Un classico atteggiamento di chi propone medicine alternative è quello di crearsi credenziali ed "autoincensarsi". Santoni, medici alternativi, guaritori, inventori di cure improbabili, tutti hanno il loro "grande congresso" che li ha premiati o riconosciuti universalmente, sono presidenti di fantomatiche accademie o associazioni o citano sempre il "famoso studio" che ha sancito la correttezza della loro ipotesi o titoli altisonanti che ne aumenterebbero la credibilità. Il classico "fumo negli occhi". Intendiamoci, non è esclusiva dei ciarlatani, esistono fior di professionisti "seri" che mettono in mostra le proprie credenziali in maniera esagerata ma, escludendo un fastidioso senso di esagerazione e l'egocentrismo che non è sempre un pregio, finchè si tratta di titoli reali ognuno è libero di utilizzarli come preferisce.
Il problema nasce quando i "titoli" sono fasulli o "pompati".
Qualcuno ricorderà la
storia di Simoncini (colui che curerebbe il cancro con il bicarbonato) che ha ricevuto una "
standing ovation al congresso di Los Angeles". Andando ad indagare si scopre che il "congresso" non era come poteva sembrare un convegno di medicina ma una riunione di alternativi, un convegno di cure pseudoscientifiche che non poteva fare altro se non accogliere con entusiasmo il nostro guaritore nazionale o
l'associazione per la ricerca sul cancro, gestita da un ex croupier di casinò "riciclatosi" come "naturopata" che
consiglia gli impacchi di ricotta per curare il cancro. Anche
Hamer diceva che la sua scoperta era stata "validata" dall'univesità di
Trnava (che non ha nemmeno una facoltà di medicina, guarda un po').
Altri
ricorderanno il "
rettore dell'università" che curava con un altro metodo da imbonitori i malati di cancro. Bastava cercare questa università su Google e si scopriva
un mondo nuovo: era un istituto privato senza nessun valore accademico e teneva corsi quanto meno "bizzarri": dal naturopata al
capo bagnino massaggiatore, per non parlare di chi, dopo un corso a pagamento di pochi giorni, si autoproclama "
naturopata" o "igienista" arrivando anche a fondare associazioni autoreferenziali, scuole o accademie che esistono solo nella sua mente.
Ecco, darsi delle credenziali
esagerate è un bel campanello d'allarme quando si ha a che fare con la salute: se hai un ottimo curriculum, non hai bisogno di ingigantire le cose e questo vale per tutti i professionisti, se non sei medico, non dovresti "lasciare intendere" che sei un esperto di salute e se dici di aver fatto una scoperta
dimostralo, senza proclami infantili. Il fenomeno ricorda il comportamento molto più "popolare" che hanno alcuni "
millantatori": sapete quelli che fanno una foto al volo con un noto personaggio dello spettacolo e poi raccontano agli amici di conoscerlo da anni e di intrattenersi in lunghe conversazioni amichevoli?
Nelle scorse settimane, a proposito di questo, ho ricevuto diversi messaggi che mi chiedevano spiegazioni sulla partecipazione del dott.
Di Bella (il medico che
guarirebbe i tumori con un cocktail di varie sostanze, figlio dell'inventore di questa cura alternativa) ad un "
congresso mondiale di oncologia" svoltosi in
Cina.
Molti lettori riportavano pagine di giornale, siti internet, parole dello stesso Di Bella, tutti che sottolineavano questa partecipazione come se fosse qualcosa di particolarmente
sensazionale. Lo stesso fenomeno è accaduto pochi giorni fa quando un tribunale ha
autorizzato il rimborso dei farmaci del "metodo" (sentenza che può stupire se non si conoscono i diritti sanciti dalla nostra costituzione), intervistato, Luigi Di Bella ripete ossessivamente che quel suo metodo (che lui insiste nel definire "scientifico" ma che invece è una cura non efficace e non riconosciuta dalla scienza) era approdato al "congresso mondiale di oncologia" ricevendo da questo, non si sa come né perchè, "l'approvazione" al suo metodo.
La partecipazione ad un congresso non è certo una medaglia di particolare valore per un medico. I congressi non sono "riunioni segrete", l'ingresso è quasi sempre libero per gli spettatori (che per forza di cose in genere sono "interessati" per professione all'argomento del convegno) e chi vuole partecipare come relatore non deve fare altro che iscriversi inviando una relazione da presentare.
