Sabato 12 febbraio si è tenuta la conferenza che avevo annunciato. E' stato un bell'incontro ed una piacevolissima serata.
L'organizzazione del CICAP Ticino è stata...svizzera, perfetta.
L'affetto e la gentilezza degli organizzatori, del pubblico e degli amici intervenuti una sorpresa indimenticabile.
Sono arrivato a Lugano dopo un viaggio di 6 ore un po' stanco ma sentire che in tanti aspettavano le tue parole mi ha sicuramente incoraggiato. L'emozione era tanta, è stata la mia prima apparizione "pubblica", ma è durata poco (l'emozione, non l'apparizione pubblica, che è durata quasi due ore).
foto by Rodri |
Ho commentato una serie di diapositive che hanno illustrato prima alcune teorie di medicina alternativa con un occhio agli errori della ricerca medica, poi un cenno a terapie diffuse come il Reiki, i fiori di Bach o l'agopuntura ed infine l'omeopatia che, come pratica alternativa più diffusa al mondo, meritava uno spazio specifico.
Per mostrare come in realtà l'omeopatia sia una affascinante ma eterea illusione ho creato per la gioia dei grandi bevitori presenti in sala un liquore omeopatico diluendo una goccia di liquore (offerto da un prontissimo e gentile Tarcisio Bee) in 30 bicchieri con circa 99 gocce d'acqua ciascuno (ad occhio, non era un esperimento scientifico) ed è stato l'affrettarsi di alcuni bambini nel consumare l'inebriante cocktail a dimostrarne l'assoluta assenza di effetti.
Nel frattempo Paolo Attivissimo, moderatore della serata e "vecchio saggio" del web ha voluto compiere il gesto finale.
Un suicidio omeopatico in piena regola: ha ingurgitato un intero flacone di sonnifero omeopatico. C'è stato un intoppo tecnico però, dopo qualche minuto una mia diapositiva mostrava come per gli omeopati il granulo non vada masticato ma sciolto, sotto la lingua se possibile.
Nonostante l'allarme della platea Paolo ha ingurgitato un altro flacone (il primo da 9 il secondo da 30 CH).
Per chi sperava in un crollo dal vivo, Paolo è rimasto sveglio fino a notte tarda facendoci compagnia anche a cena. Su di lui quindi, l'omeopatia non ha avuto alcun effetto: coincidenza?
Il convegno è proseguito con una parte più "pratica". Ho illustrato come facciano molti alternativi a far credere nell'efficacia delle loro pratiche anche con documenti e referti all'apparenza eclatanti.
Lastre scambiate, pubblicazioni scientifiche che dal titolo altisonante lasciavano trasparire un effetto completo della terapia alternativa che poi si rivelava molto meno brillante ed anzi mostrava un importante effetto delle cure mediche e fotomontaggi. Una fiera dell'illusione, spesso però con esiti drammatici. In esclusiva per la serata ho illustrato anche qualche anticipazione del dossier Di Bella ormai in preparazione da mesi. Ho presentato anche l'ennesima lastra "miracolosa" di Tullio Simoncini, caso di prossima pubblicazione.
© Andrea Tedeschi |
Il pubblico ha poi partecipato con alcune domande (anche interessanti) che sono arrivate anche dalla stampa presente in sala.
Una serie di video della serata sono su You Tube.
Ora vado che devo finire di distruggere l'incredibile cioccolato svizzero multi aromatico offerto da un magnifico Rodri, perfetto e gentilissimo in tutto sia per me che per la mia famiglia e capace di capire, non so come (telepatia, probabilmente) che il mio telefonino era in panne e non sapevo come contattarlo per un passaggio alla stazione.
Ah, Lugano per quello che ho visto è molto carina, pure la temperatura era piacevole.
Un ringraziamento va agli organizzatori ed a chi ha collaborato alla buona riuscita della serata (inutile fare nomi, dimenticherei qualcuno, un grazie va a tutti), al CICAP Ticino, al pubblico intervenuto.
Una serie di video è disponibile su You Tube in undici parti.
Un ringraziamento va agli organizzatori ed a chi ha collaborato alla buona riuscita della serata (inutile fare nomi, dimenticherei qualcuno, un grazie va a tutti), al CICAP Ticino, al pubblico intervenuto.
Una serie di video è disponibile su You Tube in undici parti.
Alla prossima.
Complimenti WeWee, il tuo lavoro è molto importante. Domani guarderò il video. Sono contenta di poter vedere il tuo intervento anche se non potevo andarci di persona.
