Ho avuto qualche dubbio a trattare questo argomento ma dato che lo ritengo interessante, importante e molto dibattuto ho deciso di parlarne almeno in linea generale. Due premesse sono comunque necessarie: la fede è un sentimento per definizione incrollabile ed è quindi inutile ed improduttivo delinearne i limiti con un metodo scientifico o discutendone le contraddizioni. Per questo motivo in questo articolo non si discuterà di credenze religiose nè di temi sovrannaturali. In più ho cercato di non approfondire l'argomento proprio per non toccare temi che ognuno di noi conserva in un senso o nell'altro come una proprietà preziosa.
Discuterò di quelli che si chiamano "miracoli religiosi", di tutti quegli avvenimenti cioè che riguardano la malattia legati ad un presunto intervento divino.
I fatti dicono che in seguito all'intercessione divina (da parte della divinità alla quale si crede, di un santo o di un personaggio religioso e non è un fenomeno solo cristiano) alcune persone siano state guarite completamente, immediatamente e senza alcuna spiegazione scientifica da malattie ritenute incurabili o allo stadio terminale. In alcune religioni (cattolica ad esempio) è accettabile considerare una guarigione miracolosa come opera diretta del Dio per il quale si ha fede, in altre (la musulmana) Dio non interviene "direttamente" ma permea ogni cosa, "è" in tutto: gli alimenti, i farmaci, le mani dei chirurghi, l'acqua da bere.
I miracoli rappresentano uno degli argomenti più dibattuti e controversi, anche all'interno della stessa comunità cattolica e se sicuramente si tratta di discorsi condizionati da fede e posizioni personali, il clamore da loro suscitato e le emozioni che riescono a richiamare lo fanno diventare un fatto degno di interesse e notevolmente affascinante anche solo dal punto di vista culturale ed antropologico.
La loro forma più conosciuta è sicuramente quella legata ai grandi luoghi di culto, noti e frequentati da milioni di persone ogni anno, che raccontano di inspiegabili ed eccezionali guarigioni da malattie considerate senza speranza di risoluzione. Le località di grande aggregazione religiosa sono famose in tutto il mondo, conosciamo Lourdes in Francia e Fatima, in Portogallo, ma altre località meno note e frequentate presentano nella loro storia avvenimenti definiti miracolosi. Sono conosciute guarigioni miracolose in vari luoghi di culto di diverse religioni, così come sono comuni a tutte le religioni le "apparizioni miracolose", cioè la presunta presenza in un particolare luogo o ambiente del Dio a cui si crede o di personaggi a lui legati. Alcune fedi però, non ammettono l'intervento divino diretto ed il miracolo quindi assume tutto un altro significato rispetto a quello della religione cattolica nella quale la mano divina interviene direttamente nel processo sovrannaturale.
Un cactus riproduce il nome di Allah (in caratteri arabi) |
Anche la chiesa cattolica afferma di controllare con cura e severità ogni affermazione di "miracolo" religioso: esistono commissioni apposite, un lungo iter medico e delle regole ben precise. Non per niente su migliaia di casi annunciati di "guarigione prodigiosa", solo poche decine raggiungono il rango di miracolo, per la chiesa cioè, la persona guarita da quella malattia ha subìto un intervento sovrannaturale, inspiegabile per la scienza e quindi opera divina.
Un fatto del genere, per essere considerato miracolo, deve avere caratteristiche ben precise, serve infatti che:
- la malattia sia grave, incurabile, o difficile da trattare.
- la malattia guarita non sia all’ultimo stadio o in grado di guarire spontaneamente.
- non sia stato utilizzato nessun farmaco, o, se usato, che ne sia stata accertata la mancanza di effetti.
- la guarigione avvenga all’improvviso ed istantaneamente.
- la guarigione sia perfetta e non difettosa o parziale.
- ogni crisi (ogni grossa modificazione, avvenimento legato alla malattia, ndr.) importante sia avvenuta in un momento precedente la guarigione ed abbia una causa accertata.
- che la malattia debellata non si ripresenti.
Come si vede in effetti i criteri di "miracolosità" sono piuttosto severi ed importanti. Sembra difficile che un caso che superi tutti questi criteri possa essere una "coincidenza" o un avvenimento spiegabile ma come in tutto ci sono diverse posizioni e ragionamenti da fare.
Partiamo dal fatto che la scienza per tutto il periodo di esistenza storica dei miracoli, ha compiuto parecchi progressi. Malattie che nel 1800 erano considerate incurabili (o delle quali non si conosceva nemmeno la causa o il decorso), con gli anni sono diventate perfettamente trattabili o hanno cambiato la loro prognosi seguendo il progresso delle cure. Un esempio per tutti è la tubercolosi, malattia polmonare che mieteva vittime senza particolari possibilità di cura ma che oggi è curabile e trattabile senza complicanze particolari.
Da un lato l'evidenza certificata da medici, commissioni, dalla chiesa e dagli stessi miracolati, dall'altro schiere di scienziati, medici, razionalisti e pensatori che ragionano sulle spiegazioni dei miracoli e sulla mancanza di riscontri certi e scientifici. Alla fine le due parti sono sicuramente condizionate da un dato: la fede.
Cerchiamo quindi di analizzare il fenomeno. Esistono fatti a favore dell'evento prodigioso, altri contro ed anche ragionamenti che lo spiegano (cercano di spiegarlo) con dati scientifici e per limitare la discussione parlerò solo del fenomeno di Lourdes, uno dei più noti e studiati.
Lourdes è una località francese nella quale nel 1858 una contadina disse di aver visto apparire la Madonna. Il luogo diventò così meta di un eccezionale pellegrinaggio (sembra che fino ad oggi siano oltre i 700.000.000 i pellegrini recatisi a Lourdes)
Sono tre le domande che vengono poste davanti ad un presunto miracolo e come vediamo è proprio in queste che risiedono i principali dubbi sulla natura sovrannaturale degli avvenimenti:
a) C’era veramente malattia?
b) E' una guarigione reale?
c) Della guarigione esiste una spiegazione naturale?
Sull'esistenza reale di una malattia sembrano non esserci molti dubbi, un problema fisico (grave) o c'è o non esiste. In realtà negli anni sono diverse le malattie che poi sono diventate sintomi di altre malattie più grandi o addirittura che sono scomparse dall'elenco delle patologie. L'isteria ad esempio oggi non esiste più, alcune lesioni che in passato venivano considerati "tumori" oggi sono sintomi di altre malattie o addirittura patologie non tumorali che imitano il comportamento delle neoplasie. Sono 67 i casi riconosciuti ufficialmente come miracoli dalla chiesa, mentre le segnalazioni di guarigioni prodigiose sono migliaia. Provo a fare delle osservazioni. E' bene dire che non è facile studiare accuratamente i casi, bisognerebbe procurare tutta la documentazione e chiaramente per me questo non è possibile, mi baso dunque sui riscontri ufficiali che si reperiscono su internet (sito ufficiale di Lourdes, testimonianze dirette, saggi ufficiali). Se dividiamo questi miracoli in due periodi, quello che va dal primo caso al 1950 (quindi il periodo dopo la II guerra mondiale) e quello che viene dopo (presumendo che solo nel dopoguerra con l'avvento degli antibiotici e dei moderni macchinari diagnostici la medicina ebbe una grossa evoluzione diagnostico-terapeutica) si nota un particolare:
52 miracoli fino al 1950
15 miracoli dal 1950 ad oggi.
E' curioso come la presenza di miracoli segua l'andamento dei progressi in medicina: molti di più inizialmente, molti di meno dopo. La cosa che incuriosisce e che sembra confermare l'ipotesi di "miracoli" avvenuti solo perchè la medicina non era in grado di spiegare l'evoluzione benigna della malattia, è che tante diagnosi precedenti al 1950 sono molto generiche, a volte evidentemente dovute a problemi sicuramente risolvibili sia con le cure mediche (di oggi) che spontaneamente.
Alcuni esempi possono essere questi casi:
Cachessia da causa ignota (Johanna Bézenac, nel 1904): la "cachessia" è uno stato di profonda prostrazione fisica e psichica (tipica ad esempio di gravi malattie), affaticamento, dimagrimento, debolezza. Può essere dovuta anche a cause psicologiche o a momentanei periodi depressivi. Oggi se una persona fosse gravemente debilitata (senza conoscenza della causa scatenante del problema) e dopo un periodo si rimettesse in salute, probabilmente non si parlerebbe di miracolo, anche in assenza di terapia.
Laringite-bronchite (forse tubercolare) (Rosalie Vildier, 1904): Siamo in epoca pre antibiotica ma la malattia così com'è descritta è passibile di guarigione spontanea e senza reliquati. Oggi, anche senza uso di farmaci, guarire spontaneamente da una laringo-bronchite non sarebbe considerato un miracolo.
Piaga suppurante arto destro (Antonia Moulin, 1907): sembra da "osteite", cioè un'infiammazione ossea. Si tratterebbe quindi di un'infiammazione che ha causato un'ulcera infetta. Non è certo una situazione piacevole ma non si può dire trattarsi di condizione gravissima o di una guarigione inspiegabile. Un'infiammazione come un'infezione possono regredire spontaneamente (oggi con le cure a disposizione anche molto facilmente) e non è escluso che la donna applicasse anche a livello casalingo, semplici rimedi popolari dell'epoca che possono aver facilitato il processo di guarigione. E' piuttosto impreciso affermare che una condizione del genere possa essere considerata "senza speranza di guarigione".
Enterite muco-membranosa (Marie Fabre, 1911): Un'infezione intestinale, probabilmente causa di vari disturbi. La definizione è molto generica, potrebbe trattarsi di condizioni oggi conosciute ma all'epoca misteriose (morbo di Chron, rettocolite ulcerosa) ma anche di malattie croniche che conoscono tipicamente un decorso variabile. Con "enterite muco-membranosa" si potrebbe identificare una enterite da infezione, da parassiti ma anche molte altre condizioni che sono passibili di completa guarigione spontanea dopo un certo periodo di malattia.
Gastro enterite cronica (Suor Marie Delporte, 1892): è un'infiammazione cronica dello stomaco e dell'intestino, sembra di origine tubercolare, a quanto riportato nei documenti. Ma quanti di noi oggi definirebbero miracolosa una guarigione spontanea da gastroenterite?
Affezione oculare, deficit visivo dell'occhio destro (Marie Moreau, 1858): da quanto descritto sembra trattarsi di un'infezione oculare (congiuntivite?) che provocava disturbi visivi e clinici (lacrimazione) all'occhio destro. La guarigione spontanea in questi casi è attualmente assolutamente verosimile mentre in quegli anni senza antibiotici non era così.