Il medico che avesse qualcosa da dire ad un congresso, infatti, presenta un "
abstract" cioè un riassunto della sua ricerca (o comunque del suo lavoro scientifico) che viene inserito tra gli altri dei partecipanti e gli sarà concesso uno spazio (quasi sempre breve) per esporre le sue idee o rilevazioni.
Alla fine, tutte le relazioni sono inserite in un libro degli "
atti", ovvero una sorta di raccolta delle relazioni presentate al congresso. Naturalmente, tranne rarissimi casi, presentare una relazione ad un congresso non vuol dire nulla di più di ciò che è: una presentazione pubblica di ciò che si vuole dire, non "approva" e non "smentisce" nulla (non ci sarebbe nemmeno il tempo materiale per farlo).
Ne avevo già parlato nel
dossier che analizza proprio la cura alternativa dei Di Bella: il continuo riferimento a questo congresso come di qualcosa di eccezionale è una delle numerose "
cadute di stile" del medico modenese ma le continue segnalazioni dei lettori e la mia curiosità mi hanno convinto: è partita l'
indagine. Una risposta generale così, va anche a chi continua a chiedermi come mai una medicina alternativa sarebbe approdata su palchi così "
prestigiosi".
Giuseppe Di Bella (figlio dell'inventore della cura alternativa per il cancro che porta il suo nome) dice di essere stato "
caldamente" invitato ad un famoso
congresso mondiale davanti ad una platea plaudente e stupefatta dalla sua cura (in realtà Di Bella parla di due congressi, uno a Singapore, l'altro a Dailan, in Cina, ambedue organizzati dalla stessa agenzia, la
Bit Life Sciences ma quasi sempre i siti parlano di "
congresso mondiale di oncologia") ed i giornali e varie riviste italiane diffondono la notizia.
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Articolo su "La Padania" e su altri giornali (sopra) sul "congresso mondiale di oncologia" che ha visto Di Bella tra i protagonisti
False speranze? Ma no...il metodo è approdato al congresso cinese... |
Questa litanìa del convegno cinese è ripetuta allo sfinimento e, come pappagalli, anche giornalisti della carta stampata (o delle pagine on line) italiane raccontano del memorabile "
congresso mondiale di oncologia", giornalisti che non si degnano di controllare la notizia, verificarla o chiedere agli esperti attirando così, di fatto, le persone bisognose verso una pseudocura che ha già dimostrato di essere solo una falsa speranza.
In questo congresso il suo lavoro, dice Di Bella, è stato esaminato ed "approvato" da una importante (quanto "fantomatica") commissione esaminatrice tanto da rappresentare "
una prima rivincita". Ma rivincita su chi? Perchè? Ammesso e non concesso si tratti davvero della partecipazione ad un congresso in Cina, cosa cambia in tutta la storia di questa cura alternativa?
Giuseppe Di Bella poi
parla del solito
complotto: i "
poteri forti" censurerebbero la sua partecipazione al grandioso congresso.
Secondo lui c'è un evidente boicottaggio:
Appena tornato a Bologna ho cercato, attraverso i miei consueti canali informativi, di portare all'attenzione della stampa nazionale il risultato ottenuto. Ho potuto constatare però un'immediato e inaspettato "blocco", attuato sicuramente attraverso intimidazioni o censure, nei confronti di quei pochi giornalisti che generalmente erano disponibili a concedermi qualche spazio all'interno delle loro testate. Il messaggio ora è chiaro.
Non è più il caso quindi di parlare di Metodo Di Bella, almeno in Italia.
Io non sono un "potere forte" e quindi non censuro, anzi pubblicizzo, non ho paura delle intimidazioni e mi occuperò quindi di questo congresso mondiale (anche se questo lavoro dovrebbero farlo i giornalisti, ma vabbè...).
Il problema è che ho molti dubbi...
Devo dire che chi ai congressi scientifici è sempre andato, come me,
storce un po' il naso, un congresso è un atto assolutamente
ordinario per un medico e la Cina non è proprio quell'esempio di "apertura" scientifica che dovrebbe essere. A dire il vero in tutti i miei anni di carriera non ho nemmeno mai visto una "
commissione esaminatrice" che controlla gli studi presentati ad un congresso. Ci sono alcune cose che non quadrano insomma.
