Non so quanti conoscano questa storia, credo in tanti (almeno chi naviga sul web con regolarità) ma ogni volta che la racconto vedo facce riflettenti (no, non che diventano specchi ma che riflettono, pensano), come se raccontassi qualcosa che nessuno ha mai pensato.
Chi conosce la storia la rileggerà con piacere, chi non la conosce resterà stupito.
Parlo del monossido di diidrogeno (DHMO), composto presente praticamente dovunque, sul nostro pianeta e nel nostro organismo, negli alimenti e nell'ambiente. Per non parlare di ciò che beviamo, praticamente è quasi tutto DHMO. Non sto facendo una scoperta ed oltretutto, come ho detto, la storia è pure vecchia ma visto che la rete è abituata a toni allarmistici, ricordare il "dramma" del monossido di diidrogeno non è mai troppo.
Nel mondo se ne parla abbastanza, esiste un sito (che ha la sua versione italiana) ed altri che si occupano di questa situazione, abbastanza completi ed assolutamente attendibili.
Il monossido di diidrogeno è un composto inodore, incolore (nella sua forma originale), che contiene idrossido (componente tra l'altro dell'acido solforico). I chimici sapranno che è conosciuto anche come idrossido di idrogeno ed in alcune nomenclature è definito acido idrico per la sua formula. In natura si trova praticamente dovunque ma è possibile sintetizzarlo anche in laboratorio. E' utilizzato come refrigerante, componente di sostanze tossiche, armi chimiche e processi industriali semplici e complessi. Lo rinveniamo in abbondanza nei servizi igienici, in genere come prodotto di pulizia, ma era presente anche nei campi di sterminio (in piccole quantità, sembra), nei laboratori chimici ed in quelli che si occupano di sperimentazione animale.
Il monossido di diidrogeno è un composto inodore, incolore (nella sua forma originale), che contiene idrossido (componente tra l'altro dell'acido solforico). I chimici sapranno che è conosciuto anche come idrossido di idrogeno ed in alcune nomenclature è definito acido idrico per la sua formula. In natura si trova praticamente dovunque ma è possibile sintetizzarlo anche in laboratorio. E' utilizzato come refrigerante, componente di sostanze tossiche, armi chimiche e processi industriali semplici e complessi. Lo rinveniamo in abbondanza nei servizi igienici, in genere come prodotto di pulizia, ma era presente anche nei campi di sterminio (in piccole quantità, sembra), nei laboratori chimici ed in quelli che si occupano di sperimentazione animale.
La cosa preoccupante è che praticamente tutti gli acquedotti comunali hanno segnalato quantità enormi di questa sostanza nelle loro condutture che evidentemente arriva ai nostri rubinetti.
Ma si tratta di una sostanza pericolosa?
Basterebbe sottolineare che è provato come sia quasi sempre letale l'inalazione e, non per niente, questa sostanza compone buona parte delle piogge acide e dei farmaci chemioterapici endovena. Si tratta di sostanza spesso corrosiva per i metalli (e non sorprende, il suo effetto è visibile ad occhio nudo!). Basterebbe una prova facilissima: anche a casa, il monossido di diidrogeno riesce a sciogliere tantissime sostanze di consumo comune (da certi zuccheri al cloruro di sodio), è per questo che è usato come solvente da industrie e nelle lavorazioni farmaceutiche.
Basterebbe sottolineare che è provato come sia quasi sempre letale l'inalazione e, non per niente, questa sostanza compone buona parte delle piogge acide e dei farmaci chemioterapici endovena. Si tratta di sostanza spesso corrosiva per i metalli (e non sorprende, il suo effetto è visibile ad occhio nudo!). Basterebbe una prova facilissima: anche a casa, il monossido di diidrogeno riesce a sciogliere tantissime sostanze di consumo comune (da certi zuccheri al cloruro di sodio), è per questo che è usato come solvente da industrie e nelle lavorazioni farmaceutiche.
Ormai da decenni, questa sostanza chimica trasparente, è stata rinvenuta nelle cellule tumorali (di tutti i tipi!) e nonostante sia potenzialmente pericoloso, l'esposizione è frequente (addirittura incoraggiata) sui bambini e gli anziani, come sappiamo la fascia di popolazione più esposta ai danni ambientali, ma non solo: alcol, caffè e bibite gassate ne sono pieni, per non parlare dei farmaci (anche quelli pediatrici ed omeopatici!).
Scarico industriale con forte contenuto di DHMO |
Come proteggersi?
Praticamente impossibile, viviamo circondati dal DHMO, ne assumiamo quantità ingenti ogni giorno, tanto che esistono associazioni di studio ed analisi dei danni del composto che per ora sembra non abbiano ottenuto alcun risultato. L'unico dato certo finora è che gli animali acquatici non subiscono alcun danno dalla sostanza.
Praticamente impossibile, viviamo circondati dal DHMO, ne assumiamo quantità ingenti ogni giorno, tanto che esistono associazioni di studio ed analisi dei danni del composto che per ora sembra non abbiano ottenuto alcun risultato. L'unico dato certo finora è che gli animali acquatici non subiscono alcun danno dalla sostanza.
Il lato più inquietante della vicenda è che esistono industrie (anche in Italia) che producono DHMO (in genere confezionato in contenitori di plastica oblunghi) e che realizzano guadagni enormi dalla vendita e diffusione del prodotto, si può dire con sicurezza che il nostro paese è tra i maggiori produttori e consumatori della sostanza, con multinazionali che assicurano l'esportazione e la diffusione mondiale senza alcuna limitazione particolare. Nonostante qualcuno provi a promuovere l'uso della sostanza (un gruppo californiano ne condivide l'uso), esistono movimenti sparsi nel mondo che cercano di diffondere la notizia che il DHMO è una sostanza chimica potenzialmente pericolosissima e persino letale. Sono state descritte persino gravissime ustioni causate dall'uso improprio anche in ambiente domestico.
