Ispirato, illuminato ed ammaliato da un articolo del 2008 (in inglese) ripreso più recentemente da un altro blog, ecco che anche io creo un nuovo termine del vocabolario italiano. La lingua si evolve e muta parallelamente al progresso ed ai fatti successi, credo i tempi siano maturi, in Italia, per introdurre nella nostra lingua un nuovo lemma. Fintovèrsia.
Fintoversia ['finto'vɛrsja]s.f. 1 finta controversia motivata dal profitto o da ideologia estrema per creare intenzionalmente confusione nel pubblico su un tema che invece non è controverso
Si tratta del termine che risulta dalla contrazione delle due parole "finto" e "controversia", la fintovèrsia è la finta controversia, l'arte di creare una controversia dove in realtà non esiste. Se ci penso, mi sono occupato ripetutamente di questo argomento che si rinviene spesso in ambito scientifico, ma anche in politica, nelle aule di giustizia e nei dibattiti pubblici. In inglese il termine è "manufactoversy".
L'esempio più lampante e più noto di fintoversia scientifica è l'omeopatia.
Per gli omeopati l'efficacia di questa pratica antica è "controversa", la scienza ne discute ed i risultati sono ancora in via di accertamento. Non è vero, non esiste nessuna controversia, a prescindere dalle credenze personali, per la scienza l'omeopatia non può nemmeno esistere (basti pensare al numero di Avogadro che chiude sul nascere ogni controversia), l'efficacia quindi non è "controversa", non è neanche in discussione, semplicemente perchè dal punto di vista scientifico e logico l'omeopatia non ha ragione di esistere e, visto che non si può discutere dell'efficacia di una procedura se questa è praticamente impossibile, non possiamo definire controversa una cosa del genere. Per la chimica, la fisica e la medicina, l'omeopatia non esiste, è una superstizione. Naturalmente chi ha l'interesse economico o ideologico per vendere l'idea che l'omeopatia qualcosa riesca a curare, salta a piè pari il fatto che non è possibile discutere l'inesistente se non in filosofia, se si può infatti parlare di omeopatia come di una pratica esoterica, di una credenza personale o di uno stile di vita (esattamente come quello di credere negli oroscopi o nei fantasmi), non possiamo discuterne come di una pratica scientifica. Nessuna controversia scientifica quindi, è un'invenzione commerciale che sta su un altro piano.
Prima di discutere dell'altezza dell'elefante rosa infatti, dovremmo trovarne un esemplare e non è dicendo che la sua esistenza sia "controversa" che questo magicamente apparirà nelle savane e nemmeno citare uno scienziato dell'istituto di fisica dell'università del Wisconsin che dice di averlo visto cambierà la realtà.
Un altro esempio eclatante di fintoversia è il nesso vaccini-autismo. Persino serie testate giornalistiche (e ci scommetterei, persino medici preparati in altri campi), ritengono sia un'idea "controversa", non lo è, si tratta di una fintoversia. Non solo quest'ipotesi è nata da uno studio falsificato (quindi con dati finti, inesistenti, risultati inattendibili) ma i risultati falsi sono stati confermati come falsi e le indagini successive hanno riconfermato che ciò che era falso lo fosse. Non vi è quindi alcuna "controversia", si tratta di una discussione inesistente, impraticabile, falsata in partenza. Le controversie possono scatenarsi sulla base di dati reali, anche opposti ma oggettivi, letti in maniera personale, analizzati diversamente, guardati da punti di vista differenti, ma non è possibile mettere sullo stesso piano un dato inesistente con uno reale, non c'è discussione e questa è una delle basi del ragionamento scientifico, si discute di dati, non di illazioni.
La scienza è piena di fintroversie, la finta controversia sull'esistenza del virus dell'HIV (quello che causa l'AIDS), la falsa controversia delle cure segrete per il cancro, l'inesistente controversia sulla pericolosità degli OGM e tante altre.
Chi crea le fintroversie fa di tutto per renderle credibili. Una fintoversia deve paragonare due concetti (quello vero con quello inesistente) mettendoli sullo stesso piano (altrimenti non esisterebbe "controversia"), così sono necessari alcuni accorgimenti, il più tipico dei quali è la manipolazione della realtà. Un altro modo di creare la fintoversia, oltre all'uso di falsità è quello di estrapolare dei dati apparentemente scollegati al tema o all'oggetto di discussione e renderli attinenti, portarli come prove a sostegno dell'argomento, trasformare un avvenimento indipendente in qualcosa di assolutamente attinente al tema trattato.
