...ovvero come compiere un suicidio omeopatico senza assumere nessun granulo.
Sembra un concetto banale che non richiederebbe particolare sforzo per eliminarlo dalle discussioni sull'efficacia di una pratica alternativa.
È l'
argumentum ad populum,
fallacia tipica di chi non sa argomentare il suo ragionamento.
Usatissimo da ciarlatani ed imbonitori di basso grado, strumento tipico del
marketing da supermercato (per vendere prodotti di massa, al contrario i prodotti "
in" hanno come slogan l'esclusività, l'uso da parte di pochi eletti), stona quando ad utilizzarlo come grimaldello in una discussione è una persona presumibilmente dotata di cultura ed intelletto e soprattutto a proposito di salute.
Quando leggo però la
rubrica de "
La Stampa" on line, tenuta da un medico omeopata, non posso che rivoltarmi sulla scrivania (nel senso che non essendo ancora morto non posso ancora rivoltarmi nella tomba) perchè il concetto dell'
utilizzo di massa usato come metro di giudizio è
abusato. Il
prof. Magnetti è a quanto pare una voce "
ufficiale" dell'omeopatia in Italia, chiede rispetto per la pratica che egli segue, ma lui il rispetto lo usa nei confronti degli altri? Un rappresentante ufficiale dell'omeopatia che argomenti usa per spiegare la sua disciplina e come tratta le critiche?
Nella sua rubrica ad ogni obiezione e per ogni critica all'omeopatia, la risposta è sempre la stessa: ma allora tutti i medici omeopati che la prescrivono? Ed i milioni di italiani che la usano? Tutti visionari? Creduloni?
Il medico che gestisce questa rubrica, lancia anatemi verso la medicina ufficiale e pubblicizza l'omeopatia descrivendola come pratica scientifica (omettendo di dire che l'omeopatia è tutto fuorchè scienza) ma si offende ogni volta che qualcuno prova a chiedergli conto e ragione delle cose che scrive. Si risente spesso quindi e chiama insulti e offese semplici constatazioni di lettori che gli fanno notare le contraddizioni di una pratica antiscientifica e primitiva.
Quando qualcuno fa notare al medico omeopata che l'omeopatia va oltre ogni ragionevole ipotesi scientifica citando il concetto basilare del
numero di Avogadro, Magnetti tronca in un colpo solo ogni discussione: "
ancora con questo numero di Avogadro?" mostrando di non comprendere che sono
proprio queste le posizioni che rendono l'omeopatia una pratica
sciamanica.
Chiunque vedendo un collega di lavoro a cavalcioni sulla finestra dell'ufficio che invece di afferrarlo per salvarlo gli dicesse "
lanciati pure dal quinto piano del palazzo, non ti preoccupare, basta con questa storia della gravità", sarebbe un
folle o in alternativa un
furbo che vuole eliminare un collega antipatico e nel caso di Magnetti credo proprio che non si possa parlare di follia.
Eppure agli omeopati, invece di arrampicarsi sugli specchi scivolosi di argomenti fallaci o retorica da quattro soldi che non fanno onore ad un medico, basterebbe fornire riscontri scientifici solidi, esperienze evidenti, poche chiacchiere e tanti fatti insomma, qui parliamo di cose serie, mica di occultismo.
Distinguere un granulo omeopatico da uno di zucchero ad esempio, in qualsiasi modo, sarebbe un gioco per loro:
non lo fanno, oppure somministrare una pillola contraccettiva omeopatica a 100 donne e chiudersi bene a casa.
Non fanno nemmeno questo, comprensibilmente. Se poi tacciano milioni di scienziati nel mondo di incompetenza e chiusura mentale, perchè non curano con l'omeopatia un centinaio di
peritoniti acute? Non per forza peritoniti, che si impegnino a guarire una patologia
inguaribile per la medicina, lo provino, se funzionasse sarebbe evidente
Sono medici, possono farlo.
Non lo fanno. Se hanno "scoperto la verità" mentre tutti gli altri sbagliano in tutte le corsie d'ospedale lo facciano!
Magnetti si faccia estrarre un dente con un'anestesia omeopatica e risponda a tutti gli scettici con i fatti.
Non lo fa. Oppure si faccia colpire da radiazioni oltre i limite di tolleranza umana e poi si curi con
X-Ray, il prodotto radioattivo omeopatico che protegge dalle radiazioni consigliato ufficialmente dagli omeopati e "
sperimentato". Funziona no? Lo faccia.
Non lo fa lui nè gli altri 11999 omeopati italiani.
