La vecchia saggezza popolare...
Quando non esistevano i vaccini i bambini si ammalavano di tante malattie dette "esantematiche" (perchè provocano un'eruzione cutanea più o meno vasta chiamata "esantèma"). Alcune di queste malattie hanno un decorso generalmente benigno: pur presentando sintomi che talvolta sono "preoccupanti" (febbre alta, tosse, agitazione, sonnolenza...) guariscono in breve tempo. Quando alcune di queste colpiscono un adulto hanno invece un decorso più grave. Intendiamoci, anche la malattia più banale può complicarsi e diventare pericolosa e persino mortale ma nel caso di patologie come la varicella o il morbillo è l'adulto a correre rischi maggiori rispetto al bambino.
Questo lo avevano notato in nostri nonni e così non era infrequente che, non avendo armi di protezione efficaci nei confronti di queste malattie, appariva più "conveniente" ammalarsi da bambini che da adulti (anche perchè l'adulto lavorava e rappresentava spesso l'unica fonte di sostentamento e non lavorare perchè malati era un grave problema).
Le mamme così, se sapevano di un bambino malato di varicella, portavano i loro figli a casa di quest'ultimo provando a farlo contagiare.
Ahhh, l'antica saggezza popolare.
Eravamo in anni di fame ed in Italia di gravissimo analfabetismo e povertà.
Poi vennero i vaccini e così quelle malattie che costringevano i bambini a stare male e che provocavano qualche complicanza, si ridussero drasticamente.
Poi vennero i vaccini e così quelle malattie che costringevano i bambini a stare male e che provocavano qualche complicanza, si ridussero drasticamente.
Ma la saggezza popolare non tramonta mai, nemmeno quando appare stupida e pericolosa. Così negli Stati Uniti c'è chi organizza i "Chicken Pox Party" ovvero le feste alla varicella.
Vuoi trovare un party vicino casa tua?
Vuoi portare tuo figlio ad un bel contagio organizzato?
Semplice, contattaci e ti forniremo il recapito giusto.
...e se troppo lontano?
Se non puoi raggiungere queste allegre festicciole?
Niente male, ti spediamo il virus a casa. Basta inviare un "lecca-lecca" usato dal bambino malato o un fazzolettino sporco, darlo al malcapitato figlio ed il gioco è fatto.
Ma mi raccomando, visto che è proibito dalla legge spedire per posta dei virus e visto che chiunque potrebbe rimanerne contagiato anche con gravissime conseguenze sulla salute (personale e pubblica), non dirlo a nessuno, imballaggio anonimo e niente scritte strane.
Vuoi portare tuo figlio ad un bel contagio organizzato?
Semplice, contattaci e ti forniremo il recapito giusto.
...e se troppo lontano?
Se non puoi raggiungere queste allegre festicciole?
Niente male, ti spediamo il virus a casa. Basta inviare un "lecca-lecca" usato dal bambino malato o un fazzolettino sporco, darlo al malcapitato figlio ed il gioco è fatto.
Ma mi raccomando, visto che è proibito dalla legge spedire per posta dei virus e visto che chiunque potrebbe rimanerne contagiato anche con gravissime conseguenze sulla salute (personale e pubblica), non dirlo a nessuno, imballaggio anonimo e niente scritte strane.
Naturalmente la notizia deve essere sparsa nel miglior modo possibile e così ecco apparire l'allegro gruppo su Facebook, un po' di foto di bambini con la varicella ed un'immagine festosa e colorata: "Cerca un varicella party vicino a te".
Il gruppo oiginale, dopo le polemiche scatenate, è stato eliminato ma ne nascono in continuazione. Per questi genitori è un rischio trascurabile il fatto che la varicella possa produrre in rari casi gravi infezioni cutanee, encefaliti e persino la morte. La complicanza più importante e grave della varicella è la polmonite. A questi rischi si aggiungono quelli dell'incredibile idea della spedizione via posta di oggetti contaminati. La varicella è una malattia caratterizzata da elevata contagiosità, i "pacchi" potrebbero rompersi o essere aperti da persone estranee e da adulti. In questi ultimi (se non immunizzati) la varicella può avere un decorso molto più preoccupante e grave di quella che colpisce i bambini e l'iniziativa quindi (oltre a violare la legge) vìola anche il buon senso ed offende l'intelligenza comune. Il pericolo è ancora più elevato nei confronti dei neonati e dei soggetti immunocompromessi.