L'omeopatia è un tema controverso "perché" è un metodo "approvato" dagli ordini dei medici.
In realtà l'ordine dei medici non "approva" nulla, né l'omeopatia né la medicina, si tratta di un organo amministrativo che ha compiti del tutto differenti dall'analisi e dal merito scientifico di un fatto e se un organo amministrativo ha il dovere di controllare la regolarità delle procedure in una professione, non ha alcun potere scientifico.
"L'autismo è causato dai vaccini, il tema è controverso, polemica tra scienziati e tribunali".
In realtà tra gli scienziati non vi è alcuna controversia su questo tema, è noto che si tratta di una leggenda nata per una frode scientifica poi smascherata, in ogni caso, un tribunale che decidesse di trovare un nesso tra autismo e vaccinazione, non avrebbe alcuna voce in capitolo in tema di scienza, non solo perché le possibilità giuridiche di "nesso" sono del tutto differenti da quelle scientifiche (ed hanno altri scopi) ma anche perché (per ovvi motivi), un tribunale non ha i mezzi per sperimentare e decidere in maniera scientifica, si fida di esperti con "interessi" ed obiettivi diversi e decide secondo le leggi: mezzi giuridici e non scientifici, le due cose quindi sono poste su due piani del tutto diversi e non esiste neanche controversia tra scienziati e giudici essendo le due figure profondamente diverse per formazione, compiti e doveri. Questa controversia quindi, sia quella tra scienziati e tribunali che quella scientifica in senso stretto, non esiste proprio ed i "dibattiti" esistono solo su internet e Facebook, perché la scienza non può ritenere controverso un tema che non è nemmeno degno di considerazione.
Chi lo ritiene controverso? Chi ha interessi a farlo: avvocati specializzati in cause di risarcimento, persone che i risarcimenti li chiedono, periti e controperiti che di risarcimenti ci vivono nel caso dell'autismo, omeopati e pseudoscienziati nel caso dell'omeopatia. Nessun altro.
Chi lo ritiene controverso? Chi ha interessi a farlo: avvocati specializzati in cause di risarcimento, persone che i risarcimenti li chiedono, periti e controperiti che di risarcimenti ci vivono nel caso dell'autismo, omeopati e pseudoscienziati nel caso dell'omeopatia. Nessun altro.
La cura del cancro alternativa alle cure "standard" è un argomento controverso.
Non lo sapete? Eppure, nonostante si tratti di una ciarlataneria della peggiore specie, c'è chi lo afferma. In questo modo chi dovesse disperatamente cercare aiuto per una grave malattia ed incappasse nelle grinfie di un truffatore troverà dati, studi scientifici ed opinioni che pongono sullo stesso livello (ed anche ad un livello maggiore!) la cura del cancro con qualsiasi sostanza con quelle scientificamente valide. Se si ha anche l'appoggio di qualche "titolato" (anche i medici possono commettere questo errore, non per forza in malafede) il gioco è fatto. La realtà è ben diversa: nessun medico dotato di minima preparazione ed almeno un po' di buon senso vi proporrebbe cure non provate come cura per il cancro, è talmente banale come concetto che per ribaltarlo non resta che gridare al complotto: i medici saprebbero che esistono certe cure ma non le proporrebbero per salvare i loro interessi. Inutile sottolineare che l'interesse di qualsiasi medico (anche il più venale ed egoista) sarebbe quello di guarire, con qualsiasi mezzo, tutti i propri pazienti, quindi l'esatto opposto dello scopo presunto del complotto e quale azienda rinuncerebbe ad una sostanza che curasse nel 90% dei casi? Il colmo è quello che il medico che parlasse di cure "segrete", "proibite" o "alternative" è molto probabilmente un professionista scadente, mancante delle basi professionali, probabilmente fallito professionalmente. Non ha quindi altro modo di "vendersi" che aggrapparsi ad argomenti banali, che non richiedono nessuna preparazione per essere affrontati (volete mettere il "bicarbonato anticancro" con "gli anticorpi monoclonali"?).
