giovedì 15 settembre 2011

MedSpot: vaccini, orecchie, tarocchi ed altro.

Una rassegna di notizie, aggiornamenti ed assurdità.

Vaccinati vs non vaccinati

E' uno dei dubbi nella discussione del nesso tra vaccinazioni e gravi malattie. Ne ho parlato a sufficienza e l'hanno fatto in molti prima di me. Questo nesso è smentito dalle evidenze e dalle innumerevoli ricerche in merito effettuate nonostante il fatto che i principali fautori di queste ipotesi avessero utilizzato argomenti fragili quando non fraudolenti (con il caso Wakefield-autismo su tutti) per supportare le loro tesi. Sono pochi gli studi che misurano i casi di autismo paragonando individui vaccinati e non sottoposti a vaccinazione. Il più noto ed accurato (già per la vastità del campione considerato) è uno studio danese che analizzando i dati di più di 537.000 bambini ha accertato che non vi è alcuna differenza di incidenza di autismo tra individui vaccinati e non vaccinati.
Le motivazioni di questa scarsità di studi sono varie, la prima è che è molto difficile ottenere un campione attendibile e corposo (in Italia ad esempio è vaccinato quasi il 96% della popolazione residente) per fare un calcolo statistico definitivo. In più esistono motivi etici ed economici ma anche di realizzazione pratica (l'autismo è una problematica molto complessa che si manifesta anche parecchi anni dopo la nascita e con molte sfumature così come altre malattie ipotizzate dagli antivaccinisti) e ricca di fattori "confondenti". Uno degli argomenti più tipici degli antivaccinisti è la supposta pericolosità della vaccinazione perchè "stresserebbe" il sistema immunitario dei bambini (ma gli antivaccinisti non fanno caso al fatto che il sistema immunitario dei bambini è "sotto stress" già dal primo secondo di vita) causando diversi problemi, primo tra tutti le allergie ed in generale indebolendo gli individui vaccinati. L'ipotesi non ha basi scientifiche e non ha mai trovato conferma ma la mancanza di studi specifici ha dato modo di far spargere allarmismi da chi di questi allarmi ci vive, spesso con cure alternative truffaldine. Possiamo affermare comunque che in base alle ricerche finora effettuate non vi è alcuna evidenza (ma le evidenze anzi lo smentiscono) di un nesso tra vaccinazioni ed autismo.
Ma la ricerca non si ferma e nuovi dati ci permettono di capire meglio il fenomeno. Non si tratta di studio definitivo e conclusivo, soprattutto perchè il campione era per forza di cose molto più corposo nel gruppo dei bambini vaccinati ma è una prima (ottima) notizia. Dei ricercatori tedeschi hanno calcolato la presenza di malattie, infezioni ed allergie (bronchiti, allergie, influenza e malattie gastrointestinali) in bambini ed adolescenti vaccinati o meno, paragonando i due gruppi. Hanno visto che fra i due gruppi non vi è alcuna differenza se non naturalmente una minore presenza nel gruppo vaccinato di malattie come la pertosse, la rosolia ed il morbillo, tre patologie prevenibili con la vaccinazione. Il campione è importante, più di 17.000 bambini ed adolescenti da 0 a 17 anni e gli autori dello studio hanno cercato di paragonare i due gruppi anche per quanto riguarda altre malattie, come le malattie cardiache, l'epilessia, l'ADHD (sindrome da iperattività) ed anche in questo caso nessuna differenza: i bambini vaccinati si ammalano come quelli non vaccinati. Nessuna differenza nemmeno riguardo l'età o il sesso dei bambini. In realtà in passato altri studi avevano evidenziato una mancanza di correlazione tra vaccinazione e malattie di tipo allergico (anzi, in molti studi si era notata una protezione nei confronti delle allergie in bambini vaccinati)  ma con un campione così numeroso la risposta è ancora più attendibile. Sono in corso altre ricerche ma va bene così, soprattutto per chi ogni tanto si lascia prendere dal panico leggendo i deliranti proclami antivaccinisti.
Di questo studio ne hanno parlato anche altri blog.
A proposito di studi sui vaccini (che sono sempre "graditi") segnalo che sono state pubblicate due ricerche relative all'ultimo vaccino anti influenzale per il ceppo H1N1, quello delle "polemiche".
Il primo è relativo a dei casi di narcolessia che si erano presentati subito dopo la vaccinazione di bambini e adolescenti in Svezia. Lo studio ha evidenziato che il legame tra la vaccinazione ed i casi di narcolessia sembra essere reale con un caso ogni 15.000 vaccinazioni circa. Il dato è da valutare relativamente alla popolazione non a rischio (quindi bambini sani ad esempio) ed alla luce di questo dato la vaccinazione di bambini/adolescenti sani potrebbe essere ritenuta non vantaggiosa. Il rischio è aumentato solo per la classe di vaccinati dai 4 ai 19 anni. Il secondo studio è legato alla sindrome di Guillain-Barrè "spauracchio" che molti antivaccinisti agitano come conseguenza pericolosissima delle vaccinazioni. La ricerca ha mostrato che il vaccino anti influenzale H1N1 non aumenta il rischio di contrarre la malattia.
Ma se non bastasse è stata cercata una correlazione tra le vaccinazioni più diffuse e le patologie più chiamate in causa quando si discute di vaccini.
La ricerca ha revisionato più di 1000 studi sull'argomento ed ha concluso che i vaccini sono sicuri. In particolare sono esclusi collegamenti tra i seguenti vaccini e malattie:
  • MPR (morbillo-parotite-rosolia) autismo e diabete tipo 1
  • DTaP (difterite-tetano-pertosse) e diabete tipo 1
  • Vaccino anti influenzale e paralisi del nervo facciale (di Bell)
  • Vaccino anti influenzale e peggioramento di asma o malattie allergiche respiratorie in bambini ed adulti
Mi sembra che possa bastare.

La scienza che cammina e fa camminare

Migliaia di persone non possono svolgere un'attività tanto semplice che ci sembra scontata: camminare. Per vari motivi (malattie congenite, neurologiche, traumi) la deambulazione è impossibile e questo comporta oltre ad innegabili problemi psicologici anche conseguenze fisiche non trascurabili. Vista la gravità del problema, come spesso abbiamo visto accadere, molti avvoltoi della salute si premurano di promettere guarigioni impossibili, miracoli mai avvenuti e cure ciarlatanesche. E' il caso dei trattamenti con cellule staminali e di improbabili terapie ascientifiche che di fronte a costi proibitivi illudono chi soffre. Ma mentre c'è chi sfrutta la sofferenza altrui, la scienza cammina nonostante tutto e riesce a far camminare anche chi non potrebbe. E' il caso di un 23enne, paraplegico in seguito ad un incidente stradale, costretto all'uso di una sedia a rotelle per gli spostamenti. La sperimentazione di una nuova metodica, la stimolazione epidurale (cioè direttamente all'interno delle membrane che ricoprono il midollo spinale) della colonna vertebrale, gli ha permesso di compiere i primi passi dopo quattro anni di immobilità e perdita quasi totale della sensibilità dal torace in giù. Il caso è descritto dall'autorevole rivista scientifica Lancet e spiega come l'inserimento di elettrodi (16 elettrodi impiantati direttamente all'interno della colonna vertebrale) che stimolano le zone di midollo spinale danneggiate abbiano consentito al ragazzo, che si chiama Rob, di reggersi in piedi da solo e di compiere alcuni movimenti delle gambe, ormai immobili da anni.


L'osservazione secondaria è che questi movimenti e la stimolazione, possono ridurre l'atrofia muscolare, altro danno secondario alla paralisi. Ottimo passo avanti ma è bene sottolineare che gli stessi ricercatori che hanno realizzato l'esperimento sottolineano che questa non è una cura per le paralisi e che si tratta di studio pionieristico.

Cosa ha detto Rob? Le sue parole sono state "quando mi sono alzato ero incredulo", beh, c'è da crederci.


Un virus diventerà la cura per il cancro?

La notizia è rimbalzata improvvisamente nei mezzi di informazione ma chi segue i progressi nella cura del cancro sapeva di questo tipo di ricerca. Un virus modificato geneticamente ha ottenuto ottimi risultati nella cura di alcuni tipi di cancro tra i più gravi.

Uno dei limiti più grossi nelle attuali cure per il cancro è la difficoltà nel colpire esclusivamente le cellule malate: pur se difettose le cellule del tumore sono sempre cellule appartenenti all'organismo che si intende curare e preservare le cellule sane dagli effetti tossici delle terapie è da sempre una delle sfide più importanti dell'attuale ricerca medica. Bisogna quindi cercare qualcosa che si introduca solo nelle cellule neoplastiche, complicato, non c'è che dire. La ricerca ha quindi pensato ai virus trattandoli come "armi intelligenti": il virus infatti deve infettare una cellula per replicarsi e se si fosse riuscito ad indirizzarlo sulla cellula tumorale questa caratteristica poteva giungere utile per "veicolare" le terapie anticancro. L'idea originale non è recente, nel passato infatti sfruttare le caratteristiche dei virus e dei batteri è stato un campo di ricerca abbastanza battuto anche perchè si era osservato che alcune leucemie miglioravano subito dopo un'infezione virale naturale ma il limite più grande era quello che i virus non erano particolarmente selettivi, colpivano cioè le cellule tumorali ma facevano contemporaneamente ammalare gravemente l'uomo che spesso moriva delle complicazioni virali. Per questo motivo il filone di ricerca dedicato ai virus oncolitici (cioè che distruggono le cellule tumorali) conobbe una brusca battuta d'arresto. Vennero poi gli anni dell'ingegneria genetica: riuscire a modificare un virus rendendolo specifico per le cellule neoplastiche poteva rappresentare la svolta cercata negli anni.
Selezionato un virus della famiglia dei Poxvirus (quella alla quale appartiene il virus del vaiolo) che si chiama JX-594, lo si è reso "oncolitico" (cioè capace di "distruggere" una cellula neoplastica tramite inattivazione di alcuni meccanismi fondamentali per la sua sopravvivenza) e capace di stimolare le difese immunitarie dell'individuo che viene "infettato" da questo virus. Sviluppato attorno al 2009 dopo i primi studi che mostravano come fosse plausibile l'idea del virus "distruttore di tumori", è stato protagonista di alcuni risultati prima incoraggianti poi sempre più entusiasmanti. Le caratteristiche del virus inoltre, sono ideali per il trattamento delle metastasi, altro grosso problema nella lotta al cancro. Anche sulla sicurezza e la mancanza di tossicità particolare c'era molto ottimismo: le campagne di vaccinazione contro il vaiolo non avevano mostrato particolari effetti collaterali legati alla somministrazione del vaccino.

Si iniziò con i tumori del cervello. Sulle cavie i risultati erano incoraggianti, nella maggioranza dei casi i tumori rallentavano la loro crescita e prolungavano la sopravvivenza, l'effetto era velocissimo (4-5 giorni), gli effetti collaterali scarsissimi. Così anche nei primi esperimenti sull'uomo: su dieci pazienti valutabili alla fine dello studio, tre ebbero una risposta parziale (tumore diminuito almeno del 50%), un decesso e sei malattia stabile (tumore non aumentato di dimensioni).
Poi è storia di questi mesi.
Visti i primi risultati si inizia a testare l'eventuale pericolosità del virus, la via più vantaggiosa di somministrazione del virus, le dosi adatte, la tossicità e l'esatto meccanismo d'azione.
Si scopre così che oltre a distruggere materialmente il tumore e stimolare le difese immunitarie locali, questo vaccino sfavorisce anche la crescita di vasi sanguigni nella zona da trattare (azione antiangiogenica). Gli effetti collaterali inoltre appaiono ancora banali: praticamente un'influenza per un paio di giorni.
E' il momento di passare all'azione: qual'è il dosaggio più efficace?
Vengono formati dei gruppi ad ognuno dei quali è somministrata una dose crescente di vaccino "antitumorale". Si tratta di pazienti non responsivi alle cure e che presentavano tumore ormai metastatizzato. Alla fine del test vengono effettuate delle biopsie per studiare i tessuti neoplastici e quelli sani dei pazienti.
Nel gruppo che ha ricevuto la dose più alta (formato da 8 pazienti) nell'87% dei casi il virus si era diffuso solo nei tessuti tumorali evitando completamente quelli sani. Sei pazienti hanno presentato riduzione del tumore o stabilizzazione dello stesso.
Effetti collaterali praticamente nulli. Nessuna guarigione, sia inteso, nè miracolo, ma come ha detto qualcuno commentando la notizia, si tratta di una "pietra miliare" nella lotta ai tumori.