Un altro caso dibattuto è quello di Pierre de Rudder (che non è avvenuto esattamente a Lourdes ma viene inserito come miracolo avvenuto in quel contesto). Pierre, giardiniere, si procura una frattura esposta delle ossa della gamba (tibia e perone). Le testimonianze dell'epoca sono molto vaghe e si limitano alle deposizioni di due vicini del malato. Esistono molte contraddizioni, documenti persi, testimonianze che aumentano con il tempo. La posizione della chiesa vuole che Pierre fosse affetto da una frattura esposta non curata per otto anni che provocava una ferita infetta ("purulenta"). Arrivato con le stampelle e la gamba penzolante, Pierre tornò in paese sulle sue gambe, camminando e ballando. Colpisce quello che sembra già un miracolo precedente a quello "riconosciuto": come faccia un individuo con una frattura esposta ed infetta (in un'epoca nella quale non esistevano antibiotici) a sopravvivere per otto anni non è dato sapere e soprattutto di questa "frattura risanata" non esiste alcuna documentazione medica.
Il miracolo ha più l'aria di un racconto di altri tempi quindi ma oggi è parte integrante della lista de fenomeni incredibili ed ufficiali di Lourdes.
Dal punto di vista medico e dai dati consultabili da un "privato cittadino" quindi, i dubbi sulla reale "prodigiosità" di questi eventi è lecito.
C'è da dire però che di fronte a questi casi "spiegabili" ne esistono altri davvero sorprendenti. E' il caso delle guarigioni di Francis Pascal, guarito dalle sequele di una meningite che lo aveva colpito da piccolissimo e degli italiani Vittorio Micheli e Letizia Cirolli, il primo guarito da un tumore osseo al bacino, la seconda da un tumore alla tibia, ambedue condizioni molto gravi e la cui guarigione spontanea è davvero da considerare eccezionale e rarissima SE le diagnosi sono corrette (perchè esistono discordanze tra i medici, la commissione di Lourdes ed i tempi di "guarigione"). E' anche vero che come detto non è da tutti esaminare i dati, gli esami ed i referti e quindi ci si basa su ciò che si trova in rete e sulle testimonianze indirette ed una ricostruzione precisa dei casi, in questa sede, è praticamente impossibile.
C'è da dire però che di fronte a questi casi "spiegabili" ne esistono altri davvero sorprendenti. E' il caso delle guarigioni di Francis Pascal, guarito dalle sequele di una meningite che lo aveva colpito da piccolissimo e degli italiani Vittorio Micheli e Letizia Cirolli, il primo guarito da un tumore osseo al bacino, la seconda da un tumore alla tibia, ambedue condizioni molto gravi e la cui guarigione spontanea è davvero da considerare eccezionale e rarissima SE le diagnosi sono corrette (perchè esistono discordanze tra i medici, la commissione di Lourdes ed i tempi di "guarigione"). E' anche vero che come detto non è da tutti esaminare i dati, gli esami ed i referti e quindi ci si basa su ciò che si trova in rete e sulle testimonianze indirette ed una ricostruzione precisa dei casi, in questa sede, è praticamente impossibile.
Notiamo altri particolari: su 67 guarigioni miracolose, almeno 23 risultano da affezioni tubercolari ed i "miracolati" sono 55 di nazionalità francese e 12 non francesi con una significativa maggioranza di miracolati "religiosi" (appartenenti cioè ad ordini religiosi, suore o sacerdoti). Cosa dire poi di casi come quello di Maria Teresa Noblet, "plurimiracolata" ed affetta da una malattia (guarita miracolosamente a Lourdes) per la quale nemmeno il medico che la diagnosticò si pronunciò con sicurezza definendola addirittura "diagnosi infondata"?
Un'altra osservazione interessante è la bassissima percentuale di guarigioni "inspiegabili" in rapporto ai malati che si recano nel luogo sacro. Considerando soltanto le persone affette da malattie, un calcolo approssimativo parla di almeno 100.000 malati (ma è una stima molto bassa, dovrebbero essere molti di più) giunti sul posto. In base a questo numero e visti i 67 miracoli "riconosciuti", la percentuale di guarigioni sarebbe bassissima, molto più bassa di quella prevista per le guarigioni spontanee, meno di un caso su un milione di malati, un "tasso di efficacia" dello 0.0000335%, praticamente nullo. La provvidenza divina sarebbe quindi meno efficace della forza del corpo di guarire spontaneamente?
Piccolo particolare semiserio: le "cure a Lourdes" hanno anche effetti collaterali. Sono diverse le segnalazioni di incidenti, infortuni durante il pellegrinaggio e denunce agli organizzatori del luogo di culto.
Altro particolare è che non esiste guarigione miracolosa "inconfutabile". Se assistessimo alla ricrescita di un arto in una persona che non lo ha non ci sarebbero spiegazioni mediche o meccanismi ragionevoli che possano escludere l'evento sovrannaturale. Se un miracolo è un evento divino, Dio può tutto, perchè quindi si "limiterebbe" a guarire fermandosi a patologie non particolarmente gravi o la cui guarigione spontanea sarebbe possibile? Perchè non compie miracoli assolutamente impossibili?
La realtà dei miracoli quindi si scontra con due dati materiali ed oggettivi: non sono mai esistiti miracoli "impossibili" e non tutto ciò che oggi è inspiegabile deve essere per forza un miracolo. Di fronte a queste obiezioni chi ha fede continua a credere chi non ne ha non ha elementi per cambiare la propria opinione.
Piccolo particolare semiserio: le "cure a Lourdes" hanno anche effetti collaterali. Sono diverse le segnalazioni di incidenti, infortuni durante il pellegrinaggio e denunce agli organizzatori del luogo di culto.
Altro particolare è che non esiste guarigione miracolosa "inconfutabile". Se assistessimo alla ricrescita di un arto in una persona che non lo ha non ci sarebbero spiegazioni mediche o meccanismi ragionevoli che possano escludere l'evento sovrannaturale. Se un miracolo è un evento divino, Dio può tutto, perchè quindi si "limiterebbe" a guarire fermandosi a patologie non particolarmente gravi o la cui guarigione spontanea sarebbe possibile? Perchè non compie miracoli assolutamente impossibili?
La realtà dei miracoli quindi si scontra con due dati materiali ed oggettivi: non sono mai esistiti miracoli "impossibili" e non tutto ciò che oggi è inspiegabile deve essere per forza un miracolo. Di fronte a queste obiezioni chi ha fede continua a credere chi non ne ha non ha elementi per cambiare la propria opinione.
In realtà districarsi in lunghe discussioni sui miracoli non porta a nulla ed è anche poco interessante: discutere di fede è un controsenso. E' chiaro che non si tratta di dati nè di considerazioni che possono essere portate sul piano scientifico ed è altresì evidente che per la scienza un caso di guarigione inspiegabile non significa necessariamente che esista solo la spiegazione sovrannaturale. Abbiamo visto come tanti casi considerati incredibilmente risolti sollevino molti più dubbi oggi rispetto a quando sono stati identificati, il progresso, le conoscenze, diagnosi e cure più precise, il miracolo resiste e deve resistere a tutto questo.
Per chi non crede al miracolo a questo punto esistono tre spiegazioni possibili:
1) La guarigione spontanea
2) L'errore di diagnosi o la mancanza di terapia che prima del 1950 era comunissimo per i parametri odierni
3) La forza della fede, della volontà e l'innescarsi di meccanismi ancora sconosciuti.
La guarigione spontanea è possibile, descritta e dimostrata praticamente per tutte le malattie, anche le più gravi. Per le forme tumorali una stima parla di un caso di guarigione spontanea ogni 60.000 diagnosi di tumore. Sono descritte guarigioni spontanee da tumori intestinali, gastrici e da linfomi. E' successo anche in casi molto gravi, per esempio quello di un paziente con carcinoma gastrico esteso ai linfonodi che ha rifiutato qualsiasi cura e che ai controlli successivi ha mostrato regressione totale della sua malattia.
Per quanto riguarda gli errori diagnostici e terapeutici il discorso è da riferire alla medicina così com'è oggi. Un tumore diagnosticato nel 1820 oggi potrebbe essere una semplice lesione infiammatoria e quindi non essere considerata malattia "inguaribile" e molti "flemmoni" (ovvero cisti infiammatorie) erano definite "tumori", si tratta di lesioni la cui guarigione senza terapia è plausibile e possibile. E' comprensibile quindi che la diagnosi dei primi anni di Lourdes non potevano mai essere accurate come lo sarebbero state oggi e quelle di oggi probabilmente saranno meno precise di quelle di domani. Argomento a favore di questa tesi sarebbe la "diminuzione" dei miracoli con il miglioramento delle tecniche mediche. Oggi le "regole" dei miracoli di Lourdes sono molto meno severe (per esempio non è più necessario che il guarito non si sia sottoposto ad alcuna terapia) e nonostante questo il numero dei miracoli è in continua diminuzione ed ai giorni nostri non ne avvengono quasi più.
Per quanto riguarda la forza scaturita da esperienze mistiche, lo stesso viaggio a Lourdes per molti malati rappresenta il raggiungimento dello scopo di una vita, la stessa atmosfera è molto carica di emozione, si respira un'aria mistica e misteriosa. Che forza può avere il trasporto religioso sul decorso di una malattia?
Per quanto riguarda gli errori diagnostici e terapeutici il discorso è da riferire alla medicina così com'è oggi. Un tumore diagnosticato nel 1820 oggi potrebbe essere una semplice lesione infiammatoria e quindi non essere considerata malattia "inguaribile" e molti "flemmoni" (ovvero cisti infiammatorie) erano definite "tumori", si tratta di lesioni la cui guarigione senza terapia è plausibile e possibile. E' comprensibile quindi che la diagnosi dei primi anni di Lourdes non potevano mai essere accurate come lo sarebbero state oggi e quelle di oggi probabilmente saranno meno precise di quelle di domani. Argomento a favore di questa tesi sarebbe la "diminuzione" dei miracoli con il miglioramento delle tecniche mediche. Oggi le "regole" dei miracoli di Lourdes sono molto meno severe (per esempio non è più necessario che il guarito non si sia sottoposto ad alcuna terapia) e nonostante questo il numero dei miracoli è in continua diminuzione ed ai giorni nostri non ne avvengono quasi più.
Per quanto riguarda la forza scaturita da esperienze mistiche, lo stesso viaggio a Lourdes per molti malati rappresenta il raggiungimento dello scopo di una vita, la stessa atmosfera è molto carica di emozione, si respira un'aria mistica e misteriosa. Che forza può avere il trasporto religioso sul decorso di una malattia?
Non sembra capace di miracoli ma di avvenimenti importanti questo sì.
Esistono studi statistici che dimostrano come un individuo sostenuto da preghiere sopporti meglio il dolore e guarisca più in fretta degli altri e qui ciascuno può leggere il significato che preferisce, ma è indubbio che sentire il sostegno di una comunità, sentirsi "aiutati" aiuta davvero. La "forza" della preghiera può essere tanto potente che qualcuno l'ha inserita tra le medicine alternative...strano ma vero!