Non lo sapete? Eppure, nonostante si tratti di una ciarlataneria della peggiore specie, c'è chi lo afferma. In questo modo chi dovesse disperatamente cercare aiuto per una grave malattia ed incappasse nelle grinfie di un truffatore troverà dati, studi scientifici ed opinioni che pongono sullo stesso livello (ed anche ad un livello maggiore!) la cura del cancro con qualsiasi sostanza con quelle scientificamente valide. Se si ha anche l'appoggio di qualche "titolato" (anche i medici possono commettere questo errore, non per forza in malafede) il gioco è fatto. La realtà è ben diversa: nessun medico dotato di minima preparazione ed almeno un po' di buon senso vi proporrebbe cure non provate come cura per il cancro, è talmente banale come concetto che per ribaltarlo non resta che gridare al complotto: i medici saprebbero che esistono certe cure ma non le proporrebbero per salvare i loro interessi. Inutile sottolineare che l'interesse di qualsiasi medico (anche il più venale ed egoista) sarebbe quello di guarire, con qualsiasi mezzo, tutti i propri pazienti, quindi l'esatto opposto dello scopo presunto del complotto e quale azienda rinuncerebbe ad una sostanza che curasse nel 90% dei casi? Il colmo è quello che il medico che parlasse di cure "segrete", "proibite" o "alternative" è molto probabilmente un professionista scadente, mancante delle basi professionali, probabilmente fallito professionalmente. Non ha quindi altro modo di "vendersi" che aggrapparsi ad argomenti banali, che non richiedono nessuna preparazione per essere affrontati (volete mettere il "bicarbonato anticancro" con "gli anticorpi monoclonali"?).
Recentemente è salita alla ribalta l'ennesima cura "controversa", quella con cellule staminali utilizzate per curare svariate patologie, specie neurodegenerative. Un laureato in lettere e filosofia che "inventa" una cura a base di iniezioni di cellule staminali e che per dimostrare di avere successo mostra video di guarigioni miracolose e persone che da anni in sedia a rotelle tornano a ballare. La "cura" si pratica in uno scantinato abusivo a cura di una ONLUS, con conservazione delle sostanze e somministrazioni assolutamente illegali e precarie, senza alcuna pubblicazione scientifica né dimostrazione di efficacia, senza controllo né norme di sicurezza. Anche un tribunale ha intimato le ASL a somministrare la cura a due bambine che la stavano seguendo, eppure un'ispezione dell'AIFA e del NAS dei Carabinieri parla chiaro: si tratta di una situazione del tutto non scientifica e con preoccupanti risvolti sanitari e di pericolo pubblico. Dov'è la controversia? Su quali basi dovrebbero discutere gli scienziati? Sui video? In realtà la presunta cura "controversa" non ha nessuna base scientifica, non ha riscontri, non è studiata né è dibattuta sul campo scientifico, è un'"invenzione" personale non dimostrata e che ha alcuni potenziali pericoli, di tutto si tratta tranne che di una cura "controversa".
Anche in questo caso possiamo parlare di fintoversia, bella e buona.
Anche in questo caso possiamo parlare di fintoversia, bella e buona.
La fintoversia è ormai entrata pienamente in tutti i dibattiti nei quali si discute di temi scientifici. E' un modo, molto furbo ma scorretto, di generare confusione, di creare un caso (e spesso paura), tipica di ambienti complottistici, ideologizzati ed è una "tattica" utilizzata da sempre, un sofismo utilizzato per ottenere una conclusione inventata per indirizzare il pubblico verso un finale voluto.
Non solo.
La fintoversia è un modo (scorretto) per disorientare l'interlocutore che, se non preparato e non perfettamente a conoscenza dei particolari legati ad un'ipotesi, rischia di apparire poco sicuro, incerto e non adeguatamente convincente. Una vittoria facile ottenuta con i mezzi più volgari.