Lo studio che analizza questi risultati è pubblicato da Nature, una delle riviste scientifiche più importanti al mondo e la notizia viene ripresa dovunque.
E' ancora presto per cantare vittoria e servono ulteriori studi, campioni più vasti ed approfondimenti ma qualcosa mi dice che questa potrebbe essere una strada ricca di successi.

Omeopatia, tarocchi e malattie.

Ok, ne abbiamo viste di tutti i colori ma i colori evidentemente non finiscono mai.
Questa volta parlo di un medico svizzero che cura i suoi pazienti con l'omeopatia astrologica. Già, il massimo dell'irragionevolezza. Più che stregoneria potrei definirlo un delirio perchè questo signore non si limita a "curare" insonnia ed ansia con i granuli di zucchero omeopatici ma pubblicizza le sue cure anche per il cancro. Cura i tumori (ma anche altro, naturalmente, come la sclerosi multipla) con l'omeopatia e somministra i suoi prodotti secondo il segno zodiacale dell'ammalato, la sua data di nascita e l'ascendente. Se poi tra un giro di carte ed un granulo omeopatico mettiamo in mezzo anche le teorie di Hamer, completiamo il quadro:
le malattie, tramite i loro sintomi, sono un linguaggio pefetto (sic) della nostra psiche. Ogni sintomo rivela un conflitto interiore non risolto e/o non riconosciuto.
Questo lo dice il geniale medico omeopata (non faccio il nome per non pubblicizzarlo).
Ma vediamo cosa cura il dottore con l'omeopatia, in quanto egli stesso elenca una serie di "casi clinici" (naturalmente senza alcun riferimento, sembra una lista di un supermercato):
Le polmoniti:
Bambina di 1 anno e 2 mesi (nel 2001) che presenta febbre, tosse, con un infiltrato su tutto il polmone dx, quindi POLMONITE ACUTA DESTRA. Somministrazione omeopatica con conseguente guarigione completa dopo 4-5 giorni.
I tumori cerebrali:
Bambina di 1 anno e 3 mesi (nel 2008) che presenta un TUMORE CEREBRALE AL LOBO TEMPORALE SINISTRO di mezzo cm, accertato con risonanza magnetica. I medici valutavano un intervento chirurgico, ma prima i genitori decidono di provare con una cura omeopatica. Dopo un mese di terapia si ripete la risonanza magnetica: il tumore è scomparso. In seguito continuato con la cura omeopatica e la paziente non ha più presentato disturbi.
I disturbi di carattere dei gatti:
Nel 2007 vedo un gatto di una mia amica che era gravemente aggressivo: aveva aggredito pericolosamente più volte diverse persone quando entravano in casa. Erano già stati provati vari psicofarmaci per sedarlo. Dopo 2 dosi del rimedio omeopatico è diventato un altro gatto, incredibilmente più calmo e d'allora non ha più aggredito nessuno.
E tanto altro ancora.
Ma se l'omeopatia per il cancro già da sola lascia sbigottiti è bene sbigottirsi di più con la medicina astrologica, dice il dottore:
Oggigiorno ci sono ancora pregiudizi rispetto la scienza astrologica, sia perché se ne ha una conoscenza errata, sia perché la cosiddetta scienza ufficiale non si esprime positivamente al riguardo.

Capito? Troppi pregiudizi nei confronti dell'astrologia (umh, non dicono lo stesso gli omeopati?), il dottore sa che con i segni zodiacali e con l'analisi dei pianeti si fanno diagnosi e terapia:
Nell'era della risonanza magnetica e della tomografia ad emissioni di positroni (PET) pensare all'astrologia come metodo diagnostico potrebbe sembrare ridicolo. Invece permette non minori informazioni! Soprattutto dà la possibilità di capire quali sono i punti deboli del corpo, prima ancora che vi sia malattia, aiutando di conseguenza un lavoro preventivo, anche perché dà l'oppurtunità di sapere in quali momenti è più probabile che subentri la patologia (momenti critici).
Ed anche qui qualche esempio di casi clinici, un problema alla laringe, il dottore fa il "tema natale" e via di oroscopo e malattie:
La tiroide, secondo la medicina psico-energetica, è legata al chakra laringeo, quindi alla propria auto-espressione.
Nel tema vediamo molto bene la causa e la dinamica del conflitto a questo livello.
La paziente è ascendente acquario, il cui reggente è saturno, che si trova nei gemelli, nella quarta casa. Questo indica il conflitto ideologico che può manifestarsi nel nucleo familiare, dove facilmente può sentirsi stretta o non compresa. Per lei le parole e la comunicazione sono molto importanti. Inoltre essendo ascendente acquario ha bisogno di esprimersi in maniera completamente libera, indipendente e secondo schemi non ortodossi.
Certo, ci sarà sempre qualche omeopata che prenderà le distanze da questo collega definendolo "poco serio", il problema però si pone perchè l'omeopatia e l'astrologia hanno le stesse basi scientifiche (cioè non ne hanno) e definire "poco serio" un omeopata "astrologico" suona malissimo sulla bocca di un omeopata "normale" dato che, fino a prova contraria, omeopatia ed astrologia sono la stessa cosa, mi aspetto per esempio che un omeopata "serio" mi spieghi la differenza tra queste due pseudoscienze, ne possiamo discutere se vuole.
Stupirsi davanti a tutto ciò non serve a nulla, informare che c'è certa gente in giro sì. Occhio ai tarocchi quindi.

Illusione ottica

Non so se conoscete l'illusione della "ballerina", una sagoma che ruota e che chi guarda può percepire come rotazione verso destra o verso sinistra. L'illusione è affascinante ma è difficile far cambiare la "direzione" della rotazione a comando.

L'illusione della "ballerina" (cliccare sull'immagine)
Non è semplice eh?
L'illusione funziona perchè la sagoma non ha punti di riferimento (non si vedono il volto, l'ombelico o gli occhi) e quindi sarà il nostro cervello ad elaborare la direzione che più gli sembra evidente. Qualcuno ha provato a segnare delle linee di riferimento sulla sagoma ed affiancare le due figure, il risultato è stupefacente, riusciamo a controllare la direzione di rotazione quando vogliamo perchè, guardando le sagome con i riferimenti il nostro cervello impara a riconoscere anche quella senza...non ci credete?
Provate a guardare la sagoma al centro, quella "classica" senza riferimenti. Poi date uno sguardo a sinistra e riguardate la sagoma al centro, girerà in senso orario. Guardate a destra e di nuovo la sagoma al centro: girerà in senso antiorario, provate anche alternando velocemente, quando il cervello acquisisce un dato non è facile fargli cambiare idea, in questo caso il cervello "capisce" il meccanismo dell'illusione e la svela...

L'illusione con i punti di riferimento (cliccare sull'immagine)

Candele ed orecchie

Conoscete o avete mai sentito parlare di "candelette" per liberare le orecchie dai "tappi di cerume"?
E' un metodo che sembra avere origini antichissime, i Maya, gli Egizi ed altri popoli antichi ne facevano uso. Quando un accumulo di detriti auricolari ostruisce il canale auricolare provocando vari disturbi (calo dell'udito, dolori, fastidio) è opportuno rimuovere con tecniche opportune ciò che si è accumulato. Una credenza senza alcuna base scientifica vorrebbe che l'uso di piccoli coni appoggiati al canale auricolare ed ai quali viene dato fuoco (all'estremità libera) libererebbero, grazie al calore, da questi accumuli sciogliendoli. I residui poi sarebbero pure visibili all'interno del cono.
In realtà non vi è nessuna plausibilità in questo tipo di operazione.
Prima di tutto il calore sprigionato dai coni (lievissimo o sarebbe molto fastidioso) non è sufficiente a "sciogliere" gli accumuli. Secondariamente anche se ne fosse capace questi residui resterebbero sul posto e non vengono risucchiati nel cono stesso (qualcuno spiega questo "miracolo" con una sorta di corrente d'aria che aspira il materiale rimosso ma qualcuno ha misurato queste "pressioni" ed in realtà non esistono).
Analizzando il cono in effetti è spesso visibile una sorta di materiale grasso che molti scambiano per il risultato dell'intervento sull'orecchio.
Esistono diversi modi di applicazione dei coni, alcuni molto semplici altri "esagerati" (accompagnati da massaggi, musica, profumi...) e qualche azienda produttrice di questi aggeggi ha pensato di andare oltre la pretesa di rimuovere gli accumuli auricolari affermando di poter intervenire sulla psiche del soggetto che li usa e di guarire svariate malattie (sinusiti, cefalee, infezioni, vertigini, stress...).

Cera contenuta nel cono, sciolta ed incollata al timpano

Come detto però questi "coni" non hanno alcuna utilità (non solo per le guarigioni miracolose ma nemmeno per la rimozione dei "tappi di cerume"), non hanno come detto un meccanismo d'azione spiegabile e le prove alle quali sono stati sottoposti hanno dimostrato l'assoluta inadeguadezza degli stessi a svolgere la funzione per la quale sono venduti. Il materiale "ceroso" che si rinviene alla fine dell'operazione è proprio cera che ricopre la superficie interna del cono e non ha nessuna attinenza con i detriti auricolari che si intendono rimuovere.
Vi è però l'altra faccia della medaglia. In rari casi (ma descritti anche in letteratura scientifica) il cono può provocare danni lievi e persino molto seri. Sono descritte perforazioni timpaniche, infezioni, infiammazioni, perdita di udito, alcuni casi di danno temporaneo o permanente perchè la cera dal cono scivola fino al timpano (il colmo, succede il contrario di quello che promettono i coni, invece di liberare il canale auricolare lo ostruiscono) ed ustioni.
Per concludere, i coni auricolari non hanno alcuna base scientifica, non rimuovono "tappi di cerume" e possono essere molto pericolosi. Occhi aperti, anzi, orecchie chiuse (ai coni)!

Arriviamo ad una notizia "tranquillizzante".

L'associazione tedesca medici cattolici propone una cura omeopatica per "curare gli omosessuali". Gero Winkelmann, medico tedesco, naturopata ed omeopata propone sedute di psicoterapia ed una terapia omeopatica per "curare" chi ne facesse richiesta dal suo stato di omosessuale.
Grandioso.
Stiano tranquilli comunque gli omosessuali: una cura che non è cura per una malattia che non è malattia. Una sciocchezza bella e buona quindi.
Io però, al posto del medico tedesco mi farei definire "medico omopata" e non omeopata e per ricordare alle multinazionali omeopatiche che Davide e Golia può trasformarsi da leggenda a realtà, visti gli ultimi avvenimenti, è bene far presente una notizia che in Italia non è mai arrivata. Negli Stati Uniti è in corso (da circa un anno) una class action (cioè un'azione legale di gruppo) contro Boiron la più grande multinazionale di prodotti omeopatici che secondo i denunzianti è colpevole di pubblicità ingannevole e di vendere prodotti anti influenza inefficaci.

Infine un test che si concluderà nel prossimo articolo. Guardate bene questa immagine, siete nella stanza del quadro che ipotizziamo sia una situazione reale e state assistendo alla scena. Guardatela bene. Il test prevede che non dobbiate salvare l'immagine, prendere appunti o cercare su Google, guardatela bene e basta.


Jacques Louis David - The Death of Socrates (1787)

Alla prossima. 

Grazie a: Epsilon74, SDJ, FS e M.

65 commenti:

  1. L'omeopata astrologo? Per carità, che col governo attuale ce lo troviamo come consulente del ministero della salute!

    p.s.: per chi non avesse colto il riferimento, ritornate alla memoria all'invettiva del sottosegretario Rizzoli contro i parti cesarei (tutto vero! tutto vero!)

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  2. Riguardo all'omeopata astrologo, fai bene a non mettere il nome ma una cosa non so se è presente tra le tue informazioni: il prezzo.

    Perchè sicuramente non viene via con due euro 'sta cosa, eh? :P

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  3. Per quanto riguarda i coni auricolari:
    anni fa avevo un orecchio completamente tappato, ho provato questi cosi (comprati in farmacia)e confermo che non sono serviti a nulla. Ricordo che mi veniva troppo da ridere davanti allo specchio, sembrava che mi stessi accendendo una canna dall'orecchio.
    Tra l'altro pensavo fossero un rimedio medico "ufficiale" per quel problema, allora pensavo farmacia=serieta'.
    Alla fine sono andato dall'otorino, e non vi dico cosa non e' venuto fuori...una palla! Che liberazione :-)

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  4. Io grazie ad uno di quei coni ho beccato un'irritazione favolosa, che è andata via dopo 2 settimane di creme al cortisone.

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  5. il tipo sullo sfondo che saluta, tipo presenzialisti dietro gli inviati tv?

    Ho provato a nascondere la risposta, colorando il testo dello stesso colore dello sfondo ma non c'è stato verso....