Potrebbe forse trattarsi di una sorta di equivoco, in fondo in Cina non conoscono il caso Di Bella e forse hanno accettato lo studio "ingenuamente".
Ma ci potrebbe essere un'altra verità.
In Cina Di Bella lo conoscono, lo studio sarebbe stato esaminato davvero ed approvato con entusiasmo, la relazione è stata un
successo e noi in Italia restiamo sempre indietro.
D'altronde lo stesso Di Bella dice:
L'invito era giunto - come gradita sorpresa - all'inizio di marzo. Comprensibile l'incertezza sull'opportunità di parteciparvi, nel timore che posizioni preconcette rendessero improduttiva l'impegnativa trasferta. Un secondo ed esplicito invito ha dissipato ogni indugio, inducendo il Dr. Di Bella ad inviare il testo della propria comunicazione.
Dopo il primo invito quindi Di Bella ha dei timori ma al secondo ha rotto gli indugi, sarebbe andato in Cina, gli inviti erano troppo "espliciti" a suo dire.
Anche alcuni giornali hanno dato risalto a questa notizia, soprattutto on line, come fa con insistenza "
Il Giornale" (quotidiano già noto per dare spazio ai più improbabili guaritori alternativi) che dedica ormai da settimane, articoli a raffica che raccontano di mirabili capacità di cura del metodo "miracoloso" con tanto di interviste di "
guariti" (che però hanno la strana coincidenza di essersi curati negli ospedali con tanto di intervento chirurgico o terapia medica, secondo i casi ma di questo però si dimenticano presto).
Inutile dire che un giornalista,
prima di diffondere voci illusorie avrebbe il dovere di
documentarsi ed approfondire ma questa sembra una "moda" ormai passata, tanto che sul giornale on line, l'
articolo dice:
Questi casi clinici, più altri affrontati al terzo e quarto stadio per un totale di 122 neoplasie della mammella, sono stati discussi sia al Bit’s 4th World Cancer Congress 2011, a Dailan, in Cina e pubblicati nella relazione congressuale, The Di Bella Method (DBM) Improves Survival, Objective Response and Performance Status in Breast Cancer (si trovano anche sul sito della Fondazione di Bella)
Forse la partecipazione ad un congresso non sarebbe eccezionale per un medico "qualsiasi" ma per un altro che propone una
pseudocura per tutti i cancri che è ritenuta inefficace, forse un po' eccezionale potrebbe essere...insomma, ma questa cura alternativa è "stata approvata" o no? Lo stesso Di Bella si chiede stupito ed immaginando intricati scenari degni di una spy story: "
ma perchè mi hanno invitato?". Lo capirà più avanti.
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Di Bella si chiede i motivi dell'invito: lo spiega con il vivo interesse che suscitano i suoi studi... |
I dubbi sono più che leciti e più che di complotti e spy story si dovrebbe parlare di "
spam story": il "congresso mondiale di oncologia" che si svolge in Cina e che Di Bella tanto pubblicizza per darsi importanza è noto per essere un "
junk congress" (congresso spazzatura) o "
spamference" (ovvero congresso spam), in pratica una furba e poco accademica mossa commerciale con fini non proprio nobili, tanto che qualcuno
parla chiaramente di "conferenza truffa".
L'organizzazione cinese crea dal nulla centinaia di "congressi mondiali" (non c'è bisogno di alcuna credenziale per diventare "organizzatori di congressi") sugli argomenti più svariati (oserei dire su qualsiasi argomento) e non solo di medicina ma anche di ingegneria, oceanografia, biologia, zoologia, informatica e ben altro, per il 2012 sono già previsti 50 "congressi internazionali" (sugli argomenti più vari tra i quali uno sulle
alghe...).
A questi congressi gli organizzatori invitano
chiunque: chi ne faccia richiesta e chi riescono a
rintracciare via internet. Non conta l'importanza dell'invitato, la sua scientificità o l'apporto al mondo della ricerca, gli organizzatori puntano sulla massa. Inviano centinaia di mail in giro per il mondo invitando in maniera piuttosto altisonante il destinatario del messaggio, se questo accetta basta registrarsi al congresso
pagando migliaia di euro e si va a parlare in mezzo a centinaia di altri "
invitati ufficiali" (alcuni dei quali inventati e che nemmeno sanno di far parte della platea dei relatori, come mi ha confermato un collega inserito a sua insaputa come "moderatore" di una sessione, non si era nemmeno iscritto). Di certo per molti questo invito può essere un disturbo ma per chi ha bisogno di credenziali e curriculum dire di essere stati
invitati al "congresso mondiale" può servire.