C'è anche la possibilità che a creare fintoversie siano i media, per ignoranza di chi scrive o per scarso approfondimento. Chi trae vantaggio da questo tipo di azione, crea un vero e proprio "schieramento" parallelo alla scienza reale, edificando con false prove, falsi risultati e falsi numeri un "gruppo" scientifico che si contrappone ad un altro (la presunta scienza "mainstream"), mettendoli allo stesso livello si regala "dignità" scientifica ad un argomento che scientifico non è. In questo modo si punta ad avere ragione, e la vittoria è spesso assicurata: anche se arrivassero smentite decise alle affermazioni dei furbi inventori di fintoversie è stata inserita una pulce, un dubbio nella mente del pubblico, di chi ascolta o legge e dalle regole più grezze della propaganda sappiamo che più volte si ripete una bugia più questa apparirà simile alla verità e sarà superiore a qualsiasi smentita, anche se autorevole (e recentemente si è visto come non bastino nemmeno le smentite per eradicare le convinzioni più diffuse).
La base di questa finta contrapposizione tra scienziati è la creazione di due gruppi "equivalenti". Se si sapesse che qualcuno sostenesse che la specie umana derivi da un progenitore alieno che si è accoppiato con un dinosauro, probabilmente la notizia non avrebbe nessuna eco né credibilità, ma se si crea una fintoversia che mira a far credere che un gruppo di scienziati inglesi sostenga questa cosa e che la scienza è divisa tra i "credenti" e gli "scettici", ecco che un fatto inventato ed assolutamente non scientifico, diventa in un attimo "un'opinione scientifica", forse bizzarra ma assolutamente credibile. I media, che in genere su notizie "controverse" ci sguazzano, hanno due scelte: evitare di diffondere bufale informandosi seriamente, o diffonderle così come sono, confezionate da chi le ha create, pubblicarle senza controllo. Ecco come si divulgano le fintroversie, nascono dal nulla per interessi personali, si diffondono in maniera virale, diventano "notizie" e sono percepite come vere ipotesi discusse dalla scienza.
Chiaramente si tratta di un comportamento in malafede.
Torniamo all'esempio dell'omeopatia per mostrare la costruzione di una fintoversia: per la scienza il principio di base dell'omeopatia (che una sostanza talmente diluita da non esistere più possa avere un effetto) non esiste, questo è ìnsito nell'idea stessa di omeopatia: se una sostanza non esiste più, non c'è, non è reale, non esiste, appunto. Il discorso si chiuderebbe qui immediatamente (anche su un piano solo logico).
Se l'ipotesi di partenza è sbagliata non avrebbe senso continuare la discussione, ma gli omeopati la continuano inventando una tesi: la "memoria dell'acqua" (che spiegherebbe il funzionamento dell'omeopatia). Anche questa non è dimostrata né provata. Discussione quindi non praticabile.
Invece gli omeopati la proseguono (perché? Per interesse, semplicemente per giustificare il loro lavoro).
Non si curano dei passi precedenti (che sono scientifici ma anche di buon senso e di logica) e vanno avanti.
Ecco creata la fintoversia, saltando a piè pari tutto l'indimostrato e l'impossibile, si arriva alla fine, non importa come.
Così, se abbiamo interessi commerciali o di altro tipo, possiamo creare fintroversie di qualsiasi genere: i braccialetti energetici per il miglioramento della forza atletica non hanno un funzionamento spiegabile scientificamente ma gli scienziati stanno cercando di risolvere la controversia (ma quale...), la controversia sull'utilità dei vaccini (che invece scientificamente è assodata ed evidente), così come se vendessimo integratori vitaminici potremmo creare una controversia (finta) che si chiuderà con un risultato a vincita assicurata: il ruolo delle vitamine nel miglioramento delle condizioni di vita è controverso. Si tratta di propaganda, anche abbastanza banale.
Le controversie scientifiche reali hanno ben altro spessore. Uno studio ad esempio potrebbe mostrare un effetto benefico di una molecola nei confronti di una malattia, mentre uno studio successivo questi effetti non li mostrerebbe.
Gli scienziati allora continuano a cercare, si susseguono studi positivi ed altri negativi, c'è qualcosa da sistemare nel metodo o nell'analisi dei risultati e si prosegue con gli esperimenti e gli studi che possono confermare o smentire l'ipotesi di partenza. Ecco, questa è una controversia scientifica.