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  6. Sono curioso di sapere quale sarà l'argomento collegato al quadro... non farci aspettare troppo ;)

    In ogni caso, io mio figlio continuo a vaccinarlo. Alla faccia degli antivaccinisti. Mi spiace ma non farò rientrare il mio pargolo nella percentuale statistica per uno studio :)

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  7. C'è un'altra Class Action contro Boiron iniziata in California per il prodotto Oscillococcinum
    http://tinyurl.com/5sc5zov

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  8. Oppure il tipo che piange perchè gli pestano il piede! :D

    Per il gatto aggressivo la cosa era ovvia: il gatto è leone ascendente toro, cosa si aspettava???

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  9. State dando risposte ad un domanda che non ho fatto, la farò nel prossimo articolo, quindi basta guardare la foto (bene) come ho scritto ed attendere il prossimo post...
    ;)

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  10. Caro Wewee,
    dei coni auricolari ne aveva parlato anche Goldrace nel meraviglioso libro "Bad Science". Proponeva un esperimento caso-controllo che si può realizzare a casa. Prendere un cono e infilarlo in una molletta per i panni. Fissare la molletta in posizione verticale con dello scotch e vedere cosa succede. Anche in questo caso il risultato è stato una sostanza appicicosa e arancione accumulata nel cuneo. Figo no? ;)

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  11. Uh... se la sagoma della ballerina rotante è stata modellata su una persona vera, hai mica per caso il suo numero?

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  12. WeWee, ho provato a spedirti una mail all'indirizzo che hai lasciato sul mio blog. E' la tua m ail funzionante?

    Dario

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  13. [Compl. mode ON]
    "Un virus modificato geneticamente ha ottenuto ottimi risultati nella cura di alcuni tipi di cancro tra i più gravi..."

    [cfr. Io sono leggenda]

    All'inizio del film nelle notizie che passano sotto le immagini si annunciava anche il ritiro di Shaquille O'Neal ...
    [Compl. mode OFF]

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  14. Non capisco come hai tirato fuori la stima 1 a 27.000 nel caso della vaccinazione H1N1. Poichè si sono verificati 6,58 casi ogni 100.000 vaccini la stima dovrebbe essere di 1 caso di narcolessia ogni 15.000 circa.

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  15. Non capisco come hai tirato fuori la stima 1 a 27.000 nel caso della vaccinazione H1N1.

    Dal sito che mi avevi segnalato (ti ho anche ringraziato in coda all'articolo per questo motivo) per la notizia, mi sembra sia attendibile ma in effetti devo rileggere meglio, chissà a cosa si riferisce...

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  16. @WeWee

    C'è stato un aggiornamento sui dati come puoi vedere tu stesso da questo post di Tom Jefferson. Io ho controllato anche sul documento originale che tu hai segnalato ed in effetti il rischio è maggiore rispetto alle stime precedenti.

    Secondo te per quale ragione questi episodi di narcolessia sono stati segnalati solo nei paesi scandinavi e sembra anche in Francia? In Italia non risulta nulla oppure la farmacovigilanza come sempre non è pervenuta? :-)

    Ho visto il mio nick tra i ringraziamenti e ti ringrazio anche per l'onestà manifestata nel segnalare questa notizia.

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  17. Secondo te per quale ragione questi episodi di narcolessia sono stati segnalati solo nei paesi scandinavi e sembra anche in Francia?

    Mah, o c'è un fattore che confonde le statistiche o si tratta di qualcosa legato al lotto dei vaccini. In Svezia addirittura i dati differiscono da una regione all'altra. Gli stessi autori dello studio si pongono il quesito, credo che non si tratti di un effetto strettamente legato al vaccino.

    In Italia non risulta nulla oppure la farmacovigilanza come sempre non è pervenuta?

    C'è un report di farmacovigilanza relativo alla vaccinazione per l'H1N1 2010 con i dati relativi a 913.921 vaccinazioni. Non è contemplata la narcolessia e sono indicati 17 casi con un generico "sonnolenza" che non credo possa corrispondere. Il report è qui.

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  18. o c'è un fattore che confonde le statistiche o si tratta di qualcosa legato al lotto dei vaccini.

    Aggiungo: oppure un enorme buco di dati da parte di tutti gli altri stati nel mondo...

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  19. Aggiungo: oppure un enorme buco di dati da parte di tutti gli altri stati nel mondo...

    La terza ipotesi non sarebbe molto felice. Avere un buco nel sistema di farmacovigilanza potrebbe significare averlo anche per altri vaccini. In effetti i paese scandinavi sembrano quelli in cui il sistema di farmacovigilanza funziona meglio e su cui si hanno dati sull'andamento delle vaccinazioni tra i più completi.

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  20. Cosa ha detto Rob? Le sue parole sono state "quando mi sono alzato ero incredulo", beh, c'è da crederci.

    Questo uomo invece senza una gamba adesso cammina grazie ad una gamba bionica! A me ricorda il colonnello Steve Austin :-)

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  21. Per quanto riguarda il virus oncolitico, come funziona l'identificazione della cellula tumorale? La prima cosa che ho pensato è che la cellula tumorale esprime recettori unici (magari recettori normali modificati proprio dal suo stato tumorale) che si legano ai co-recettori virali. E' giusta come ipotesi? E allora perchè è così recente l'idea di questi virus contro il cancro? Se la cellula tumorale ha qualcosa di unico si cerca di puntare su quello per creare farmaci superselettivi...mi sembra molto semplice come metodo.

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  22. Leggendo l'articolo su Pubmed forse ho capito...è grazie ad un recettore del fattore di crescita?

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  23. è grazie ad un recettore del fattore di crescita?

    Sì. L'EGFR.

    E allora perchè è così recente l'idea di questi virus contro il cancro?

    Non è proprio recentissima. In ogni caso non è l'idea ad essere complicata è la sua realizzazione pratica. Trovare un mezzo (un veicolo) che riesca a penetrare SOLO nelle cellule neoplastiche senza danneggiare né quelle normali né altre strutture è l'incubo di molti ricercatori, fino all'avvento dell'ingegneria genetica che ha permesso di modificare gli organismi (in questo caso un virus) rendendoli capaci di legarsi ad un ben preciso recettore della cellula "malata". Non potendo creare un organismo dal nulla si sono sfruttati i virus i quali hanno già la capacità intrinseca di "attaccare" la cellula (che è la capacità sfruttata dai ricercatori) ma si è fatto in modo di rendere questa capacità selettiva per alcune cellule in particolare (quelle neoplastiche).

    Questo apre scenari incredibili che, se confermati, permetteranno non solo al virus di distruggere direttamente le cellule tumorali (azione oncolitica), non solo di stimolare le difese immunitarie locali, ma anche di veicolare agenti terapeutici (ad es. chemioterapici) SOLO all'interno delle cellule malate. Con molto ottimismo ed un po' di speranza potremmo dire che se tutto fosse confermato questa potrebbe essere la via definitiva per una cura altamente efficace dei tumori maligni.

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  24. WeWee: Non potendo creare un organismo dal nulla

    Vallo a raccontare a quel genio di Craig Venter ;-)

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  25. Quindi sarebbe possibile creare un nuovo tipo di "immunità artificiale", rendendo i virus oncolitici capaci di rimanere latenti nell'organismo (come succede per l'Herpesvirus) ed attivarsi solo in condizioni favorevoli (ovvero in presenza di un nuovo tumore)? Una specie di vaccino antioncogeno...sarebbe una cosa grandiosa!

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  26. @Elragno: la tua fantascenza mi piace. Fare in modo che un virus latente si attivi a comando credo sia piuttosto complicato: bisognerebbe individuare quale sia il messaggio specifico e univoco del tumore (specifico) in modo da farlo attivare solo in quel caso. Il problema è che il virus dovrebbe già aver infettato le cellule dove si sviluppa il tumore.

    Però mi hai fatto vagare con la fantasia e ho pensato a bambini che nascono con i virus vaccini già all'interno... una nuova razza umana superresistente ai tumori... cacchio, mo ci scrivo un libro!

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  27. Anche a me piace molto l'ingeneria genetica di virus e batteri, secondo me sarà fonte di molte scoperte e soluzioni nei prossimi anni. Ha enormi potenzialità!
    Ad esempio batteri modificati geneticamente in grado di produrre in determinate condizioni sostanze che il corpo umano non riesce a produrre (penso all'insulina nei diabetici oppure agli ormoni tiroidei per chi ha malfunzionamento della tiroide)

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  28. @ Parpaglioni

    Mi immagino già la trama:
    In un futuro dove il virus ebola ha sconfitto il cancro, dopo che nei tempi regolamentari erano in condizione di perfetta parita, tutto sembrava andare per il meglio, quando all'improvviso tutti divennero vampiri. Riuscirà il ns eroe a sopravvivere ed a riportare la pace? La risposta nel seguito del film

    OT
    Ed ora un paio di domande:
    -se un vampiro morde uno zombie e/o viceversa, cosa accade?

    - E' uscita la guida di cosa fare in caso di comparsa di zombie: ma in Italia, i deceduti vengono sepelliti sotto uno strato di cemento e mattoni. Vorrei proprio vedere coma cavolo fanno ad uscire gli zombie da li sotto, manco se si chiamano Houdini

    Possibile che, pur di non leggere la guida in caso di attacco di zombie (massa di francazzisti), ci siamo addirittura attivati con largo anticipo, utilizzando delle tombe a prove di zombie?

    :)

    E' una domanda che avrei voluto fare nel 3D apposito, ma poi mi sono scordato...

    Domanda

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  29. A differenza dello zombie, che non ha cervello, il vampiro è un essere estremamente intelligente, non morderebbe uno zombie. Inoltre ci sono versioni della storia che raccontano che se il vampiro beve sangue di morti muore a sua volta. Fossi un vampiro non lo farei.

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  30. E poi si sa, i non morti sono immuni alle malattie, quindi nè i vampiri possono infettare gli zombie, nè gli zombie possono infettare i vampiri. :D

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  31. Sì, i dati di questo studio tedesco non evidenziano una netta differenza tra i bambini vaccinati e quelli non vaccinati, quindi, se da un lato possono dimostrare che tra i 94 bambini non vaccinati una parte significativa ha contratto comunque malattie, dall’altro costituirebbero la conferma che non vaccinare i bambini li espone ad una morbilità simile ma non peggiore a quella attribuibile alle campagne vaccinali, le quali comportano anche i rischi di reazioni indesiderate, più o meno gravi, immediate o future, identificate o non riconosciute.
    Ben vengano studi come questo poiché, riguardo alla prevenzione sanitaria individuale che quella collettiva, confermano che i bambini non vaccinati subiscono gli effetti lievi o gravi delle malattie in modo simile a quelli vaccinati, e ciò induce a domandarsi razionalmente: se vaccinare i bambini offre una protezione mediamente simile all’assenza di vaccinazione ma con l’aggravante delle potenziali reazioni avverse e se quindi i soggetti non vaccinati non corrono maggiori rischi (anzi semmai ne corrono meno), perché ostinarsi a proporre e imporre, nei paesi sviluppati, queste pratiche tanto discutibili in termini di rischi/benefici quanto costose per il Sistema sanitario nazionale e per la collettività?
    Tuttavia, è difficile non avere qualche riserva sull’effettiva imparzialità di uno studio nel quale, con disinvolta certezza, si proclama a priori, i classici e risibili dogmi da vacccinisti: “The benefits, efficacy, and safety of protective vaccinations are widely scientifically proven. Furthermore, modern vaccines are well tolerated. In spite of all this, some parents and doctors have reservations against vaccinations. The fear is that vaccinations overburden, stress, or weaken a child’s immune system and may therefore cause harm.” (tradotto: I vantaggi, l'efficacia e la sicurezza delle vaccinazioni protettive sono ampiamente scientificamente provati. Inoltre, i vaccini moderni sono ben tollerati (da tutti, sempre e in qualunque condizione, naturalmente!). Nonostante tutto questo, alcuni genitori e medici manifestano riserve contro le vaccinazioni (ma sono proprio dei tontoloni, anzi fissati, forse saranno omeopati …). La paura è che le vaccinazioni siano un sovraccarico, stress, o possano indebolire il sistema immunitario del bambino e pertanto provocare gravi danni (ma figurati, quado mai, che idea balzana! e poi “non fanno caso al fatto che il sistema immunitario è "sotto stress" già dal primo secondo di vita”) …
    Per dirla diversamente, denoterebbero maggiore indipendenza e neutralità gli autori che omettessero di recitare a pappagallo le solite conclusioni inconfutabili della Medicina dominante, ma si sa, ogni studio è una buona occasione per riaffermare e diffondere le conoscenze, talvolta consolidare le false o mezze verità e fornire agli addetti interessati uno strumento per tutelare gli interessi perseguiti.
    Qualunque sia la valutazione, è naturale che la verità non stia da una sola parte, per cui appellarsi agli studi più confacenti per sostenere e difendere la propria posizione, disconoscendo e rifiutando quelli di opposte conclusioni, non aiuta (e forse l’intento è proprio questo) nel lavoro di analisi e di verifica per la sicurezza e l’efficacia delle pratiche sanitarie allo scopo di migliorare la prevenzione della salute.