La forma più studiata di potere della preghiera sul decorso di una malattia è quella relativa alla preghiera "a distanza", quella che può fare chi crede nei confronti di un conoscente che sa essere malato. Si è studiato anche l'effetto della preghiera "ravvicinata", cioè delle sedute di preghiera nella stanza del malato o nelle sue vicinanze.
E' incredibile scoprire che sono diversi gli studi che hanno dimostrato come pregare possa migliorare le condizioni di una persona che non sta bene. Persino disturbi alla vista o all'udito e persino la revisione di 10 studi che esaminavano più di 7000 pazienti, avrebbe dimostrato (il condizionale è d'obbligo) come la preghiera influisca direttamente sullo stato di salute di chi ne è destinatario. In un altro interessante esperimento, sono stati confrontati due gruppi di animali che presentavano ferite. Un gruppo è stato trattato con un farmaco e con preghiere, l'altro solo con il farmaco. Ebbene, il gruppo che oltre al farmaco aveva ricevuto anche le preghiere ha avuto un miglioramento più evidente della ferita che si mostrava di di grandezza minore. Sorprenderà ancora di più che la preghiera migliora i risultati delle fecondazioni artificiali, diminuisce i giorni di ricovero ospedaliero, migliora gli stati ansiosi. Può risultare incredibile ma è così, anche se è chiaro che i fattori che possono influenzare i risultati degli esperimenti sono tanti e poco controllabili, spesso intrinseci all'esperimento stesso, un esempio potrebbe essere quello del sostegno non solo "spirituale" ma anche materiale di chi ha molti amici e parenti accanto a sè: chi riceve molte preghiere probabilmente riceverà più visite, controlli, cure (amichevoli, non mediche) o per esempio si alimenterà meglio. Esistono altri esperimenti che mostrano come non vi sia alcuna differenza tra il recupero della salute tra chi riceve preghiere e chi non le riceve (a proposito di quest'ultimo studio è molto curiosa la sua conclusione: chi riceve preghiere ha un rischio maggiore di complicazioni).
Altro aspetto interessante è che i miglioramenti della salute in seguito a preghiera riguardano tutte le religioni. In particolare, quella cattolica sembra più efficace nelle malattie "fisiche" (infezioni, tumori, fratture), quella musulmana in quelle psicologiche e psichiatriche (depressione, ansia, schizofrenia).
L'altra faccia della medaglia è relativa all'effetto placebo della preghiera. Sappiamo di cosa sia capace il placebo e sappiamo come questo sia utilizzato in pratiche alternative come l'omeopatia. L'effetto apparente del rimedio omeopatico nei confronti dei bambini o degli animali sfrutta proprio questa possibilità: il sentirsi curati, seguiti, protetti, allevia le sofferenze e migliora lo stato di salute, poco importa quale farmaco si usi, è già l'atto di "curare" che fa stare meglio. La preghiera quindi agirebbe come un placebo, sapere che un'intero gruppo o una comunità si preoccupa della nostra salute, che c'è chi ci pensa anche quando non è con noi e che la speranza di guarigione non è solo nostra può rappresentare un svolta importante nel decorso di una malattia. Una possibilità che va oltre l'effetto placebo è che le cerimonie religiose (per i credenti), i grandi luoghi di culto, gli "shock" mistici (che accadono tipicamente nei luoghi di apparizioni mariane), sarebbero in grado di agire a livello subconscio esattamente come un grande avvenimento (il parto, un pericolo imminente, rischio della vita, un'impresa importante) riesce ad agire sul nostro sistema immunitario. E' un dato di fatto che nella maggioranza delle guarigioni spontanee registrate ufficialmente dalla medicina, si sia notata la presenza concomitante di qualcosa di "importante" nella vita del malato.
Due studiosi (Emerson e Cole) studiarono gli episodi di "autoguarigione" o guarigione spontanea da tumori maligni analizzandone 176, fu sorprendente notare come il 40% di questi avevano subito durante la malattia un evento "stressante" per il corpo, quasi tutti un intervento chirurgico. Lo studio non è certo definitivo o attendibilissimo (è molto probabile infatti che un malato di tumore abbia subito un intervento chirurgico) ma questa coincidenza fece concludere che la stimolazione del sistema immunitario che può avvenire in risposta ad un "trauma" fisico (l'intervento chirurgico) possa giocare un ruolo nei casi di guarigione spontanea.
E' bene fermarsi a studiare i casi dei grandi luoghi di culto (come Lourdes) perchè questi sono i fenomeni più studiati e controllati, quelli più ricchi di particolari ed investigati meglio. Tutti gli altri annunci di guarigione miracolosa provengono quasi sempre da notizie di cronaca senza alcun controllo, aneddoti, racconti passati da una bocca all'altra e spesso non rispecchiano assolutamente ciò che in realtà è avvenuto.
Capitolo a parte e forse ne riparlerò, le "guarigioni" ad opera di "santoni" e guru religiosi. L'Italia è ben fornita di questa gente che si appoggia alla fede religiosa per "autonominarsi" prescelta da Dio per compiere miracoli ed interventi divini, in realtà in questi casi ci si trova al cospetto di una truffa, non a caso questi individui sfuggono al controllo delle loro capacità e non forniscono alcun riscontro delle loro vantate proprietà curative (che vengono "donate" in cambio di denaro).
Ulteriore possibilità, che tutte le guarigioni che avvengono in contesti religiosi siano dovuti ad un intervento sovrannaturale, ben lontano da statistiche o esperimenti.
Come detto prima però, si entra in un terreno molto delicato perchè chi crede in un intervento divino non accetterà alcuna spiegazione razionale o legata a normali eventi naturali e la fede non è un argomento di questo blog. Per questo l'articolo si ferma qui, in fondo l'obiettivo è, non importa come, raggiungere il risultato sperato: la guarigione di chi vogliamo bene.
Per chi volesse approfondire l'argomento consiglio il recente libro di Luigi Garlaschelli: Lourdes - I dossier sconosciuti, edito da Italian University Press che approfondisce e per la prima volta analizza i documenti originali di casi di miracolo a Lourdes con particolari che mettono sotto una luce "diversa" una storia avvincente ed appassionante.
Alla prossima.
La forma più studiata di potere della preghiera sul decorso di una malattia è quella relativa alla preghiera "a distanza", quella che può fare chi crede nei confronti di un conoscente che sa essere malato. Si è studiato anche l'effetto della preghiera "ravvicinata", cioè delle sedute di preghiera nella stanza del malato o nelle sue vicinanze.
E' incredibile scoprire che sono diversi gli studi che hanno dimostrato come pregare possa migliorare le condizioni di una persona che non sta bene. Persino disturbi alla vista o all'udito e persino la revisione di 10 studi che esaminavano più di 7000 pazienti, avrebbe dimostrato (il condizionale è d'obbligo) come la preghiera influisca direttamente sullo stato di salute di chi ne è destinatario. In un altro interessante esperimento, sono stati confrontati due gruppi di animali che presentavano ferite. Un gruppo è stato trattato con un farmaco e con preghiere, l'altro solo con il farmaco. Ebbene, il gruppo che oltre al farmaco aveva ricevuto anche le preghiere ha avuto un miglioramento più evidente della ferita che si mostrava di di grandezza minore. Sorprenderà ancora di più che la preghiera migliora i risultati delle fecondazioni artificiali, diminuisce i giorni di ricovero ospedaliero, migliora gli stati ansiosi. Può risultare incredibile ma è così, anche se è chiaro che i fattori che possono influenzare i risultati degli esperimenti sono tanti e poco controllabili, spesso intrinseci all'esperimento stesso, un esempio potrebbe essere quello del sostegno non solo "spirituale" ma anche materiale di chi ha molti amici e parenti accanto a sè: chi riceve molte preghiere probabilmente riceverà più visite, controlli, cure (amichevoli, non mediche) o per esempio si alimenterà meglio. Esistono altri esperimenti che mostrano come non vi sia alcuna differenza tra il recupero della salute tra chi riceve preghiere e chi non le riceve (a proposito di quest'ultimo studio è molto curiosa la sua conclusione: chi riceve preghiere ha un rischio maggiore di complicazioni).
Altro aspetto interessante è che i miglioramenti della salute in seguito a preghiera riguardano tutte le religioni. In particolare, quella cattolica sembra più efficace nelle malattie "fisiche" (infezioni, tumori, fratture), quella musulmana in quelle psicologiche e psichiatriche (depressione, ansia, schizofrenia).
L'altra faccia della medaglia è relativa all'effetto placebo della preghiera. Sappiamo di cosa sia capace il placebo e sappiamo come questo sia utilizzato in pratiche alternative come l'omeopatia. L'effetto apparente del rimedio omeopatico nei confronti dei bambini o degli animali sfrutta proprio questa possibilità: il sentirsi curati, seguiti, protetti, allevia le sofferenze e migliora lo stato di salute, poco importa quale farmaco si usi, è già l'atto di "curare" che fa stare meglio. La preghiera quindi agirebbe come un placebo, sapere che un'intero gruppo o una comunità si preoccupa della nostra salute, che c'è chi ci pensa anche quando non è con noi e che la speranza di guarigione non è solo nostra può rappresentare un svolta importante nel decorso di una malattia. Una possibilità che va oltre l'effetto placebo è che le cerimonie religiose (per i credenti), i grandi luoghi di culto, gli "shock" mistici (che accadono tipicamente nei luoghi di apparizioni mariane), sarebbero in grado di agire a livello subconscio esattamente come un grande avvenimento (il parto, un pericolo imminente, rischio della vita, un'impresa importante) riesce ad agire sul nostro sistema immunitario. E' un dato di fatto che nella maggioranza delle guarigioni spontanee registrate ufficialmente dalla medicina, si sia notata la presenza concomitante di qualcosa di "importante" nella vita del malato.
Due studiosi (Emerson e Cole) studiarono gli episodi di "autoguarigione" o guarigione spontanea da tumori maligni analizzandone 176, fu sorprendente notare come il 40% di questi avevano subito durante la malattia un evento "stressante" per il corpo, quasi tutti un intervento chirurgico. Lo studio non è certo definitivo o attendibilissimo (è molto probabile infatti che un malato di tumore abbia subito un intervento chirurgico) ma questa coincidenza fece concludere che la stimolazione del sistema immunitario che può avvenire in risposta ad un "trauma" fisico (l'intervento chirurgico) possa giocare un ruolo nei casi di guarigione spontanea.
