Ho avuto qualche dubbio a trattare questo argomento ma dato che lo ritengo interessante, importante e molto dibattuto ho deciso di parlarne almeno in linea generale. Due premesse sono comunque necessarie: la fede è un sentimento per definizione incrollabile ed è quindi inutile ed improduttivo delinearne i limiti con un metodo scientifico o discutendone le contraddizioni. Per questo motivo in questo articolo non si discuterà di credenze religiose nè di temi sovrannaturali. In più ho cercato di non approfondire l'argomento proprio per non toccare temi che ognuno di noi conserva in un senso o nell'altro come una proprietà preziosa.
Discuterò di quelli che si chiamano "miracoli religiosi", di tutti quegli avvenimenti cioè che riguardano la malattia legati ad un presunto intervento divino.
I fatti dicono che in seguito all'intercessione divina (da parte della divinità alla quale si crede, di un santo o di un personaggio religioso e non è un fenomeno solo cristiano) alcune persone siano state guarite completamente, immediatamente e senza alcuna spiegazione scientifica da malattie ritenute incurabili o allo stadio terminale. In alcune religioni (cattolica ad esempio) è accettabile considerare una guarigione miracolosa come opera diretta del Dio per il quale si ha fede, in altre (la musulmana) Dio non interviene "direttamente" ma permea ogni cosa, "è" in tutto: gli alimenti, i farmaci, le mani dei chirurghi, l'acqua da bere.
I miracoli rappresentano uno degli argomenti più dibattuti e controversi, anche all'interno della stessa comunità cattolica e se sicuramente si tratta di discorsi condizionati da fede e posizioni personali, il clamore da loro suscitato e le emozioni che riescono a richiamare lo fanno diventare un fatto degno di interesse e notevolmente affascinante anche solo dal punto di vista culturale ed antropologico.
La loro forma più conosciuta è sicuramente quella legata ai grandi luoghi di culto, noti e frequentati da milioni di persone ogni anno, che raccontano di inspiegabili ed eccezionali guarigioni da malattie considerate senza speranza di risoluzione. Le località di grande aggregazione religiosa sono famose in tutto il mondo, conosciamo
Lourdes in Francia e
Fatima, in Portogallo, ma altre località meno note e frequentate presentano nella loro storia avvenimenti definiti miracolosi. Sono conosciute guarigioni miracolose in vari luoghi di culto di diverse religioni, così come sono comuni a tutte le religioni le "apparizioni miracolose", cioè la presunta presenza in un particolare luogo o ambiente del Dio a cui si crede o di personaggi a lui legati. Alcune fedi però, non ammettono l'intervento divino diretto ed il miracolo quindi assume tutto un altro significato rispetto a quello della religione cattolica nella quale la mano divina interviene direttamente nel processo sovrannaturale.
|
Un cactus riproduce il nome di Allah (in caratteri arabi) |
Anche la chiesa cattolica afferma di controllare con cura e severità ogni affermazione di "miracolo" religioso: esistono commissioni apposite, un lungo iter medico e delle regole ben precise. Non per niente su migliaia di casi annunciati di "guarigione prodigiosa", solo poche decine raggiungono il rango di miracolo, per la chiesa cioè, la persona guarita da quella malattia ha subìto un intervento sovrannaturale, inspiegabile per la scienza e quindi opera divina.
Un fatto del genere, per essere considerato miracolo, deve avere caratteristiche ben precise, serve infatti che:
- la malattia sia grave, incurabile, o difficile da trattare.
- la malattia guarita non sia all’ultimo stadio o in grado di guarire spontaneamente.
- non sia stato utilizzato nessun farmaco, o, se usato, che ne sia stata accertata la mancanza di effetti.
- la guarigione avvenga all’improvviso ed istantaneamente.
- la guarigione sia perfetta e non difettosa o parziale.
- ogni crisi (ogni grossa modificazione, avvenimento legato alla malattia, ndr.) importante sia avvenuta in un momento precedente la guarigione ed abbia una causa accertata.
- che la malattia debellata non si ripresenti.
Come si vede in effetti i criteri di "miracolosità" sono piuttosto severi ed importanti. Sembra difficile che un caso che superi tutti questi criteri possa essere una "coincidenza" o un avvenimento spiegabile ma come in tutto ci sono diverse posizioni e ragionamenti da fare.