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  32. se da un lato possono dimostrare che tra i 94 bambini non vaccinati una parte significativa ha contratto comunque malattie, dall’altro costituirebbero la conferma che non vaccinare i bambini li espone ad una morbilità simile

    Scusami se te lo dico, ma non hai capito nulla dello studio che ho commentato.

    perché ostinarsi a proporre e imporre, nei paesi sviluppati, queste pratiche tanto discutibili in termini di rischi/benefici quanto costose per il Sistema sanitario nazionale e per la collettività?

    Il bilancio rischio/beneficio della vaccinazione di massa non è "discutibile" è già ampiamente a favore del beneficio ed il rischio continua ad essere trascurabile. Chi non lo ammette è ignorante o in malafede, su questo non esistono proprio dubbi.

    Nonostante tutto questo, alcuni genitori e medici manifestano riserve contro le vaccinazioni (ma sono proprio dei tontoloni, anzi fissati, forse saranno omeopati …).

    Che alcuni genitori possano manifestare riserve è comprensibile (anche se sono pochissimi, visto per esempio che praticamente tutta la popolazione infantile in Italia è vaccinata), il tentativo di terrorizzare la popolazione deriva dalla campagna disinformativa messa in atto da molti criminali, che lo facciano dei medici è giustificabile sempre e solo con l'ignoranza o la malafede (o con il bisogno di vendere libri).

    Non resta che attendere uno studio di buon livello che dimostri danni o conseguenze importanti da parte delle vaccinazioni di massa, studio che ad oggi (a decenni dall'inizio delle campagne di vaccinazione) non è mai arrivato. Per questo motivo nessuno oggi può affermare che vaccinare sia dannoso o che non sia benefico per la società e chi lo fa mente. Potremmo sempre chiederlo alle popolazioni che non hanno soldi e che quindi non si vaccinano, da loro i libri antivaccinisti nemmeno li conoscono.

    Il resto sono solo (solite) chiacchiere.

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  33. Grazie per la franchezza, mi darò da fare per migliorare.
    Circa gli studi pro e contro i vaccini, premesso che –naturalmente- la Scienza medica ufficiale (senza interferenze delle aziende produttrici) riuscirà sempre a sfornare studi che smentiranno categoricamente e in modo inconfutabile ogni rischio e danno vaccinale, lo studio danese del 2002 (Madsen et al.) è stato “smontato pezzo per pezzo” da un successivo studio del 2004 (Goldman e Yazbak) che ha dimostrato “errori statistici e di metodo che invalidano l’intero lavoro di Madsen”, come spiega dettagliatamente il dr. Gava nel suo “Le Vaccinazioni pediatriche“ (pag. 476-480).
    E la questione, non avrà mai termine: vaccinisti e antivaccinisti, medici allineati e medici meno allineati si contenderanno la verità a suon di studi e di evidenze cliniche.
    Comunque, nonostante la dilagante disinformazione perpetuata dalla scienza ufficiale e da molti operatori sanitari, aumenta sempre più il numero di persone, e di genitori che preferiscono informarsi meglio sulla reale necessità di vaccinare, in particolare di imbottire i neonati con decine di farmaci di cui viene ripetuto, sempre e comunque, come un mantra, la loro innocuità ed efficacia.
    Nella mia esperienza di genitore, quando la piccola fu sottoposta alla prima dose (a 3 mesi), la sera stessa e poi durante la notte rimasi sgomento osservando lo stato di agitazione e le convulsioni della neonata, reazioni assolutamente mai notate fino ad allora, e attribuibili (spero senza bisogno di tante prove e consulenze scientifiche …) alla massiccia inoculazione di 6 vaccini, esavalente, che sarebbe più appropriato chiamare “esadannoso”.
    Ne sapevo poco in merito a questi vaccini e le uniche informazioni fornite dal pediatra, dal personale del Dipartimento di prevenzione ove lavoravo e ricavate dagli opuscoli informativi delle istituzioni sanitarie erano molto stringate, troppo ottimistiche e insoddisfacenti.
    All’inizio ero beatamente (e ingenuamente) convinto che, trattandosi di pratiche sanitarie diffuse ed obbligatorie, esistessero ben pochi dubbi sulla loro validità e sicurezza per la salute dei bambini, mentre i rischi e le preoccupazioni maggiori venivano associati alla mancata vaccinazione e allo spauracchio di pericolose malattie sempre in agguato, come affermava in genere il personale competente interpellato, ad eccezione di alcuni medici ed operatori che manifestavano o paventavano una certa prudenza, con qualche distinzione ed incertezza ad esempio riguardo all’appropriatezza di tante vaccinazioni (specialmente nel primo periodo di vita dei bimbi) e qualche dubbio sull’innocuità tanto enfatizzata.
    Come molti altri genitori preoccupati per la salute dei propri figli, allo scopo di chiarire meglio il rapporto rischi/benefici delle vaccinazioni pediatriche e di verificare la fondatezza delle poche, scarse informazioni fornite sull’efficacia e sulla sicurezza/pericolosità di questa forma di prevenzione, ho approfondito le conoscenze sul rischio epidemiologico di contrarre le malattie, sulle caratteristiche e sulla capacità immunizzante dei vaccini, sulle controindicazioni e sugli effetti avversi delle singole vaccinazioni (anche quelli omessi o non riconosciuti), tenendo presente la dimensione e il peso enorme degli interessi in gioco, in particolare sotto l’aspetto economico, sanitario e delle implicazioni sociali.

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  34. Parte 2
    Le informazioni raccolte nel tempo attraverso fonti qualificate ed attendibili, mi hanno permesso di delineare un quadro della situazione sconcertante sotto molti aspetti, e completamente diverso da quello (che pare) artatamente costruito e propinato con ogni mezzo a tante famiglie fiduciose e inconsapevoli, un quadro tale da mutare completamente le opinioni e le convinzioni personali riguardo alla tanto proclamata necessità e sicurezza delle vaccinazioni pediatriche.
    Conclusioni molto diverse dalle idee sapientemente trasmesse e inculcate dal sistema, e a cui potrebbe giungere ogni persona/genitore correttamente ed adeguatamente informato, non certo attraverso le striminzite, talvolta infondate, scorrette e ingannevoli informazioni fornite più o meno inconsapevolmente da buona parte degli attori e attuatori del giro di interessi/affari, con l’effetto di mantenere elevato il livello di ignoranza, soggezione e paura.
    Vengono diffuse informazioni tese a confermare un quadro di rischi/benefici sbilanciato a favore delle vaccinazioni, nonostante alla luce delle recenti conoscenze scientifiche e dei numerosissimi riscontri clinici sui danni vaccinali, risultino al contrario essere molto più rischiose dei benefici ostentati e, quando praticate in modo generalizzato e massiccio come avviene in campo pediatrico, appaiono scarsamente giustificate rispetto alle finalità di prevenzione sanitaria e inopportune sotto l’aspetto della spesa pubblica.
    E’ opinione comune che, in molti ambiti dei servizi sanitari, così come nel campo delle vaccinazioni pediatriche, molti medici sembrano limitarsi ed esercitare più o meno un ruolo di mediatore e collaboratore-esecutore acritico ed allineato nell’attuazione dei protocolli sanitari (talvolta discutibili) stabiliti da altri soggetti od organismi, insigniti con l’aureola dell’autorevolezza, sulla cui indipendenza sovente è lecito e fondato avere almeno qualche riserva (i clamorosi recenti scandali nella OMS costituiscono solo un eclatante esempio tra i tanti, solo la punta di un grande iceberg).
    Mi sono reso conto di alcuni aspetti piuttosto ovvii, ad esempio che le posizioni espresse e le indicazioni provenienti dalla maggior parte del personale sanitario competente erano poco attendibili e risultavano “di parte” in quanto viziate all’origine per il fatto che costoro si trovano ad operare in una situazione caratterizzata quantomeno da carenza (o assenza) di neutralità e indipendenza rispetto ai forti condizionamenti derivanti dall’ambiente professionale.
    Infatti, per svolgere i compiti o gli incarichi assegnati e raggiungere gli obiettivi aziendali programmati (da altri e più in alto) è necessario (o preferibile) seguire criteri e modalità di lavoro funzionali alle finalità perseguite, presentando in termini molto positivi e rassicuranti il servizio e le prestazioni erogate, esaltando l’utilità e l’efficacia del prodotto, escludendo o minimizzando ogni fattore negativo, comunicando in modo efficace e praticando all’occorrenza una forma di terrorismo psicologico, fatto di ammonimenti o intimidazioni persuasivi (e scioccanti) sulla pericolosità e sui rischi della mancata vaccinazione! ma pure sulle connesse responsabilità verso i propri cari e nei confronti della collettività. (continua …)

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  35. Parte 3
    Inoltre, è risaputo che nella sanità la quasi totalità dell’informazione scientifica sui farmaci e della formazione medica viene promossa e controllata dalle aziende farmaceutiche (più o meno direttamente), le stesse che investono nella ricerca, produzione e distribuzione dei farmaci e dei vaccini, quindi in una situazione di palese e colossale conflitto di interessi, che viene debolmente smentito da alcuni e categoricamente escluso da altri.
    Senza tralasciare che in molti organismi o sedi operanti a vari livelli istituzionali, aventi poteri decisionali importanti nella politica e nella programmazione sanitaria, le persone che vi partecipano e assumono decisioni riguardanti la salute pubblica, non sempre risultano godere della necessaria totale indipendenza e imparzialità rispetto ai poteri forti e alle pressioni esercitati dai produttori e fornitori, che (è importante ricordare) non sono Onlus ma sono Società per azioni multinazionali, costituite e mantenute con l’obiettivo prioritario di fare profitti, tanti, sempre e a qualunque costo (anche di salute o vite umane).
    Sfruttando e perpetuando l’ignoranza della gente, manipolando abilmente i sentimenti e la paura e stimolando la collaborazione degli operatori, le vendite e i guadagni sono assicurati, con più facilità quando è possibile contare sull’aiuto di istituzioni premurose, che con solerzia e magnanimità, usando i soldi pubblici, si adoperano a sottoscrivere senza indugio contratti costosissimi per accaparrarsi le forniture dei farmaci o vaccini sfornati prontamente (ma da tempo in gestazione!) per salvare la popolazione dall’incombente grave minaccia del nuovo virus e della pandemia di turno.
    Come avvenuto per la fantomatica pandemia dell’influenza suina architettata nel 2009, con la partecipazione “autorevole” (e inquinata) dell’OMS e di altri soggetti poco indipendenti, e per i cui potenziali e tanto strombazzati effetti epidemiologici, si è provveduto, nonostante fossero accertati e chiari a molti i requisiti della bufala (ricordiamo ad esempio l’esemplare scelta e le dichiarazioni di alto profilo del Ministro della salute polacco dr.ssa Eva Kopacz che ha criticato aspramente e rifiutato le forniture del vaccino!), a fare repentinamente incetta di vaccini, poi largamente inutilizzati e rifilati o destinati a … : esistono le responsabilità (almeno morali) per queste circostanze aberranti?
    E tutto sembra accadere all’insaputa di quei medici e di quelle istituzioni che, in maniera ostinata sminuiscono, eludono o negano, senza tanti fronzoli e senza impietosirsi troppo, si girano dall’altra parte come se nulla fosse, o inveiscono e contrattaccano appellandosi all’inconfutabile dogma secondo cui “nella sanità certe cose non possono accadere”, perché “tutto viene scientificamente sperimentato” e “rigorosamente controllato” (si, sempre dagli stessi soggetti e talvolta per finalità diverse!). (continua …)