E' bene fermarsi a studiare i casi dei grandi luoghi di culto (come Lourdes) perchè questi sono i fenomeni più studiati e controllati, quelli più ricchi di particolari ed investigati meglio. Tutti gli altri annunci di guarigione miracolosa provengono quasi sempre da notizie di cronaca senza alcun controllo, aneddoti, racconti passati da una bocca all'altra e spesso non rispecchiano assolutamente ciò che in realtà è avvenuto.
Capitolo a parte e forse ne riparlerò, le "guarigioni" ad opera di "santoni" e guru religiosi. L'Italia è ben fornita di questa gente che si appoggia alla fede religiosa per "autonominarsi" prescelta da Dio per compiere miracoli ed interventi divini, in realtà in questi casi ci si trova al cospetto di una truffa, non a caso questi individui sfuggono al controllo delle loro capacità e non forniscono alcun riscontro delle loro vantate proprietà curative (che vengono "donate" in cambio di denaro).
Ulteriore possibilità, che tutte le guarigioni che avvengono in contesti religiosi siano dovuti ad un intervento sovrannaturale, ben lontano da statistiche o esperimenti.
Come detto prima però, si entra in un terreno molto delicato perchè chi crede in un intervento divino non accetterà alcuna spiegazione razionale o legata a normali eventi naturali e la fede non è un argomento di questo blog. Per questo l'articolo si ferma qui, in fondo l'obiettivo è, non importa come, raggiungere il risultato sperato: la guarigione di chi vogliamo bene.
Per chi volesse approfondire l'argomento consiglio il recente libro di Luigi Garlaschelli: Lourdes - I dossier sconosciuti, edito da Italian University Press che approfondisce e per la prima volta analizza i documenti originali di casi di miracolo a Lourdes con particolari che mettono sotto una luce "diversa" una storia avvincente ed appassionante.
Alla prossima.
Bibliografia:
De Servorum Beatificatione et Beatorum Canonizatione (liber IV, Cap. VIII, n° 2)
Lo aspettavo da tempo. Uno dei migliori su questo blog.
RispondiEliminaGrazie
Ottimo post, ti segnalo solo due cose per restare in tema, scaturite da un feroce dibattito su Facebook nel gruppo dei Disinformatici tra me e Martino Bellani (feroce in senso buono ;)), una riguardo una presunta ricrescita di un arto nel 1640 (e ovviamente non verificabile vista l'epoca) l'altra della testimonianza di un medico a Lourdes del 1903, addirittura premio Nobel (anche se come sappiamo non è sinonimo di infallibilità)
RispondiEliminahttp://www.et-et.it/libri/IM/IM_main.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Viaggio_a_Lourdes
Sono un cattolico, non particolarmente credente nei miracoli (nel senso indicato qui). In particolare, se davvero Dio salva solo lo 0,x per milione di malati mi sembrerebbe discretamente stronzo, e tutti gli altri? Un po' come quelli che ringraziavano Padre Pio per aver scampato il naufragio della Costa Concordia, gli annegati erano miscredenti?
RispondiEliminaTanti anni fa ho conosciuto una signora il cui figlio accompagnava regolarmente i "treni della speranza" a Lourdes. Il poveraccio inciampò in un gradino durante uno dei viaggi, batté la testa, e rimase lì. Ancora più stronzo, colpire proprio uno che si dava da fare per aiutare i sofferenti?
Interesante anche la feroce rivalità tra i santuari mariani. Mia ex suocera (morta 15 anni fa dopo diverse sfighe) veniva regolarmente invitata a pregare ai vari santuari lombardi. Una volta si lasciò sfuggire un "sì, me l'ha detto anche Tizio, che ha pregato per me al santuario Y", ricevendo un'occhiata incenerente dall'interlocutrice, devota del santuario X.
Sulla storia di Messori relativa alla "gamba ricresciuta" i particolari che non tornano sono tanti. Difficile analizzare un fatto del 1600, ma nella ricostruzione più probabile il miracolato campava di elemosina con un finto moncherino e la gamba piegata all'indietro. Scoperto accidentalmente dai familiari, dovette inscenare il miracolo.
Mi piace andare a Lourdes accompagnando i malati che scelgono di fare il viaggio perché posso,dare loro qualcosa. Non mi esprimo sui miracoli perché non è su quello che baso le mie personali convinzioni. Devo però riferire che un anno, durante un pellegrinaggio franai rovinosamente al suolo mentre mi inchinavo per baciare la mano a un Vescovo. Il degno prelato mi afferrò al volo, io peso.sui 90 chili, e mi ruppi comunque un menisco. Alla faccia del miracolo!
EliminaWeWee,
RispondiEliminanel suo lirbo "L'illusione di Dio" Richard Dawkins parla di varie trial clinici fatti per scoprireil potenziale delle preghiere.
Lui conlude che hanno l'effetto quasi negativo.
Conosci il caso?
Io non sono buonista per cui non disdegno di discutere persino di religione. Del resto il "pensiero religioso", indipendentemente dalla religione specifica in questione (sono tutte grosso modo antropologicamente identiche), è una tipologia di funzionamento della mente umana che si applica persino a campi non strettamente "religiosi".
RispondiEliminaLa fede calcistica è un esempio: si sostiene una squadra di calcio per motivazioni assolutamente irrazionali e impossibili da sostenere logicamente. Anche la componente campanilistica ha ben poco senso di esistere... solitamente le squadre hanno di locale solo il nome, mentre i giocatori vengono da mezzo mondo (idem proprietario e allenatore).
Comunque ci sono altri esempi di fede, ovunque si tenda ad applicare una fiducia incondizionata in mancanza di prove oggettive e comprovate (non richieste e spesso pure osteggiate). Visto che l'argomento di questo blog è proprio la fede nelle medicine alternative, direi che si parla proprio di fede.
Inutile girarci intorno e fare i vaghi quando si parla di fede religiosa, solo perché i fan della religione sono numericamente di più dei fan dell'omeopatia. I numeri non fanno la forza di una idea sbagliata.
Se si vuole criticare un metodo di pensiero oggettivamente sbagliato, ovvero dare fiducia incondizionata a qualsiasi cosa ci venga proposta tramite un principio di autorità (dal guaritore come dal prete), allora si deve avere il coraggio di andare fino alla radice del problema.
Tutto questo, voglio precisare, non è strettamente collegato alla credenza in un particolare dio. Ognuno è libero di credere quello che preferisce, ma solitamente la persona sensata mette le evidenze oggettive davanti alle proprie convinzioni soggettive.
Quest'ultima frase significa che se uno mi dimostra che una cosa è sbagliata OGGETTIVAMENTE, non posso invocare la fede come scusante ma devo accettare l'evidenza.
In altri termini visto che non posso escludere che Dio esista non posso negare la fede in senso stretto, ma se assumo che la divinità agisca sul mondo sensibile allora la rendo "fallibile e comprovabile", ovvero posso "misurare" il suo effetto. Se tale misura fallisce sono costretto ad accettare uno dei due fatti:
1) La divinità in questione non esiste
2) La divinità in questione non agisce sul mondo sensibile o non lo fa in modo misurabile (quindi niente guarigioni, per definizione "misurabili").
Qualunque altra conclusione è illogica o blasfema, come già notato in un commento precedente.
@ Grezzo: un miracolo del 1640 è chiaramente inattendibile (anche se esistesse chissà quale documentazione), nella stessa epoca persino il pianeta Terra era per buona parte ignoto e la medicina era più che agli albori, non era nemmeno ben conosciuta la circolazione sanguigna ed ancora vigeva la credenza della "generazione spontanea" (gli insetti si creavano dal nulla nella carne putrefatta). Insomma, se Dio ha smesso di compiere miracoli "impossibili" nel 1600, evidentemente ultimamente dev'essere molto impegnato. L'altra storia è simile alle altre: una malattia che oggi non farebbe gridare al miracolo se guarisse spontaneamente, certo, una bella dose di fortuna serve sempre, ma la guarigione spontanea da un'infezione non è da considerare un miracolo.
RispondiEliminaConosci il caso?
No, ma è tra i libri che devo leggere.
In ogni caso credo di capire il suo ragionamento (simile a quello che riguarda Lourdes): se facessimo una statitica sugli effetti della preghiera sulle malattie, visto il numero di preghiere e di fedeli, il bilancio sarebbe piuttosto negativo. Ma come già detto si entra nel campo "spinoso" della fede...
I sette esempi riportati sono relativi in sei casi a femmine e in uno a un maschio.
RispondiEliminaÈ casuale o rispecchia la percentuale totale nei "miracoli"?
È casuale o rispecchia la percentuale totale nei "miracoli"?
RispondiEliminaLa percentuale è casuale (sono i casi che mi sono sembrati più "discutibili") ma la stragrande maggioranza di miracoli riguardano femmine (51 miracoli contro 16)
Ottimo post, pacato, discorsivo, ma molto incisivo.
RispondiEliminaPur non credendo nella religione, sono d'accordo con te quando dici che la forza della preghiera può fare grandi cose in chi crede profondamente.
Questa non è altro che la dimostrazione di quanto forte possa essere la volontà umana e ci serve da faro per ricordarci che nonostante i grandi progressi della scienza medica, le cose da scoprire e spiegare sono ancora moltissime. :)
Sul cosiddetto miracolo della gamba ricresciuta, si veda questo mio contributo
RispondiEliminahttp://sites.google.com/site/luigigarlaschelli/imieidubbisulmiracolodellagambaricresciu
WeWee
RispondiElimina"Conosci il caso?
No, ma è tra i libri che devo leggere.
In ogni caso credo di capire il suo ragionamento (simile a quello che riguarda Lourdes): se facessimo una statitica sugli effetti della preghiera sulle malattie, visto il numero di preghiere e di fedeli, il bilancio sarebbe piuttosto negativo. Ma come già detto si entra nel campo "spinoso" della fede..."
Non ho sottomano il libro e quindi vado a memoria, ma mi sembra in effetti, come dice Giacomo Nardi, che ne "L'illusione di Dio" si riportano i risultati di test in doppio cieco, fatti proprio per verificare sperimentalmente l'eventuale efficacia di un gruppo di persone che prega per un ammalato.
Se non sbaglio erano stati fatti tre gruppi di malati, uno dei quali sapeva che c'era gente che pregava per lui, uno che non lo sapeva e uno che non aveva gruppo di preghiera per aiutarlo.
Dai risultati, i soggetti che sapevano di avere il gruppo che pregava per loro avevano addirittura una guarigione piu' difficoltosa degli altri (mi sembra si azzardasse l'ipotesi che, per un malato, sapere di avere persone che pregavano per lui potesse aumentare l'ansia, con quello che questo puo' comportare)
----Considerando soltanto le persone affette da malattie, un calcolo approssimativo parla di almeno 100.000 malati (ma è una stima molto bassa, dovrebbero essere molti di più) giunti sul posto. In base a questo numero e visti i 67 miracoli "riconosciuti", la percentuale di guarigioni sarebbe bassissima, molto più bassa di quella prevista per le guarigioni spontanee, meno di un caso su un milione di malati,----
RispondiEliminaNon mi tornano i conti, è probabile un refuso? Così come è messa la frase mi risulta meno di un caso su mille, WeWee potresti controllare?