Partiamo dal fatto che la scienza per tutto il periodo di esistenza storica dei miracoli, ha compiuto parecchi progressi. Malattie che nel 1800 erano considerate incurabili (o delle quali non si conosceva nemmeno la causa o il decorso), con gli anni sono diventate perfettamente trattabili o hanno cambiato la loro prognosi seguendo il progresso delle cure. Un esempio per tutti è la tubercolosi, malattia polmonare che mieteva vittime senza particolari possibilità di cura ma che oggi è curabile e trattabile senza complicanze particolari.
Da un lato l'evidenza certificata da medici, commissioni, dalla chiesa e dagli stessi miracolati, dall'altro schiere di scienziati, medici, razionalisti e pensatori che ragionano sulle spiegazioni dei miracoli e sulla mancanza di riscontri certi e scientifici. Alla fine le due parti sono sicuramente condizionate da un dato: la fede.
Cerchiamo quindi di analizzare il fenomeno. Esistono fatti a favore dell'evento prodigioso, altri contro ed anche ragionamenti che lo spiegano (cercano di spiegarlo) con dati scientifici e per limitare la discussione parlerò solo del fenomeno di Lourdes, uno dei più noti e studiati.
Lourdes è una località francese nella quale nel 1858 una contadina
disse di aver visto apparire la Madonna. Il luogo diventò così meta di un eccezionale pellegrinaggio (sembra che fino ad oggi siano oltre i 700.000.000 i pellegrini recatisi a Lourdes)
Sono tre le domande che vengono poste davanti ad un presunto miracolo e come vediamo è proprio in queste che risiedono i principali dubbi sulla natura sovrannaturale degli avvenimenti:
a) C’era veramente malattia?
b) E' una guarigione reale?
c) Della guarigione esiste una spiegazione naturale?
Sull'esistenza reale di una malattia sembrano non esserci molti dubbi, un problema fisico (grave) o c'è o non esiste. In realtà negli anni sono diverse le malattie che poi sono diventate sintomi di altre malattie più grandi o addirittura che sono scomparse dall'elenco delle patologie. L'
isteria ad esempio oggi non esiste più, alcune lesioni che in passato venivano considerati "tumori" oggi sono sintomi di altre malattie o addirittura patologie non tumorali che imitano il comportamento delle neoplasie. Sono
67 i casi riconosciuti ufficialmente come miracoli dalla chiesa, mentre le segnalazioni di guarigioni prodigiose sono migliaia. Provo a fare delle osservazioni. E' bene dire che non è facile studiare accuratamente i casi, bisognerebbe procurare tutta la documentazione e chiaramente per me questo non è possibile, mi baso dunque sui riscontri
ufficiali che si reperiscono su internet (sito ufficiale di Lourdes, testimonianze dirette, saggi ufficiali). Se dividiamo questi miracoli in due periodi, quello che va dal primo caso al 1950 (quindi il periodo dopo la II guerra mondiale) e quello che viene dopo (presumendo che solo nel dopoguerra con l'avvento degli antibiotici e dei moderni macchinari diagnostici la medicina ebbe una grossa evoluzione diagnostico-terapeutica) si nota un particolare:
52 miracoli fino al 1950
15 miracoli dal 1950 ad oggi.
E' curioso come la presenza di miracoli segua l'andamento dei progressi in medicina: molti di più inizialmente, molti di meno dopo. La cosa che incuriosisce e che sembra confermare l'ipotesi di "miracoli" avvenuti solo perchè la medicina non era in grado di spiegare l'evoluzione benigna della malattia, è che tante diagnosi precedenti al 1950 sono molto generiche, a volte evidentemente dovute a problemi sicuramente risolvibili sia con le cure mediche (di oggi) che spontaneamente.
Alcuni esempi possono essere questi casi:
Cachessia da causa ignota (Johanna Bézenac, nel 1904): la "cachessia" è uno stato di profonda prostrazione fisica e psichica (tipica ad esempio di gravi malattie), affaticamento, dimagrimento, debolezza. Può essere dovuta anche a cause psicologiche o a momentanei periodi depressivi. Oggi se una persona fosse gravemente debilitata (senza conoscenza della causa scatenante del problema) e dopo un periodo si rimettesse in salute, probabilmente non si parlerebbe di miracolo, anche in assenza di terapia.