Un elemento che può far distinguere una vera controversia da una falsa è il piano della discussione: la controversia scientifica si discute scientificamente (quindi con esperimenti controllati, validi e seri, le pubblicazioni scientifiche), una fintoversia si discuterà su internet, su Facebook o sui giornali. Semplice.
Un altro elemento di chiara fintoversia è l'uso del complotto globale come spiegazione dei propri insuccessi. Se un esperimento funziona ed ha ottimi risultati prima o poi qualcuno lo ripeterà perché un risultato evidente è...evidente: se nessuno riesce ad ottenere quel risultato c'è poco da fare, nonostante si dica che il mondo ce l'abbia con lo scienziato incompreso, la sua ipotesi resta una bufala.
Le fintroversie sono quindi un vero e proprio imbroglio pubblico, una truffa al consumatore ed al cittadino. Dall'omeopatia ai vaccini, passando per le malattie inesistenti, c'è un vero e proprio mercato che si basa su finte controversie. Vale solo per la medicina? No, in quasi tutti i campi scientifici esistono le fintroversie, in geologia, biologia, meteorologia, la fintoversia rende credibile qualsiasi bufala ed ogni tipo di assurdità, basta provare ad insistere nel mettere sullo stesso piano due fatti: uno vero, uno falso, quello falso vince. Certo, la scienza discute, gli scienziati dibattono, ma discutere non significa per forza che un argomento sia controverso. Un altro esempio?
Secondo voi la presunta pericolosità degli OGM (organismi geneticamente modificati), è controverso o fintoverso? Fintoverso: indovinato.
C'è gente che quando sente la parola OGM comincia ad avvertire spasmi incontrollabili ed accusa questi organismi delle peggiori malefatte: guai ad introdurli! Non sia mai che degli organismi "alieni" e "sconosciuti" entrino nella nostra vita quotidiana, non conosciamo le conseguenze, non c'è abbastanza esperienza, chissà cosa potrebbe succedere, allarme!
Questo lo pensate anche voi? In realtà non esiste una controversia sulla "pericolosità" degli OGM, con le conoscenze attuali e fino a prova contraria, non vi è alcun pericolo nell'introdurre organismi geneticamente modificati nella nostra alimentazione o in vari campi della scienza (anche in medicina) e sono possibili anche dei benefici per l'ambiente (per esempio il minor uso di pesticidi) e la salute. Lo ripeto: non vi è alcuna prova scientifica che mostri pericolosità degli OGM. Secondo voi quindi, l'argomento è controverso o fintoverso?
Ah, forse è meglio ricordare che sono centinaia gli alimenti OGM che mangiamo (e che ci aiutano a stare meglio) da decenni e che gli organismi geneticamente modificati ci accompagnano ogni giorno, anche in caso di malattia: molti frutti, verdure, farmaci (l'insulina è prodotta da batteri OGM che hanno sostituito i maiali dalla quale si estraeva la sostanza molti anni fa), anche il "mandarancio" (la "clementina", per intenderci) è un OGM, non è cioè una specie a se stante ma un incrocio, la specie originale è stata modificata geneticamente per ottenerne una nuova, quello che è successo anche per il mais o per la banana che, in origine, con il frutto attuale non aveva nulla a che vedere, la soia, la papaya, il cotone e tanti altri organismi, sono OGM coltivati nel mondo. Modificazioni genetiche che possono essere spontanee o provocate, come quella che riguarda il grano. Pensateci: per anni abbiamo mangiato pasta, pizza e biscotti, ci siamo rimpinzati di OGM senza che nessuno ci avvertisse o meglio, senza che noi lo sapessimo, perché il grano creso, il tipo di grano dal quale si ricava quasi tutta la farina che utilizziamo oggi, è un OGM da decenni ed è stato ottenuto bombardando di radiazioni un altro tipo di grano, c'è controversia sulla vendita di lasagne e rigatoni?
Gli OGM inoltre devono subire una serie di controlli strettissimi e ripetuti che non hanno paragoni nel "mondo" non geneticamente modificato. Non saranno "più sicuri" ma certamente lo sono almeno quanto quelli "non geneticamente modificati".
Per chi fosse interessato all'argomento "bugie in cucina" consiglio un libro eccezionale ed avvincente (credo si possa vedere come il corrispondente a ciò che faccio io ma in ambito chimico-culinario) di Dario Bressanini, Pane e Bugie.