@ Luigi Garlaschelli, interessante analisi! Molto utile per analizzare come possono essere andati in realtà i fatti, mi sa che il dibattito continua.
RispondiEliminaWewee, capisco che non vuoi innescare infinite diatribe, polemiche e risentimenti di vario genere in qualcuno dei tuoi lettori, ma in realtà l'argomento fede lo stai toccando eccome. La nostra religione è ricchissima di fenomeni miracolistici: si va dalle guarigioni ai santoni con le stimmate, dalle ostie che levitano a madonne che piangono; e non dimentichiamo che il miracolo è inoltre uno dei presupposti richiesti dalla Chiesa per la santificazione di qualcuno.
RispondiEliminaChe poi non ho capito per quale motivo Dio, se proprio ha voglia di dare prova della sua potenza, debba esibirsi in queste esibizioni da baraccone. Non potrebbe, per esempio, guarire in un colpo solo e in modo definitivo tutti i pazienti dei reparti di oncologia pediatrica del mondo?
Chiedo venia: mi sono esibito in una ripetizione...
RispondiEliminaI requisiti per definire una guarigione miracolosa...sembra un compendio del testo 'Delle Cure secondo il metodo Simoncini'
RispondiEliminaE non scherzo affatto, non c'e' un solo punto che non sia stato sostenuto o descritto qui o la da Simoncini e accoliti nei racconti e nelle testimonianze.
L'onnipotenza e' di Dio, il delirio degli uomini.
@Stefano "Che poi non ho capito per quale motivo Dio, se proprio ha voglia di dare prova della sua potenza, debba esibirsi in queste esibizioni da baraccone. Non potrebbe, per esempio, guarire in un colpo solo e in modo definitivo tutti i pazienti dei reparti di oncologia pediatrica del mondo?"
RispondiEliminaSei un grande. Permettimi di riciclarla.
@Irene: fai pure!
RispondiEliminaRicordate il caso di Antonietta Raco? Era una donna barese cui era stata diagnosticata la SLA, che negli anni l'aveva costretta alla sedia a rotelle. Recatasi a Lourdes nel 2009, aveva ripreso a camminare senza alcun aiuto dopo le rituali abluzioni in acqua santa e una esortazione della Madonna (questa leggetela come volete ;-)). Si gridò subito al miracolo. Giornali e tv, con l'accuratezza tutta italiana tipica di questi casi, giocarono la carta del sensazionalismo, liquidando sbrigativamente tutte le voci che invitavano alla prudenza.
Vespa dedicò al caso una puntata letteralmente celebrativa. Unica voce fuori dal coro: la vedova di Luca Coscioni, i cui tentativi di analisi razionale furono sommersi dalla smania di miracolo di tutti i presenti e del conduttore.
Alla miracolata era rimasto solo un lieve disturbo ad una gamba (miracolo parziale?), sede dei sintomi d'esordio della malattia.
E il sostanziale no comment del neurologo che l'aveva in cura (che si dichiarava incapace di dirimere la questione con le conoscenze scientifiche attuali) sembrava sancire la resa della scienza di fronte ai misteri che, a quel punto, la sola Fede poteva sondare.
Quasi nessuno avanzò in quei giorni l'ipotesi di errori nella diagnosi, non infrequenti nei casi di SLA, diagnosticabile solo a seguito di esclusione di altre patologie simili (vedasi il caso del fisico Stephen Hawking); e la voce di chi lo fece passò ovviamente in secondo piano.
Ci sono stati aggiornamenti sulla faccenda? E' il sessantottesimo Miracolo della storia di Lourdes?
Io sono cattolico, lo dico soprattutto per sottolineare che conosco l'ambiente, e voglio qui sottolineare che rispetto all'obiettivo del blog, ovvero scovare bufale che impediscono alle persone di curarsi correttamente, che ingannano i malati spingendoli lontani dalle terapie giuste e facendo loro danno, Lourdes, i miracoli o presunti tali non c'entrano nulla.
RispondiEliminaPrima di tutto per definizione un miracolo è un'eccezione all'andamento naturale delle cose che anzi diciamo "conferma la regola", ovvero non nega affatto la scienza, se non vi fosse una scienza ritenuta vera e accettata non si griderebbe al miracolo eccezionale per qualcosa che la viola.
Ma soprattutto mi preme far notare che come cattolico impegnato per quasi 2 anni ad assistere alla malattia e alla morte di mia mamma per tumore al polmone ma, sottolineo MAI nella Chiesa c'è stata una opposizione alla medicina, o che so, un suggerimento ad affidarsi alla preghiera come alternativa alle terapie, piuttosto il contrario, amici preti che mi sono stati vicini incoraggiavano a non arrendersi e a non dubitare delle cure, non scoraggiarsi, magari suggernedo se conoscevano qualche medico da cui andare, qualcuno con cui parlare, e la preghiera (comprese le immancabili acque di Lourdes e i santini che mi venivano portati in casa dalle beghine di turno, che cmq ringrazio) erano intesi come un aiuto parallelo e una consolazione.
Riguardo ai problemi di diagnosi in tempi lontani sono perfettamente d'accordo, sul numero minore di remissioni spontanee a Lourdes rispetto alla media mi permetto di pensare che paradossalmente per Lourdes ci sono controlli molto più stringenti per proclamare l'inspiegabilità di una guarigione, non credo che quando accade in una corsia di ospedale ci sia sempre una commissione di diversi esperti che faccia per anni e anni verifiche, cerchi prove e contro-prove.
Oggi la Chiesa cattolica non consiglia più cose simili, perchè sanno che verrebbero massacrati facendolo. Ma per secoli (e ricordiamo che, ad esempio, il Medioevo è durato mille anni, durante i quali i cattolici torturavano, bruciavano le persone vive sui roghi, imponevano il velo alle donne, facevano guerre sante, depredavano ecc) la Chiesa ha ferocemente ostacolato la medicina condannando milioni di persone a morire tra atroci sofferenze.
EliminaI miracoli non esistono. In medicina si distingue tra evento improbabile (in positivo o negativo) e impossibile. A Lourdes e altrove sono avvenuto solo eventi spiegabili. E 64 ''miracolati'' su 100 milioni di malati (dati ufficiali della Chiesa) sono ridicoli.
Le religioni sono come la magia: proliferavano e proliferano dove c'è bassa istruzione, disperazione ecc e sono destinati a scomparire in futuro. Non a caso i migliori Paesi del mondo (Norvegia, Danimarca, Giappone ecc) sono composti a stragrande maggioranza da non credenti. Più aumenta lo sviluppo più crolla la religiosità. In futuro tutti saranno così.
Bell’articolo, ma non riesco a non commentare un passaggio:
RispondiElimina“è quindi inutile ed improduttivo delinearne i limiti con un metodo scientifico o discutendone le contraddizioni”
Perché? Innanzitutto, esistono atei che erano credenti, e questo dimostra che la fede non è “incrollabile”. Poi, se un sistema ha dei limiti logici e delle pesanti contraddizioni interne, perché sarebbe inutile ed improduttivo farlo notare? Poi ovviamente il blog è di chi lo scrive e ci scrive quello che vuole, ma non sono d’accordo sul definire “intuile e improduttiva” la ricerca della verità.
in realtà l'argomento fede lo stai toccando eccome.
RispondiEliminaSì, ma solo sfiorandolo senza entrare nel merito delle credenze personali. Non è il luogo adatto, si scatenerebbero diatribe infinite e soprattutto polemiche, che non mi piacciono. Già le polemiche si leggono quando si discute di omeopatia, figurati se si discutesse di...Dio.
se un sistema ha dei limiti logici e delle pesanti contraddizioni interne, perché sarebbe inutile ed improduttivo farlo notare?
Perchè si andrebbe parecchio fuori dall'argomento del blog e si discuterebbe di un tema che per forza di cose coinvolge intensamente chi ne parla.
Da medico posso dire che l'omeopatia è una baggianata, non voglio dire che i miracoli non esistono perchè gran parte della loro esistenza è "dentro" chi ci crede, non nella logica né nella scienza. Non si può discutere (a mio parere) scientificamente di Dio perchè una discussione prevederebbe varie posizioni mentre per la scienza Dio non esiste e quindi non esisterebbe nemmeno discussione.
Concordo sul fatto che questo non sia il luogo adatto per parlare di Dio, della sua esistenza o non esistenza.
RispondiEliminaLa scienza, per come la vedo io, si occupa di spiegare, conoscere e, per quanto possibile, agire sulle cose così come vanno qui su questa terra. Non si occupa dell’esistenza o meno di Dio. Un atteggiamneto pragmatico molto simile, a mio avviso, a quello di molte filosofie orientali. La scienza non si interessa di Dio. Quello di interessarsi di Dio non è un altro campo di gioco della scienza ... è proprio un altro sport (un po’ come il massaggio ai piedi di Pulp Fiction).
Ed è il motivo per cui penso che l’esistenza o meno di miracoli, o la conferma/smentita che un miracolo sia davvero tale (inteso come fenomeno inspiegabile dalla scienza attuale) non possa in alcun modo essere utilizzato per confermare o smentire l’esistenza di Dio.
Se il miracolo c’è, bene. Dimostra al più i limiti della scienza odierna, non necessariamente che Dio esista. Se il miracolo non c’è, bene lo stesso. Dimostra la potenza della scienza odierna, non necessariamente che Dio non esista.
Su Dio, per definizione, la scienza può dire ben poco. Se non che, se esistesse, ha creato il mondo che funziona in un certo modo e con certe leggi più o meno comprensibili e manipolabili. Per parlare di Dio in termini di esiste/non-esiste si dovrebbe cambiare sport.
MAI nella Chiesa c'è stata una opposizione alla medicina, o che so, un suggerimento ad affidarsi alla preghiera come alternativa alle terapie, piuttosto il contrario
RispondiEliminaMi fa piacere la tua esperienza personale ma se non sbaglio luoghi come Lourdes o Fatima hanno di fatto un'intera organizzazione dedicata ai malati. Se non ci fosse alcun legame tra il luogo sacro e la malattia non esisterebbero i "miracoli" e nemmeno le commissioni che giudicherebbero terreni quei fenomeni.
Da noi c'è tutto ciò che ruota attorno a Padre Pio, anche lì, se non sbaglio, c'è tutto un sistema dedicato a chi chiede guarigioni ed intercessioni sulla salute.