Laringite-bronchite (forse tubercolare) (Rosalie Vildier, 1904): Siamo in epoca pre antibiotica ma la malattia così com'è descritta è passibile di guarigione spontanea e senza reliquati. Oggi, anche senza uso di farmaci, guarire spontaneamente da una laringo-bronchite non sarebbe considerato un miracolo.
Piaga suppurante arto destro (Antonia Moulin, 1907): sembra da "osteite", cioè un'infiammazione ossea. Si tratterebbe quindi di un'infiammazione che ha causato un'ulcera infetta. Non è certo una situazione piacevole ma non si può dire trattarsi di condizione gravissima o di una guarigione inspiegabile. Un'infiammazione come un'infezione possono regredire spontaneamente (oggi con le cure a disposizione anche molto facilmente) e non è escluso che la donna applicasse anche a livello casalingo, semplici rimedi popolari dell'epoca che possono aver facilitato il processo di guarigione. E' piuttosto impreciso affermare che una condizione del genere possa essere considerata "senza speranza di guarigione".
Enterite muco-membranosa (Marie Fabre, 1911): Un'infezione intestinale, probabilmente causa di vari disturbi. La definizione è molto generica, potrebbe trattarsi di condizioni oggi conosciute ma all'epoca misteriose (morbo di Chron, rettocolite ulcerosa) ma anche di malattie croniche che conoscono tipicamente un decorso variabile. Con "enterite muco-membranosa" si potrebbe identificare una enterite da infezione, da parassiti ma anche molte altre condizioni che sono passibili di completa guarigione spontanea dopo un certo periodo di malattia.
Gastro enterite cronica (Suor Marie Delporte, 1892): è un'infiammazione cronica dello stomaco e dell'intestino, sembra di origine tubercolare, a quanto riportato nei documenti. Ma quanti di noi oggi definirebbero miracolosa una guarigione spontanea da gastroenterite?
Affezione oculare, deficit visivo dell'occhio destro (Marie Moreau, 1858): da quanto descritto sembra trattarsi di un'infezione oculare (congiuntivite?) che provocava disturbi visivi e clinici (lacrimazione) all'occhio destro. La guarigione spontanea in questi casi è attualmente assolutamente verosimile mentre in quegli anni senza antibiotici non era così.
Un altro caso dibattuto è quello di
Pierre de Rudder (che non è avvenuto esattamente a Lourdes ma viene inserito come miracolo avvenuto in quel contesto). Pierre, giardiniere, si procura una frattura esposta delle ossa della gamba (tibia e perone). Le testimonianze dell'epoca sono molto vaghe e si limitano alle deposizioni di due vicini del malato. Esistono molte contraddizioni, documenti persi, testimonianze che aumentano con il tempo. La posizione della chiesa vuole che Pierre fosse affetto da una frattura esposta non curata per otto anni che provocava una ferita infetta ("
purulenta"). Arrivato con le stampelle e la gamba penzolante, Pierre tornò in paese sulle sue gambe, camminando e ballando. Colpisce quello che sembra già un miracolo precedente a quello "riconosciuto": come faccia un individuo con una frattura esposta ed infetta (in un'epoca nella quale non esistevano antibiotici) a sopravvivere per otto anni non è dato sapere e soprattutto di questa "frattura risanata" non esiste alcuna documentazione medica.
Il miracolo ha più l'aria di un racconto di altri tempi quindi ma oggi è parte integrante della lista de fenomeni incredibili ed ufficiali di Lourdes.
Dal punto di vista medico e dai dati consultabili da un "privato cittadino" quindi, i dubbi sulla reale "prodigiosità" di questi eventi è lecito.
