste cioè uno strumento che possa misurare esattamente la capacità visiva di una persona ma è la persona in esame che dice "quanto ci vede". Una vista di 1/50 (quindi praticamente non vedente) quanto è diversa da una 1/10 (cioè capace di leggere solo la prima riga di quel cartello che ricordavo prima)?
I documenti, alla fine, confermano quanto già esistente prima del viaggio a Lourdes: la donna quasi non vede a destra mentre ci vede bene (problema alla palpebra a parte) a sinistra.
Certificato del 03/11/91 (medico privato):
- Occhio destro: visus 1/10 (quindi gravemente ipovedente).
- Occhio sinistro: Persistenza di ptosi palpebrale (quindi situazione identica di quella precedente Lourdes, con peggioramenti e miglioramenti che si susseguono)
Segue un certificato dei medici dell'AMIL (Associazione medica internazionale di Lourdes) che giudicano il fatto come "straordinario ed eccezionale per le conoscenze mediche", affermando che la donna ha avuto:
-La ripresa immediata del visus 1/20 dall'occhio destro, non vedente dalla nascita.
-Scomparsa immediata e semitotale della ptosi palpebrale sinistra (ed in contemporanea della paresi della parte sinistra del corpo).
- Scomparsa dell'infiammazione cronica alla palpebra sinistra.
Gli articoli di cronaca aggiungono che il Bureau medical di Lourdes nel 1994 avrebbe riconosciuto la natura miracolosa dell'evento. Questo non risulta da nessun documento: l'AMIL non è il Bureau medical di Lourdes (che è contraddistinto dalla sigla CMIL, Comitato medico internazionale di Lourdes) ma un'associazione volontaria di medici che può proporre casi a suo giudizio "meritevoli" di analisi.
A quanto pare quindi, controllando i fatti ed i documenti, la realtà è molto distante da quanto raccontato dalle cronache (e dall'AMIL). Dire che una donna senza retina (il titolo dell'articolo: "Nata senza retina, ora ci vede") e quindi cieca dalla nascita va a Lourdes e ricomincia a vedere non è equivalente a dire che una donna che vedeva pochissimo da un occhio, va a Lourdes e forse ha qualche lieve miglioramento soggettivo.
Riassunto
Riassumiamo ora le affermazioni della stampa e dei siti e paragoniamole con i fatti che emergono dai dati ufficiali:
1) Una donna è cieca dalla nascita perchè senza retina.
FALSO. La donna ha avuto un'infezione alla retina nell'infanzia. E' praticamente cieca in un occhio, l'altro è perfettamente funzionante fino a quando un ictus non causa un problema che rende difficoltosa la vista (pur mantenendola integra) per "abbassamento" della palpebra che vede progressivi miglioramenti e peggioramenti alternati.
2) La donna effettua un viaggio a Lourdes e guarisce, vedendoci tanto bene da poter guidare l'auto.
FALSO. La visione dai due occhi rimane sostanzialmente identica (praticamente non vedente da uno, vedente dall'altro), la ptosi palpebrale è invariata avendo avuto nel corso degli anni anche episodi di regressione e ritorno del sintomo. Il fatto che la donna avesse conseguito la patente non è influente, visto che da un occhio la visione è ottima (ed il problema alla palpebra ha avuto negli anni episodi di regressione spontanea e di ricaduta).
3) Il Bureau medical di Lourdes riconosce il miracolo.
FALSO: Mai accaduto, il riconoscimento avviene da parte di un'associazione di medici che operano a Lourdes e non ha valore "ufficiale".
Confrontiamo cronaca con realtà?
Cronaca: nata senza retina vede dopo un viaggio a Lourdes = Miracolo.
Realtà: non vedente da un occhio per un'infezione alla retina resta non vedente dallo stesso occhio nonostante un viaggio a Lourdes = Normale decorso di una patologia.
Allora: dov'è il miracolo? Perché la rabbia di alcuni siti cattolici? Perché ricorrere a trucchi per giustificare un evento che non ha nulla di miracoloso? Il giornale Avvenire definiva i fatti "indubitabilmente" credibili, io qualche dubbio l'ho avuto e l'ho raccontato...e naturalmente sono sempre pronto a tornare sui miei passi se ci fossero elementi da me non conosciuti o non analizzati.
Ecco, tutto questo serva a comprendere come dietro a molte guarigioni "miracolose" o "indubitabili" ci possa essere il falso (volontario o meno) e quindi prima di gridare all'evento sovrannaturale pensiamoci, riflettiamo ed evitiamo proclami. La salute, su base religiosa o meno, è un diritto che non merita falsificazioni.
Alla prossima.
Riassumendo e limitandoci alla cronaca, la donna cieca a destra (per la "mancanza della retina") e con un occhio disabile a sinistra (per "postumi di malattia") si reca a Lourdes e torna a vedere perfettamente, tanto da conseguire la patente.
Ci hanno raccontato un miracolo ed abbastanza evidente.
Torniamo ai giorni nostri.
Appare nel sito dell'UCCR (Unione Cristiani Cattolici Razionalisti) un articolo sullo stesso argomento, dal titolo: "Lourdes, nata senza retina ora ci vede: il miracolo di Erminia Pane", che racconta proprio questa storia.
Secondo l'autore dell'articolo è andato tutto come raccontato nei giornali e nel libro. Si dice che "Erminia è nata senza la retina dell’occhio destro e dunque cieca da quell’occhio" ed a proposito dell'altro occhio:
"Nel 1977 è stata colpita da una paresi alla parte sinistra del corpo, che le ha immobilizzandoto il braccio, la gamba e la palpebra, quella dell’unico occhio sano, rendendola così completamente cieca".Si parla della certificazione di avvenuta guarigione:
[...]