RispondiEliminaUn peccato non esserci, per fortuna Attivissimo ha caricato i video. Un'esposizione molto "diluita" vista la vastità dell'argomento, ma abbastanza chiara ed esaustiva.
RispondiEliminaCerto è che se le premesse della cura Di Bella sono quelle, l'argomento è molto più complesso e interessante di quel che pensavo.
@Ulrike
RispondiEliminaComplimenti per la tua attività! Non conoscevo il tuo sito e ne sono rimasto positivamente colpito.
Ancora complimenti! :-)
A Wewee sei belloccio, hai trafitto i cuori delle donzelle in sala e magari anche di qualche nerboruto :)
RispondiEliminaMo ti vogliamo testimonial della Boiron :)
Non conoscevo il tuo sito e ne sono rimasto positivamente colpito
RispondiEliminaVisiti i link di MedBunker di continuo eh?
Il sito di Ulrike è ottimo.
Mo ti vogliamo testimonial della Boiron
No, se pagano come producono farmaci non mi conviene.
Ti vogliamo come testimonial del Cicap Ticino - e paghiamo in cioccolata :-D
RispondiEliminaScherzi a parte, è stato un vero piacere incontrarti e conoscerti. Anzi, incontrarvi e conoscervi.
Sarai sempre il benvenuto a Lugano.
Ciao WeWee, complimenti.
RispondiEliminaHo appena visto i primi otto spezzoni del filmato: peccato (per me) non esserci andato. Prevedi qualche conferenza in Lombardia, prossimamente?
La parte che mi ha lasciato piu' basito e' quella sulla lastra fotoshoppata: ci vuole proprio tutta.
Per la terapia Di Bella, sono proprio curioso di leggere gli articoli che pubblicherai. Io mi ero fatto una certa idea, ma a quanto pare era sbagliata.
Stupendo, vorrei sapere come hanno risposto quelli di arpc al fotomontaggio del'rx del torace col tumore magicamente scomparso...
RispondiEliminaComplimenti per la tua presentazione e soprattutto per essere "uscito allo scoperto", collegando una faccia e un nome al tuo blog. Questo sicuramente ti fa onore.
RispondiEliminaSolo devo correggerti quando dici che Emily Ross e' stata la piu' giovane persona ad apparire su una rivista scientifica. Io so di una coppia di ricercatori che hanno messo il figlio appena nato come coautore, e sicuramente non sono gli unici :-)
C'è un' inesattezza nella presentazione sull'omeopatia.
RispondiEliminaLa "base" dell'omeopatia è la cura con il simile, la metodologia del proving e della selezione del rimedio, la tecnica di diluizione. Le diluizioni elevate non sono però necessarie.
Quindi un prodotto che contiene (per legge) meno dell'1% della concentrazione di principio attivo farmacologicamente efficace è omeopatia, anche se contiene ancora molecole. Sopra la CH6-CH7 di fatto non c'è mai effetto farmacologico, ma le molecole ci sono eccome. Molta omotossicologia usa dosi bassissime, ma sopra il limite di Avogadro.
Quindi IN GENERE nei rimedi omeopatici non c'è nulla, ma non è vero sempre.
Poi ho visto un sonnifero omeopatico Boiron che era in pratica tintura madre di Valeriana e camomilla. E una pomata "omeopatica" anticontusioni all'Arnica, che immagino sia identica a quella fitoterapica che uso per quando mi legnano a kendo.
Visto i primi due spezzoni (posso farlo solo a casa, e il tempo è poco). Complimenti a WeWee e agli organizzatori!
RispondiEliminaInutile ripetere quanto sia stato utile tale conferenza.
RispondiEliminaMa continua così sei un grande e hai la stima mia e di parenti e amici che sto facendo seguire il tuo blog.
Prevedi qualche conferenza in Lombardia, prossimamente?
RispondiEliminaCi sono altri convegni in programma, credo che prima o poi verrò anche in Lombardia (prossimo mio impegno il corso del CICAP a Pavia).
Stupendo, vorrei sapere come hanno risposto quelli di arpc al fotomontaggio del'rx del torace col tumore magicamente scomparso...
E' un caso che devo ancora pubblicare ma la loro reazione non è importante, loro DEVONO credere e quindi troveranno il modo di giustificare qualsiasi cosa...
Io so di una coppia di ricercatori che hanno messo il figlio appena nato come coautore
Non lo conosco sinceramente.