C'è da dire però che di fronte a questi casi "spiegabili" ne esistono altri davvero sorprendenti. E' il caso delle guarigioni di Francis Pascal, guarito dalle sequele di una meningite che lo aveva colpito da piccolissimo e degli italiani Vittorio Micheli e Letizia Cirolli, il primo guarito da un tumore osseo al bacino, la seconda da un tumore alla tibia, ambedue condizioni molto gravi e la cui guarigione spontanea è davvero da considerare eccezionale e rarissima SE le diagnosi sono corrette (perchè esistono discordanze tra i medici, la commissione di Lourdes ed i tempi di "guarigione"). E' anche vero che come detto non è da tutti esaminare i dati, gli esami ed i referti e quindi ci si basa su ciò che si trova in rete e sulle testimonianze indirette ed una ricostruzione precisa dei casi, in questa sede, è praticamente impossibile.
Notiamo altri particolari: su 67 guarigioni miracolose, almeno 23 risultano da affezioni tubercolari ed i "miracolati" sono 55 di nazionalità francese e 12 non francesi con una significativa maggioranza di miracolati "religiosi" (appartenenti cioè ad ordini religiosi, suore o sacerdoti). Cosa dire poi di casi come quello di Maria Teresa Noblet, "plurimiracolata" ed affetta da una malattia (guarita miracolosamente a Lourdes) per la quale nemmeno il medico che la diagnosticò si pronunciò con sicurezza definendola addirittura "diagnosi infondata"?
Un'altra osservazione interessante è la bassissima percentuale di guarigioni "inspiegabili" in rapporto ai malati che si recano nel luogo sacro. Considerando soltanto le persone affette da malattie, un calcolo approssimativo parla di almeno 100.000 malati (ma è una stima molto bassa, dovrebbero essere molti di più) giunti sul posto. In base a questo numero e visti i 67 miracoli "
riconosciuti", la percentuale di guarigioni sarebbe bassissima, molto più bassa di quella prevista per le guarigioni spontanee, meno di un caso su un milione di malati, un "
tasso di efficacia" dello 0.0000335%, praticamente
nullo.
La provvidenza divina sarebbe quindi meno efficace della forza del corpo di guarire spontaneamente?
Piccolo particolare
semiserio: le "cure a Lourdes" hanno anche
effetti collaterali. Sono diverse le segnalazioni di incidenti, infortuni durante il pellegrinaggio e
denunce agli organizzatori del luogo di culto.
Altro particolare è che non esiste guarigione miracolosa "inconfutabile". Se assistessimo alla ricrescita di un arto in una persona che non lo ha non ci sarebbero spiegazioni mediche o meccanismi ragionevoli che possano escludere l'evento sovrannaturale. Se un miracolo è un evento divino, Dio può
tutto, perchè quindi si "
limiterebbe" a guarire fermandosi a patologie non particolarmente gravi o la cui guarigione spontanea sarebbe possibile? Perchè non compie miracoli assolutamente
impossibili?
La realtà dei miracoli quindi si scontra con due dati materiali ed
oggettivi: non sono mai esistiti miracoli "impossibili" e non tutto ciò che oggi è inspiegabile deve essere per forza un miracolo. Di fronte a queste obiezioni chi ha fede continua a credere chi non ne ha non ha elementi per cambiare la propria opinione.
In realtà districarsi in lunghe discussioni sui miracoli non porta a nulla ed è anche poco interessante: discutere di fede è un controsenso. E' chiaro che non si tratta di dati nè di considerazioni che possono essere portate sul piano scientifico ed è altresì evidente che per la scienza un caso di guarigione inspiegabile non significa necessariamente che esista solo la spiegazione sovrannaturale. Abbiamo visto come tanti casi considerati incredibilmente risolti sollevino molti più dubbi oggi rispetto a quando sono stati identificati, il progresso, le conoscenze, diagnosi e cure più precise, il miracolo resiste e deve resistere a tutto questo.
Per chi non crede al miracolo a questo punto esistono tre spiegazioni possibili:
1) La guarigione spontanea
2) L'errore di diagnosi o la mancanza di terapia che prima del 1950 era comunissimo per i parametri odierni
3) La forza della fede, della volontà e l'innescarsi di meccanismi ancora sconosciuti.
La guarigione spontanea è
possibile, descritta e dimostrata praticamente per tutte le malattie, anche le più gravi. Per le forme tumorali una stima parla di un caso di guarigione spontanea ogni 60.000 diagnosi di tumore. Sono descritte guarigioni spontanee da tumori intestinali, gastrici e da linfomi. E' successo anche in casi molto gravi, per esempio quello di un
paziente con carcinoma gastrico esteso ai linfonodi che ha rifiutato qualsiasi cura e che ai controlli successivi ha mostrato regressione totale della sua malattia.