Secondo voi il tema del global warming (ovvero il riscaldamento globale, l'aumento della temperatura del nostro pianeta causato dalle attività umane che può provocare gravi conseguenze) è controverso o meno (per esempio perché esiste qualcuno che nega questo aumento delle temperature)?
La percezione è che sia un tema discusso scientificamente e molto dibattuto, ma il dato è che esistono (considerando solo la letteratura "attendibile") 13950 pubblicazioni scientifiche che mostrano che il global warming esista e 24 che lo negano, potremmo dire che esiste un piccolo numero di persone che nega l'evento, ma scientificamente, dov'è la controversia? Il 99,94% delle pubblicazioni scientifiche dice che i cambiamenti climatici sono causati dalle attività umane. Il 99,94%. Si può parlare di "tema controverso"?
Ma allora la fintoversia è davvero dovunque?
Come scovarla e combatterla? Con la cultura scientifica, la conoscenza, la capacità critica ed un po' di furbizia. Questo vale anche per i professionisti dell'informazione. Bisogna impegnarsi e vincere la pigrizia, accendere il cervello e cercare di capire, studiare i fenomeni, controllare le affermazioni. La vittima della fintoversia è semplicemente vittima di propaganda o di marketing nella migliore delle ipotesi. Non bisogna "credere" al guaritore che vende una cura "segreta" ma "capire" perché sta vendendo una truffa.
Non per tutti quindi ma per chi vuole difendersi dalle false notizie vivendo come essere libero, pensante e ragionevole. Chi invece ha interesse a diffonderle, di fintoversie ci vive.
Qualcuno diceva che non è importante a chi credere ma come capire. Ne vale la pena.
Alla prossima.
La "controversa" terapia con staminali. |
La fintoversia è un modo (scorretto) per disorientare l'interlocutore che, se non preparato e non perfettamente a conoscenza dei particolari legati ad un'ipotesi, rischia di apparire poco sicuro, incerto e non adeguatamente convincente. Una vittoria facile ottenuta con i mezzi più volgari.
C'è anche la possibilità che a creare fintoversie siano i media, per ignoranza di chi scrive o per scarso approfondimento. Chi trae vantaggio da questo tipo di azione, crea un vero e proprio "schieramento" parallelo alla scienza reale, edificando con false prove, falsi risultati e falsi numeri un "gruppo" scientifico che si contrappone ad un altro (la presunta scienza "mainstream"), mettendoli allo stesso livello si regala "dignità" scientifica ad un argomento che scientifico non è. In questo modo si punta ad avere ragione, e la vittoria è spesso assicurata: anche se arrivassero smentite decise alle affermazioni dei furbi inventori di fintoversie è stata inserita una pulce, un dubbio nella mente del pubblico, di chi ascolta o legge e dalle regole più grezze della propaganda sappiamo che più volte si ripete una bugia più questa apparirà simile alla verità e sarà superiore a qualsiasi smentita, anche se autorevole (e recentemente si è visto come non bastino nemmeno le smentite per eradicare le convinzioni più diffuse).
La base di questa finta contrapposizione tra scienziati è la creazione di due gruppi "equivalenti". Se si sapesse che qualcuno sostenesse che la specie umana derivi da un progenitore alieno che si è accoppiato con un dinosauro, probabilmente la notizia non avrebbe nessuna eco né credibilità, ma se si crea una fintoversia che mira a far credere che un gruppo di scienziati inglesi sostenga questa cosa e che la scienza è divisa tra i "credenti" e gli "scettici", ecco che un fatto inventato ed assolutamente non scientifico, diventa in un attimo "un'opinione scientifica", forse bizzarra ma assolutamente credibile. I media, che in genere su notizie "controverse" ci sguazzano, hanno due scelte: evitare di diffondere bufale informandosi seriamente, o diffonderle così come sono, confezionate da chi le ha create, pubblicarle senza controllo. Ecco come si divulgano le fintroversie, nascono dal nulla per interessi personali, si diffondono in maniera virale, diventano "notizie" e sono percepite come vere ipotesi discusse dalla scienza.
Chiaramente si tratta di un comportamento in malafede.