Anche in Italia, tempo fa, un "noto naturopata" iniziò una raccolta firme e delle analisi nei suoi laboratori speciali per identificare la particolare sostanza (questa è una copia della pagina che comparve nel suo sito). Nonostante il suo tentativo di fare chiarezza sul tema, come testimoniano le sue dichiarazioni subito dopo le prime analisi:
Campi devastati da una fuga di DHMO da un fiume vicino |
Anche in Italia, tempo fa, un "noto naturopata" iniziò una raccolta firme e delle analisi nei suoi laboratori speciali per identificare la particolare sostanza (questa è una copia della pagina che comparve nel suo sito). Nonostante il suo tentativo di fare chiarezza sul tema, come testimoniano le sue dichiarazioni subito dopo le prime analisi:
"I tempi delle risposte dei laboratori NON sono quelli che vorrei e poi il problema non e' molto semplice, occorre il suo tempo.
Per ora so solo che sarebbe meglio evitare di utilizzare questa acqua chimica per il fatto che il CEM di quest'acqua NON e' identico a quella dell'acqua naturale e cio' mi basta per sapere che puo' produrre dei danni, sicuramente nel tempo." [...] "Il domicnio (sic.) di coerenza di quel tipo di acqua chimica NON e' identico a quello naturale."
la sua iniziativa si interruppe pochi giorni dopo, improvvisamente.
Poi il nulla. Sull'argomento nessuno spende più parole. Nonostante questo, grossi bacini di raccolta di DHMO e quantità sempre costanti di esso, sono presenti in tutte le città del mondo civilizzato e sono frequenti gli scavi che cercano fonti di questa, a quanto pare preziosa, sostanza. Sarà un caso che le regioni povere non riescono ad ottenerne scorte sufficienti?
Caratteristiche fisico-chimiche del DHMO |
Fino a qui ci siamo?
Per rendere tutto più misterioso potrei aggiungere qualcosa come: sveglia!!!1!!11, urlo di battaglia di tutti i complottisti.
Fate girare!!1! |
Bene. Un po' di termini tecnici, qualche dato allarmante, il termine "chimico" ripetuto diverse volte e termini "ambigui": anche senza dire la minima bugia ho descritto la terribile pericolosià del monossido di diidrogeno, la cui formula chimica è H2O.
Ovvero acqua.
Il monossido di diidrogeno è l'acqua.
Ogni affermazione fatta è assolutamente reale e comprensibile solo se si sa di cosa stiamo parlando e se si inserisce tutto nel contesto corretto. Se invece estraggo i dati un po' in disordine ed evito di approfondire, ecco che una sostanza "naturale" ed inoffensiva diventa un pericoloso incubo chimico, letale e tossico. Qualsiasi dato o notizia, estrapolato dal contesto o isolato dal discorso può diventare strumento per appoggiare le proprie teorie anche se non corrette. Se poi aggiungiamo frasi ad effetto, ambigue e poco comprensibili possiamo rendere torbido anche un concetto limpido, la mancanza di chiarezza, il linguaggio confuso o chiaramente terroristico, l'apparente presenza di riferimenti scientifici, possono confondere chiunque ed indurre false conoscenze.
Il caso del DHMO (l'acqua, ripeto, la semplice acqua) è abbastanza noto in rete ma è molto simbolico. In un'epoca nella quale siamo bombardati di informazioni di tutti i tipi, non sappiamo di chi fidarci e fino a che punto, rischiamo di essere diffidenti quando non è necessario e creduloni quando bisognerebbe mantenere un atteggiamento critico. Questo spesso non succede. Quanti di noi davanti agli sproloqui degli antivaccinisti non si sono chiesti "e se fosse vero?", quanti davanti alla testimonianza di un "guarito" da una cura alternativa hanno pensato "possibile che menta?", non ha più senso nemmeno fidarsi dell'autorità, perché abbiamo visto diverse volte che l'autorità non è per forza e sempre nella ragione (e qualcuno di questa "autorità" si approfitta).
Le fonti, che sarebbero la prima garanzia per controllare la veridicità di una notizia" sono tante, troppe, spesso tecniche e specialistiche per poter essere comprese da chiunque, non può stupirci quindi se anche in parlamento o in sedi prestigiose arrivano argomenti come "le scie chimiche" o "gli UFO".
Alla conferenza sul clima di Cancun (Messico, 2010), diversi delegati delle Nazioni Unite hanno firmato un appello per bandire il DHMO dal nostro pianeta, proposto da una presunta (ed ironica) organizzazione umanitaria di volontari. Tutto questo non è bello, anche se fa ridere.
Per questo motivo è fondamentale che chi ci governa abbia la cultura e la preparazione come principale dote, non importa lo schieramento o il partito, serve gente seria, preparata, sveglia, sarebbe inutile una rivoluzione degli ignoranti, serve una rivoluzione delle menti. Essere governati da caproni è la maledizione peggiore che possa capitare ad un popolo. Per lo stesso motivo sarebbe auspicabile che la stampa divulgasse solo notizie scientifiche controllate, veritiere, attendibili.
Sono piccoli accorgimenti che in realtà servono ad un futuro migliore.
Alla prossima.
Alla prossima.
Del temutissimo DHMO ne hanno parlato anche Dario Bressanini nel suo blog su Le Scienze, Wikipedia e Paolo Attivissimo .
Alla prossima.