"Immediatamente, con l’occhio destro, quello al buio da sempre, ha visto il volto della donna apparsale in ospedale. Da quello sinistro invece, la paralisi alla palpebra è scomparsa, il braccio e la gamba hanno ricominciato a muoversi."
"Nel 1994 la Commissione del “Bureau Médical” di Lourdes, dopo aver analizzato a lungo i documenti medici precedenti e successivi alla “guarigione”, ha riconosciuto il carattere miracoloso dell’evento."Insomma, anche l'articolo più recente conferma la storia raccontata dai giornali. Il sito cattolico poi, è definito per "razionalisti" e quindi l'autore si sarà sicuramente documentato prima di dare conferme rispetto ad un evento così delicato (un cieco senza retina che riacquista la vista, non è notizia di tutti i giorni).
Alla fine l'autore dell'articolo si lancia in un attacco rabbioso nei confronti del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) che erge, chissà perchè, a controllore generale di poteri divini e miracolosi. Citano a questo proposito un articolo del 2010 su Avvenire che si stupiva di come lo stesso comitato non fosse intervenuto a controllare un caso così eclatante. Anche l'articolo su Avvenire riporta la storia con particolari precisi:
la signora Erminia Pane, 68 anni, nata con un occhio privo di retina, malconcia di salute e pronta per un'operazione rischiosissima, va in pellegrinaggio a Lourdes e ora non solo vede da quell'occhio, ma ha superato anche altri gravi guai di salute. L'occhio, indubitabilmente, è ancora senza retina, ma lei con quell'occhio vede. Indubitabilmente: esaminato, controllato, verificato da tanti oculisti e medici, poi riconosciuto dal "Bureau medical" di Lourdes come «inspiegabile»Tutto molto chiaro, come vedete ed in effetti se una donna completamente cieca, mancante della retina, tornasse inspiegabilmente a vedere si tratterebbe di qualcosa di davvero sorprendente...come dice Avvenire "indubitabilmente" eccezionale.
Fin qui la cronaca, le reazioni, i commenti. Passiamo ora ai fatti.
Sono questi che ci interessano perchè se davvero una donna senza retina e cieca dalla nascita riacquistasse la vista potremmo essere al cospetto di qualcosa di davvero sorprendente. Certo, non si deve per forza gridare al miracolo (un evento che oggi è inspiegabile per la medicina potrebbe non esserlo domani come è già accaduto) ma di sicuro si tratterebbe di qualcosa di davvero eccezionale, anche dal punto di vista medico.
I fatti non possono che basarsi sui documenti e per fare questo abbiamo la possibilità di leggere quelli "ufficiali", pubblicati nel libro che racconta la storia. Non riporto tutti i documenti originali perché non autorizzato, quindi dovete fidarvi delle mie parole (le copie dei documenti sono pubblicate nel libro e le ho lette). Per chi volesse evitare la lunga descrizione della documentazione passi al paragrafo finale che riassume tutto.
I documenti
13/06/77, dimissione policlinico di Milano |
I documenti inseriti nel libro di Alcide Landini, partono dal foglio di dimissione di Erminia Pane il 13/06/77. In quell'occasione la donna era stata ricoverata per emorragia cerebrale da aneurisma. In dimissione si fa diagnosi di "deficit del nervo oculomotore comune di sx", "amaurosi [cecità, ndr] occhio destro dall'infanzia". Un deficit del nervo oculomotore comune può in effetti causare "ptosi" della palpebra (cioè un abbassamento della stessa che, "coprendo l'occhio", non permette una visione spontanea e completa (sollevando la palpebra, ad esempio, la donna può vedere senza problemi).
Da questo documento si rileva quindi che la donna è cieca a destra e con un problema nervoso (con vista integra anche se ostacolata dal problema alla palpebra) a sinistra.
Fin qui ci siamo, tutto sembra corrispondere alla cronaca.
Documento successivo: certificato dell'unione italiana ciechi del 12/07/1979. In base a quanto scritto la donna ha:
- Occhio destro: Esiti da corioretinite al polo posteriore con interessamento maculare.
- Occhio sinistro: ptosi palpebrale. Deficit elevazione ed abbassamento.
C'è già un primo elemento molto importante. I giornali dell'epoca e gli articoli recenti parlavano di una donna "senza retina". Ciò è evidentemente falso. La donna aveva la retina. La perdita della vista dall'occhio destro era stato causato da una corioretinite (ovvero un'infezione della retina, possibile anche alla nascita). Naturalmente non si può avere una corioretinite se non si ha la retina. La malattia causa deficit della vista più o meno marcato, il dato comunque è che la retina esiste, non è vero che la donna sia nata "senza retina". Dal questionario del documento comunque si evince che la donna non vede dall'occhio destro e vede (poco) da quello sinistro.
Ma andiamo avanti.
19/01/1980, certificato del policlinico di Milano:
- La paresi alla palpebra sinistra è regredita.
Certificati del 19/01/80 e del 11/02/81 |
-Occhio destro: esiti di corioretinite (quindi conferma della diagnosi precedente), vista=0 (zero)
-Occhio sinistro: deficit parziale del nervo, ptosi parziale, vista 9/10 (nove decimi, quasi perfetta), con occhiali.
Il quadro reale quindi sembra abbastanza chiaro: se la donna è praticamente non vedente a destra, ci vede bene a sinistra con il problema alla palpebra che ha ripetuti miglioramenti e peggioramenti che si alternano. Questo è un reperto assolutamente "normale" in una situazione come quella analizzata.
29/10/82: la donna parte per Lourdes, a testimoniarlo, copia del biglietto del treno.