Anche i media americani si sono preoccupati della vicenda (più degli invii per posta che del "party") e ne hanno parlato ripetutamente.
Qualcuno potrebbe pensare ad una "americanata" perchè qui da noi saremo strani ma non fino a questo punto ed invece posso dire che anche l'Italia è piena di diversamente intelligenti, come questo genio seguace della Nuova Medicina Germanica, la folle pratica alternativa che tra le altre cose afferma che i batteri non sarebbero "nemici" ma amici del nostro organismo. Cosa fa allora un genio per esprimere il suo talento intellettuale? Fa una bella raccolta di batteri strisciando la mano nei paletti della metropolitana ed arrivato a casa le mette in bocca.
Perchè lui non ha paura.
Io sì. Di lui.
Perchè lui non ha paura.
Io sì. Di lui.
Alla prossima.
esàntema? Non esantèma?
RispondiEliminaE visto che siamo in argomento, anche se è OT, allora faccio notare al mondo intero che si dice necròsi e non nècrosi :-)
Mah, io ho sempre detto esantèma ma mi hanno sempre corretto (compreso ad un esame). Siamo fuori tema ma a quanto pare il termine corretto è esàntema ma con il tempo l'uso dell'accento è cambiato. In alcuni testi (datati) in effetti ho trovato esàntema. Su necròsi...allora io ho sempre sbagliato. :P
RispondiEliminaNei dizionari on line ho trovato esantèma, credo il dubbio nasca dal greco exànthema dal quale deriva il termine. Intanto correggo.
RispondiEliminasu necrosi
RispondiEliminahttp://www.dizionario-italiano.it/definizione-lemma.php?definizione=necrosi&lemma=N00A7800
qui pare che sia indifferente
http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Italiano/parola/necrosi.aspx?idD=1&Query=necrosi&lettera=N
http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/N/necrosi.shtml
qui invece mette solo la pronuncia che dicevo io
http://www.sapere.it/sapere/dizionari/dizionari/Italiano/N/NE/necrosi.html?q_search=necrosi
Qui fa distinzione e dice che nècrosi è "diffusa negli ambienti medici".
A me piace fare l'originale e mi tengo l'accento più comunemente accettato dai dizionari :-)
Per tornare In Topic
l'idea non è malvagia, a livello di cultura popolare di un paio di secoli fa questo comportamento era molto più che accettabile. Solo che non mi sarei mai aspettato di vedere invii di virus per posta... Mi ricordo quando stavo in lab di virologia che un nostro ricercatore è andato in USA a prendere un ceppo influenzale (mi pare), l'hanno femato 12 ore in dogana con tutti i permessi che aveva!
Io presi la varicella a 13 anni da un compagno di classe che aveva il fratellino ammalato e quindi portò il virus a tutti (oltre a me altri 2 compagni...)..
RispondiEliminaSono stata malissimo...
per il resto...
NON LAVARSI LE MANI DOPO AVER TOCCATO TUTTO SULLA METROPOLITANA??!!
O_o
Sentire queste cose a me che sono "detergente in gel+salviettine non manca mai nella mia borsa" mi sento male...
E' davvero un gioco da idioti e la cosa più preoccupante è che viene spinto dagli stessi genitori. Io gli leverei la tutela dei figli
RispondiEliminaGià che siamo in vena di correzioni di bozze:
RispondiEliminacomplicanza più importante è grave della varicella.
Avevi promesso un post "leggero" e hai mantenuto.
Per quanto possa essere leggera l'idiozia imperante oggigiorno...
la folle pratica alternativa che tra le altre cose afferma che i batteri non sarebbero "nemici" ma amici del nostro organismo.
RispondiEliminaNon lavarsi le mani dopo aver toccato i paletti (o quello che è) della metropolitana, più che timore di infezioni a me farebbe schifo.
A parte questo, mi sono chiesto tante volte se non sia un eccesso opposto quello che certa pubblicità vuol far passare, cioè di sterilizzare tutto e tutti istillando la paura dei batteri cattivi senza se e senza ma.