Parla però proprio dei milioni di utilizzatori, delle migliaia di medici omeopati, dell'acqua informata e della sua esperienza sul campo. Parla ed attacca senza sosta: ce l'ha con la "
crociata contro l'omeopatia" senza rendersi conto che la "crociata" è semplicemente l'uso della ragione, della scienza e dell'evidenza ed utilizzando gli argomenti dei guaritori più buzzurri che parlano di "crociata contro le medicine alternative", Magnetti si butta da solo con tutti i piedi nel baratro del paranormale e della stregoneria, il vero "
suicidio omeopatico" lo compie lui.
Come quando pubblica il messaggio che definisce il
CICAP (associazione di divulgazione scientifica fondata da Piero Angela e formata da
volontari) "
organismo paragovernativo e prezzolato", Magnetti entra ufficialmente a far parte dei complottisti anti-Cicap: ed ecco che oltre che paranormale, l'omeopatia diventa per mano sua anche
complottista, per completare servirebbero gli UFO, attendo con ottimismo.
A proposito del CICAP Magnetti è in preda ad una sorta di
agitazione quantistico-vibrazionale che lo sta portando a pubblicare continuamente articoli che trasudano rabbia da tutti i pori da quando il CICAP assieme ad
Oggi Scienza si è impegnato in una giornata di divulgazione scientifica sull'omeopatia, non riesce proprio a mandarla giù, tanto da pubblicare "
volentieri" (sic) una
lettera piena di falsità e diffamazioni giusto per completare l'opera di "
informazione corretta" senza nemmeno prendersi la briga di controllare o di chiedere lumi alle parti in causa. Pronta la
risposta del CICAP che dimostra su cosa si basa quella rubrica per diffondere notizie sulla salute. "La Stampa" ne tenga conto, i lettori giudichino l'obiettività dell'autore del blog.
Attacca poi gli "
interessi economici" dei medici che per questo motivo snobberebbero l'omeopatia dimenticando che lui per primo ha interessi economici visto che di omeopatia
ci vive. Cita studi (francamente
banali) che dimostrerebbero un'azione anticancro dell'omeopatia ma dice che non vuole certo affermare che l'omeopatia curi il cancro (e cosa allora avendoli citati?) e se la prende con chi ha paragonato l'omeopatia ai fenomeni paranormali chiedendosi cosa ci sia di paranormale nella pratica delle diluizioni spinte dimenticando che una pratica non scientifica
è paranormale, per definizione.
Il termine paranormale si applica a quei presunti fenomeni (detti anche anomali) che, secondo la scienza sono inesistenti o anti-scientifici nella loro formulazione teorica o, nel caso di fenomeno esistente, comunque spiegabili sulla base delle conoscenze attuali
Ma il prof. Magnetti va oltre e non risparmia l'invocazione "originalissima" agli interessi economici ed agli studi "addomesticati":
Difficilmente troverete una azienda che accetta di finanziare un progetto che le potrebbe recare grave danno finanziario. E’ più verosimile che cominci a finanziare l’affossamento del progetto attraverso il sostegno di lavori scientifici contrari addomesticati o il finanziamento di scettici professionisti in grado di arruolare altri scettici ignari dell’inganno e organizzarli in associazioni e gruppi strutturati all’uopo.
Riecco il
complotto, come immaginavo gli alieni sono sempre più vicini.
Presumo che per usare questi argomenti, le aziende omeopatiche accettino ogni giorno di finanziare studi contrari all'omeopatia poichè queste aziende vivono di
beneficenza ed opere caritatevoli o che non esistano gruppi di omeopati "organizzati e strutturati all'uopo" per pubblicizzare la loro fonte di reddito, per esempio scrivendo che l'omeopatia ha basi scientifiche su un quotidiano on line. Oppure che non esistano lavori favorevoli all'omeopatia "
addomesticati" (
Benveniste, chi era costui?).
Magnetti non approfondisce mai, aggredisce e si offende ogni volta che qualcuno gli scrive che l'omeopatia è stregoneria, ha ragione e non vuole sentire ragioni, invoca gli "innumerevoli studi", sorvola sul fatto che l'omeopatia è semplice acqua e si appella sempre al principio retorico dell'utilizzo diffuso: sono
11999 i medici italiani che prescrivono omeopatia (il dodicimillesimo sarebbe lui) e se
anche nove milioni di italiani la utilizzano, vuol dire che l'omeopatia funziona, si tratterebbe in caso contrario di allucinazione collettiva.
Il prof. Magnetti taglia (troppo) corto dimenticando che non è contando il numero di utilizzatori che ci convince dell'utilità o dell'efficacia di una pratica, specie se si tratta di pratica che pretende scientificità. Dimentica che i fumatori ed i bevitori sono tanti,
milioni e milioni nel mondo eppure nessuno può ragionevolmente sostenere che l'alcol o il fumo siano pratiche salutari o utili all'uomo, nemmeno se a fumare fossero tutti gli abitanti del pianeta: allucinazione collettiva? No: ignoranza, idiozia, scarsa informazione, autolesionismo, edonismo effimero, qualsiasi cosa ma non certo segno di utilità o buon senso.