Grazie per la risposta, non intendo fomentare polemiche, specialmente se il tenutario del blog dice di volerle evitare :P
RispondiEliminaDico solo che, invece, a mio parere la scienza può eccome parlare di divinità varie, la scienza è l’unico metodo che abbiamo di conoscere la realtà, se secondo il nostro metodo di conoscere la realtà, la divinità X non esiste, questo ha delle implicazioni (nella fattispecie, i miracoli, ma non solo) che un articolo come questo dovrebbe (e in effetti lo fa, anche se velatamente) tenere in considerazione.
D'accordo con Alexandre. E infatti non dovremmo avere remora alcuna a considerare i miracoli niente più che leggende popolari. Alle quali si è certo liberi di credere; tenendo però ben presente la differenza tra credere e capire.
RispondiElimina@ wewee è assolutamente ovvio che c'è un legame tra luoghi sacri e malattia perchè c'è un legame tra religione e i vari aspetti di tutta la vita quindi figuriamoci la malattia. Il punto importante, ed è importantissimo eprchè siamo su questo blog, è che a differenza di tutti gli altri casi che riporti negli altri post in cui vi è un danno per il malato nel credere in qualcosa, nell'affidarsi a chicchessia da criminali come Simoncini e Hamer allla più ingenua erborista, perchè sono sempre pratiche alternative alle vere cure, qui invece non c'è alcun distoglimento dalla cura, nessuno rinuncia alla chemio per affidarsi alla Madonna di Lourdes, insomma, e se lo fa è per propria pazzia, certo nessuno nella Chiesa glielo chiede, al contrario.
RispondiEliminaQuindi mentre Simoncini & company pretendono di piegare la scienza e modificarla a proprio piacimento, i miracoli di Lourdes non interferisocno assolutamente con la validità delle leggi della fisica o della medicina.
a differenza di tutti gli altri casi che riporti negli altri post in cui vi è un danno per il malato nel credere in qualcosa, nell'affidarsi a chicchessia da criminali come Simoncini e Hamer allla più ingenua erborista, perchè sono sempre pratiche alternative alle vere cure
RispondiEliminaNon mi pare di aver scritto che le preghiere o affidarsi alla religione siano truffe sulla salute, anzi, ho scritto chiaramente che non entro nel merito della fede perchè rispetto chi crede, quello che penso a proposito lo tengo per me, ma l'articolo si concentra sui "miracoli" analizzandone per quanto possibile l'aspetto medico. Il resto lo lascio ad altri contesti.
qui invece non c'è alcun distoglimento dalla cura, nessuno rinuncia alla chemio per affidarsi alla Madonna di Lourdes, insomma, e se lo fa è per propria pazzia
Mah, nella mia esperienza, ho incontrato quelli che rinunciano alle terapie per affidarsi ai ciarlatani ma anche quelli che lo fanno per "chiedere una grazia". In genere non li rivedo per sapere com'è andata a finire. Sulla loro pazzia, non sono del tutto convinto che si tratti di infermità mentale...ma anche qui, andremmo troppo fuori tema.
Attento comunque a generalizzare, anche la religione ha le sue belle gatte da pelare in tema di salute, che non si dia la colpa solo ai medici brutti e cattivi che sono la rovina del mondo.
;)
Io, da atea, la penso esattamente come Gianni: frequento da tempo un ospedale ad alta concentrazione di religiosi (suore in corsia anche come infermiere) e, anche se invitano a pregare (devo dire che si propongono con molta discrezione) non ho mai sentito suggerire di lasciare le cure. Del resto qui a Roma c'è anche la facoltà di Medicina dell'Università Cattolica, e insegnano la stessa roba delle università statali, oltre che diversi ospedali di preti e suore o anche extraterritoriali.
RispondiEliminaQuindi la preghiera sarebbe un qualcosa di più, che sia per il miracolo o per aiutare ad affrontare la malattia o darsi una spiegazione (che poi, hai detto niente!).
Se poi qualcuno abbandona le cure per chiedere la grazia, di follia in questo mondo ce n'è, sia tra i credenti che tra i non credenti!
Io sono cristiano e mi sono confrontato molte volte con la sofferenza dei miei cari e ho cercato conforto nelle scritture per farmi coraggio, ma per le cure ho sempre fatto affidamento alla medicina e continuo a farlo. Mia moglie e la sua famiglia sono cattolici praticanti e non si affidano ai miracoli, ma alla moderna medicina.
RispondiEliminaLa chiesa non è un monolito e diverse forme di religiosità sono presenti al suo interno. Se è vero che nei Vangeli sono presenti i racconti di miracoli compiuti da Gesù è altrettanto vero che lui stesso ha detto di non attaccarsi maniacalmente alla vita terrena. Purtroppo credere nei miracoli è più facile che affrontare la vita con coraggio.
Secondo me il miracolo stile lourdes è solo un aspetto, e forse quello meno nobile, del miracolo vissuto dai credenti (premetto che io non lo sono). Ipotizziamo che il sig. Pinco abbi ala gravissima malattia A e vada dal medico, e questo gli dica che che facendo la cura B ha il 15% di probabilità di sopravvivere e guarire. Beh, se sopravvive, se è ateo dirà che gli è andata di lusso in quanto è stato in una risicata probabilità statistica, se è credente ed ha pregato giorno e notte, potrebbe viverlo benissimo come un miracolo anche se sappiamo tutti che dal punto di vista strettamente scientifico non lo è.
RispondiEliminaSecondo me la fede è anche un'altra ottica con cui si vedono gli stessi episodi della nostra vita. Io che sono ateo li vivo in un modo, che è un credente li vive in un altro.
E scommetto che di miracoli come quelli che ho descritto io a Lourdes ce ne sono moltissimi.
qui invece non c'è alcun distoglimento dalla cura, nessuno rinuncia alla chemio per affidarsi alla Madonna di Lourdes
RispondiEliminaMa hai letto questa notizia?
http://tinyurl.com/75wxf3u
bel post,complimenti!
RispondiEliminaper quanto mi riguarda,da atea,ho sempre pensato che queste guarigioni fossero dovute ad una reazione potentissima del sistema immunitario scatenata dalla forte suggestione dell'evento (visioni,pellegrinaggi etc..)Credo che il nostro cervello,le cui funzioni ancora non sono state capite e studiate al100% dalla medicina,sia più potente di quello che pensiamo (vedi effetto placebo).Forse è lui il vero "Dio" :-)
Comunque la spiegazione che a volte mi è stata data da persone credenti è che Dio agisce in modo misterioso,per cui è inutile replicare che potrebbe guarire in un colpo solo tutti i malati del mondo...cioè,è come dire "non cercare spiegazioni logiche,è così punto e basta, o ci credi o no". ma che vuol dire?!...sono ragionamenti senza senso questi secondo me.
l'autore del blog è molto corretto nei confronti della Fede,mentre altri utilizzano le teorie degli scienziati,e quindi nemmeno le proprie,per definire i credenti(sottolineato) degli allocchi,creduloni etc.Io da credente e da operatore sanitario(non specifico la qualifica)ritengo che la Fede è spiegabile solo a chi ce l'ha e non per questo si è portati a credere a tutto ciò che è soprannaturale o che ci viene raccontato.L'amore,il sentimento per Dio è soprannaturale e io da ex laica ancora non so spiegarmelo.C'è forse una teoria scientifica che può spiegarmelo.Sono sempre pronta ad ascoltare chi sa o pensa di saperne più degli altri(non faccio nomi perchè noti)
RispondiElimina@jojo
RispondiEliminaLa “teoria di uno scienziato” normalmente è qualcosa che ha un riscontro reale. Usarla significa rifarsi a fatti testati e dimostrati, la maggior parte delle volte. La fede è accettazione di un sentito dire. Che tu non ti sappia spiegare una cosa non significa che la causa sia soprannaturale. Si, ci sono teorie scientifiche che spiegano come sia il tuo cervello a causare quelle che tu chiami “sensazioni”, ma è un intero campo della medicina che non è lontanamente possibile spiegare sui commenti di un blog. In ogni caso, si, ci sono spiegazioni scientifiche delle c.d. “sensazioni”, è tutto opera del cervello.
Giusto per sorridere un po' tra un'interessante discussione e l'altra, linko un breve spezzone dell'immensa coppia Troisi & Arena, magari (inconsciamente?) progenitore del bel post di WeWee :)
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=PajNPPeO4wc
@ Oui c'est moi, non è il primo caso e non sarà l'ultima, ma è inutile dire che non c'entrano nulla nè la Chiesa nè i santuari di Lourdes e Medjugorje.
RispondiEliminaribadisco, se dovessimo parlare di fede e miracoli ci sarebbero da fare discussioni lunghe km, e qualche centinaio di blog appositi, ma se ci atteniamo alla mission di questo ottimo blog, in Lourdes non vi è alcun pericolo per la corretta cura della salute umana, nessun distoglimento dall'utilizzo della scienza medica. Tutto qui.
@Gianni.
RispondiEliminaSicuramente non si distoglie nessuno dai protocolli sanitari, ma qui si vuole dire che l'effetto terapeutico del pellegrinaggio a Lourdes, Fatima o Medjugorie, per quello che si è visto finora, è nullo; o semmai dovuto ad un forte effetto placebo. Non vogliamo togliere una speranza a chi è disperato? Va bene, stiamo al gioco. Ma il fatto che una guarigione sia inspiegabile con le attuali conoscenze scientifiche non significa assolutamente che sia da attribuirsi all'intervento di una qualsiasi divinità. E qua il discorso si allargherebbe all'onere della prova.
Sostenere l'autenticità dei miracoli significa disinformare; significa sostenere cose non dimostrate generando false speranze.
linko un breve spezzone dell'immensa coppia Troisi & Arena, magari (inconsciamente?) progenitore del bel post di WeWee
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=PajNPPeO4wc
LOL, era subito venuto in mente anche a me, però siccome posto ovunque spezzoni di Totò e Massimo Troisi, stavolta mi sono astenuta per non sembrare campanilisita (essendo napoletana):-) Però mai come stavolta riferimento è più azzeccato :-D !
ma se ci atteniamo alla mission di questo ottimo blog, in Lourdes non vi è alcun pericolo per la corretta cura della salute umana, nessun distoglimento dall'utilizzo della scienza medica. Tutto qui.
RispondiEliminaOk, allora vogliamo dire (ma non lo diciamo) che tali santuari lucrano sulla creduloneria dei fedeli disperati? E non sono alla stessa stregua dei vari omeopati/maghi/stregoni/agopunturisti/pranoterapeuti che lucrano allo stesso modo (però se scoperti vengono indagati, processati e [forse] condannati)?