Ci sono sicuramente casi particolari (immagino che i neonati siano più esposti alle infezioni, così come penso sia saggio disinfettare vestiti e ambiente se qualcuno in casa è ammalato o se siano in corso epidemie), ma per il resto è proprio necessario che i ragazzini scorazzino a piedi nudi su un pavimento disinfettato? Perchè se camminano a piedi nudi sulla spiaggia, non è forse "peggio"?
Stesso discorso per il WC. Serve qualcos'altro oltre la "semplice" pulizia? Almeno io non ci mangio nè ci bevo in quella tazza.
E' proponibile quella che definirei una "sana via di mezzo" che preveda l'uso di acqua e sapone, ma che tralasci la sterilizzazione dell'ambiente? (che, mi pare, non sia neanche praticata nelle sale operatorie).
Dopotutto nei batteri ci siamo immersi, che, citando le Sturmtruppen non sono nè amici nè nemici, ma "semplici conoscenti".
La mia impressione è che si vogliano vendere prodotti spesso inutili facendo leva sulla paura in parte irrazionale della malattia. La stessa tattica degli antivaccinisti, sciachimisti e fuffologi (o fuffologhi? chiederò a zret) vari: cioè far soldi spaventando la gente.
---
ps. Ma i disinfettanti hanno azione anche sui virus?
Sentire queste cose a me che sono "detergente in gel+salviettine non manca mai nella mia borsa" mi sento male...
RispondiEliminaAnch'io, uguale! :-) E guai a lui se il mio compagno mi tocca o tocca qualcosa in casa se prima non l'ho visto lavarsi le mani. Giorni fa abbiamo pure litigato :-(
A tal proposito, è davvero esagerato stare sempre a lavarsi le mani? Inibisce la formazione di anticorpi? Grazie.
Chiarisco, per quanto riguarda quello che ho scritto e per quello scritto da Mastrociliegia, che anche per me è più la sensazione di schifo l'idea di non lavarsi le mani dopo aver toccato le maniglie dei luoghi pubblici o simile..
RispondiEliminaper le emergenze meglio avere sempre con sè qualcosa no? tipo salviette appunto.
Vabbè che i batteri sono conoscenti però mettermi le mani in bocca dopo essere stato in metro o su un autobus proprio no...
Non si dice di diffidare di più degli amici che dei nemici?! ;-)
per sapere dove è più facile trovare dei batteri (più o meno pericolosi) segnalo questo articolo http://www.galileonet.it/articles/4ed4b17772b7ab41c1000082
RispondiEliminaDateci un'occhiata, ci ho trovato delle curiosità interessanti.
@Giancarlo
RispondiEliminabrrr....
allora faccio bene io che esco dai bagni con i gomiti... laddove la maniglia lo permetta..
peccato che spesso sono quelle rotonde che ti obbligano ad afferrarla con tutta la mano per aprirla...
mi sono chiesto tante volte se non sia un eccesso opposto quello che certa pubblicità vuol far passare, cioè di sterilizzare tutto
RispondiEliminaEbbene sì.
Stesso discorso per il WC. Serve qualcos'altro oltre la "semplice" pulizia?
Assolutamente no, tranne in presenza di malattie infettive in persone che utilizzano quel servizio...
E' proponibile quella che definirei una "sana via di mezzo" che preveda l'uso di acqua e sapone, ma che tralasci la sterilizzazione dell'ambiente? (che, mi pare, non sia neanche praticata nelle sale operatorie)
Come hai giustamente detto la "sterilizzazione" dell'ambiente è praticamente impossibile (e non esiste nemmeno in sala operatoria), la pulizia è più importante al limite la disinfezione quando vi è la possibilità di trasmissione di malattie.
A tal proposito, è davvero esagerato stare sempre a lavarsi le mani?
E' molto importante lavarsi le mani diverse volte al giorno (certo, dipende anche dal proprio lavoro, l'ambiente frequentato, ecc...) ma stupirà sapere che il mezzo che consente alle mani di essere davvero pulite in senso microbiologico è quello "meccanico". Strofinare bene le mani cioè è molto più importante che utilizzare un litro di sapone, il quale ha lo scopo di darci la "sensazione" di essere puliti.
Questo contagio volontario era diffuso anche in Italia ai tempi remoti della mia infanzia.