Se volessimo utilizzare gli stessi (errati) argomenti, il discorso si chiuderebbe in due righe. In Italia i medici sono più di 370.000. Ciò vuol dire che solo la minima parte di essi utilizza l'omeopatia per curare i pazienti ergo i medici non credono all'omeopatia e chi la usa rappresenta solo un'esigua minoranza, meno del 4%, un'inezia. Ma per l'omeopata questo non è importante, certi giochi di logica valgono solo quando portano acqua al proprio mulino.
Sui nove milioni di italiani che si curerebbero con la teoria della memoria dell'acqua i numeri sono ancora più stiracchiati. Tra di loro quanti sono coloro che utilizzano solo omeopatia? Chi si cura con l'omeopatia non usa antibiotici o non va in ospedale? Cura una peritonite con "l'acqua informata"? Queste persone la loro salute la affidano all'omeopatia o si affidano a questa pratica quando non serve alcuna medicina?
Bisognerebbe contare quelli che, tra i nove milioni di "utilizzatori", hanno tratto beneficio reale da questa pratica e vedere cosa hanno curato, se ieri avessi dato un'occhiata all'oroscopo non mi sentirei degno di essere definito un "fruitore di oroscopi". Gli utilizzatori "reali" di omeopatia sono molto ma molto meno dei "nove milioni", forse poche centinaia, probabilmente ancora di meno e di loro non conosciamo nemmeno i risultati della scelta anzi, dagli studi sappiamo che chi usa l'omeopatia non si cura meglio di come avrebbe fatto con un placebo. Non per niente le farmacie che vendono solo prodotti omeopatici non esistono (non fanno affari d'oro con i 9 milioni di italiani?) e le parafarmacie che ci provano vivono per loro stessa ammissione, male e solo grazie ad altri prodotti (cosmetici, accessori, integratori) non certo per l'omeopatia: dove sono finiti tutti i "milioni di utilizzatori"? Diluiti come un principio attivo nell'acqua?
Vuol dire quindi (vorrebbe dire, secondo il prof. Magnetti) che l'omeopatia non funziona, pochissimi la prescrivono, pochissimi la comprano e la scienza non la considera medicina.
Sempre che ce ne fosse bisogno quindi, anche utilizzando gli strumenti dialettici di Magnetti, l'omeopatia ne esce bastonata ed umiliata (attenzione, non la umilio io ma le stesse parole dell'omeopata) contare quante persone usano la medicina e quante l'omeopatia sarebbe un disastro epocale per Magnetti che però continua a definire
insulti tutti i commenti che chiedono chiarezza sugli argomenti fumosi dell'omeopata ma pubblica una lettera (quella citata prima) che definisce "
criminali" tutti coloro che negano l'omeopatia.
Egli stesso definisce quasi
malato di mente, ancora in tempo per redimersi, ma ai limiti della malattia mentale lo "scettico statico". Dice il professore:
La figura dello scettico statico che non evolve ha poco senso o per lo meno è da considerarsi ai limiti di un quadro patologico. Si possono identificare in una immagine di “fondamentalismo ideologico” dove alla Bibbia o al Corano o altro libro sacro si sostituisce Medline.
L'odio per chi ragiona proviene da un medico che segue una pratica nata più di 200 anni fa e che non è cambiata nonostante i progressi enormi fatti da quei tempi e "statici che non evolvono" sarebbero "gli altri". Strano anche che nonostante questa pratica sia nata quando la medicina non esisteva (non esisteva l'anestesia o la radiologia ma non erano conosciuti nemmeno i batteri e gli antibiotici) chi la applica oggi sulla pelle del prossimo si ritiene pure "evoluto".
Un omeopata che accusa di "staticità" chi non apprezza l'omeopatia, diciamolo, è il colmo.
Sul fondamentalismo potremmo discutere se sia più "estremista" basare i propri mezzi terapeutici su Medline, banca dati internazionale della letteratura scientifica aggiornata in tempo reale o sull'Organon, il libro degli omeopati, pubblicato nel 1810, ancora oggi fonte di sapere per la cura dell'"acqua energizzata". La trave e la pagliuzza, potrebbe essere la risposta a questi misteri.
Gli omeopati in mezzo ai termini fumosi che usano per giustificare la loro pratica "impossibile" compirebbero un atto di onestà dicendo chiaramente che pretendono di curare la gente studiando ed applicando regole del 1810, si scoprirebbe così che il vero "statico che non evolve" non è chi cura con i testi del 2011 ma chi lo fa giurando che l'acqua ha poteri curativi.