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  36. Parte 4
    Del resto, se per qualsiasi impresa commerciale il miglior cliente è quello che compra (e ricompra) senza tergiversare il prodotto/servizio, senza nutrire eccessive aspettative e senza sollevare questioni, così per il SSN e per le Aziende sanitarie gli utenti-pazienti più facili e graditi sono ovviamente quelli mansueti e diligenti (meglio obbedienti) che, senza porre troppe domande o eccepire alcunché, accettano di buon grado le prestazioni ed i programmi sanitari stabiliti dalle autorità insindacabili della Medicina dominante, con scarse (e ben controllate) possibilità di scelta e di alternative.
    Come spesso accade nelle attività professionali, ma pure nei servizi pubblici dove risulta più facile gestire, convincere ed ovviamente anche “rifilare” qualcosa al cliente/utente meno qualificato ed informato sui pregi e difetti dell’oggetto della vendita/servizio, così anche nell’attività sanitaria è più agevole trattare con pazienti ignari e disinformati riguardo ai rischi/benefici dei farmaci o dei trattamenti cui vengono sottoposti, e ancor meglio quando emotivamente sensibili, in stato di soggezione, condizionati dalla preoccupazione e paura di entità pericolose come il virus e i germi, eventi sgradevoli come la malattia, il dolore e la morte.
    E quando, invece, le criticità sono rappresentate dagli effetti collaterali, dalle reazioni indesiderate, dai danni alla persona, ai bambini e alle loro famiglie, provocati dai vaccini inoculati, allora il comportamento più comodo, ma anche professionalmente scorretto di fronte al dolore umano, è talvolta quello di eludere la questione con fare sbrigativo e superbo, senza prestare ascolto ed attenzione. Ma anche inalberarsi e simulare offesa, rintuzzare o stroncare le affermazioni contrastanti, sminuire le evidenze e i fatti accertati, evitare le testimonianze e tacere, cancellare o screditare il lavoro e le iniziative “scomode” delle famiglie colpite, delle associazioni e dei medici attivi e generosi come la dottoressa Milanese.
    Eppure le istituzioni sanitarie, attraverso i servizi di vaccinazione, dovrebbero tenere in maggior conto che i genitori sono una preziosa fonte informativa di primissima mano e, quando istruiti in modo appropriato, diventano le migliori sentinelle, gli osservatori diretti più attendibili dai quali ricavare indicazioni importanti sulle reazioni, il comportamento e i sintomi manifestati dai loro bambini dopo le vaccinazioni e su cui il personale sanitario dovrebbe impegnarsi a svolgere attività di “vigilanza attiva” (per un periodo adeguato), contattandoli in modo sistematico, interrogandoli e ascoltando per raccogliere, analizzare e registrare informazioni utili e precise (magari in modo rigoroso) in relazione agli eventuali effetti indesiderati: questo sarebbe un ottimo servizio di vigilanza sanitaria!
    La realtà però è ben diversa, e di solito l’attività di vigilanza si svolge passivamente, demandando ogni iniziativa agli impreparati genitori (figuriamoci!), dopo avergli dato poche sommarie indicazioni e consegnato uno stampato per la segnalazione: così, oltre a scaricare l’onere su di loro, si riduce sensibilmente la numerosità e la qualità delle segnalazioni inoltrate e quindi anche la rilevazione generale degli eventuali danni vaccinali, senza riuscire a rilevare in modo attendibile l’innocuità del trattamento: a chi giova questo sistema di controllo? alle famiglie e alla collettività no di certo! (continua …)

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  37. Parte 5
    A volte si ha l’impressione (o l’evidenza) che tutto ciò rappresenti, per molti operatori, solo un mucchio di intoppi e seccature al regolare procedere della routine lavorativa, in cui destreggiarsi evitando il più possibile (o nel modo più assoluto) di compromettersi, di esprimersi fuori dal coro o di agire in difformità e contrasto alle posizioni ufficiali o alla corrente prevalente, forse per mancanza di interesse e convenienza, ovvero per mancanza di coraggio e di reale autorevolezza.
    Per molti probabilmente è più opportuno sottomettersi o adeguarsi alla posizione della maggioranza ed evitare rischi e complicazioni professionali, pertanto è consigliabile non invischiarsi e mantenere le dovute distanze da certe questioni, non esporsi e celare le opinioni e credenze personali su argomenti delicati, poiché su certe verità è meglio tacere, e poi la Medicina ufficiale comanda e prevarica un po’ ovunque, con l’aiuto e il potere dei soldi, la forza dei dogmi e l’uso della Scienza, l’azione efficace e continua della disinformazione e la fedele partecipazione di tanti collaboratori inconsapevoli o compiacenti.
    Proprio l’inverso di quanto i genitori, i pazienti e gli utenti si aspettano “idealmente” (ma anche concretamente) dal servizio sanitario e dai medici in particolare, visti o ritenuti come esperti attenti nelle diagnosi e prudenti nelle scelte terapeutiche, professionisti qualificati e preparati, guardiani corretti e liberi dai condizionamenti ambientali (ne vorremmo tanti di governanti come la dr.ssa Eva Kopacz!), studiosi umili ed aperti alla conoscenza, persone sensibili nell’ascoltare, sagge nel consigliare, dotati di buonsenso e portatori di speranza.
    Forse perché i pazienti sono incrollabili e ostinati nel credere che i farmaci e le prestazioni sanitarie siano prescritti ed erogati, dopo attenta e prudente valutazione, sempre per il loro bene ed assolutamente nel loro (unico) interesse, cercando la guarigione (dei sintomi!) ed evitando di nuocere inutilmente alla salute (magari fosse!).
    A loro piacerebbe (anche perché pare cosa scontata) che il medico effettuasse (ogni tanto) qualche interrogazione verbale e raccolta dati, si soffermasse ad osservare e ascoltare con umiltà e rispetto, a svolgere (senza eccedere) gli accertamenti clinici effettivamente indispensabili, a fornire le spiegazioni o i chiarimenti utili o necessari, e a suscitare fiducia dimostrando prudenza e capacità critica nella valutazione, nella diagnosi e nella terapia/cura scelta o proposta. (continua …)

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  38. Parte 6
    Così, per realizzare la vaccinazione di massa su milioni di bambini a partire dai primi mesi di vita, il servizio va organizzato in modo da garantire un elevato numero di prestazioni, escludendo o riducendo al minimo gli ostacoli derivanti (ad esempio) dai dubbi personali o dal bisogno di chiarimenti o informazioni espresse dai genitori. Ma anche altri intralci operativi come la somministrazione dei vaccini singoli (al posto di quelli multipli), l’accurata anamnesi personale e familiare allo scopo di personalizzare maggiormente il trattamento, l’effettuazione di accertamenti clinici per prevenire possibili complicanze, oppure dalle iniziative “sconvenienti” come la farmacovigilanza attiva, sicuramente utile (ma poco o nulla praticata) per accrescere il monitoraggio delle reazioni indesiderate.
    Nei Dipartimenti di prevenzione si continua a somministrare l’esadannoso, per ottimizzare i tempi e favorire la compliance (accondiscendenza) dei genitori, senza spiegare (o guardandosi bene dal farlo) che l’obbligo normativo impone solo 4 vaccini, come pertanto sarebbe normale scegliere o limitarsi a somministrare, ottenendo oltretutto un notevole risparmio di denaro pubblico: invece viene fatto poco o nulla, si procede facendo finta di niente, senza fornire un’adeguata informazione e senza proporre le scelte possibili, anzi in molti casi la risposta frequente è l’indisponibilità o irreperibilità del vaccino singolo …
    La prevenzione sanitaria perseguita con le vaccinazioni pediatriche, è simile ad un prodotto confezionato e commercializzato per soddisfare un bisogno umano di protezione da un grave e potenziale pericolo, tanto teorico quanto inesistente (in Italia e in molti altri paesi sviluppati) e spesso artificialmente indotto (basti ricordare la già citata falsa pandemia di influenza suina), non dissimile da tanti altri prodotti o servizi distribuiti usando efficaci tecniche di vendita, assicurando e sopravvalutando i benefici e i risultati, attestando i pregi e la qualità e in particolare, purtroppo, sottovalutando, minimizzando e nascondendo i difetti e le criticità, o tacendo i danni provocati.
    Spesso, riflettendo sulle circostanze in questione e considerando, da un lato il primato dell’intelligenza e della dignità umana e dall’altro il fine principale della salute e della qualità della vita, è veramente molto difficile comprendere o anche solo immaginare come sia possibile che, in un settore così importante e delicato come quello della sanità, agiscano persone asservite ai sovrastanti interessi economici e di categoria, in totale spregio al dolore e alla sofferenza di tante persone, bambini e famiglie.
    Infine, riporto le parole del dottor Gava, che sono un importante ed autorevole monito per tutti: “un concetto che oggi viene ignorato totalmente pure dai medici più qualificati: il progresso scientifico ha contribuito a nutrire in noi una tale presunzione scientifica e pseudoscientifica per cui crediamo di conoscere già tutto della fisiopatologia del nostro organismo, mentre siamo ancora molto ignoranti. Il nostro corpo ha raramente bisogno di un aiuto esterno innovativo, mentre avrebbe quasi sempre bisogno di essere aiutato a mantenere, potenziare o attivare i normali meccanismi di autodifesa che esistono già in noi e che, ne sono certo, sono enormemente superiori sia a quelli che oggi conosciamo sia a quelli che possiamo anche solo prevedere alla luce delle attuali conoscenze”. E poi bisognerebbe “saper imparare dalla storia della medicina, che ogni scoperta invecchia e viene ridimensionata dalla comprensione dei suoi limiti e dei suoi danni”.

    Grazie per l’attenzione e cordiali saluti

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  39. Inoltre, è risaputo che nella sanità la quasi totalità dell’informazione scientifica sui farmaci e della formazione medica viene promossa e controllata dalle aziende farmaceutiche (più o meno direttamente), le stesse che investono nella ricerca, produzione e distribuzione dei farmaci e dei vaccini, quindi in una situazione di palese e colossale conflitto di interessi, che viene debolmente smentito da alcuni e categoricamente escluso da altri.
    Scritta così sembra una cosa negativa. Se non ci fosse la ricerca finanziata dalle case farmaceutiche, non ci sarebbe la possibilità di curare malattie. Davvero c'è qualcuno che preferirebbe una prospettiva di vita di 35-40 anni (la media nel 1800) ad una di 75-80???

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  40. Rispondo al tuo estenuante commento che hai un'idea assolutamente distorta del significato medico, sanitario ed epidemiologico (e sociale) della vaccinazione e pure dei suoi risultati, degli effetti collaterali e delle conoscenze scientifiche che l'accompagnano. Hai una visione distorta della sanità (specialmente italiana) e di chi ci lavora.

    Hai una visione ipertrofica delle aziende farmaceutiche e della loro influenza sul lavoro di migliaia di medici, hai una assoluta disinformazione (coltivata dove, per curiosità, su internet o sui libri degli antivaccinisti?) in campo medico e sanitario.
    Non ribatto punto per punto a ciò che affermi, avevo iniziato a farlo ma poi mi sono annoiato (apprezza la mia sincerità) perchè se posso ribattere a questioni strettamente mediche, mi annoia rispondere a cose del tipo:

    "la Medicina ufficiale comanda e prevarica un po’ ovunque, con l’aiuto e il potere dei soldi, la forza dei dogmi e l’uso della Scienza, l’azione efficace e continua della disinformazione e la fedele partecipazione di tanti collaboratori inconsapevoli o compiacenti"

    Già il fatto di parlare di "medicina ufficiale" è segno di disorientamento spazio-temporale e non è questa la sede per risolvere questi problemi.

    Dovresti avvicinarti, se ti interessa, con umiltà e voglia di conoscenza a certi argomenti e pure con molta pazienza, così probabilmente apprenderesti a fidarti del prossimo e nello stesso tempo a non fidarti del terrorismo e soprattutto a godere dell'ingegno umano che anche con i vaccini ha saputo dimostrare di arrivare dove nemmeno sembrava possibile.

    riporto le parole del dottor Gava, che sono un importante ed autorevole monito per tutti: “un concetto che oggi viene ignorato totalmente pure dai medici più qualificati: il progresso scientifico ha contribuito a nutrire in noi una tale presunzione scientifica e pseudoscientifica per cui crediamo di conoscere già tutto della fisiopatologia del nostro organismo, mentre siamo ancora molto ignoranti.

    Sono contento che almeno lo riconosca.

    Saluti.

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  41. Mamma mia Paolo come sei prolisso. Guarda che piu' parole si scrivono, invece di essere convincenti, si finisce con l'annoiare i lettori, con la conseguenza che questi non prenderanno seriamente in considerazione lo scrivente. La sintesi e' una qualita' non un diffetto ...

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  43. Sono circa due anni che mi informo sui vaccini e devo essere sincero di cazzate ne ho sentite fin troppe dai movimenti anti-vaccinisti. Personalmente penso che gente come Paolo facciano solo inutile chiasso e non producano nessuno spunto di riflessione serio sulla questione.

    Quello che secondo me dovrebbero pretendere i movimenti anti-vaccinisti le elenco qui di seguito.

    - Una farmacovigilanza efficace, efficiente ed online a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale che risvegli il lassismo dei medici nel segnalare tutte le reazioni avverse da vaccino.