RispondiEliminaMi ricordo che da piccola le mie cuginette avevano entrambe la varicella. Mia mamma quell'estate mandava me e mia sorella a fare il bagno in piscina insieme a loro. Un vero e proprio varicella party. E per fortuna che è molto contagiosa: non l'abbiamo presa, né io né mia sorella.
RispondiEliminaL'abbiamo avuta anni dopo.E se l'è presa pure mio padre. So che ha avuto anche la polmonite un anno ma ora non saprei dire se fosse conseguenza della varicella, chiederò a mia mamma.
Mia figlia è stata recentemente a contatto con la figlia di mia cugina che ha la varicella in questo momento. Tra l'altro la sto allattando e credo sia immune visto che io l'ho avuta ma non si sa mai. Comunque, se dovesse averla presa, a 8 mesi non fa danni, vero?
Ciao WeWee ^-^
p.s. ma una persona che spedisce un virus rischia il carcere? Credo sarebbe difficile provare che il lecca lecca spedito sia stato contaminato intenzionalmente...
Tra l'altro mi è sorta una domanda. Quanto può resistere il virus della varicella (o un virus in generale) fuori dal corpo? Sicuri che sia ancora attivo dopo il viaggio postale?
RispondiElimina@mastrocigliegia: concordo notevolmente, tra l'altro vi è una ipotesi scientifica -hygiene hypothesis- che proverebbe a spiegare l'aumento di malattie atopiche con la diminuzione dell'esposizione a certi microorganismi.
RispondiEliminaNon è sicura al 100% eh, ma l'eccesso di disinfezione dubito porti grandi benefici (siam pur sempre animali fatti per vivere sotto costante attacco, averne diminuito l'entità va' benissimo, ma quantità esigue non dovrebbero essere pericolose, finché le difese stanno bene).
@sara: il VZV in particolare non lo so, per i virus in generale c'è una variabilità elevatissima -vai da quelli che fuori dal loro habitat "muoiono" subito, a quelli che ci rimangono pure se li tratti con disinfettanti non sufficientemente potenti (il virus dell'epatite C, se non ricordo male).
-e sempre per mastro: sì, i disinfettanti funzionano anche sui virus, perché anche questi sono formati da proteine e membrane, che possono essere ossidate e rese inservibili-
A proposito di igiene ho scoperto che diverse colleghe non si lavano le mani dopo aver usato i servizi, ma tante eh! Pensavo che, senza essere lady Macbeth, almeno dopo essere stati in bagno e prima di preparare e consumare i pasti fosse un'usanza, tranne rare eccezioni, condivisa. Io non sono o almeno non mi reputo una fissata però confesso che quando ne sgamo una poi cerco di evitare i contatti fisici.
RispondiElimina@wewee. ricordo che avevi promesso un articolo su come si lavano le mani i medici (voi).
RispondiEliminada parte mia, spero che qualcuno qui non inorridisca, ma se riesco in un bagno pubblico io preferisco non toccare NULLA, neanche rubinetto/macchinetta asciugatrice ecc. e uscirmene a gomitate.....
@ROBINET
RispondiEliminaun po' innoridisco... però in parte condivido..
anche se spero che poi ti pulisci le mani in qualche modo dopo... mi schifa un po' pensare che magari dopo ti metti al volante o simile...
mi sa che oggi sono apparsa un po' esagerata, però lavorando in un'azienda alimentare deco litigare tutti i giorni con gli operatori per queste cose...
Sara:
RispondiEliminaComunque, se dovesse averla presa, a 8 mesi non fa danni, vero?
Non è la varicella ad essere pericolosa, sono le sue eventuali complicazioni. In caso di contagio basta farla controllare dal pediatra che la seguirà e consiglierà le misure del caso.
Ciao! :)
robinet:
ricordo che avevi promesso un articolo su come si lavano le mani i medici
Sì ma devo inserirlo in un contesto adatto o viene fuori un articolo di 4 righe e poco interessante.
se riesco in un bagno pubblico io preferisco non toccare NULLA, neanche rubinetto/macchinetta asciugatrice ecc. e uscirmene a gomitate...