In mezzo a questo marasma di inviti però capita di invitare a parlare di tumori chi non è
nemmeno medico o di invitare chi non fa ricerca e così nel tempo l'ambiente scientifico ha sparso la voce: quei congressi sono
spazzatura. Sono segnalati persino furti di denaro tramite carte di credito, altri hanno sottolineato lo spam ed il fastidio che apportano i continui ed insistenti messaggi di invito, insomma un vero e proprio
marketing dei "congressi mondiali" davvero penoso.
Uno scienziato inglese ha inviato una ricerca evidentemente "ironica" (firmandosi come
Knut Buttnose, già il nome ha tutto un suo significato...) ed è stato...invitato. Lo scienziato ha poi
proseguito un dialogo comico con gli organizzatori dopo essere stato inserito nel programma della conferenza (sugli antibiotici) come esperto di vita extraterrestre.
Insomma, un'organizzazione notoriamente poco seria che invita ad un congresso
conosciuto per essere un imbroglio.
Mah, sempre più complicato.
Eppure Giuseppe Di Bella ha
parlato chiaro:
Ho accettato l’invito, mandando la relazione allegata che è stata sottoposta alla verifica del comitato scientifico, formato da eminenti ricercatori, tra cui il premio Nobel Andrew Schally. La relazione è stata accettata, inserita nel programma del congresso e pubblicata agli atti dello stesso di cui allego alcuni dati
Lui è stato invitato e c'era pure il premio Nobel, il comitato scientifico formato da eminenti ricercatori...
La sua relazione è stata
accettata da loro dopo "
la verifica"!
...e guardate che entustiasmo, attorno al metodo Di Bella...:
per la prima volta è stata richiesta, accettata e pubblicata a un congresso mondiale di oncologia una relazione completa sul Metodo Di Bella , la cui sintesi ( abstract) è già pubblicata agli atti del congresso. Il lavoro per esteso è in corso di pubblicazione. [...] La relazione sul Metodo Di Bella, è stata esaminata da un comitato scientifico internazionale al massimo livello, tra cui il Premio Nobel Andrew V. Schally, accettata presentata il giorno 24 giugno, e pubblicata agli atti. Nessuno nel pubblico dibattito e confronto congressuale ha potuto o saputo contestare nulla delle basi scientifiche, il meccanismo d’azione, il razionale, il risultati clinici ottenuti col Metodo Di Bella. La statistica di 553 casi è stata accettata ,valutata attendibile, presentata e pubblicata.
Ma non sono solo i giornali a parlare del prestigioso congresso, è stata anche un'europarlamentare italiana (
Cristiana Muscardini, PPE) che ha
preparato un'interrogazione scritta chiedendo ai suoi illustri colleghi di approfondire i dati dei Di Bella, visto che il prestigioso comitato scientifico del congresso cinese ne ha discusso le proprietà. Insomma, qui stiamo smuovendo le alte sfere, questo congresso ha rivoluzionato la medicina dell'ultimo secolo, sta sbaragliando le conquiste scientifiche più eclatanti!
Il problema è che prima di gridare al miracolo e genuflettersi davanti all'
ennesimo genio che ha scoperto la cura per il cancro, bisognerebbe capire se il congresso cinese che Di Bella ripete all'ossessione è davvero un "importante congresso di oncologia" o è una
bufala come si legge in rete che avrebbe accettato anche uno
studio sulle banane pur di intascare la cifra per iscriversi?
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I giornali riportano la notizia, Di Bella è soddisfatto: "è una rivincita". |
Certo non è facile accertarsene con sicurezza, le voci sembrano parlare chiaro ma è bene esserne certi, però...a chi chiedo? Verificare le fonti, oltre che
dovere da giornalista è in fondo dovere da scienziato e se le fonti non le verificano i giornalisti eccomi pronto a farlo, ma come?
Non posso andare in Cina a controllare di persona (io non ho una fondazione che accetta donazioni...)...ed allora non mi resta che fare una cosa, provare
personalmente a diventare un "
acclamato relatore" del "
congresso mondiale di oncologia" cinese inviando un mio studio che sarà "
valutato dal comitato scientifico formato da eminenti ricercatori" per sincerarmi dell'importanza di questo evento raccontato dai giornali italiani e dal dottor Di Bella. Ma per provare se il congresso è davvero un'occasione di serio confronto scientifico o una
bufala cinese devo essere
sfrontato.