    - Studi indipendenti sulla reale frequenza e severità delle patologie per cui si vaccina. Ad esempio non credo che il rischio 1:1000 del morbillo sia lo stesso in Italia ed in un paese dell'Africa. Se si lascia alle case farmaceutiche la possibilità di diffondere certi dati epidemiologici si rischia poi che vengano abbracciati e sostenuti da tutti la comunità scientifica per sempre.

    - Chiedere continuamente attendibilità sui reali rapporti rischio/beneficio a fronte di questi dati vaccino per vaccino e stato per stato.

    - Visite più accurate sui bambini prima di vaccinarli e nel beneficio del dubbio stabilire calendari personalizzati o non vaccinare affatto.

    - Esami sui titoli anti-corporali a distanza di anni per comprendere definitivamente se e quali vaccini nella popolazione hanno prodotto anticorpi e quindi valutare se la cosiddetta immunità del gregge è confermata in modo da evidenziare quale vaccino sia ancora necessario. Ad esempio il nuovo calendario vaccinale prevede la vaccinazione anti-tetanica ogni 10 anni per tutti...ma quanti italiani si sono ammalati di tetano per cui vale davvero la pena vaccinarsi ogni 10 anni? Quanti di noi avvertono davvero la necessità di vaccinarsi ogni 10 anni?

    - Maggiori studi sulla ricerca di base. Ad esempio sulla cosiddetta immunità acquisita (come nel tetano) e sui rimedi per contrastare malattie senza i vaccini (es. vitamia A per il morbillo).

    - Una cooperazioni trasparente tra enti pubblici e imprese private nella realizzazione dei vaccini con risultati dei trial aperti a tutti. Basta con la storia che l'industria X ha il vaccino Y ed avvia la campagna pubblicitaria per farlo adottare. Ovvero basta nel creare una offerta verso una domanda di dubbia utilità.

    - Studi comparativi sull'incidenza dell'autismo dei vaccinati con MMR e non (anche quindi con soggetti vaccinati con la sola esavalente). Questo studio credo che sia più fattibile in quanto (almeno in Italia) il vaccino MMR non è molto diffuso come nel resto dell'Europa.

    - Infine fornire ai genitori una informazione indipendente ed approfondita, non basata sugli estremi è di chiedere al vaccinatore su quali prove scientifiche si basano le sue raccomandazioni lasciando le circolari ministeriali o le raccomandazione dell'OMS in modo che i genitori possano scegliere senza pressioni psicologiche ed in tutta serenità.

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  44. Personalmente penso che gente come Paolo facciano solo inutile chiasso e non producano nessuno spunto di riflessione serio sulla questione.

    Sono d'accordo. Ritengo il cosiddetto "movimento antivaccinista" così com'è in Italia e nel mondo in malafede ed assolutamente impreparato per rappresentare un'alternativa di informazione seria in campo sanitario e vaccinale. La cosa più eclatante che ho notato è che chi si erge a "portavoce" del movimento ha sempre (sottolineo sempre) interessi personali ed economici nell'insistere in una battaglia che è solo stumentale.

    Potrei essermelo perso ma finora non ho mai incontrato un antivaccinista che proponesse argomenti seri, credibili e documentati a favore delle sue tesi.
    Forse anche per questo le case farmaceutiche dormono sonni tranquillissimi.

    Una farmacovigilanza efficace, efficiente

    Sono d'accordo, anche se in alcune regioni questo già esiste ed è di buon livello, ma la farmacovigilanza "a macchia di leopardo" non è efficace e totalmente attendibile.

    Studi indipendenti sulla reale frequenza e severità delle patologie per cui si vaccina.

    Sono d'accordo, anche se non credo oggi si possa parlare di studi che si distacchino in maniera importante dalla realtà. Il morbillo non ha la stessa frequenza in Italia come in Uganda ma la complicanza quando avviene è grave allo stesso modo nei due paesi.

    Chiedere continuamente attendibilità sui reali rapporti rischio/beneficio a fronte di questi dati vaccino per vaccino e stato per stato.

    D'accordo, anche se non vi sono grossi dubbi (alla luce degli studi esistenti) sulla grossa prevalenza del beneficio sul rischio. Alcuni dei vaccini sono in discussione ed è bene sia così anche se non è facile prendere una decisione, per esempio nel caso della poliomielite.

    Visite più accurate sui bambini prima di vaccinarli e nel beneficio del dubbio stabilire calendari personalizzati o non vaccinare affatto.

    Sarebbe opportuno ma credo non sia proponibile sul piano pratico, soprattutto in un'epoca di crisi economica come la nostra. E' un po' quello che succede in ospedale nella preparazione agli interventi chirurgici, sarebbe opportuno sottoporre TUTTI gli operandi a controllo allergologico ma l'evidenza ed il rapporto costo/beneficio lo sconsiglia. A volte siamo vittime della statistica, me ne rendo conto ma è così.

    Esami sui titoli anti-corporali a distanza di anni

    Perchè no, ma si è visto che anche senza questo controllo l'immunità di gregge funziona, almeno fino ad oggi.

    Maggiori studi sulla ricerca di base.

    Interessante ma anche qui non so fino a che punto proponibile. Considerato che il campo dei vaccini è tra i più studiati al mondo, se solo la stessa cifra impiegata per sviluppare le ricerche venisse usata per curare, civilizzare, far sviluppare le popolazioni che rappresentano fonte di contagio o focolai epidemici nel mondo, probabilmente molti dei vaccini oggi in commercio sarebbero totalmente inutili.

    Studi comparativi sull'incidenza dell'autismo dei vaccinati con MMR e non

    Io oggi dopo anni di studio ho davvero pochissimi dubbi che l'MMR possa causare l'autismo, molto pochi.

    Infine fornire ai genitori una informazione indipendente ed approfondita

    Questa sarebbe sempre una buona dimostrazione di qualità ed efficenza da parte del SSN, ma ahimè mi sa che le cose andranno sempre peggio, visto che con il blocco del turnover e delle assunzioni, ormai nelle USL e negli ospedali siamo al collasso.

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  45. @ Nico

    “Scritta così sembra una cosa negativa. Se non ci fosse la ricerca finanziata dalle case farmaceutiche, non ci sarebbe la possibilità di curare malattie. Davvero c'è qualcuno che preferirebbe una prospettiva di vita di 35-40 anni (la media nel 1800) ad una di 75-80???”

    Il finanziamento della ricerca è importante e i risultati, i traguardi ottenuti vanno a beneficio di tutti, me compreso, tuttavia gli investimenti nella ricerca potrebbero essere indirizzati maggiormente ad indagare e comprendere meglio i meccanismi di autoguarigione del corpo umano, implementando la prevenzione sanitaria basata su un migliore stile di vita e rinunciando di più a lavorare su una nuova molecola (magari rinnovando quella accantonata) o su metodi di cura di cui può risultare troppo complesso e costoso testare e conoscere gli effetti a breve e a lungo termine (anche quelli negativi) sulla salute.

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  46. @ WeWee

    <>

    Si lo riconosco, il post è piuttosto lungo, ci sono dentro tante cose e non tutte proprio pertinenti, confesso di averlo stralciato da una mia lettera inoltrata di recente alle istituzioni politiche e sanitarie, volevo scrivere un post più corto con varie osservazioni, poi ho deciso diversamente, è stata una eccezione, non avverrà più.
    Però, pare che scrivere certe cose, per quanto ovvie e risapute, provochi reazioni poco controllate e induca ad attaccare le persona per annichilirla, con una buona dose di protervia: <> purtroppo a molti medici e scienziati manca l’umiltà necessaria per non subire il proprio ego e la propria presunzione.

    La fonte principale di questa mia <> è “Le vaccinazioni pediatriche” del dr. R. Gava: usi un tono piuttosto sprezzante riguardo alla mie distorte idee, ma tu l’hai letto? Se non l’hai fatto, è corretto strapazzarmi senza aver verificato la fonte citata? Se l’hai letto, potresti cortesemente segnalare le tue confutazioni? Così magari le giro all’autore … che forse conosci già … in fondo è tuo collega, Farmacologo e Tossicologo, che ha curato l’annuario del farmaco (lo usi/usavi anche tu?) e forse ci sono buoni e fondati motivi per dare credito (molto) e ascolto a quanto scrive … più a lui che a te

    Del resto, se la più corretta e migliore informazione in materia sanitaria e di vaccini fosse unicamente quella fornita da molti medici (WeWe compreso) o istituzioni sanitarie saremmo proprio messi male e parlare di mia <> è un’iperbole che denota quasi malafede: tutti subiscono in parte la disinformazione, anche tu e sicuramente più di me, perché nella tua professione medica puoi essere sottoposto a pressioni e condizionamenti più forti e diretti da parte dei produttori-venditori e dell’ambiente medico o istituzionale, e non deve’essere facile in qualche circostanza mantenere indipendenza e neutralità, oppure decidere di sollevare qualche critica, obiezione o rifiutare …

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  47. “Non ribatto punto per punto a ciò che affermi, avevo iniziato a farlo ma poi mi sono annoiato (apprezza la mia sincerità) perchè se posso ribattere a questioni strettamente mediche, mi annoia rispondere a cose del tipo: "la Medicina ufficiale comanda e prevarica un po’ ovunque, con l’aiuto e il potere dei soldi, la forza dei dogmi e l’uso della Scienza, l’azione efficace e continua della disinformazione e la fedele partecipazione di tanti collaboratori inconsapevoli o compiacenti”, Lo rispetto, è giusto, ma non mi rimangio nulla e se leggere certe cose dà fastidio si possono tralasciare e prendere in considerazione le parti più degne di considerazione: un post) può contenere affermazioni o valutazioni poco pertinenti, generiche, banali o inopportune, che anche in questo blog non mancano

    “Già il fatto di parlare di "medicina ufficiale" è segno di disorientamento spazio-temporale e non è questa la sede per risolvere questi problemi”
    Inqualificabile, forse la stanchezza … colpa mia … meglio non esprimere certe idee, si può correggere il lessico … ma sarebbe pleonastico

    “Dovresti avvicinarti, se ti interessa, con umiltà e voglia di conoscenza a certi argomenti e pure con molta pazienza, così probabilmente apprenderesti a fidarti del prossimo e nello stesso tempo a non fidarti del terrorismo e soprattutto a godere dell'ingegno umano che anche con i vaccini ha saputo dimostrare di arrivare dove nemmeno sembrava possibile”
    L’umiltà è una virtù che latita in te, anche se qualche volta la s’intravvede, personalmente non sono un paladino della scienza medica, la rispetto e la ringrazio per i progressi ottenuti, ma non la beatifico, né la difendo con prepotenza, perché ha i suoi limiti, è fallibile, raggiunge alte vette ma commette anche gravi errori, che non sempre vengono raccontati e presi in adeguata considerazione per evitare di perseverare.

    “non fidarti del terrorismo” specialmente quello praticato da molti medici (te compreso) e dai mass media (come per la suina e per ogni nuovo virus stagionale in arrivo) riguardo a batteri, virus, malattie ed ogni altro corpuscolo da invocare per alimentare la paura e il panico nella gente e poter intervenire con la soluzione, farmaco, vaccino, freschi di studio e produzione.

    “riporto le parole del dottor Gava, che sono un importante ed autorevole monito per tutti: “un concetto che oggi viene ignorato totalmente pure dai medici più qualificati: il progresso scientifico ha contribuito a nutrire in noi una tale presunzione scientifica e pseudoscientifica per cui crediamo di conoscere già tutto della fisiopatologia del nostro organismo, mentre siamo ancora molto ignoranti”.
    Sono contento che almeno lo riconosca.”

    Ecco, t’invito a far propria questa premessa, rileggila ogni tanto, ne hai bisogno, fallo anche per tutti noi, sai meglio di me che non si finisce mai di imparare, e comunque ti riporto di nuovo anche la parte conclusiva finale del pensiero del dr. Gava, quella che (scommetto) ti và un pò indigesta e che la “medicina ufficiale” si guarda bene dal promuovere: “Il nostro corpo ha raramente bisogno di un aiuto esterno innovativo, mentre avrebbe quasi sempre bisogno di essere aiutato a mantenere, potenziare o attivare i normali meccanismi di autodifesa che esistono già in noi e che, ne sono certo, sono enormemente superiori sia a quelli che oggi conosciamo sia a quelli che possiamo anche solo prevedere alla luce delle attuali conoscenze”. E poi bisognerebbe “saper imparare dalla storia della medicina, che ogni scoperta invecchia e viene ridimensionata dalla comprensione dei suoi limiti e dei suoi danni”.