Umh, ricordo che ad un congresso io ed un collega un po' maniaco della pulizia trovammo un bagno a dir poco "igienicamente carente", ma dovevamo...servircene. Il mio collega (in giacca e cravatta) cominciò ad aprire rubinetti con i gomiti, sciacquone con le scarpe, tovagliolini con la cravatta, poi fece per spingere la porta con un piede ma il pavimento era bagnato (immagino non di sola acqua), scivolò come un salame trovandosi a pancia e faccia in giù, braccia aperte con mani rivolte in basso che toccavano terra e tutto bagnato. Ebbe praticamente una crisi isterica ed io di risate, lo ammetto.
@patafrulli. ma in fin dei conti sempre del mio ho toccato no? scusa la franchezza ma mica mi faccio la pipì sulle dita! in ogni caso le mani me le lavo 100 volte al giorno :)
RispondiEliminaUna volta sul bus ho visto un tipo che si asciugava con un fazzoletto il sangue da una piccola ferita sul volto. Poi appoggia la mano contenente il fazzoletto sporco di sangue (neanche poco) direttamente su uno schienale di una sedia. Non contento passa il fazzoletto all'altra mano, si sfrega il naso con il palmo e si aggrappa ad un paletto con la mano smoccolata e con l'altra (sempre con il fazzoletto) si appende ad un anello.
RispondiEliminaDa quel giorno ho smesso di guardare cosa fa la gente sul bus.
E la "mania" di usare la soluzione alcoolica ad ogni occasione? Capisco se la usi prima di mangiare oppure in alcune situazioni (come sul bus di sopra...) particolari, ma conosco persone che la usano davvero sempre!
In ospedale anche io la uso molte volte (anche se meno di quello che andrebbe usata, lo ammetto) però fuori secondo me non serve, basta una lavata di mani nei momenti strategici e basta.
io nei bagni del nostro policlinico vedo a maggioranza compagni di corso -futuri medici ricordiamo- che escono senza aver degnato il lavello, per quello...
RispondiElimina@elragno: oddio, per quanto l'altro faccia bene a diffidarne, se io sono certo di non avere malattie trasmissibili, non mi dovei preoccupare più di tanto di dove lascio il mio sangue -liquido solitamente sterile.
Ovvio, a livello sociale è più rapido passare il messaggio "attenti a dove c'è sangue", ma con un individuo sano (nel senso che E' sano, non che pensa di esserlo) non è pericoloso -diversamente dall'avversione "sociale" che abbiamo per le feci, queste sì sempre 'infette'.
Lo so bene che il sangue è sterile (faccio infermieristica :)) però è sempre un liquido biologico che potrebbe essere infetto, inoltre potrebbe essere un buon terreno per successive colonizzazioni da parte di batteri.
RispondiEliminaho visto cose che voi umani...quella del collega di Wewee mi ha fatto spaccare! Al posto suo mi sarei suicidata! Scherzi a parte, visto che siamo passati all'argomento mani, mi associo alla richiesta di robinet su come si lavano le mani i medici (dopo la laurea).
RispondiEliminaScusa Wewee, una domanda: ma a seguito di vaccinazione per la varicella, si è immuni anche al fuoco di S. Antonio?
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaQuesta è la corretta esecuzione:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=vYwypSLiaTU&feature=related
Teoricamente ci sono 4 momenti per effettuare il lavaggio (con soluzione alcolica, che non necessita l'asciugatura):
1)quando entri in camera di un paziente
2)quando tocchi un oggetto, il letto od il paziente stesso
3)dopo essere entrato in contatto (anche con i guanti) con un liquido biologico (sia infetto che non) e quando passi da una parte ad un altra del paziente (durante una visita, un esame, una tecnica)
4)Prima di uscire della stanza del paziente.
Teoricamente un infermiere dovrebbe lavarsi le mani con soluzione alcolica almeno 100 volte a turno (penso un pò meno per i medici), in realtà gli infermieri che lo fanno così tanto sono pochissimi, la media mi pare che sia sulle 15/20 volte...
Dai medici io ho visto fare le peggio cose in fatto di pulizia delle mani, del tipo medicare delle ferite chirurgiche senza guanti e senza lavaggio delle mani, passare da un paziente ad un altro senza lavaggio, ne guanti...
@elragno:
RispondiEliminail mio commento era volutamente provocatorio, a livello di società non è ammissibile 'spargere il proprio sangue', perché gli altri avranno logicamente il dubbio che possa essere infetto.