07/04/83, referto clinica policlinico Milano: dopo aver riassunto la storia clinica della donna, si conclude che ad una visita del 09/11/82:
- Occhio destro: visus 1/50 (quindi gravemente ipovedente)
- Occhio sinistro: riduzione ptosi palpebrale.
Possiamo dire in base alla documentazione che la situazione, dopo il viaggio a Lourdes, è invariata rispetto alla precedente.
Ai controlli successivi:
- Occhio destro: visus 1/10 (quindi gravemente ipovedente)
- Occhio sinistro: Invariato rispetto ai controlli precedenti.
Anche qui, situazione invariata rispetto al periodo precedente al viaggio nella località religiosa.
E' bene ricordare che il grado di visione oculare è "soggettivo" (avete presente l'esame che si fa leggendo le lettere sempre più piccole di un cartello posto di fronte?). Non esiste cioè uno strumento che possa misurare esattamente la capacità visiva di una persona ma è la persona in esame che dice "quanto ci vede". Una vista di 1/50 (quindi praticamente non vedente) quanto è diversa da una 1/10 (cioè capace di leggere solo la prima riga di quel cartello che ricordavo prima)?
I documenti, alla fine, confermano quanto già esistente prima del viaggio a Lourdes: la donna quasi non vede a destra mentre ci vede bene (problema alla palpebra a parte) a sinistra.
Certificato del 03/11/91 (medico privato):
- Occhio destro: visus 1/10 (quindi gravemente ipovedente).
- Occhio sinistro: Persistenza di ptosi palpebrale (quindi situazione identica di quella precedente Lourdes, con peggioramenti e miglioramenti che si susseguono)
Certificato del 03/11/91 |
-La ripresa immediata del visus 1/20 dall'occhio destro, non vedente dalla nascita.
-Scomparsa immediata e semitotale della ptosi palpebrale sinistra (ed in contemporanea della paresi della parte sinistra del corpo).
- Scomparsa dell'infiammazione cronica alla palpebra sinistra.
Gli articoli di cronaca aggiungono che il Bureau medical di Lourdes nel 1994 avrebbe riconosciuto la natura miracolosa dell'evento. Questo non risulta da nessun documento: l'AMIL non è il Bureau medical di Lourdes (che è contraddistinto dalla sigla CMIL, Comitato medico internazionale di Lourdes) ma un'associazione volontaria di medici che può proporre casi a suo giudizio "meritevoli" di analisi.
A quanto pare quindi, controllando i fatti ed i documenti, la realtà è molto distante da quanto raccontato dalle cronache (e dall'AMIL). Dire che una donna senza retina (il titolo dell'articolo: "Nata senza retina, ora ci vede") e quindi cieca dalla nascita va a Lourdes e ricomincia a vedere non è equivalente a dire che una donna che vedeva pochissimo da un occhio, va a Lourdes e forse ha qualche lieve miglioramento soggettivo.
Riassunto
Riassumiamo ora le affermazioni della stampa e dei siti e paragoniamole con i fatti che emergono dai dati ufficiali:
1) Una donna è cieca dalla nascita perchè senza retina.
FALSO. La donna ha avuto un'infezione alla retina nell'infanzia. E' praticamente cieca in un occhio, l'altro è perfettamente funzionante fino a quando un ictus non causa un problema che rende difficoltosa la vista (pur mantenendola integra) per "abbassamento" della palpebra che vede progressivi miglioramenti e peggioramenti alternati.
2) La donna effettua un viaggio a Lourdes e guarisce, vedendoci tanto bene da poter guidare l'auto.
FALSO. La visione dai due occhi rimane sostanzialmente identica (praticamente non vedente da uno, vedente dall'altro), la ptosi palpebrale è invariata avendo avuto nel corso degli anni anche episodi di regressione e ritorno del sintomo. Il fatto che la donna avesse conseguito la patente non è influente, visto che da un occhio la visione è ottima (ed il problema alla palpebra ha avuto negli anni episodi di regressione spontanea e di ricaduta).
3) Il Bureau medical di Lourdes riconosce il miracolo.
FALSO: Mai accaduto, il riconoscimento avviene da parte di un'associazione di medici che operano a Lourdes e non ha valore "ufficiale".
Confrontiamo cronaca con realtà?
Cronaca: nata senza retina vede dopo un viaggio a Lourdes = Miracolo.
Realtà: non vedente da un occhio per un'infezione alla retina resta non vedente dallo stesso occhio nonostante un viaggio a Lourdes = Normale decorso di una patologia.
Allora: dov'è il miracolo? Perché la rabbia di alcuni siti cattolici? Perché ricorrere a trucchi per giustificare un evento che non ha nulla di miracoloso? Il giornale Avvenire definiva i fatti "indubitabilmente" credibili, io qualche dubbio l'ho avuto e l'ho raccontato...e naturalmente sono sempre pronto a tornare sui miei passi se ci fossero elementi da me non conosciuti o non analizzati.
Ecco, tutto questo serva a comprendere come dietro a molte guarigioni "miracolose" o "indubitabili" ci possa essere il falso (volontario o meno) e quindi prima di gridare all'evento sovrannaturale pensiamoci, riflettiamo ed evitiamo proclami. La salute, su base religiosa o meno, è un diritto che non merita falsificazioni.
Alla prossima.
Piccola pignoleria: Emilia Pane o Erminia Pane?
RispondiEliminaSaluti,
Mauro.
Erminia. Corretto, grazie.
RispondiEliminaMa si chiama Erminia o Emilia?
RispondiEliminaIo ho anche un forte dubbio sull'occhio colpito da corioretinite: per la legge italiana, un visus di 1/50 è differente, e molto, da un visus di 1/10. Considerando l'occhio con la ptosi come "Visus spento", nel primo caso la signora sarebbe cieca assoluta, nel secondo addirittura non cieca, ma invalida civile!