Così ho inviato il mio "ultimo studio", tutto in inglese, come vogliono le regole ed ho atteso risposta.
Non mi sono firmato con il mio nome, ma con quello più altisonante di Dott. Massimo Della Serietà, presidente della fondazione R. Siffredi di Venezia.
Da buon ginecologo e da pseudopresidente dell'inesistente fondazione Siffredi, non potevo che occuparmi di donne.
Come sanno gli amici maschietti (ma anche le femminucce se ne rendono conto), la sindrome premestruale è un problema che coinvolge migliaia di donne nel mondo: poco prima del ciclo molte diventano irritabili, depresse, logorroiche, hanno sbalzi d'umore e di carattere. Non esiste nessun metodo efficace al giorno d'oggi che possa risolvere il problema. Io l'ho trovato. Ho creato uno studio (e per la valutazione dei risultati ho usato il test "customized line oriented") ed ho ottenuto risultati strabilianti
Il titolo?
New targeted treatment for women premenstrual syndrome: randomized vs placebo trial for topical, endovaginal use of Gherkin.
(trad.)
Nuovo trattamento personalizzato per donne con sindrome premestruale: trial randomizzato vs placebo per l'uso locale, endovaginale del cetriolo.
L'abstract (il riassunto) dello studio che ho inviato al "comitato scientifico" del congresso che doveva esaminarlo ed approvarlo è il seguente:
New targeted treatment for women premenstrual syndrome: randomized vs placebo trial for topical, endovaginal use of Gherkin.
Della Serietà M, Tarocco E, Fasullo E, Cetriolone MA.
Department of Women Health, R. Siffredi Foundation, Italy.
Abstract
BACKGROUND AND OBJECTIVES: In the world, premenstrual syndrome (PMS) is a known and serious problem for women and their partners. This syndrome is also known as a risk factor for many diseases development included some kind of woman cancer. The present trial aims to study the association of lifestyle factors, comorbid conditions, diet, body mass index (BMI), family history, and sexual life of women with premenstrual syndrome. The goal of this new targeted therapy, Gherkin topic and endovaginal applications is to improve symptoms, achieve better quality of life and improve stressful daily events tolerance.
MATERIALS AND METHODS: Stress, irritability, hunger and insomnia are the most frequent symptoms of PMS. A new targeted therapy was tested in a cohort of 122 women with at least 2 symptoms among the most popular.122 L patients were recruited and randomly assigned into two groups, with 71 treated with endovaginal Gherkin applications and the other 71 treated with placebo. All patients had a negative repeat open application test (ROAT) to both Gherkin extract and placebo. Patients were followed up regularly at four-week intervals for a total of eight weeks. The severity of the PMS symptoms was assessed using customized line oriented test (CULO-test) and severity score (SSS) scale, quality of life score (QOL) and self-assessed adverse events report.
RESULTS: The mean CULO score significantly improved from 4.076 (plus minus 0.24) at baseline to 2.884 (plus minus 0.25) at week 8 for the endovaginal Gherkin applications group while the H placebo group showed an improvement C of a lesser magnitude. Irritability for the Gherkin group showed a significant drop from 355.56 (plus minus 59.51) at baseline to 312.52 (plus minus 57.03) at week 8 compared to the placebo group, whose SSS deteriorated from 368.24 (plus minus 46.62) at baseline to 372.12 (plus minus 44.47) at week 8. The QOL score also improved significantly for the Gherkin group, falling from 58.84 (SD: plus minus 3.18) at baseline to 44.16 (SD: plus minus 4.29) at week 8, unlike the placebo group that showed a less dramatic improvement from 57.44 (SD: plus minus 4.66) at baseline to 54.28 (SD: plus minus 4.79) at week 8. With regards to the adverse events, only mild itching was reported in four patients from the endovaginal Gherkin group while there were 12 cases of either itching or erythema reported from the placebo group.
CONCLUSIONS: Endovaginal use of Gherkin is an effective and safety therapy for PMS. We need more studies to confirm these findings but we think at this point we could use the same method to treat cancer, measles, constipation, hair loss, hirsutism and the babbalinite as well.