Dal punto di vista soggettivo però fare entrare qualcun altro in contatto con il proprio sangue, qualora si sia sicuri di non avere malattie trasmissibili, non è inammissibile (se io mi ferisco e un mio amico mi medica, dubito esclamerei "fermo, mettiti dei guanti!"; idem la mamma che medica il bambino)
Per quanto riguarda il lavaggio mani hai pienamente ragione, soprattutto sulla impraticabilità dello stesso con estremo rigore.
se poi, come da noi, non metti nemmeno i dispenser in giro per il reparto (richiedendo quindi ai medici di andare ogni volta fino in guardiola per lavarsi le mani) finisce che in linea di massima i più se le lavano solo a fine giro, o dopo un paziente più compromesso.
-tralasciamo poi l'assente disinfezione di materiale quale il fonendo...-
Ahahah! E' vero! In tutto il reparto, tra medici e infermieri io ero l'unico che disinfettavo il fonendo dopo ogni utilizzo! O che mettevo i guanti per ogni cosa (ovviamente secondo quello che ci hanno insegnato all'università). Pensa che mi hanno anche detto che dovevo usarli di meno... -.-"
RispondiEliminaNei reparti dove sono andato io i dispenser ci sono o in ogni stanza oppure in ogni carrello (che i medici hanno durante il giro visite).
Secondo me le infezioni ospedaliere si potrebbero ridurre di molto anche solo facendo un lavaggio dopo ogni paziente (senza farlo centomila volte durante una tecnica o una visita). Per frizionarle ci vuole davvero un minuto, si può farlo anche mentre si va in infermieria, in sala medici o in camera di un paziente...
Scusate ma... il tizio della metropolitana citato alla fine del post, se mentre passeggia incontra una cacca cosa fa? :-OOOO
RispondiEliminaBrrr...
Non sono un maniaco dell'igiene ma in effetti fa specie andare in bagno, lavarsi le mani e quindi dover usare un paio di maniglie per uscire, usate anche da chi le mani non se le proprio lavate.
Sigh.
E' il caso di dire No Varicella No Party :-)
RispondiEliminaP.S. xWeWee hai avuto conferme o smentite circa quel documento che indica come sia stato tenuto nascosto il ruolo del Thimerosal nell'aumento dell'incidenza dell'autismo?
Nella mia regione, il vaccino x la varicella è consigliato dopo i 12 anni e io l'ho sempre interpretato come "il rapporto rischio/beneficio è tale che da bambino non ne vale la pena ma se non l'ha presa da bambino meglio vaccinare". Cosí sarei tentata di partecipare anche io a un "varicella party", anzi se i miei due figli riuscissero a passarsela abbastanza velocemente da stare a casa insieme non sarebbe male... Si farebbero compagnia e noi risolveremmo tutto in una volta sola, xhe anxhe dal punto di vista lavorativo non è male... :-D
RispondiEliminaMa insomma la mia domanda è: è la varicella meno rischiosa delle altre malattie esantematiche, oppure è il vaccino meno efficace?
Perchè tutte le altre vaccinazioni (morbillo, parotite, rosolia...) le ho fatte fare al mio figlio grande e le fará a breve anche il piccolo, se mi avessero consigliato anche la varicella l'avrei fatta. Che poi scherzi a parte, oltre ai rischi associati che se vai a leggerti le statistiche c'è da rabbrividire, ma stare a casa minimo 2 settimane x bimbo ad ogni malattia esantematica è un lusso che solo le casalinghe possono permettersi...
@ hope:
RispondiEliminaScusa Wewee, una domanda: ma a seguito di vaccinazione per la varicella, si è immuni anche al fuoco di S. Antonio?
No, o meglio, non sempre, perchè il cosiddetto "fuoco di S. Antonio" (l'herpes zoster) può essere il risultato di una riattivazione del virus rimasto latente nell'organismo anche dopo vaccinazione. Il sistema immunitario non riesce a distruggere tutti i virus presenti e quelli "superstiti" possono colonizzare i nervi. La carica virale sarà comunque molto più bassa rispetto ad un'infezione contratta senza la protezione del vaccino e quindi è molto difficile che si possa arrivare ad una malattia conclamata. Sembra che con la vaccinazione per la varicella si riduca di un quarto la possibilità di soffrire per un Herpes Zoster.