Per quanto riguarda gli errori diagnostici e terapeutici il discorso è da riferire alla medicina così com'è oggi. Un tumore diagnosticato nel 1820 oggi potrebbe essere una semplice lesione infiammatoria e quindi non essere considerata malattia "inguaribile" e molti "
flemmoni" (ovvero cisti infiammatorie) erano definite "tumori", si tratta di lesioni la cui guarigione senza terapia è plausibile e possibile. E' comprensibile quindi che la diagnosi dei primi anni di Lourdes non potevano mai essere accurate come lo sarebbero state oggi e quelle di oggi probabilmente saranno meno precise di quelle di domani. Argomento a favore di questa tesi sarebbe la "diminuzione" dei miracoli con il miglioramento delle tecniche mediche. Oggi le "regole" dei miracoli di Lourdes sono molto meno severe (per esempio non è più necessario che il guarito non si sia sottoposto ad alcuna terapia) e nonostante questo il numero dei miracoli è in continua diminuzione ed ai giorni nostri non ne avvengono quasi più.
Per quanto riguarda la forza scaturita da esperienze mistiche, lo stesso viaggio a Lourdes per molti malati rappresenta il raggiungimento dello scopo di una vita, la stessa atmosfera è molto carica di emozione, si respira un'aria mistica e misteriosa. Che forza può avere il trasporto religioso sul decorso di una malattia?
Non sembra capace di miracoli ma di avvenimenti importanti questo sì.
Esistono studi statistici che dimostrano come un individuo sostenuto da preghiere sopporti meglio il dolore e guarisca più in fretta degli altri e qui ciascuno può leggere il significato che preferisce, ma è indubbio che sentire il sostegno di una comunità, sentirsi "aiutati" aiuta davvero. La "forza" della preghiera può essere tanto potente che qualcuno l'ha inserita tra le medicine alternative...
strano ma vero!
La forma più studiata di potere della preghiera sul decorso di una malattia è quella relativa alla preghiera "a distanza", quella che può fare chi crede nei confronti di un conoscente che sa essere malato. Si è studiato anche l'effetto della preghiera "ravvicinata", cioè delle sedute di preghiera nella stanza del malato o nelle sue vicinanze.
E' incredibile scoprire che sono diversi gli studi che hanno dimostrato come pregare possa migliorare le condizioni di una persona che non sta bene.
Persino disturbi alla vista o all'udito e persino la
revisione di 10 studi che esaminavano più di 7000 pazienti, avrebbe dimostrato (il condizionale è d'obbligo) come la preghiera influisca direttamente sullo stato di salute di chi ne è destinatario. In un altro interessante
esperimento, sono stati confrontati due gruppi di
animali che presentavano ferite. Un gruppo è stato trattato con un farmaco e con preghiere, l'altro solo con il farmaco. Ebbene, il gruppo che oltre al farmaco aveva ricevuto anche le preghiere ha avuto un
miglioramento più evidente della ferita che si mostrava di di grandezza minore. Sorprenderà ancora di più che la preghiera
migliora i risultati delle fecondazioni artificiali, diminuisce i giorni di ricovero ospedaliero, migliora gli stati ansiosi. Può risultare incredibile ma è così, anche se è chiaro che i fattori che possono influenzare i risultati degli esperimenti sono tanti e poco controllabili, spesso intrinseci all'esperimento stesso, un esempio potrebbe essere quello del sostegno non solo "spirituale" ma anche materiale di chi ha molti amici e parenti accanto a sè: chi riceve molte preghiere probabilmente riceverà più visite, controlli, cure (amichevoli, non mediche) o per esempio si alimenterà meglio. Esistono altri
esperimenti che mostrano come non vi sia alcuna differenza tra il recupero della salute tra chi riceve preghiere e chi non le riceve (a proposito di quest'ultimo studio è molto curiosa la sua conclusione: chi riceve preghiere ha un rischio maggiore di complicazioni).