RispondiEliminaConsiderando inoltre un visus di 9/10 nell'occhio con ptosi, la signora non avrebbe (sempre in medicina legale), nemmeno il diritto all'invalidità civile (almeno, ai benefici economici)in nessuno dei due casi! Quindi definirla "cieca" è un po'esagerato....
Ennesimo caso, secondo me, di malinformazione (quella che cita il miracolo, ovviamente) voluta o per ignoranza (nel senso di "ignoro, NON CONOSCO" queste cose"). La signora aveva/ha pesanti problemi di vista, ma nessun miglioramento, a quello che ho capito, che non spiegabile e spiegato dalla medicina, dalla ricerca, dalla scienza (quella seria).
RispondiElimina"La salute, su base religiosa o meno, è un diritto che non merita falsificazioni."
Le religioni SONO falsificazione, ci vivono (OK, se questa ti sembra pesane, uccidimi pure, questa e' casa tua e decidi tu cosa fare, ma io la penso cosi'. Sorry...)
Comunque, fantastico articolo. Tu ci stai abituandoo troppo bene.
No 'spetta un secondo. La signora chiede all'INPS la revoca della pensione e le viene negata? Siamo al paradosso...
RispondiEliminaLa signora chiede all'INPS la revoca della pensione e le viene negata? Siamo al paradosso...
RispondiEliminaProbabilmente le conveniva vivere più da miracolata che da pensionata, ma visto che dopo "Lourdes" nella sua storia medica non cambiò nulla, l'INPS ha dovuto seguire le regole.
Ottimo. Sono totalmente d'accordo sulle conclusioni dell'articolo, perchè troppo spesso c'è una certa riluttanza ad indagare con gli strumenti della ragione i presunti misteri, anche scientifici, della fede.
RispondiEliminaSalvo, visto che ormai secondo me ti stai guadagnando l'inferno, quand'è che crei un po' di scompiglio nelle frottole miracolistiche di Medjugorje? Lì la montagna sta crescendo a dismisura....
Il problema è che in quel caso non esistono "miracoli" riconosciuti dalla chiesa (lo stesso fenomeno credo sia ancora non "ufficiale") quindi per ora non ho nemmeno cercato "casi" interessanti, Lourdes ha tutto un altro significato (per Medjugorje credo sia più corretto parlare di isteria di massa più che di religione). Se dovessi trovarne qualcuno lo studierò.
RispondiEliminaBeh, proprio il fatto che INPS non accetta la revoca alla pensione, fa capire che la situazione non era affatto cambiata.. Avendo l'ente a disposizione i referti medici reali che ci hai presentato, doc.
RispondiEliminaIl "problema" Lourdes è quello che affligge anche oroscopo e Bibbia. Fin da piccoli ci hanno abituato a prendere queste cose come scontate, impossibili da confutare, una cosa assurda se si usa un pò di senso critico. Mi è capitato di parlare via internet con una persona molto razionale, ma che si diceva assolutamente sicura della genuinità dei miracoli: la prova? La testimonianza di qualche secolo fa in un'udienza dell'inquisizione dove si analizzava la presunta ricrescita di un arto ad una persona che ne era priva.
RispondiEliminaLourdes ha la fortuna di avere un ufficio che controlla queste "affermazioni", infatti i miracoli riconosciuti sono rari.
RispondiEliminaPer me, sono credente, il miracolo maggiore di Lourdes è il fatto di far fare dei viaggi a persone che probabilmente non potrebbero farli perchè gravemente malati forse pecca nel dare delle speranze ma non mi pare che a Lourdes ti dicano non curarti più con la medicina ed affidati solo a Dio.
Mi ritengo abbastanza esperto del 'ramo' invalidità:
RispondiElimina- per i ciechi civili esistono due 'status', il cieco assoluto e il ventesimista (volgarmente visus < 1/20)
- entrambi danno luogo a pensione e indennità, più alta di quella d'accompagnamento 'normale' per gli assoluti e d'importo leggermente superiore alla pensione per i ventesimisti
- all'epoca della presunta richiesta di revoca della pensione non era l'INPS a erogarla, ma il Ministero dell'Interno per il tramite delle varie Prefetture, e la verifica delle condizioni dell'invalido era a carico delle ASL, l'INPS ha sempre erogato le pensioni di inabilità lavorativa (volgarmente: possedere 3 anni di contributi negli ultimi 5 e verifica triennale 2 volte, poi l'assegno diviene definitivo)
- è solo dal 2010 che la materia 'invalidità' è praticamente tutta 'a carico dell'INPS
- le revisioni possono essere disposte periodicamente (sull'attestazione IC deve essere apposta la dicitura 'rivedibile tra X anni') o su richiesta dell'interessato, principalmente per aggravamento delle condizioni sanitarie - che, francamente, sono quasi impossibili in un cieco assoluto
- le certificazioni sono 'accettate' se a cura del medico curante e/o di specialisti 'pubblici'.
Questo per la precisione e in sintesi, sono disponibile anche per i riferimenti normativi; spesso chi parla/scrive di queste cose (non mi riferisco a te, Salvo, ma a giornali/altri media in genere) è molto approssimativo.
Saluti e auguri a tutti.
Visto che si parla di miracoli, vorrei fare l'avvocato del diavolo..... A quanto capisco, il problema alla palpebra prima del viaggio a Lourdes andava e veniva. Sembra che dopo il viaggio il miglioramento sia stabile e da qualche parte si parla anche del recupero funzionale della parte del corpo paralizzata. Potrebbe essere questo il miracolo?