Se io definissi Magnetti "ai limiti di un quadro patologico" o "criminale" immagino si offenderebbe ma chi afferma di curare le malattie per mezzo dell'acqua che possiede qualità magiche e poteri sconosciuti è più o meno "al limite di un quadro patologico" di chi afferma di curare con sostanze dotate di azione misurabile, spiegabile, ripetibile e visibile?
Chi è allora il pazzo e chi il saggio?
Chi dice di poter curare il cancro, la malaria o l'AIDS con i granuli di zucchero inventati nel 1810 o chi studia ogni giorno nuovi mezzi terapeutici?
Giustamente qualche lettore fa notare che le parole di Magnetti sono offensive per l'intelligenza umana e che se proporre l'omepatia per quello che è, un placebo, potrebbe servire ad evitare in certi casi lo spreco di risorse, l'uso indiscriminato di farmaci, l'abuso di sostanze con importanti effetti collaterali potrebbe pure essere accettabile e rappresentare una scelta terapeutica seppur discutibile almeno comprensibile, vendere la pratica ottocentesca come medicina e scienza è davvero immorale, non etico e pericoloso.
Magnetti offende l'intelligenza dei suoi simili ma si offende solo se qualcuno prova a contraddirlo mentre non si rende nemmeno conto che le sue parole sono denigratorie nei confronti della quasi totalità della specie umana (e milioni di esseri viventi, si sa, non possono sbagliarsi...) e soprattutto nei confronti di chi pretende da un medico onestà (almeno) intellettuale.
Questa mancanza di rispetto nei confronti dei consumatori e dei pazienti, Magnetti la estende anche alla stragrande maggioranza dei suoi colleghi medici che non utilizzando l'omeopatia, a suo dire medicina efficace, mentirebbero ai propri pazienti o in alternativa sarebbero degli ignoranti e soprattutto nei confronti dei suoi colleghi omeopati il cui numero continua a citare come valore aggiunto nella dimostrazione di efficacia della sua pratica preferita. Un gesto onesto sarebbe quindi quello di porgere le scuse a tutti i pazienti che si curano con la medicina e non credono all'acqua magica o ai milioni di medici che dalla mattina alla sera si sbattono per dare sollievo a chi sta male con le medicine e sono stati definiti "criminali contro l'umanità" e pure al CICAP sul quale sono state diffuse notizie false, ma forse è pretendere troppo da chi si offende quando qualcuno chiede prove prima di somministrare granuli di zucchero per curare le malattie.
Questa è l'omeopatia in Italia.
Però i medici omeopati sono tanti, insiste Magnetti, diamogli ragione.
Insistendo sul numero dei medici omeopati (11.999 più lui 12.000) come se questo significasse qualcosa nel dibattito sull'efficacia di una medicina, Magnetti sempre per onestà dovrebbe però ricordare che in Italia
esistono 14.880
operatori dell'occulto (almeno
ufficialmente, raddoppiamo il numero per una cifra più aderente alla realtà), medium, cartomanti ed indovini. Più dei medici omeopati, Magnetti probabilmente con il suo metro, concluderebbe che "
la gente" si fida più dei maghi che degli omeopati.
Mi aspetto allora, per coerenza ed onestà, un suo articolo sull'efficacia del pendolino nella diagnosi del cancro e di un giro di tarocchi per la cura dell'alluce valgo o in via alternativa il significato della seduta spritica nella cura della cistite ricorrente. Non abbia limiti, si evolva ed apra la mente, basta con il paradigma interessato della scienza e con questa storia dell'astronomia, Urano nel Leone ha milioni di utilizzatori soddisfatti nel mondo.
Se 12.000 omeopati decidono per partito preso che la scienza ha torto, figuriamoci 15.000 maghi.
Non si dimostri statico e non evoluto definendo i pendolini ed i tarocchi roba da ciarlatani però o sarebbe ai limiti di un quadro patologico ed un fondamentalista.
Se non dimostra coerenza in questa maniera non chieda più rispetto dopo aver insultato i consumatori, i pazienti, i medici e persino gli omeopati. Avercela con il mondo da molti punti di vista non conviene, soprattutto quando si rappresenta l'omeopatia, il collega Magnetti è infatti docente a contratto all'università di Torino, presidente dell’Istituto omeopatico italiano, direttore didattico della scuola medica omeopatica hahnemanniana di Torino, coordinatore regionale della federazione italiana medici omeopatici.
Che si sappia del livello scientifico e di cosa è capace l'omeopatia in Italia, quella seria naturalmente, prima di difenderla come pratica "efficace, dolce e naturale".
Ah, e quando Magnetti desidererà facciamo i conti e vediamo quanti nel mondo usano i granuli di zucchero e quanti le medicine, così decidiamo una volta per tutte chi ha ragione o chi è il "criminale contro l'umanità". Lui lo ha detto.
Alla prossima.
Grazie a D.M.