@ Epsilon74:
hai avuto conferme o smentite circa quel documento che indica come sia stato tenuto nascosto il ruolo del Thimerosal nell'aumento dell'incidenza dell'autismo?
No, almeno, ho trovato solo critiche sul "caso" perchè basato su poco o nulla, tanto che da qualche parte ho letto che si tratta di una vera e propria bufala che chissà come ha ricevuto un'inaspettata attenzione. Ma sto cercando ancora. Nel frattempo hanno trovato (è stato sempre Brian Deer) i documenti originali dei casi dello studio di Wakefield, quelli dei bambini sani da lui classificati come patologici. Impressionante. Ho già scritto un articoletto in proposito.
@ Cosmic Mummy:
è la varicella meno rischiosa delle altre malattie esantematiche, oppure è il vaccino meno efficace?
La varicella è tra le "grandi" malattie esantematiche quella meno pericolosa e fastidiosa e difficilmente si complica (se si è sani), se aumenta il rischio è nell'età adulta ma a quel punto è molto difficile contrarla, la vaccinazione è molto efficace (circa l'85% di efficacia). A conti fatti molto meglio aspettare l'eventuale contagio, se non arriva...pazienza.
Se pensate che quello sia fuori di testa leggete il commento nazistoide di questo tipo sul corriere della sera:
RispondiEliminaCreato il virus che può uccidere la metà
della popolazione mondiale
---
Pensi che il problema del mondo sia salvare quattro inutili furetti?! il danno non è questo virus, ma le medicine e i vaccini che hanno reso il debole immune alle forze della natura, stravolgendo le regole base dell’evoluzione: il forte sopravvive, il debole soccombe.
--
Ho sempre guardato un po' come pazzi quelli che lavano tutto, sterilizzano tutto, son sempre con la soluzione alcolica ogni tre per due... ma contaminare intenzionalmente un bimbo per posta quando c'è un vaccino che funziona mi sembra pura follia.
RispondiEliminaSalve, so che in passato si è occupato della questione Simoncini e delle cure al bicarbonato contro il cancro .
RispondiEliminaNon so se ha letto l'ultimo articolo di luogocomune.net nel quale vengono segnalate non solo delle testimonianze di persone che si dichiarano guarite grazie al bicarbonato, ma anche alcuni articoli scientifici, pare pubblicati abbastanza di recente, nei quali si dimostrerebbe la possibile efficacia del bicarbonato nel combattere tumori e metastasi.
Cosa può dire riguardo, non tanto le testimonianze che come sappiamo non possono avere valore probatorio, ma principalmente riguardo quegli articoli scientifici?
Cosa dice la comunità scientifica di questi studi? Continuano? Stanno avendo buoni risultati?
Se ne avesse già parlato mi scuso per la segnalazione e le chiedo se può indicarmi dove trovare informazioni.
Grazie.
Se ne avesse già parlato mi scuso per la segnalazione e le chiedo se può indicarmi dove trovare informazioni
RispondiEliminaSiamo fuori tema, comunque a Simoncini ho dedicato parecchi articoli che ho poi riunito in un unico grande riassunto.
Dei lavori scientifici relativi al bicarbonato ne ho parlato proprio lì ma mi rendo conto che trovarli non è facile (sono nel paragrafo dedicato proprio agli studi scientifici).
Ho letto l'articolo di Luogocomune, Mazzucco ripropone molti dei video che ho già analizzato e scoperto come casi manipolati e mi fa parecchio riflettere l'atteggiamento acritico dei lettori di quel sito, sembra quasi abbiano paura di contraddire il "guru" nonostante sia palese la malafede dell'ex medico romano, pazienza, vorrà dire che nello sfortunato caso di malattia andranno tutti a curarsi da Simoncini.
Sugli studi (recenti) sul bicarbonato c'è tutto un filone di ricerca sul condizionamento del pH per contrastare le neoplasie e ciò avviene da anni (si usano gli inibitori della pompa protonica, gli antiacidi per capirci, ma anche la soluzione fisiologica ed il bicarbonato). I risultati sono contrastanti, sembra esserci un effetto sulle dimensioni e sulla sopravvivenza delle metastasi in alcuni tumori (in altri nemmeno questo) mentre in tutti i tumori si è evidenziato nessun effetto sul tumore principale. In passato altri studiosi hanno evidenziato addirittura un effetto "favorente" la crescita tumorale da parte del bicarbonato.