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  48. @ The Foe-Hammer

    Mamma mia Paolo come sei prolisso. Guarda che piu' parole si scrivono, invece di essere convincenti, si finisce con l'annoiare i lettori, con la conseguenza che questi non prenderanno seriamente in considerazione lo scrivente. La sintesi e' una qualita' non un difetto ... >>

    Si, hai ragione, giusta osservazione, ma l’ho spiegato sopra, era uno stralcio di lettera personale, critica ma profondamente sincera, redatta pensando prima di tutto alla salute dei nostri bambini, inoltre non intendo convincere nessuno, ognuno faccia il suo percorso (istituzioni a parte perché svolgono funzioni pubbliche e hanno dei doveri) tuttavia sono sicuro che, molti genitori trarrebbero grande utilità in termini di informazione e consapevolezza, ascoltando o consultando anche altre fonti, sicuramente il testo già menzionato sopra, proprio come è successo a me, inizialmente ignaro e pienamente favorevole a ogni vaccinazione e tutti i suoi corollari.

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  49. @ EpSiLoN74

    “Sono circa due anni che mi informo sui vaccini e devo essere sincero di cazzate ne ho sentite fin troppe dai movimenti anti-vaccinisti. Personalmente penso che gente come Paolo facciano solo inutile chiasso e non producano nessuno spunto di riflessione serio sulla questione”.

    Rispetto la tua critica, però mi piacerebbe capire quali “troppe cazzate” hai sentito dagli anti vaccinisti, poiché alcune tra le tue richieste indicate (quasi tutte) mi risulta siano instancabilmente (ma inutilmente) promosse ed avanzate alle istituzioni proprio da questi (o da alcuni) movimenti/associazioni.

    Comunque veramente molte grazie EpSiLoN74 (cha ca… rappresenta questo acronimo?), grazie di cuore e complimenti per la proposta, magari trovasse un pochino di riscontro presso le istituzioni e gli ambienti medici … hai voglia!! sapessi che livelli di cecità, sordità e silenzio (per non dire altro) si riscontrano purtroppo rispetto a questi temi! proverò a fare una nuova verifica presso le associazioni/movimenti interessati.

    Tuttavia, per ringraziarti dell’invito a nozze, mi permetto di integrare le tue concrete indicazioni, riportando un breve elenco di suggerimenti per gli interessati e di proposte per gli operatori/istituzioni, tratte dal testo del dr. Gava:
    considerato che:
    a) la malattia naturale –di solito- protegge per tutta la vita, mentre non tutte le vaccinazioni danno questa copertura
    b) la maggior parte delle patologie infettive verso le quali si usano le vaccinazioni è meno pericolosa nel bambino rispetto all’adulto
    c) le patologie infantili pediatriche sono molto importanti per la maturazione equilibrata del sistema immunitario e i meccanismi omeostatici di attivazione/inibizione di questo apparato sono così delicati e complessi che è da sciocchi pensare che le vaccinazioni non rechino danni …
    d) una madre immune verso alcune patologie infettive, in genere, trasmette gli anticorpi al figlio durante la vita intrauterina e durante l’allattamento
    e) una malattia infettiva naturale si diffonde spesso in modo epidemico, ma tra tutti i soggetti contagiati si ammalano solo i più predisposti e, in ogni caso, la malattia naturale si complica solo nei più deboli

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  50. parte 2
    sarebbe buona cosa procedere a:
    f) valutare il razionale di ogni vaccino alla luce del suo rapporto rischio/beneficio
    g) personalizzare il trattamento per ridurre al minimo il rischio delle vaccinazioni, valutando attentamente caso per caso, attraverso una buona visita e anamnesi medica
    h) conoscere bene gli effetti dei vaccini per diagnosticarli in tempo e capire quando un vaccino è particolarmente pericoloso: è necessario che il medico (qualsiasi medico) abbia una conoscenza approfondita di ciò che prescrive e consideri i vaccini alla stregua di un qualsiasi farmaco (utile anche leggere le schede tecniche originali approvate dalla FDA molto più complete rispetto alle ridotte informazioni fornite dai Dipartimenti di prevenzione)
    i) somministrare il minor numero di vaccini possibile per volta, e possibilmente eseguire ogni vaccinazione separatamente con almeno un mese di intervallo, per rispettare il processo di memorizzazione linfocitaria
    j) evitare il più possibile i vaccini contenenti metalli (sali di mercurio e di alluminio) o altre sostanze che potrebbero essere nocive per il bambino
    k) ritardare più possibile le 4 vaccinazioni obbligatorie (antidifterica-antitetanica, antipoliomelitica Salk e antiepatitica B) almeno fino al 1°anno di vita: i danni maggiori dai vaccini avvengono entro il 1° anno di vita
    l) non somministrare mai un vaccino ad un bambino non perfettamente sano: usare molta prudenza e all’occorrenza rinviare
    m) non scordare che ogni vaccinazione è anche un danno per l’organismo, perché ogni vaccinazione parenterale è un grosso squilibrio immunitari per l’organismo, con possibili ripercussioni patologiche
    n) informare in modo obiettivo e imparziale i genitori sui vantaggi e svantaggi delle vaccinazioni e ottenere un reali consenso informato
    o) eseguire test laboratoristici che potrebbero ipotizzare preventivamente il rischio di un danno da vaccino o dimostrare l’avvenuto danno in un vaccinato
    p) raccogliere una adeguata e minuziosa storia clinica fisiologica e patologica sia dell’individuo interessato che dei suoi familiari
    q) segnalare al Ministero della salute tutti gli effetti indesiderati dei vaccini, ricordando ai medici che va nettamente preferita la farmacovigilanza attiva a quella passiva
    r) raccogliere in un registro nazionale tutte le caratteristiche dei soggetti danneggiati dai vaccini per capire meglio le modalità per cui un vaccino ha causato un certo danno
    s) evitare ogni minaccia nei confronti di coloro che non si vaccinano e smetterla di credere che i vaccini abbiano permesso di vincere la battaglia contro le malattie infettive
    t) alle vaccinazioni tradizionali ci sono due valide alternative: una corretta igiene di vita e l’omeopatia

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  51. parte 3
    ed aggiungerei anche:
    u) togliere dal mercato l’esadannoso, perché è più pericoloso e costoso dei singoli vaccini
    v) programmare qualche evento formativo per il personale competente (valido come crediti ECM) avente a tema la “revisione delle conoscenze scientifiche” sulle vaccinazioni pediatriche, avvalendosi della competenza di esperti autorevoli come il dr. Gava o altri medici accreditati, assolutamente indipendenti dalle case farmaceutiche, e imparziali, cioè liberi rispetto agli orientamenti (di una sola parte) predominanti in questa materia
    infine, per ridurre i danni da vaccino, potrebbe essere utile anche:
    w) eliminare tutte le sostanza pericolose attualmente contenute nei vaccini (mercurio, alluminio, formaldeide, ecc.)
    x) eseguire tutti gli accertamenti clinici e strumentali disponibili per individuare i soggetti a rischio di sviluppare un danno da vaccino, individuando i casi soggetti ad esonero definitivo
    y) eseguire ricerche rigorose sul sistema immunitario e sule malattie infettive (sia nei paesi industrializzati che nel Terzo Mondo) allo scopo di capire cosa permette ad un organismo di ammalarsi o di impedire lo sviluppo di una certa malattia infettiva
    z) conoscere l’esatta incidenza delle attuali complicazioni delle patologie infettive in modo da confrontarle con l’incidenza delle reazioni avverse da vaccinazioni allo scopo di capire quanto una vaccinazione sia, oggi e in ogni specifica nazione, vantaggiosa o meno
    aa) eseguire ricerche epidemiologiche di confronto tra soggetti vaccinati e non vaccinati
    bb) informare correttamente i medici e tutti gli operatori socio-sanitari non solo delle vere caratteristiche delle vaccinazioni, ma anche che il vaccino è un farmaco a tutti gli effetti e che quindi tale trattamento va sempre personalizzato

    Sono spiacente di avere sintetizzato, ma naturalmente è possibile dettagliare ulteriormente e fornire la bibliografia di riferimento, riportata nel menzionato ottimo testo “Le vaccinazioni pediatriche”.

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  52. @ WeWe

    <> le cose che ho scritto e sostenuto sono espresse esclusivamente a titolo personale, non ho alcun ruolo o rappresentanza rispetto ai movimenti o associazioni antivaccinisti, mi rendo conto che in tali questioni è inevitabile la generalizzazione, però sarebbe corretto non attribuire-estendere i pensieri e le mie affermazioni alle organizzazioni citate che vengono chiamate in causa solo indirettamente e strumentalmente

    invece la <<“malafede”>> attribuita a persone, genitori, che portano sulla propria pelle i danni vaccinali, causati e negati beffardamente dalla “medicina ufficiale” rimbalza al suo mittente, te la puoi tenere e se vuoi scendere ancora più in basso prova a spiegarci questo tuo pensiero; inoltre, chiediamoci seriamente: ce la possono fare le associazioni/movimenti più osteggiati e boicottati dalle istituzioni sanitarie e dalla classe medica a conquistare non dico gli scranni del circus informativo sanitario e vaccinale, ma pure solo qualche misero spazio di ascolto?

    <>
    Beh! sono scoppiato in una fragorosa risata, pensando a chi è rivolta (mi sei sembrato Capezzone quando, con quella finta espressione seria e corrucciata, pronuncia con enfasi misurata la falsità quotidiana da propinare ai giornalisti), però dopo l’ilarità iniziale mi è apparso evidente lo squallore dell’affermazione, e la bassezza di questa sparata rappresenta proprio l’apoteosi della denigrazione e chi la fa si disonora e scredita da solo; comunque, anche volendo prenderla in seria considerazione ti chiedo di spiegare quali potrebbero essere gli interessi economici << sempre (sottolineo sempre)>> di molti genitori sfortunati anzi disgraziati … forse ottenere un indennizzo? o cosa altro? e quali sarebbero gli interessi personali? proteggere i propri bambini … semplicemente perverso e aberrante!!!

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  53. Parte 2
    Comunque riflettendoci, ecco i reali interessi personali ed economici sottostanti all’insistente battaglia antivaccinista condotta strumentalmente da molte persone:
    - prevenire e proteggere i propri figli dalle conseguenze non sempre indolori e talvolta perfino nefaste delle vaccinazioni
    - riuscire faticosamente ad ottenere maggiore informazione e chiarezza nel marasma della disinformazione sanitaria
    - riuscire faticosamente ad ottenere maggiore attenzione e rispetto da parte degli operatori sanitari per curare e rimediare ai danni vaccinali
    - riuscire molto faticosamente ad ottenere il riconoscimento del danno vaccinale e un indennizzo previsto dalla legge
    - rivedere le politiche e il calendario vaccinale, magari eliminando l’obbligatorietà dei vaccini o almeno posticipandone la somministrazione, con grande risparmio nella spesa sanitaria
    - implementare la farmacovigilanza attiva …
    e potrei continuare a lungo …
    inoltre, i movimenti e le associazioni antivaccinali si sostengono con modeste piccole quote associative e donazioni volontarie di entità microbica rispetto ai fondi delle istituzioni e ai profitti delle aziende farmaceutiche, e sopravvivono grazie all’impegno gratuito ed encomiabile di molti genitori, e di famiglie danneggiate e spesso beffeggiate: non riesco ad immaginare con quale coraggio si possa spingersi a parlare di “interessi personali ed economici sempre (sottolineo sempre)” forse stavi pensando o ti riferivi agli Informatori scientifici che vengono a farti visita oppure a qualche collega con il quale talvolta discorri degli inquadramenti professionali o dei mercati borsistici, oppure si trattava dei politici italiani …

    “Potrei essermelo perso ma finora non ho mai incontrato un anti-vaccinista che proponesse argomenti seri, credibili e documentati a favore delle sue tesi.”
    La credibilità di WeWe si abbassa di brutto quando scrive queste risibili e retoriche affermazioni: mi hai ricordato Berlusconi quando pontifica di non aver mai pagato una donna (per le prestazioni ricevute): ebbene eccomi, sono un antivaccinista! e gli “argomenti seri, credibili e ben documentati” che ti porto sono quelli contenuti nel libro già menzionato“ del dr. Gava: chissà se i suoi argomenti sono sufficientemente seri, credibili e documentati … poiché, come tanti altri genitori, ho fatto le valutazioni e basato le mie scelte in buona parte su quest’ottimo testo.
    E ritengo dignitoso che tutti coloro che continuano a denigrare le idee sostenute dalle persone sfavorevoli alle attuali pratiche vaccinali, per correttezza ed onestà intellettuale e prima di trarre conclusioni, debbano almeno leggerlo accuratamente per valutarne l’autorevolezza, e avere il coraggio o il buon senso di sollevare confutazioni e di formulare giudizi anche direttamente all’autore.