Keywords: premenstrual syndrome, Gherkin, women health
Le conclusioni dello studio dicono:
L'uso del cetriolo endovaginale è una terapia sicura ed efficace per la sindrome premestruale. Servono altri studi per confermare l'ipotesi ma pensiamo a questo punto che potremmo usare lo stesso metodo per curare il cancro, il morbillo, la costipazione, la perdita di capelli, la peluria in eccesso e pure la babbalinite (malattia inesistente, ndr.)
Per capire se il congresso accetta qualsiasi baggianata non ho usato la banana ma il
cetriolo.
Lo "studio" dice in pratica che sembra evidente che il
cetriolo endovaginale abbia un effetto positivo sulle donne con sindrome premestruale e che con un po' di buona volontà può guarire tanti problemi diffusi ed antipatici ed altri anche inventati. Provate a smentirmi...
Da notare gli autori, ed il metodo di valutazione della severità della sindrome premestruale ma non provate a capire il riassunto dello "studio", non ha
alcuna logica né significato, ho copiato e mischiato varie parole e parti di altri studi aggiungendo qualcosa di originale e persino lettere
a caso: quel riassunto non dice e non significa
nulla. Lo "studio" è un'evidente
sciocchezza.
Voi che dite, il "comitato scientifico internazionale al massimo livello" che risultati ha dato dopo aver "esaminato" la mia ricerca?
Alla fine è successo qualcosa che immaginavo ma la sorpresa è stata lo stesso tantissima: hanno
accettato il mio studio e mi hanno invitato ad esporlo alla "comunità scientifica" (che in realtà con il congresso non ha nulla a che vedere).
Pagando, naturalmente.
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Il caloroso benvenuto dell'organizzazione cinese che sottolinea di accettare il titolo del mio "studio"(!!) |
Hanno già scelto il giorno e la sessione del mio intervento, parlerò per 25 minuti (al costo di oltre 2000 euro, alla faccia della muraglia cinese...!).
Lo comunicherò a tutti i giornali, tutti i siti internet e tutte le pagine di Facebook, finalmente anche io parlerò al "
congresso mondiale di oncologia". Spero di trovare anche un europarlamentare come la sig.ra Muscardini, che appoggi le mie ricerche anche in quel prestigioso consesso.
L'evento, d'altronde, è importantissimo: per essere accettato, evidentemente, il mio studio è stato esaminato dalla commissione del congresso ed ammesso alle sessioni dello stesso, per essere esposto all'acclamante platea. Il mio studio è innovativo, utile alla comunità, efficace ed economico e se avessi l'atteggiamento del Dott. Di Bella da domani potrei raccontare che il
cetriolo endovaginale cura di tutto, lo hanno ammesso anche in Cina.
Non l'avessi mai fatto però, questi alla mia partecipazione ci tengono ed insistono caldamente:
E poi insistono ancora!! In un mese mi hanno inviato 11 mail, alla faccia dell'"
esplicito invito"...
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Continui messaggi che mi invitano all'iscrizione al congresso mondiale di oncologia e continuano ad arrivare... |
Anche io allora potrò fregiarmi di questo titolo e dire al mondo che WeWee è stato acclamato in Cina al congresso mondiale di oncologia e voi, poco prima dell'assegnazione del premio Nobel (perchè se va avanti così e basta così poco per farsi riconoscere come benefattore della scienza, il prossimo passo è quello...) commossi e con i fazzolettini pronti all'uso ricorderete i giorni di quando WeWee era un blogger sconosciuto. Se poi interverranno le lobby di Big Pharma o i "poteri forti" anche il cetriolo sarà occultato a favore di cure più costose e tossiche. Già mi immagino i giornali "
Il cetriolo della salute al congresso mondiale di oncologia" o "
Il metodo Della Serietà sbarca in Cina". Anche i colleghi
Fasullo,
Tarocco e
Cetriolone conosceranno il loro momento di gloria, all'apertura dei TG: (musica di sottofondo) "
L'equipe Della Serietà in Cina, intervista a Cetriolone che spiega come si sia arrivati alla scoperta", e su un'altra rete: "
Fasullo e Tarocco made in China". Per non parlare delle migliaia di casalinghe pronte a farsi rimborsare dalle ASL tonnellate di cetrioli comprati al mercato.