@ Stefano e Oui c'est Moi, prima di tutto diciamo, soprattutto trovandoci su questo blog, che il fatto che la religione e i miracoli non distolgono da alcuna cura sanitaria è già il 90% della storia e dovrebbe quasi bastare a chiudere il discorso, non è certo un dettaglio, ma volendo andare più a fondo diciamo anche che non siamo di fronte a una pur innocua credenza totalmente inefficiace ma psicologicamente utile (della serie "facciamoglielo credere che è più contento") come aggiungere alla chemio vitamine per un malato di cancro, ad esempio, perchè abbiamo parlato di guarigioni effettivamente inspiegabili, che esistono, anzi le remissioni spontanee sembrano essere di più in ambito "laico", per dire, quindi al massimo si tratta di dare una spiegazione religiosa e opinabile a un fatto però reale. E se un laico si trova a sperare fortemente in una remissione spontanea di un tumore di un familiare io non posso dirgli che è qualcosa di impossibile che spera, al massimo che è rarissimo, cosa che sa bene, come sanno bene della estrema rarità del miracolo tutti i fedeli, non ci è infatti alcuna promessa di causa-effetto tra la preghiera e il miracolo, per dire.
RispondiEliminaQuindi cade anche l'accusa di lucrare sulla creduloneria, che cadrebbea cnhe per altri 2 motivi fondamentali:
1) chi organizza, accoglie, porta le persone a Lourdes crede anch'essa, è religiosa, come chi sta accompagnando, a differenza del mago di turno che nell'80-89% dei casi è consapevole di stare fingendo qualcosa
2) La stragrande maggioranza dei pellegrini non va a Lourdes per ottenere qualcosa in cambio, altrimenti ben pochi tornerebbero come fanno dal 1858 ad aoggi, se ci fosse questo commercio do ut des, che invece evidentemente non avviene.
1) chi accompagna i malati a Lourdes, sia esso medico, infermiere o volontario senza competenze specifiche, non viene retribuito, anzi paga di tasca propria viaggio, vitto, alloggio, assicurazione e divisa 2) le terapie le prendiamo tanto sul serio che non si parte se a bordo del treno non ci sono professionisti qualificati. Inoltre ci si attrezza di tutto punto con farmaci, presidi sanitari di vario tipo e materiale per i soccorsi d'urgenza.
Elimina3) non si accettano malati gravi e/ o acuti se il curante sconsiglia il viaggio
4) i malati sono ospitati in strutture attrezzate circa come RSA. Comunque ci si rivolge, se occorre, al SAMU ( equivalente al nostro 118 ) e all'ospedale civile, molto ben attrezzato
5) per l' etica cattolica esiste l'obbligo morale grave di,accettare le cure opportune e necessarie.
Articolo molto bello, pacato, serio; apprezzo l'autore perchè non è di quelli perennemente arrabbiati con il mondo intero, ma si dimostra pronto a rivedere la sua posizione purchè si discuta sui fatti.
RispondiEliminaSi sta parlando di miracologia e fede da una prospettiva principalmente cattolica, girando un po' su youtube, ci sono diversi filmati di miracoli in diretta, il background è cristiano-pentecostale, ve li linko
Donna che si alza dalla sedia a rotelle dopo 23 anni
e poi l'articolo sul caso del Daily Mail
Daily Mail
Ragazza cieca da un occhio e ipovedente dall'altro che recupera la vista
Ragazzo senza orecchio che comincia a sentire dall'orecchio inesistente
Navigando oltre ci sono molti filmati di questo tenore, alcuni più spettacolari altri meno, la straordinarietà degli eventi qui è evidente, come si può spiegare diversamente?
pronto a rivedere la sua posizione purchè si discuta sui fatti.
RispondiEliminaGià, e come accade per altre guarigioni "miracolose", i video su You Tube come "prova" qui sono proibiti. Valga come avvertimento, grazie.
@ Mat, i pochissimi miracoli approvati dalla Chiesa cattolica sono stati giudicati fatti inspiegabili dopo anni di indagini da commissioni di medici di alto livello, non da video di youtube.
RispondiEliminaMi spiace, deve essermi sfuggito qualcosa quando ho letto le regole del blog. Come si ricava la "prova" scientifica di guarigione è chiaramente esposto nel corpo post, ineccepibile. Il punto è che prendendo in considerazione solamente il fenomeno circoscritto di Lourdes con la risibile percentuale calcolata del "tasso di efficacia" dello 0.00003335, si rischia di bollare l'argomento come se si fosse dimostrato che l'evento miracoloso non esiste e basta. Ma ci sono altre realtà per nulla famose, dove avvengono fenomeni che potrebbero definirsi quantomeno non-naturali, che non attirano sciami di pellegrini da tutto il mondo e non vantano solenni comitati scientifici (daltronte anche tu hai chiosato che ..in fondo l'obiettivo è, non importa come, raggiungere il risultato sperato: la guarigione di chi vogliamo bene).
RispondiEliminaForse parlerai di santoni e ciarlatani che in cambio di soldi speculano sulla disperazione della gente consigliando di abbandonare le cure ufficiali, e non vedo l'ora, ma per amor di verità non facciamo di tutta l'erba un fascio. Ci sono evidenze diagnostico-strumentali che ti forniranno i singoli pazienti con i loro medici curanti a testimoniare la non-ordinariertà di certe guarigioni, se poi la Scienza non è per noi, ma noi siamo per la Scienza, allora questa si tramuta nella più castrante delle religioni.
@ Mat
RispondiEliminaCi sono evidenze diagnostico-strumentali che ti forniranno i singoli pazienti con i loro medici curanti a testimoniare la non-ordinariertà di certe guarigioni, se poi la Scienza non è per noi, ma noi siamo per la Scienza, allora questa si tramuta nella più castrante delle religioni.
Queste evidenze devono però essere mostrate, i video su youtube non dimostrano nulla. Su youtube c'è anche gente che è "guarita" dal cancro semplicemente affidandosi a ciarlatani, questo però non vuol dire che sia accaduto realmente. Converrai che per la salute le persone debbano preferire metodi consolidati piuttosto che aneddoti, video su youtube e racconti senza alcun riscontro.
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RispondiElimina"Ci sono evidenze diagnostico-strumentali che ti forniranno i singoli pazienti con i loro medici curanti a testimoniare la non-ordinariertà di certe guarigioni"
RispondiEliminaMa se vogliamo cercare la verità, sappiamo che gli episodi aneddotici, per quanto raccontati in buona fede, costituiscono la più bassa e meno credibile delle evidenze. Non è una questione di noi per la Scienza o la Scienza per noi (non significa nulla questa dicotomia!), quanto il fatto che prima di dire che una cosa è plausibile, abbiamo biosgno di ripetibilità e statistica.
Le evidenze aneddotiche di cui parli, anche magari vere, restano appunto confinate all'aneddotica: quando la Scienza non ha prove ragionevoli, archivia. Archivia anche se magari queste guarigioni sono vere! Purtroppo è il prezzo che si paga per evitare che scemenze come astrologia, alchimia, magia dei cristalli, etc. vengano fatte passare per plausibili. C'è sempre qualcuno pronto a giurare che è stato guarito dai cristalli, per esempio. E' aneddotica. Capisci?
Nonostante le religioni tendano a combattere le superstizioni e nel passato lo abbiano fatto anche in maniera violenta, non si può sottacere che esse introducono inevitabilmente nell'essere umano un pensiero magico.
RispondiEliminaInfatti, mediamente un ateo è sostanzialmente e inevitabilmente più immune alla superstizione di un religioso.
Trovo questo post molto interessante.
Volevo sapere se il tema della possessione demoniaca esula dagli argomenti specifici di questo blog o se un giorno potrà essere trattato.
Volevo sapere se il tema della possessione demoniaca esula dagli argomenti specifici di questo blog o se un giorno potrà essere trattato.
RispondiEliminaL'ho già trattato in passato: qui
Nelle prossime settimane compariranno saltuariamente degli articoli passati perchè chi è nuovo e li avesse persi può rileggerli.
A proposito delle "Acque a luce bianca" introdotte in discussione da oui, c'est moi, sono andata a dare una sbirciatina al loro sito ed è interessantissimo, perchè parla un linguaggio non tanto proprio della religione cattolica (Dio, Santi; Madonna), quanto vicino alla new age e medicine alternative (risonanza, riequilibrio etc.). Cosa voglia dire, ci devo ancora riflettere, però un pò mi fa pensare che roba affine alla fuffa omeopatica (accreditata anche su quotidiani e riviste di grande tiratura) commercialmente tiri più del discorso religioso.
RispondiElimina@WeWee,
RispondiEliminagrazie!
ho letto molti articoli, ma questo mi era sfuggito.
Sfuggito anche a me. Bellissimo!
RispondiElimina@ Jotar. Quanto hai ragione. E' cosa non facile esercitare lo spirito critico per chi, fin da bambino, è stato abituato a considerare cosa virtuosa credere a...
Salve, sono un lettore assiduo del blog.
RispondiEliminavisto che questo blog non tratta di temi religiosi, ho formulato una articolata critica ad alcuni passaggi che mi pare abbiano delle forti contraddizioni.
Gli idoli di Med Bunker
Con l'invito al dialogo.
Cordialmente.
a proposito di autoguarigione....
RispondiEliminahttp://www.facebook.com/pages/Gabriella-Mereu-Fans/135937463171468
ritorna la dottoressa mereu! agghiacciante! non si potrebbe denunciare? è da rinchiudere!
@ Stefano, che strano, io ci riesco benissimo a esercitare lo spirito critico. Non è che magari c'entra invece il grado di istruzione, di lettura, di interesse all'infornazione? Ovvero a parità di questi indicatori non vedo molta differenza di credulità tra un credente e un non credente. Anzi. Mi risulta che a differenza dei credenti che trovano il loro "pensiero magico" (definizione errata ma ci siamo capiti) incanalato nella fede, molti non credenti spaziano tra mille superstizioni per soddisfare il bisogno di spiritualità ed è più probabile che siano non credenti a cadere nella trappola dell'omeopatia, dei fiori di Bach e della new age.
RispondiElimina@ Gianni. Non per essere polemico ma di spirito critico, nella tua visione sui miracoli, ne vedo davvero pochino. Per il resto, a me risulta esattamente il contrario, certo a parità di livello di istruzione.
RispondiEliminaE il fatto che la sola fede catalizzi le tendenze al pensiero magico del credente è smentito dalle innumerevoli pratiche pseudo pagane in cui si produce tanta parte della religiosità popolare ( malocchio, benedizione delle verruche, adorazione di madonne con serpenti, adorazione di santi specializzati nella protezione delle più svariate malattie, etc)
RispondiElimina@ Stefano, da cosa vedi il mio povero spirito critico? Dei miracoli io dico come la scienza sono fatti inspiegabili, e ne prendo atto, e che il fatto di attribuirli o meno a un atto sovrannaturale è totalmente ininfluente per la salvaguardia della corretta pratica e conoscenza medica come si cerca di fare su questo blog.