Torniamo all'esempio dell'omeopatia per mostrare la costruzione di una fintoversia: per la scienza il principio di base dell'omeopatia (che una sostanza talmente diluita da non esistere più possa avere un effetto) non esiste, questo è ìnsito nell'idea stessa di omeopatia: se una sostanza non esiste più, non c'è, non è reale, non esiste, appunto. Il discorso si chiuderebbe qui immediatamente (anche su un piano solo logico).
Se l'ipotesi di partenza è sbagliata non avrebbe senso continuare la discussione, ma gli omeopati la continuano inventando una tesi: la "memoria dell'acqua" (che spiegherebbe il funzionamento dell'omeopatia). Anche questa non è dimostrata né provata. Discussione quindi non praticabile.
Invece gli omeopati la proseguono (perché? Per interesse, semplicemente per giustificare il loro lavoro).
Non si curano dei passi precedenti (che sono scientifici ma anche di buon senso e di logica) e vanno avanti.
Ecco creata la fintoversia, saltando a piè pari tutto l'indimostrato e l'impossibile, si arriva alla fine, non importa come.
Così, se abbiamo interessi commerciali o di altro tipo, possiamo creare fintroversie di qualsiasi genere: i braccialetti energetici per il miglioramento della forza atletica non hanno un funzionamento spiegabile scientificamente ma gli scienziati stanno cercando di risolvere la controversia (ma quale...), la controversia sull'utilità dei vaccini (che invece scientificamente è assodata ed evidente), così come se vendessimo integratori vitaminici potremmo creare una controversia (finta) che si chiuderà con un risultato a vincita assicurata: il ruolo delle vitamine nel miglioramento delle condizioni di vita è controverso. Si tratta di propaganda, anche abbastanza banale.
Le controversie scientifiche reali hanno ben altro spessore. Uno studio ad esempio potrebbe mostrare un effetto benefico di una molecola nei confronti di una malattia, mentre uno studio successivo questi effetti non li mostrerebbe.
Gli scienziati allora continuano a cercare, si susseguono studi positivi ed altri negativi, c'è qualcosa da sistemare nel metodo o nell'analisi dei risultati e si prosegue con gli esperimenti e gli studi che possono confermare o smentire l'ipotesi di partenza. Ecco, questa è una controversia scientifica.
Un elemento che può far distinguere una vera controversia da una falsa è il piano della discussione: la controversia scientifica si discute scientificamente (quindi con esperimenti controllati, validi e seri, le pubblicazioni scientifiche), una fintoversia si discuterà su internet, su Facebook o sui giornali. Semplice.
Un altro elemento di chiara fintoversia è l'uso del complotto globale come spiegazione dei propri insuccessi. Se un esperimento funziona ed ha ottimi risultati prima o poi qualcuno lo ripeterà perché un risultato evidente è...evidente: se nessuno riesce ad ottenere quel risultato c'è poco da fare, nonostante si dica che il mondo ce l'abbia con lo scienziato incompreso, la sua ipotesi resta una bufala.
Le fintroversie sono quindi un vero e proprio imbroglio pubblico, una truffa al consumatore ed al cittadino. Dall'omeopatia ai vaccini, passando per le malattie inesistenti, c'è un vero e proprio mercato che si basa su finte controversie. Vale solo per la medicina? No, in quasi tutti i campi scientifici esistono le fintroversie, in geologia, biologia, meteorologia, la fintoversia rende credibile qualsiasi bufala ed ogni tipo di assurdità, basta provare ad insistere nel mettere sullo stesso piano due fatti: uno vero, uno falso, quello falso vince. Certo, la scienza discute, gli scienziati dibattono, ma discutere non significa per forza che un argomento sia controverso. Un altro esempio?
Secondo voi la presunta pericolosità degli OGM (organismi geneticamente modificati), è controverso o fintoverso? Fintoverso: indovinato.
C'è gente che quando sente la parola OGM comincia ad avvertire spasmi incontrollabili ed accusa questi organismi delle peggiori malefatte: guai ad introdurli! Non sia mai che degli organismi "alieni" e "sconosciuti" entrino nella nostra vita quotidiana, non conosciamo le conseguenze, non c'è abbastanza esperienza, chissà cosa potrebbe succedere, allarme!