    “Forse anche per questo le case farmaceutiche dormono sonni tranquillissimi”
    Dormono sogni tranquilli perché hanno in mano quasi tutto, riescono a controllare il sistema e a condurre il gioco ad ogni livello, inoltre sono molto ben attrezzate e immunizzate contro i corpi estranei e sgraditi (movimenti/associazioni anti-vaccini compresi) … un po’ come un elefante contro una mosca, altro che argomenti seri e documentati!

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  54. Parte 3
    “Una farmacovigilanza efficace, efficiente
    Sono d'accordo, anche se in alcune regioni questo già esiste ed è di buon livello, ma la farmacovigilanza "a macchia di leopardo" non è efficace e totalmente attendibile.
    Studi indipendenti sulla reale frequenza e severità delle patologie per cui si vaccina.
    Sono d'accordo, anche se non credo oggi si possa parlare di studi che si distacchino in maniera importante dalla realtà. Il morbillo non ha la stessa frequenza in Italia come in Uganda ma la complicanza quando avviene è grave allo stesso modo nei due paesi.
    Chiedere continuamente attendibilità sui reali rapporti rischio/beneficio a fronte di questi dati vaccino per vaccino e stato per stato.
    D'accordo, anche se non vi sono grossi dubbi (alla luce degli studi esistenti) sulla grossa prevalenza del beneficio sul rischio. Alcuni dei vaccini sono in discussione ed è bene sia così anche se non è facile prendere una decisione, per esempio nel caso della poliomielite.
    Visite più accurate sui bambini prima di vaccinarli e nel beneficio del dubbio stabilire calendari personalizzati o non vaccinare affatto.
    Sarebbe opportuno ma credo non sia proponibile sul piano pratico, soprattutto in un'epoca di crisi economica come la nostra. E' un po' quello che succede in ospedale nella preparazione agli interventi chirurgici, sarebbe opportuno sottoporre TUTTI gli operandi a controllo allergologico ma l'evidenza ed il rapporto costo/beneficio lo sconsiglia. A volte siamo vittime della statistica, me ne rendo conto ma è così.
    Esami sui titoli anti-corporali a distanza di anni
    Perchè no, ma si è visto che anche senza questo controllo l'immunità di gregge funziona, almeno fino ad oggi”

    Heiiii, che risultati, ma questo è un altro WeWe, non posso credere a quello che leggo, EpSiLoN74 ma cosa gli fai, chi sei per sortire queste risposte? devi essere stimato e accreditato (forse un opinion leader?), le tue proposte ottengono apertura e maggiore obiettività, complimenti!

    “Maggiori studi sulla ricerca di base.
    Interessante ma anche qui non so fino a che punto proponibile. Considerato che il campo dei vaccini è tra i più studiati al mondo, se solo la stessa cifra impiegata per sviluppare le ricerche venisse usata per curare, civilizzare, far sviluppare le popolazioni che rappresentano fonte di contagio o focolai epidemici nel mondo, probabilmente molti dei vaccini oggi in commercio sarebbero totalmente inutili”

    WeWe è una tra le cose più belle, incoraggianti e confortanti che ti ho letto (sui vaccini ovviamente), grazie, tolgo il cappello e faccio un inchino rispettosamente (ma senza ossequio)

    “Studi comparativi sull'incidenza dell'autismo dei vaccinati con MMR e non
    Io oggi dopo anni di studio ho davvero pochissimi dubbi che l'MMR possa causare l'autismo, molto pochi”
    Eureka!!!, e dopo l’avvento dei neutrini … WeWe ha ammesso qualche dubbio (pochi) che l’MMR possa causare l’autismo: non ci posso credere, il velo si è squarciato, ora sono stato accontentato mi posso togliere dalle palle … haaa! ma l’avete fatto apposta! sarà così? …

    “Infine fornire ai genitori una informazione indipendente ed approfondita”
    Questa sarebbe sempre una buona dimostrazione di qualità ed efficenza da parte del SSN, ma ahimè mi sa che le cose andranno sempre peggio, visto che con il blocco del turnover e delle assunzioni, ormai nelle USL e negli ospedali siamo al collasso”

    Mi spiace, lavorare in ospedale è duro: la mia solidarietà e stima.

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  55. ma cosa gli fai, chi sei per sortire queste risposte?

    Per esempio non scrivere sciocchezze come questa che hai scritto tu:

    alle vaccinazioni tradizionali ci sono due valide alternative: una corretta igiene di vita e l’omeopatia

    O partecipare ad una discussione con commenti, non con comizi.
    Sono già due bei segni di educazione e serietà.

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    1. Ho un dubbio: Paolo Zuccaro lo,pagano un tanto a riga ? Scrive a cottimo?

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  57. @Paolo Zuccaro

    devi essere stimato e accreditato (forse un opinion leader?)

    Sono semplicemente un padre che da due anni si sta informando e la maggior parte del tempo che ci sto impiegando è solo per scartare tra tutte le informazioni interessanti quelle di parte, parziali, non verificate, anonime, sconclusionate o di gente che si sveglia la mattina è pensa di aver capito tutto sui vaccini e trova sempre qualcuno che gli da credito.

    Per il resto non credo che ho il tempo di rispondere al tuo trattato...dovrei prendermi un giorno di ferie per poterlo fare.

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  58. @ WeWe
    L’affermazione che “alle vaccinazioni tradizionali ci sono due valide alternative: una corretta igiene di vita e l’omeopatia”, per correttezza, non posso attribuirmela in quanto, come molti altri suggerimenti, che io condivido, è tratta dal libro del dr. Gava già citato e non è affatto una sciocchezza perché, in estrema sintesi:
    a) è ampiamente risaputo che una corretta igiene di vita favorisce il “potenziamento naturale” delle capacità immunitarie individuali, stesso obiettivo perseguito “artificialmente” dai vaccini! …
    b) per quanto riguarda l’omeopatia, credo ci siano buone probabilità che, con il passare degli anni, un numero crescente di medici (e pazienti sempre più informati e consapevoli), andrà emancipandosi sensibilmente dai farmaci e prenderà in crescente considerazione l’opportunità di avvalersi anche dei rimedi e dei nosodi omeopatici per aiutare l’organismo a difendersi da solo:
    E’ un’evoluzione che ha riguardato per molti medici e pazienti i quali, dopo aver studiato, seguito e impiegato per anni la farmacologia ed averne sperimentato anche gli effetti collaterali, hanno cominciato ad evitare o abbandonare i (o alcuni) farmaci dedicandosi maggiormente all’omeopatia, ottenendo buoni (e meno) buoni risultati e comunque “senza più tornare indietro”.

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  59. @ EpSiLoN74
    Mi auguro che, tra le tante modalità e fonti utilizzate per scandagliare le informazioni e le circostanze riguardo alle vaccinazioni praticate ai nostri bambini, tu scelga di consultare anche “Le vaccinazioni Pediatriche” del dr. Gava, e se accadesse mi farebbe piacere ricevere una tua sincera valutazione: paolo.zuccaro27@gmail.com

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  60. è ampiamente risaputo che una corretta igiene di vita favorisce il “potenziamento naturale” delle capacità immunitarie individuali, stesso obiettivo perseguito “artificialmente” dai vaccini!

    Nella mia ignoranza so che, al contrario, il sistema immunitario si rinforza quando entra in contatto con gli agenti patogeni, li sconfigge, e quindi impara a gestire future analoghe aggressioni.
    L'igiene, invece, aiuta a debellare le malattie in altro modo, ovvero impedendo loro di diffondersi.

    Penso che la corretta via sia nel mezzo: un ambiente sano per non esporsi ad un eccesso di agenti patogeni, con un sistema immunitario allenato a rispondere alle malattie più pericolose.

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  61. @ Paolo Zuccaro

    b) per quanto riguarda l’omeopatia, credo ci siano buone probabilità che, con il passare degli anni, un numero crescente di medici (e pazienti sempre più informati e consapevoli), andrà emancipandosi sensibilmente dai farmaci e prenderà in crescente considerazione l’opportunità di avvalersi anche dei rimedi e dei nosodi omeopatici per aiutare l’organismo a difendersi da solo:

    No, nell'omeopatia non c'è nulla. Per ottenere la stessa cosa che stai dicendo tu è sufficiente non prendere NULLA. Prendere omeopatia è prendere NULLA. Il problema arriva seriamente quando questo NULLA si prende quando si hanno patologie serie con complicanze che impediscono al corpo di "guarire da solo", cosa che fa da milioni di anni senza omeopatia, nel caso contrario non esisteremmo neppure e ci saremmo già estinti.

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  62. @ ubik15
    Attingo dal superlativo testo “Le vaccinazioni pediatriche - revisione delle conoscenze scientifiche” del dr. Gava alcune sintetiche precisazioni:
    - la prima alternativa ai vaccini è quella di stimolare le difese generali dell’organismo promuovendo al massimo una “immunoprofilassi aspecifica” in modo da permettere all’organismo di affrontare ogni tipo di agente patogeno impostando una “corretta igiene di vita” attraverso un’alimentazione bilanciata e sana, il rispetto degli orari e dei ritmi biologici, adeguata attività fisica, vita all’aria aperta, ecc. e anche una sana igiene mentale …
    - la ricerca dimostra che il sistema immunitario del bambino viene stimolato, rafforzato e maturato proprio grazie ai piccoli o grandi combattimenti che lo impegnano fisiologicamente in molte sfide quotidiane; è stato accertato che le patologie infettive infantili stimolano il sistema immunitario fortificandolo al punto da renderlo meno suscettibile ad ammalarsi nei decenni successivi (Rock G.A., Brunet L.R. “Give us this day our daily germs”- Biologist Aug. 2002)
    ma ci sarebbe molto, molto altro da precisare e su cui riflettere …

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  63. @ Grezzo
    E’ vero Grezzo, nei rimedi omeopatici altamente diluiti non si trovano tracce delle molecole di sostanza biologicamente attiva, quindi è logico sostenere che -in base alle conoscenze dell’attuale farmacologia- le alte diluizioni non possano avere alcun effetto, tuttavia a mio avviso questa conclusione andrebbe integrata, con i risultati, le ipotesi e le conclusioni degni di attenzione e contenuti in tanti lavori autorevoli, tra cui quelli svolti dal prof. Bellavite oppure dai proff. Sukul (riportati nel testo “Farmacologia delle alte diluizioni-studi biochimici e fisici sul medicinale omeopatico”) che tralascio di riportare ma che forniscono spiegazioni favorevoli all’esistenza di una “consistente base fisico-chimica dell’omeopatia”.
    E comunque, prima di sentenziare il NULLA dell’omeopatia, basandosi magari sulle prove di laboratorio e sulla riproducibilità (ardua) degli esperimenti, dovremmo tenere conto della sterminata mole di evidenze cliniche e riscontri sulla sua efficacia e ragionare sul fatto che sempre più medici e pazienti, emancipati dalla farmacologia tradizionale, perseverano a studiare e impiegare l’omeopatia, come spiega bene il dr. Gava (nel testo “Approccio metodologico all’omeopatia”):
    “In molti Paesi esteri ci sono ospedali omeopatici ove questa tecnica terapeu¬tica è usata da parecchi decenni e in alcuni Paesi l'Omeopatia è insegnata all'Università essendo ufficialmente riconosciuta e persino rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale e mi rifiuto di credere che tutti i Medici del mondo che hanno riconosciuto nell'Omeopatia una straordinaria capacità terapeutica siano degli incompetenti o dei ciarlatani. E invece più insosteni¬bile la tesi di coloro che attaccano l'Omeopatia solo perché non hanno ancora una spiegazione completamente comprensibile del suo modo di curare. Tutta¬via, se è solo questo il motivo, volendo essere coerenti, dovremmo rifiutare la prescrizione della maggioranza dei farmaci chimici oggi in commercio il cui vero meccanismo d'azione è talora solo ipotizzato. E che dire di quelle so-stanze che `nascono' e sono prescritte per anni con una indicazione e vengono poi riconosciute come dotate essenzialmente di un'efficacia che con la prima indicazione non ha alcuna parentela apparente? E ancora: sono forse tutti spiegabili (prevedibili e quindi prevenibili) molti cosiddetti effetti indesiderati che definiamo inattesi? Talora il `meccanismo d'azione' rimane ancora un feticcio sia in Farmacologia che in Tossicologia! Nonostante ciò, comunque, il rifiuto da parte di molti Medici e, in particolare, di molti Professori Univer¬sitari che dovrebbero essere i garanti della `verità medica' non è cambiato. Ciò dimostra inequivocabilmente la saggezza del vecchio proverbio che dice: Non c 'è cieco peggiore di colui che non vuoi vedere!”

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