RispondiEliminasalve, ultimamente mi sono imbattuto su una storia molto curiosa. Una donna, alexandrina maria da costa, originaria di Balasar in portogallo, beatificata da giovanni paolo II nel 2003, dichiara di avere digiunato costantemente durante gli ultimi 13 anni della sua vita. Lasciando stare le dichiarazioni, quello che mi ha lasciato perplesso è il fatto che ella è stata tenuta sotto osservazione medica per quaranta giorni presso l’ospedale di Oporto e i medici hanno dichiarato che lei, oltre all’eucaristia quotidiana, non ha ingerito ne cibi ne liquidi. Online ho trovato alcune testimonianze di alcuni medici che hanno seguito il caso. in particolare quelle del dr Azevedo e del dr Marques, ma soprattutto del dottor Gomes de Araujo che, a quanto dicono le fonti, era scettico e ateo e accettò il caso solo per smascherarlo.
RispondiEliminaSe volete delle indicazioni di dove guardare posso indicarvi questi quattro link in lingua inglese e portoghese
http://alexandrinabalasar.free.fr/the_fast.htm
http://jejumalexandrina.blogspot.it/2012_06_01_archive.html
http://www.miraclesofthesaints.com/2010/10/miracle-of-eucharist-total-fast-from.html
http://alexandrinabalasar.free.fr/ruy_joao_marques.htm
Comunque se volete notizie più complete online si trovano molti siti internet, soprattutto in lingue straniere. cosa ne pensa?
vi ringrazio anticipatamente per una vostra prossima risposta
Lorenzo
ultimamente mi sono imbattuto su una storia molto curiosa.
RispondiEliminaNon la conosco, la leggerò.
In ogni caso di "mistici" digiunatori è piena la storia, anche attuale (nei paesi orientali ne esistono centinaia) e quasi tutti "sotto controllo", per alcuni ho visto anche dei video che "scoprono" i trucchi, tanto che in India queste persone sono considerate alla stregua dei "fachiri" che camminano sui vetri.
Non posso parlare in generale e per la storia specifica.
Potrebbe essere questo il miracolo?
Oltre ai successivi miglioramenti e peggioramenti della ptosi (l'abbassamento della palpebra), possiamo seguire le vicende del "dopo" Lourdes. Nel 1982 si parla di riduzione del problema alla palpebra (non scomparsa...), nel 1991 parla di persistenza, non si tratta quindi di un miglioramento stabile (ma anche se lo fosse non cambierebbe troppo la vicenda).
Nei certificati (almeno in quelli disponibili) non si parla di regressione dell'emiparesi al corpo (lo dicono solo i medici dell'AMIL), quindi dalle carte tra prima e dopo il viaggio a Lourdes non è cambiato praticamente nulla. In ogni caso il "miracolo" eventuale (cioè la donna senza retina che riacquista la vista) da quello che si legge non esiste.
Come Giacomo attenendomi alla documentazione da te trascritta, e leggendo velocemente mi è sembrato di capire:
RispondiEliminaVisus OD di 1/50 prima della partenza, subito dopo ancora 1/50.Quindi deduci:
'Possiamo dire in base alla documentazione che la situazione, dopo il viaggio a Lourdes, è invariata rispetto alla precedente'.
Ma poco dopo, ai controlli successivi:
- Occhio destro: visus 1/10 (quindi gravemente ipovedente);
gli esiti di una corioretinite presente dalla nascita così clamorosamente (1/50 versus 1/10) regrediti non sono esattamente coincidenti con il viaggio, ma come si spiegano?
idem per la regressione degli esiti dell'ictus (che non è un TIA) dopo il viaggio , anche se non subito dopo.
Ciao
per quanto riguarda l'ictus: dopo la stabilizzazione del quadro in acuto si ha in tutte le persone un graduale miglioramento nei mesi/anni successivi, sia per fenomeni di plasticità neuronale (e.g: i neuroni rimasti "ereditano" il lavoro dei colleghi scomparsi) che per fenomeni di adattamento più generale (il paziente impara a convivere con la menomazione, riducendo la disabilità e l'handicap)
RispondiEliminaper il visus: la differenza non è così forte come potrebbe sembrare.
Una persona con 1/10 riesce a distinguere da 5m quello che una persona con 1/50 distingue da 1m, e in tutto ciò c'é non poca soggettività -anche da parte dell'operatore, che sapendola gravemente ipovedente da un occhio potrebbe skippare i passaggi dalla distanza.
mi fido di lei che analizzerà la storia di alexandrina da costa. le giuro che è uno di quei casi che non mi fa dormire la notte
RispondiEliminagli esiti di una corioretinite presente dalla nascita così clamorosamente (1/50 versus 1/10) regrediti non sono esattamente coincidenti con il viaggio, ma come si spiegano?
RispondiEliminaProbabilmente con un giudizio soggettivo differente dell'esaminatore (o fornito dalla stessa persona, visto che l'esame del visus è, appunto, soggettivo, devi dire quanto vedi ma nessuno potrà confermare con assoluta certezza se dici il vero, tranne gravissimi ed evidenti traumi oculari).
La differenza tra un visus 1/10 ed uno 1/50, è soprattutto di tipo medico-legale (per esempio per un accertamento di invalidità). Questo significa che una differenza tra 1/50 ed 1/10 rilevata da chi ha visitato la signora, non depone certo per un evento "eccezionale" o "sovrannaturale", la signora NON ha riacquistato la vista.
Dal punto di vista "funzionale" la differenza tra 1/50 ed 1/10 è una differenza molto sottile e valida più che altro per motivi medico-legali appunto, nei fatti è una cecità parziale soggettivamente più o meno grave che potrebbe essere spiegata con alcune ipotesi: la prima volta la signora ha detto di non vedere nulla, la seconda ha detto di vedere *quasi* nulla (ed evidentemente o mentiva la prima volta o le sue condizioni non le permettevano di vedere un po' meglio). Se qualcuno ha altre ipotesi o notizie lo faccia presente, naturalmente.