In realtà si tratta di studi altamente sperimentali e di certo non si parla di "cura del cancro" ed è abbastanza evidente che se tutto dovesse andare bene al massimo il bicarbonato potrà essere utilizzato come coadiuvante della chemioterapia, più di questo purtroppo non riesce a fare e probabilmente chi crede possibile questo "miracolo" non ha mai visto un tumore in vita sua.
Con questi studi comunque viene smentito il "teorema del complotto", l'istituto che se ne occupa è pubblico e lo studio è finanziato dall'ACS (l'American Cancer Society).
Tornando all'articolo... i varicella party sono assurdi, ma negli US mi sa che i vaccini sono a pagamento e in tempi di crisi si tenta di risparmiare su tutto. L'ignoranza e la mancanza di risorse economiche fanno davvero tanti danni nella società!
RispondiEliminaVi segnalo questa chicca: http://www.mednat.org/vaccini/storia_vaccini.htm. Chi sia non lo so, ma fa paura anche questo. Sostiene che il vaiolo non è stato sradicato dai vaccini ma anzi, i vaccini diffondevano il vaiolo. Molto razionale.
RispondiEliminaChi sia non lo so
RispondiEliminaNon conosci il "Vanoli nazionale"?
Beh, fatti una cultura:
http://medbunker.blogspot.com/2009/03/medicine-naturali.html
Io ora abito in Brasile, e mi sono accorto di una cosa molto strana, che è la stessa cosa di cui mi parlava anche una mia zia che abita in Congo.
RispondiEliminaHo un ospedale vicino a casa: credo che dai telefilm americani sia un po' passata l'usanza per i medici di portare il camice anche fuori dall'ospedale, quando vanno in pausa pranzo o quando hanno una pausa.
Così vedo tutti questi dottori e dottoresse in giro per i ristorantini di Lapa (che non brillano certo di pulizia).
Ma non sarebbe meglio, per un ambiente sensibile come l'ospedale, che si togliessero il camice prima di uscire?
Ma non sarebbe meglio, per un ambiente sensibile come l'ospedale, che si togliessero il camice prima di uscire?
RispondiEliminaNaturalmente sì. Non sarebbe "meglio" E' scandaloso che si faccia colazione o pranzo con gli abiti di lavoro (scarpe che vanno in sala operatoria o in reparto comprese).
Questa pessima abitudine era comunissima anche in Italia fino a qualche anno fa e resiste in alcune zone (anche di grandi città), resta un incredibile segno di inciviltà ed ignoranza che spero scompaia al più presto.
Ma questo Vanoli è un folgorato O_o
RispondiEliminaAnche quand'ero piccola io, negli anni '70/'80, i genitori ti "portavano a trovare" i compagni di classe malati nella speranza che ci si passasse le malattie contagiose... ma con me non ha mai funzionato.
RispondiEliminaIn compenso, giusto adesso ho Sua Maestà L'Infante varicellato come la maggior parte dei suoi compagni del primo anno d'asilo: nel giro di due settimane senza alcun party si sono ammalati quasi tutti i "piccoli", alcuni dei "mezzani" e dei "grandi".
Da un lato mi sto dando della scema per non essermi informata meglio su quando fargli il vaccino (aspettavo anche per quello l'avviso da parte della ASL, l'ultima volta mi dissero "ci vedremo dopo i tre anni...". Errore mio) e dall'altro mi dico che vabbè, la sta facendo: pace e amen, non è nemmeno troppo "puntinato" e dopo cinque giorni già ha le crosticine, senza aver avuto febbre e solo con un po' di prurito la notte.
Il guaio è che non l'ho mai fatta, io, la varicella.
E se viene a me, e mi "piglia male"? Con la SM è un altro bell'attacco garantito.
Ne farei volentieri a meno.
Quindi son qui a contare i "giorni d'incubazione" da quando son saltati fuori i primi pomfetti a Rudy per controllare che non mi risvegli un mattino a mo di Pimpa...