Altro aspetto interessante è che i miglioramenti della salute in seguito a preghiera riguardano tutte le religioni. In particolare, quella cattolica sembra più efficace nelle malattie "fisiche" (infezioni, tumori, fratture), quella musulmana in quelle psicologiche e psichiatriche (depressione, ansia, schizofrenia).
L'altra faccia della medaglia è relativa all'
effetto placebo della preghiera. Sappiamo di cosa sia capace il placebo e sappiamo come questo sia utilizzato in pratiche alternative come l'omeopatia. L'effetto apparente del rimedio omeopatico nei confronti dei bambini o degli animali sfrutta proprio questa possibilità: il sentirsi curati, seguiti, protetti, allevia le sofferenze e migliora lo stato di salute, poco importa quale farmaco si usi, è già l'atto di "curare" che fa stare meglio. La preghiera quindi agirebbe come un placebo, sapere che un'intero gruppo o una comunità si preoccupa della nostra salute, che c'è chi ci pensa anche quando non è con noi e che la speranza di guarigione non è solo nostra può rappresentare un svolta importante nel decorso di una malattia. Una possibilità che va oltre l'effetto placebo è che le cerimonie religiose (per i credenti), i grandi luoghi di culto, gli "shock" mistici (che accadono tipicamente nei luoghi di apparizioni mariane), sarebbero in grado di agire a livello
subconscio esattamente come un grande avvenimento (il parto, un pericolo imminente, rischio della vita, un'impresa importante) riesce ad agire sul nostro
sistema immunitario. E' un dato di fatto che nella maggioranza delle guarigioni spontanee registrate ufficialmente dalla medicina, si sia notata la presenza concomitante di qualcosa di "importante" nella vita del malato.
Due studiosi (Emerson e Cole) studiarono gli episodi di "
autoguarigione" o guarigione spontanea da tumori maligni analizzandone 176, fu sorprendente notare come il 40% di questi avevano subito durante la malattia un evento "
stressante" per il corpo, quasi tutti un intervento chirurgico. Lo
studio non è certo definitivo o attendibilissimo (è molto probabile infatti che un malato di tumore abbia subito un intervento chirurgico) ma questa coincidenza fece concludere che la stimolazione del sistema immunitario che può avvenire in risposta ad un "trauma" fisico (l'intervento chirurgico) possa giocare un ruolo nei casi di guarigione spontanea.
E' bene fermarsi a studiare i casi dei grandi luoghi di culto (come Lourdes) perchè questi sono i fenomeni più studiati e controllati, quelli più ricchi di particolari ed investigati meglio. Tutti gli altri annunci di guarigione miracolosa provengono quasi sempre da notizie di cronaca senza alcun controllo, aneddoti, racconti passati da una bocca all'altra e spesso non rispecchiano assolutamente ciò che in realtà è avvenuto.
Capitolo a parte e forse ne riparlerò, le "guarigioni" ad opera di "santoni" e guru religiosi. L'Italia è ben fornita di questa gente che si appoggia alla fede religiosa per "autonominarsi" prescelta da Dio per compiere miracoli ed interventi divini, in realtà in questi casi ci si trova al cospetto di una truffa, non a caso questi individui sfuggono al controllo delle loro capacità e non forniscono alcun riscontro delle loro vantate proprietà curative (che vengono "donate" in cambio di denaro).
Ulteriore possibilità, che tutte le guarigioni che avvengono in contesti religiosi siano dovuti ad un intervento sovrannaturale, ben lontano da statistiche o esperimenti.
Come detto prima però, si entra in un terreno molto delicato perchè chi crede in un intervento divino non accetterà alcuna spiegazione razionale o legata a normali eventi naturali e la fede non è un argomento di questo blog. Per questo l'articolo si ferma qui, in fondo l'obiettivo è, non importa come, raggiungere il risultato sperato: la guarigione di chi vogliamo bene.
Per chi volesse approfondire l'argomento consiglio il recente
libro di Luigi Garlaschelli:
Lourdes - I dossier sconosciuti, edito da Italian University Press che approfondisce e per la prima volta analizza i documenti originali di casi di miracolo a Lourdes con particolari che mettono sotto una luce "diversa" una storia avvincente ed appassionante.
Alla prossima.
Bibliografia:
De Servorum Beatificatione et Beatorum Canonizatione (liber IV, Cap. VIII, n° 2)