A parte le considerazioni tecniche da oculista (non lo sono e non voglio entrare nel nel merito), non capisco chi abbia creato il 'caso'.La chiesa no, la paziente che ha 'soggettivamente' dei motivi per ritenersi miracolata? I media? Eh già, mi sembra di capire, il tuo post comincia proprio parlando dell''articolo'. Vorrei sottolineare come il clamore creato dai media non si limita solo alle medicine alternative, a presunti miracoli (insomma al 'presunto positivo'), ma anche al presunto negativo. Basta pensare ai casi di malasanità 'presunta'e alle conseguenze nefaste sul sistema sanitario nazionale in termini di denunce contro medici e medicina difensiva da parte di quest'ultimi.
RispondiEliminaDue anni fa questo sensazionalismo mediatico concordava nell'imputare la morte di un ragazzo celiaco per aver mangiato un gelato ad una festa dove il 'gestore' aveva assicurato di preparare alimenti solo per celiaci. Fu una vera e propria gogna mediatica contro questo, imputando la morte alla celiachia, come se il glutine presente in un gelato (l'allergene poi è stato visto non essere neppure un lontano parente del glutine)avesse scatenato l'anafilassi. Titoloni, immaginate : UCCISO CON UN GELATO. Penso che bisognerebbe in qualche modo, pur continuando a garantire il diritto di cronaca,COMBATTERE questo sensazionalismo mediatico, verso il quale c'è una completa indifferenza da parte di TUTTI (in modo molto gattopardesco) ma è uno dei CANCRI della società civile.
Basta pensare ai casi di malasanità 'presunta'e alle conseguenze nefaste sul sistema sanitario nazionale in termini di denunce contro medici e medicina difensiva da parte di quest'ultimi.
RispondiEliminaAnche se è OT ti rispondo volentieri.
E' un tema che ho intenzione di trattare da tempo perché come dici tu è un problema reale della sanità (non solo italiana). Parlerò quindi di medicina difensiva e "malasanità" ma si tratta di un argomento molto delicato. Chi non lavora in sanità, chi è "fuori" dall'ambiente deve capire la reale portata del problema, mi rendo conto infatti che è molto più "scioccante" una notizia di presunta malasanità (muore donna dopo un intervento) che una notizia di buona sanità (salvata donna grazie ad un intervento) nonostante le seconde siano enormemente più comuni della prima, mi rendo conto che è molto più difficile spiegare perché la "presunta" malasanità faccia male ai medici, agli operatori sanitari e di riflesso ai pazienti, rispetto all'impatto emotivo di un padre o di una madre morti...forse...per un errore.
Sono d'accordo con te che i pazienti ed i cittadini devono sapere perché spesso anche i presunti casi di malasanità sono strumentalizzati (e non solo dalla stampa...).
Devo solo trovare il modo di spiegarlo bene, ripeto, è molto più semplice sbattere il mostro in prima pagina e dimenticarlo quando il mostro si rivela un angelo ed a quanto pare, visto che la maggioranza (la quasi totalità!) dei processi per presunta malasanità si chiudono con un'archiviazione o un'assoluzione, gli angeli sono molto più numerosi dei mostri.
Parlerò quindi di medicina difensiva e "malasanità" ma si tratta di un argomento molto delicato.
EliminaCosa ne pensa del nuovo piano per la riduzione/razionalizzazione delle risorse destinate alla sanità pubblica?
(nell'articolo di Repubblica si parla anche di medicina difensiva e mi ricordo, che quando ne avrebbe avuto il tempo, avrebbe voluto scrivere un articolo in proposito)
Dottore, in italia la chiesa ha un forte potere politico e sociale, quindi è ovvio che succedano queste cose, ossia un normale decorso strombazzato come un miracolo. Molti basano la propria fede sui miracoli, cosa che ripugna a chiunuqe abbia un minimo di buonsenso, quindi la fede del popolino viene periodicamente rinforzata con un nuovo "miracolo" che si potrebbe confutare con trenta secondi di Google. La chiesa vuole la gente ignorante, ecco i risultati.
RispondiEliminaPiuttosto, lei lo sa che in molte parti d'italia fare un discorso come quello che ha fatto lei significa rovinarsi per sempre la carriera e la vita sociale, quando non si rischia l'aggressione fisica?
la chiesa ha un forte potere politico e sociale, quindi è ovvio che succedano queste cose
RispondiEliminaIn realtà in questo caso, come ho scritto, la chiesa ha del tutto rifiutato la possibilità del miracolo religioso. Mi sembra siamo più nell'interesse personale che nel campo mistico...
fare un discorso come quello che ha fatto lei significa rovinarsi per sempre la carriera
Non credo di aver fatto nessun "discorso" particolare, ho semplicemente spiegato cosa non mi torna in questa storia e, come per le famose "guarigioni inconfutabili" delle cure alternative, o qualcuno mi smentisce o ho ragione io. Da quando scrivo nel blog non ho mai ricevuto una smentita documentata, mi viene da pensare di non averne sbagliata una. Basterebbe quindi ben poco per "rovinarmi" la reputazione o la "carriera" su internet, visto che sono abbastanza seguito, smentisci punto per punto la mia analisi e fai il colpaccio del secolo (per i ciarlatani, naturalmente).
Se poi qualcuno vuole "rovinare" o "aggredire" realmente (fisicamente) chi racconta le cose come stanno non posso farci nulla, di pazzi in giro ce ne sono, ma se dovessi preoccuparmi io i magistrati o le forze dell'ordine cosa dovrebbero fare?