Questo lo pensate anche voi? In realtà non esiste una controversia sulla "pericolosità" degli OGM, con le conoscenze attuali e fino a prova contraria, non vi è alcun pericolo nell'introdurre organismi geneticamente modificati nella nostra alimentazione o in vari campi della scienza (anche in medicina) e sono possibili anche dei benefici per l'ambiente (per esempio il minor uso di pesticidi) e la salute. Lo ripeto: non vi è alcuna prova scientifica che mostri pericolosità degli OGM. Secondo voi quindi, l'argomento è controverso o fintoverso?
Ah, forse è meglio ricordare che sono centinaia gli alimenti OGM che mangiamo (e che ci aiutano a stare meglio) da decenni e che gli organismi geneticamente modificati ci accompagnano ogni giorno, anche in caso di malattia: molti frutti, verdure, farmaci (l'insulina è prodotta da batteri OGM che hanno sostituito i maiali dalla quale si estraeva la sostanza molti anni fa), anche il "mandarancio" (la "clementina", per intenderci) è un OGM, non è cioè una specie a se stante ma un incrocio, la specie originale è stata modificata geneticamente per ottenerne una nuova, quello che è successo anche per il mais o per la banana che, in origine, con il frutto attuale non aveva nulla a che vedere, la soia, la papaya, il cotone e tanti altri organismi, sono OGM coltivati nel mondo. Modificazioni genetiche che possono essere spontanee o provocate, come quella che riguarda il grano. Pensateci: per anni abbiamo mangiato pasta, pizza e biscotti, ci siamo rimpinzati di OGM senza che nessuno ci avvertisse o meglio, senza che noi lo sapessimo, perché il grano creso, il tipo di grano dal quale si ricava quasi tutta la farina che utilizziamo oggi, è un OGM da decenni ed è stato ottenuto bombardando di radiazioni un altro tipo di grano, c'è controversia sulla vendita di lasagne e rigatoni?
Gli OGM inoltre devono subire una serie di controlli strettissimi e ripetuti che non hanno paragoni nel "mondo" non geneticamente modificato. Non saranno "più sicuri" ma certamente lo sono almeno quanto quelli "non geneticamente modificati".
Per chi fosse interessato all'argomento "bugie in cucina" consiglio un libro eccezionale ed avvincente (credo si possa vedere come il corrispondente a ciò che faccio io ma in ambito chimico-culinario) di Dario Bressanini, Pane e Bugie.
Secondo voi il tema del global warming (ovvero il riscaldamento globale, l'aumento della temperatura del nostro pianeta causato dalle attività umane che può provocare gravi conseguenze) è controverso o meno (per esempio perché esiste qualcuno che nega questo aumento delle temperature)?
La percezione è che sia un tema discusso scientificamente e molto dibattuto, ma il dato è che esistono (considerando solo la letteratura "attendibile") 13950 pubblicazioni scientifiche che mostrano che il global warming esista e 24 che lo negano, potremmo dire che esiste un piccolo numero di persone che nega l'evento, ma scientificamente, dov'è la controversia? Il 99,94% delle pubblicazioni scientifiche dice che i cambiamenti climatici sono causati dalle attività umane. Il 99,94%. Si può parlare di "tema controverso"?
Rapporto tra studi che sostengono il "global warming" e quelli che lo smentiscono |
Ma allora la fintoversia è davvero dovunque?
Come scovarla e combatterla? Con la cultura scientifica, la conoscenza, la capacità critica ed un po' di furbizia. Questo vale anche per i professionisti dell'informazione. Bisogna impegnarsi e vincere la pigrizia, accendere il cervello e cercare di capire, studiare i fenomeni, controllare le affermazioni. La vittima della fintoversia è semplicemente vittima di propaganda o di marketing nella migliore delle ipotesi. Non bisogna "credere" al guaritore che vende una cura "segreta" ma "capire" perché sta vendendo una truffa.
Non per tutti quindi ma per chi vuole difendersi dalle false notizie vivendo come essere libero, pensante e ragionevole. Chi invece ha interesse a diffonderle, di fintoversie ci vive.
Qualcuno diceva che non è importante a chi credere ma come capire. Ne vale la pena.
Alla prossima.