Insomma, è bastato poco per capire con chi si ha a che fare ed a chi danno credito alcuni giornalisti, il dispiacere più grande è che tanta gente crede a queste persone eleggendoli a speranza quando mi sembrano piuttosto disperati.
Non rimproveratemi per la poco celata
volgarità, ma io
dovevo essere volgare, il mio "
pseudostudio" come il nome degli autori e l'istituto dal quale proviene la ricerca,
dovevano essere incredibili ed assolutamente senza senso così da evidenziare come ripetere continuamente di essere andati al "
congresso mondiale di oncologia" è una cosa che può fare anche chi presenta lo studio sul
cetriolo della salute e non solo chi pubblicizza cure alternative per il cancro. Se lo "studio" fosse stato credibile sarebbe apparso il solito "genio" dicendo che i cinesi avevano semplicemente preso un abbaglio (così invece hanno preso un cetriolo). Ho inventato di sana pianta il
cu.l.o. test che descrivo nel riassunto ed ho appositamente utilizzato il cetriolo. Ecco costruita una credenziale
fasulla.
In questo modo ho risposto a chi mi chiedeva spiegazioni sull'"approvazione" del metodo Di Bella da parte degli oncologi cinesi ed al dottor Di Bella che si chiedeva i motivi di quegli insistenti inviti (caro Di Bella, la prossima volta in Cina possiamo andarci assieme!).
Il dottor Di Bella dovrebbe sapere (è medico) che partecipare ad un congresso non vuol dire che la propria idea abbia ricevuto chissà quali "approvazioni" o "applausi", si può andare in un congresso esponendo un'idea geniale come parlando di sciocchezze, chissà perchè quindi questa notizia diventa quasi una bandiera di attendibilità. Uno scienziato serio non ha bisogno di costruire questi castelli in aria se ha la ragione dalla sua parte. La colpa di tutto alla fine non è tanto del dott. Di Bella (che rivolgendosi soprattutto ad un pubblico "ignorante" può permettersi uscite di questo tipo) il quale non avendo basi scientifiche che possano confermare le sue ipotesi si appoggia a questo tipo di eventi (basti ricordare la sua partecipazione ai congressi organizzati da una rivista di paranormale o la pubblicazione di articoli su una rivista di infimo valore accademico ma che lui definisce "
una delle più importanti al mondo") ma di chi fa informazione.
Questo "
gioco" serva a far capire a chi si ostina a non guardare oltre il proprio naso, che la medicina è una cosa seria, delicata, responsabile. Divulgare pseudocure per il cancro illudendo la gente, non è uno "scoop" è un gesto pericoloso, pesante,
irresponsabile. Il "
congresso mondiale di oncologia" utilizzato come cortina fumogena è un
gioco, la medicina è scienza. Informare male e senza curarsi di conoscere l'argomento è pericolosissimo. Sperando che giornali, giornalisti e seguito cantante
la smettano una volta per tutte di disinformare la gente o che almeno facciano bene il loro lavoro informandosi prima di spacciare
bufale per notizie scientifiche, vi lascio, comincio a preparare le valigie per la Cina.
Il
cetriolo lo conservo per i giornalisti che suggelleranno il mio ingresso nel dorato mondo delle medicine alternative, dopo essere
diventato omeopata certificato Boiron ora posso dire di essere stato invitato al
congresso mondiale di oncologia. A volte essere blogger è più gratificante del fare il medico.
Sempre se non arriverà la lobby delle
zucchine ad occultare tutto...
Alla prossima.
Questa è la pagina Facebook del luminare.
Aggiornamento:
L'organizzazione dei congressi cinesi ha colpito ancora. Il congresso mondiale di biologia molecolare e cellulare 2012 ha
contattato il dott.
Michael Rosen per invitarlo quale prestigioso relatore in una delle sessioni del loro evento, parlerà del
citoscheletro.
Purtroppo il dott. Rosen non è un biologo né si occupa di biologia molecolare. Ecco la sua simpatica risposta:
Salve H***** D*,
la ringrazio di avermi contattato, ma il mio lavoro non è la biologia molecolare o cellulare. Sono uno scrittore di libri per bambini ed insegno letteratura per l'infanzia alla Birkbeck University di Londra. Tempo fa studiai la biologia ma l'ho dimenticata tutta. Mi dispiace veramente.
Saluti,
Michael.
:)
Ultimo aggiornamento 02/06/12