La vita è fatta anche di scelte ed io ne ho fatta una, questa, tra le tante. Anzi, la dico come qualcuno citato da Saviano:
"Mamma, perché si impara a nuotare, se al largo ci sono gli squali?"
- Perché l’oceano è grande, molto più grande di uno squalo. Wu Ming.
La vita è fatta anche di scelte ed io ne ho fatta una, questa, tra le tante.
RispondiEliminaE non finirò mai di ringraziarti per questo.
Anche se non credo di essere il solo!
Dottore, per cortesia, non faccia finta di non sapere che in molti ospedali italiani le possibilità di carriera aperte solo ai mangiaostie e che un articolo come il suo basterebbe a renderla "indesiderabile" in molti ambienti. Lei è al sicuro, ma molti in Italia non lo sono.
RispondiEliminaIl fatto che i fatti siano veramente quelli non vuol dire niente: molti cristiani credono ai miracoli così come gli ingienisti credono ad Ehret e gli alternativi credono a Simoncini. Quando si parla di fede i fatti non contano!
Inoltre, la prego di guardare un pò oltre: la chiesa si dissocia dai miracoli a parole, ma i fatti dicono altro. Le parrocchie continuano a organizzare viaggi a Međugorje e a Lourdes, con giri enormi di soldi ed eventi che riempiono chiese altrimenti vuote. I giri di soldi parlano più chiaro di una smentita ufficiale che sarà stata letta da 10 persone!
non faccia finta di non sapere che in molti ospedali italiani le possibilità di carriera aperte solo ai mangiaostie
RispondiEliminaMah, forse in quelli religiosi (e ne esistono di importanti), ma in generale non è che al concorso ti chiedono a cosa credi...
un articolo come il suo basterebbe a renderla "indesiderabile" in molti ambienti. Lei è al sicuro, ma molti in Italia non lo sono.
Non esageriamo, se un articolo del genere diventasse fonte di "problemi" personali saremmo peggio che in una dittatura e finora non ho mai visto (e di "militanza" professionale ormai ne ho un po') ingerenze pesanti da parte di istituzioni religiose sui casi singoli. Se mi dici che esiste un'influenza generale (ma non solo in campo sanitario) posso pure confermare (vedi IVG, contraccezione, etica...) ma queste mi sembrano piccolezze (e mi arrivò la lettera di licenziamento...) :)
I giri di soldi parlano più chiaro di una smentita ufficiale che sarà stata letta da 10 persone!
Sì ma bisogna ricordare di non darmi compiti o scopi che non ho mai avuto.
Non mi interessa convincere nessuno né in tema religioso né in quello medico, come per le cure alternative io scrivo le mie conclusioni su un caso o quelle della scienza, chi vuole le legge e va avanti per la sua strada. Se dico che una cura è una bufala o che una guarigione è finta ognuno è libero di leggermi o passare avanti, restando della sua opinione o meno.
Oltretutto questo ed altri articoli hanno toccato il tema religioso solo dal punto di vista medico (miracoli e simili) e non certo da quello personale o "storico".
Comunque l'articolo lo hanno letto 2397 persone direttamente, più quelle raggiunte dai social network, non 10.
:)
Quelli dell'UCCR sono solo un branco di bigotti ritardati che pur di sostenere la loro fede farebbero di tutto, come evitare di approfondire gli argomenti per stare alla larga dalla verità. Ce l'hanno con tutti quelli che non concordano con le loro credenze, ecco perché anche quello del CICAP non gli stanno simpatici.
RispondiEliminaE' veramente triste vedere nel 2013 persone attaccate più alle proprie credenze che alla ricerca della verità.
Ad un falsa credenza ho sempre preferito un'amara verità.
Grazie per questo articolo di approfondimento.
Riprendo una obiezione che già avevo mosso nel post su Lourdes e alla quale Salvo aveva risposto, sul peso che un articolo come questo può avere sull'argomento "religione".
RispondiEliminaDemolire la validità scientifica di un miracolo o presunto tale significa svuotare completamente un castello (di carte) costruito su quella validità. Significa dire che parlare di miracoli, anche se riferiti alla salute, significa parlare di aria fritta. E i miracoli nelle religioni (ognuna ha i suoi...) hanno molto, moltissimo valore: per quella cattolica ce ne vogliono 2 per fare un santo. Poichè la Chiesa vanta quasi 10.000 santi, significa che ci sono un po' meno di 20.000 miracoli accertati e spacciati come autentici.
Non ci sono commissioni, procedure o Bureau che tengano: il miracolo non esiste. E' una conclusione arbitraria e ingiustificata, basata su dati che per la scienza sono, o dovrebbero essere, un punto di partenza (sono escluse cause note; indaghiamo sulle ignote), per la Chiesa un punto di arrivo.
Come mostrato nei primo documento fotocopiato, nella pagina a sinistra in alto è mostrata la patente di guida, con scadenza 28/07/76 , quindi la patente ce l'aveva già.
RispondiEliminaQuesti casi che il bravissimo Salvo di Grazie ci propone diventano immancabilmente un'occasione di attacco a Chiesa o cattolici se solo l'argomento religione è sfiorato. In realtà mitomani e/o ciarlatani sono bravissimi a proporre truffe e bufale senza nessun appiglio religioso, anzi la Chiesa qui contribuisce alla chiarezza non risconoscendo alcun miracolo. Del resto il miracolo della Chiesa è semplicemente un fatto ritenuto inspiegabile dalla scienza cui il credente se vuole può attribuire valenza religiosa senza alcuna contraddizione con la scienza, nel senso che prende atto prima di tutto di quel che dice la scienza, ovvero l'inspiegabilità, e va oltre. Non c'è alcun caso nei pochissimi fatti dichiarati miracolo a Lourdes in cui la scienza dà una spiegazione razionale e la Chiesa la vuole negare. Così come Lourdes o banalmente la preghiera non sono intese come alternativa a una terapia, al massimo come sostegno morale nella malattia, mi sento quasi ridicolo nel ribadirlo, perchè è ovvio e nella mia esperienza di cattolico, figlio di una donna morta purtroppo di cancro, e persona razionale (non nel senso dell'UCCR ovviamente), è una cosa che ho smepre visto come scontata, ma qui pare non si voglia comprendere, qualcuno sembra essere fermo a un passato chissà quanto lontano.