RispondiEliminaL'esempio delle varie credenze pagane mischiate al cristianesimo nel malocchio o altre pratiche del genere non è molto calzante perchè si tratta appunto di superstizioni pre-esistenti, co-esistenti al cristianesimo che si sono adattate a convivere con esso, ma che non ha certo creato il cristianesimo, tanto è vero che sono diversissime da zona a zona nonostante il cristianesimo sia lo stesso. E sono declinanti legate appunto più al tradizionalismo di alcune generazioni anziane un po' ignoranti che alla fede stessa.
Quando sarà finita la generazione delle vecchiette ignoranti (non per colpa loro) e oranti che ora agli occhi dei tanti rappresentano il credente medio, si vedrà come già ora tra i giovani, il numero dei credenti e praticanti sia maggiore tra i laureati ad esempio che tra chi non ha proseguito gli studi. (Attenzione, parlo dei giovani) E che si tratta di una fede sempre più consapevole e meno suprestiziosa che tiene più lontano l'omeopatia o i fiori di Bach di quanto non riescano a fare molti non credenti con meno strumenti culturali o anticorpi contro fattucchiere e stregoni.
@Gianni, Grezzo, Simone Marini
RispondiEliminaNon si può esaurire la questione fede-miracoli considerando semplicemente il fenomeno di Lourdes, perchè dai dati riportati nel post si è dimostrato che questo è tutto fuorchè un luogo taumaturgico, non che i miracoli in sè non siano possibili.
Altra questione sono le terapie alternative che manifestano efficacia pari ad un placebo e
tutt'altra ancora ciarlatani, imbroglioni, delinquenti che in cambio di soldi assicurano guarigione, e sospendendo le cure ufficiali propinano rimedi e trattamenti improbabili..ma in quei casi c'è bisogno di scomodare la Scienza? E' più una questione di Diritto Penale.
Comunque, qualcuno ha mai fatto uno studio retrospettivo raccogliendo dati dei credenti che globalmente rivendicano una guarigione
miracolosa avvenuta in contesti religiosi per ricavare statistiche e ripetibilità? Fino ad allora per la Scienza tutto ciò rimarrà aneddotica..quindi la discussione termina qui e trasloca sul piano teologico.
cosa ne pensa Wewee del caso di Jean Pierre Bely? Una diagnosi di sclerosi multipla nel 1972 avrebbe potuto essere sbagliata? una guarigione come quella avvenuta è improbabile?
RispondiEliminaMi risulta che a differenza dei credenti che trovano il loro "pensiero magico" (definizione errata ma ci siamo capiti) incanalato nella fede, molti non credenti spaziano tra mille superstizioni per soddisfare il bisogno di spiritualità ed è più probabile che siano non credenti a cadere nella trappola dell'omeopatia, dei fiori di Bach e della new age.
RispondiEliminaCome fai ad affermare quanto sopra? A me risulterebbe proprio il contrario e mi farebbe piacere se tu avessi dei dati da mostrare per suffragare la tua affermazione.
Che poi tutto ciò in un blog "medico" mi sembra largamente OT.
In ogni caso, mi sembra sia sfuggito anche ai notiziari: è morto il premio Nobel per la medicina Renato Dulbecco. R.I.P.
Bravo WeWee, un altro bell'articolo.
RispondiEliminaComunque c'è un problema con le cifre riportate.
dovrebbero essere 100.000.000 non 100.000 i malati andati in pellegrinaggio, mentre il tasso del 0.0000335% è relativo ai 67 guariti su 200 milioni.
Mi sono permesso di citare questo post nel mio blog http://faithbunker.blogspot.com/2012/03/se-neanche-lourdes-funziona.html. Fammi sapere cortesemente se per qualche motivo preferisci che venga rimossa la citazione.
RispondiEliminaUn saluto
Fammi sapere cortesemente se per qualche motivo preferisci che venga rimossa la citazione
RispondiEliminaCitando la fonte, come hai fatto, non c'è alcun problema.
:)
Finalmente l'ho ritrovato.
RispondiEliminaSi tratta del capitoletto riguardante le preghiere nel libro "L'illusione di Dio" di Richard Dawkins.
Ovvero,
l'operato di bypass coronarico soggetto e consapevole di preghiera, recupera peggio di un "non pregato " e inconsapevole di esserlo.
Il tutto qua descritto: http://www.ahjonline.com/article/S0002-8703%2805%2900649-6/abstract
Insomma,
la preghiera non è un grande cura, anzi...
Non lo avevo letto, interessante, l'ho inserito nell'articolo...
RispondiEliminaGrazie!
Bellissimo post, dettagliato ed equilibrato!!! Med non deludi mai!!!
RispondiEliminaSul blog di attivissimo c'era una discussione inerente alla fede e all'efficacia della preghiera, per cui questo articolo è venuto a fagiUolo ;) grazie!
RispondiEliminasolita confusione.
RispondiElimina1) le malattie di allora possono forse essere guarite ora, ma non facendo un viaggio a Lourdes.
2) i miracoli documentati sono pochi. Non necessariamente le guarigioni straordinarie/miracolose.
3) la guarigione per essere miracolose deve avvenire improvvisamente, istantaneamente. Questo aspetto è citato, ma poi non considerato dall'articolista.
4) le guarigioni spontanee esistono, ma sono guarigioni spontanee spiegabili scientificamente (influenza, ferite lievi, raffredori, rotture di ossa...tutte guariscono primo o poi). Quelli che vengono giudicati miracoli sono guarigioni che la scienza giudica non spontanemante possibili (oltre che istantanee)
solita confusione.
RispondiElimina1) le malattie di allora possono forse essere guarite ora, ma non facendo un viaggio a Lourdes.
2) i miracoli documentati sono pochi. Non necessariamente le guarigioni straordinarie/miracolose.
3) la guarigione per essere miracolose deve avvenire improvvisamente, istantaneamente. Questo aspetto è citato, ma poi non considerato dall'articolista.
4) le guarigioni spontanee esistono, ma sono guarigioni spontanee spiegabili scientificamente (influenza, ferite lievi, raffredori, rotture di ossa...tutte guariscono primo o poi). Quelli che vengono giudicati miracoli sono guarigioni che la scienza giudica non spontanemante possibili (oltre che istantanee)
solita confusione.
RispondiElimina1) le malattie di allora possono forse essere guarite ora, ma non facendo un viaggio a Lourdes.
RE: Esistono le guarigioni spontanee “miracolose” che si verificano – rarissimamente - sia andando a Lourdes sia rimanendo a casa.
2) i miracoli documentati sono pochi. Non necessariamente le guarigioni straordinarie/miracolose.
RE: Discorso analogo come quello qui sopra riportato: esistono le guarigioni spontanee “straordinarie” che si verificano – raramente - sia andando a Lourdes sia rimanendo a casa.
3) la guarigione per essere miracolose deve avvenire improvvisamente, istantaneamente. Questo aspetto è citato, ma poi non considerato dall'articolista.
RE: istantaneamente è una parola fuorviante. Ad esempio, si immagini un cancro di organo interno, ad esempio, il pancreas, disseminato al peritoneo e agli organi circostanti. Per definire una guarigione istantanea, si dovrebbero effettuare delle TAC con cadenza ogni 5 minuti e, in tal caso, si potrebbe forse anche intercettare il “puff” della nuvoletta, che testimonia la magica sparizione del cancro disseminato del pancreas.
In realtà, nessuno esegue delle TAC ogni 5 minuti. Ma neppure ogni 5 giorni. E forse neppure ogni 5 settimane. E anche ogni 5 mesi è forse inconsueto. E quindi la parola “istantaneo” perde un po’ di consistenza.
4) le guarigioni spontanee esistono, ma sono guarigioni spontanee spiegabili scientificamente (influenza, ferite lievi, raffreddori, rotture di ossa...tutte guariscono primo o poi). Quelli che vengono giudicati miracoli sono guarigioni che la scienza giudica non spontanemante possibili (oltre che istantanee).
RE: Come è già stato più volte scritto, esistono le guarigioni spontanee eccezionali.
L’unico rammarico è che non esista - almeno che io sappia - un registro delle guarigioni miracolose “laiche”.
Ciao a tutti
L’unico rammarico è che non esista - almeno che io sappia - un registro delle guarigioni miracolose “laiche”.
RispondiEliminaEsiste, non un registro cartaceo ma uno scientifico, con i case report che descrivono le guarigioni spontanee. Nelle banche dati scientifiche ne sono descritte centinaia per qualsiasi malattia, tumori compresi. Solo che nessuno va a fare pellegrinaggio in ospedale lasciando fiori e soldi.
;)
Un miracolo con tutti i crismi deve giocoforza lasciare margini di dubbio. Prendiamo, per esempio, la classica domanda "perché Dio non guarisce gli amputati?" Risposta: "per preservare la fede". Infatti, che cosa rimarrebbe della Fede se a Lourdes (o anche a San Giovanni Rotondo) si documentasse l'istantanea ricrescita di un paio di gambe? Ben poco, direi*. Ecco perché il miracolo deve essere connotato da ambiguità, incertezza, e non può essere dirimente: per evitare che la fede perda il proprio importantissimo ruolo.
RispondiEliminaQuesta, a mio avviso, è un'ottima ragione (e io, che non ho fede religiosa, non vedo perché si dovrebbe andare a rovinare il divertimento altrui).
Saluti e buone feste a tutti
Marcoz
*Oddio, la scappatoia per salvare la Fede c'è comunque, e basta citare A.C. Clarke per rendersene conto:"Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.".
Jodorowsky e la Psicomagia. Anche lui cura malattie, sostiene, col teatro magico. Ha imparato dalla maga pachita in Messico. Addirittura voleva curare Gassman dalla depressione.
RispondiEliminaTutto sul libro Psicomagia.
Puoi farne un articolo?
Grazie mille di questo articolo. So già da ora, che non convincerà nessun credente, che vuole credere aldilà di ogni ragionevole dubbio. Posterò il link su Facebook nel gruppo "Dio esiste?". Gruppo di (inutile) confronto per credenti del tipo sopra citato, sia per atei come lo sono io, ma con la differenza\non-differenza degli atei del tipo "Non credo in niente. Scendesse Dio in persona sulla terra, dimostrandomi con prove inoppugnabili la sua esistenza. Io non crederò comunque". Io butto la "bomba" li, in mezzo a questa folla e vediamo cosa succede. Grazie di nuovo. Analisi molto difficilmente confutabile ...anche se qualcuno ci troverà inesattezze, bugie e chissà quali cattiverie nei confronti del proprio credo, convinzioni ed a volte ottusità, non VOLER CAPIRE, che è molto diverso da NON CAPIRE. Mauro Gasperini. Roma 25 Ott. 2015.
RispondiEliminaMi piace citare Zola, il quale disse: "A Lourdes si vedono tante stampelle ma nessuna gamba di legno"...
RispondiElimina