RispondiEliminaLa "scienza" che si esprime sui miracoli di Lourdes è un comitato di medici scelti dal vescovo stesso, non è una commissione indipendente e se ci fai caso i miracoli vengono riconosciuti molti anni dopo, quando i supposti miracolati sono già morti, in maniera tale da impedire qualsiasi controanalisi da parte di un organismo veramente indipendente. Se non è una truffa ha tutto il sapore di una truffa, anche se da parte di alcuni di questi medici viene commessa in buona fede.
EliminaScusate se arrivo solo ora a rispondervi, non sono esperto di burocrazia (e di INPS tanto meno), fatemi capire: l'INPS ha rifiutato la rinuncia alla pensione perchè sussistevano le condizioni per averne diritto. Ed è ok. Quello che non capisco è che non si possa rinunciare pur avendone diritto, nel senso se non la vuole la deve prendere per forza? Non è un suo diritto (scusate l'empasse) rinunciare ad un diritto?
RispondiEliminase non la vuole la deve prendere per forza?
RispondiEliminaSì, un ente statale non può privarti di un diritto anche se lo rifiuti. Non solo se lo facesse potrebbe rischiare conseguenze (chi rifiutasse la pensione un giorno potrebbe cambiare idea e chiedere gli arretrati con gli interessi) ma andrebbe contro lo stato di diritto.
La cosa triste è che alla bufala ha abboccato acriticamente anche L'Avvenire, che in altre occasioni si era dimostrato uno dei pochi giornali italiani a verificare le fonti (vedere vicenda dell'avvocato Canzona), almeno per i fatti di cronaca. Non condivido le idee della redazione ma ne ammiravo la professionalità, almeno per la cronaca.
RispondiEliminaFate attenzione, mi riferisco ai lettori non a Wewe, a non confondere UCCR con la voce della chiesa.
RispondiEliminaMolti argomenti che tratta dalla cura all'omosessulita (a tal proposito sarebbe interessante un articolo visto che si tratta di cure bufala anche se psicoloogica) all'evoluzionismo non rispecchiano la voce ufficiale della chiesa, anche se spesso rispecchiano quella di alcuni suoi membri.
Credo siano più vicini a organizzazioni come CL.
@Salvo
RispondiEliminama andrebbe contro lo stato di diritto.
ok... non sono un esperto di diritto, e consideravo un "diritto" anche la rinuncia dello stesso :)
bugiardino del vaccino Tripedia DTaP (antidifterite-tetano-pertosse) della Sanofi Pasteur Msd, segnala le seguenti reazioni avverse: “Adverse events reported during post-approval use of Tripedia vaccine include idiopathic thrombocytopenic purpura, SIDS, anaphylactic reaction, cellulitis, AUTISM, convulsion/grand mal convulsion, ENCEPHALOPATHY, hypotonia, NEUROPATHY, somnolence and apnea”. (Traduzione): "Le reazioni avverse riportate durante l'uso post-approvazione del vaccino Tripedia includono purpura trombocitopenica idiopatica, SIDS, reazione anafilattica, cellulite, AUTISMO, convulsioni / convulsioni da grande male, ENCEFALOPATIA, ipotonia, NEUROPATIA, sonnolenza e apnea".
RispondiEliminaScusate ma se ho ben compreso, qui state a dire che non è miracolo, un evento che la stessa chiesa ufficiale ha dichiarato non essere un miracolo ? Ma allora c'avete un bel pò di tempo libero a disposizione :-)
RispondiElimina@ Beatrice arte
RispondiEliminaDa quando seguire le stupidaggini della chiesa è considerato "tempo non perso"?
Ho conosciuto personalmente Erminia Pane e conosco personalmente l'autore del libro Alcide Landini. Non sono qui per fare nessun tipo di polemica con nessuno. Le considerazioni fatte dall'Autore di questo articolo meritano il massimo rispetto da parte mia. L'unica cosa che voglio dire, avendo fequentato e parlato qualche volta con Erminia Pane, è che ci sono molte altre cose che rendono la stessa un caso da studiare senza limitarsi al presunto miracolo. Posso affermare che in nessuna maniera Erminia Pane si sia arricchita sfruttanddo il presunto miracolo e che, anzi, non ha mai esitato nell'occuparsi di persone bisognose e affette da gravi problemi. Non sono nessuno per parlare di miracoli ma sono testimone di altre guarigioni di persone che avevano invocato il suo aiuto (riportate nel libro del Landini) che la medicina ufficiale non ha saputo spiegare. spiegare. Forse un approfondimento su alcuni di questi casi sarebbe un ulteriore contributo a capire veramente chi era Erminia Pane.
RispondiEliminacomunque è possibile che fosse senza retina, poichè la corioretinite è una infiammazione che può distruggerla
RispondiEliminaDai documenti non risulta che fosse priva della retina.
RispondiEliminaQuelli di UCCR sono dei fanatici della peggior specie, quando sono messi con le spalle al muro, il che succede spesso vista la quantità di bufale che propinano, i commenti "scomodi" finiscono in coda di moderazione e non più pubblicati
RispondiEliminaQuanta ignoranza. Se aveste conosciuto la signora Pane sareste i primi a chiedere scusa di aver dubitato di lei
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