E' anche vero che Emily è stata realmente autrice del lavoro, visto che ha svolto gli esperimenti...
un prodotto che contiene (per legge) meno dell'1% della concentrazione di principio attivo farmacologicamente efficace è omeopatia
Dal punto di vista legale sì, ma se l'omeopatia dice che un prodotto è tanto più attivo quanto più si spinge la diluizione, chiamare omepatico un prodotto CH1 è un controsenso o al massimo un "molto blando", se ci fai caso contraddice anche per principio le regole della teoria.
Quindi IN GENERE nei rimedi omeopatici non c'è nulla, ma non è vero sempre.
Vero, anche per questo sostenevo che l'omeopatia non può essere confusa con i prodotti a "basse dosi", la maggioranza dei prodotti farmacologici sono per forza di cose "a bassissime dosi", ciò non vuol dire vadano oltre Avogadro.
Bravo WeWee, bellissima conferenza.
RispondiEliminaVorrei segnalarti, nel caso non ne avessi ancora parlato, l'esistenza di una pratica di guarigione alquanto stramba, "la dieta senza muco", ci sono innumerevoli siti web in giro.
Ciao
ti odio, volevo venire per smentirti pubblicamente, dimostrando che non è sempre vero che le teorie della diluizione sono sbagliate, anzi, avrei potuto portarti un esempio di sostanza che a qualsiasi diluizione mantiene le stesse proprietà iniziali.
RispondiEliminamaledetti impegni di famiglia che mi hanno impedito di venire a vederti assieme a quello che era talmente impaziente di arrivare, che è uscito di giacca senza giubbotto...
Il discorso delle diluizioni omeopatiche è abbastanza complesso.
RispondiEliminaLa "potenza" di una diluizione credo indichi, banalmente, l'operazione di elevamento a potenza. Una CH30 ha una diluizione di 1 a 100 elevato alla trentesima POTENZA. Non significa che sia più efficace.
Hanemann sostiene che ci sia uno scivolamento, all'aumentare della potenza, dai sintomi più "materiali", legati alla presenza materiale del rimedio, a quelli più "spirituali", necessari, d'accordo, per una "vera" guarigione.
Quindi e' corretto che occorrono diluizioni alte, e che un rimedio a diluizioni alte è considerato più adatto ad una guarigione completa. Ed e' vero che non si usano diluizioni sotto la D8, di solito (a meno dei finti omeopatici che sono dei fitoterapici), e di solito si va almeno alla D10 (CH5). Ma un CH6 e un CH30 sono due rimedi omeopatici differenti, che curano sintomi differenti (quelli che si evidenziano nel proving alle due concentrazioni, o meglio quello che il prover si autosuggestiona di sentire a seconda del numero scritto sulla boccetta). Il CH6 verra' usato per sintomi acuti, tipicamente, mentre il CH30 per sintomi cronici, o più profondi, e un CH200 per situazioni con grossa componente psicologica.
Quindi una crema con principio attivo per una botta, omeopaticamente, ha senso, l'unica accortezza è usare una pomata che nel sano provoca gli stessi sintomi di una botta. La mia all'arnica, per fortuna, non lo fa.
Poi, come succede in tutte le pseudoscienze, le parole vengono usate in modo volutamente ambiguo, e "potenza" può significare di tutto e di più, come del resto "energia", "informazione" e "fisica quantistica".
Quindi una crema con principio attivo per una botta, omeopaticamente, ha senso, l'unica accortezza è usare una pomata che nel sano provoca gli stessi sintomi di una botta.
RispondiEliminaSì ma il prodotto omeopatico che ha ancora "principio attivo" dal punto di vista molecolare ancora presente in prodotti a bassa diluizione, ammettiamo CH 3 (che poi non possa avere effetti perchè le dosi sono troppo basse è un altro discorso) non è a tutti gli effetti paranormale. Molto probabilmente non servirà a nulla ma se unisci due molecole di arnica, l'alcol negli eccipienti, l'effetto placebo ed il massaggio del piede dolorante magari qualche effetto lo ottieni pure. Il prodotto a CH 30 invece può avere SOLO effetto placebo fino a prova contraria.
Dal punto di vista legale anche un CH3 è omeopatico ma per spiegare l'omeopatia è bene spiegare il "classico" prodotto omeopatico altrimenti ci si attacca...alle molecole.
Un omeopata potrebbe portare un granulo CH1 ad un laboratorio e questo certificherebbe che oltre allo zucchero c'è anche "un po'" di caffè, "ecco la prova che non è vero che dentro i granuli non c'è nulla", non mi stupirei di una cosa del genere (anzi, vedo spesso "segnali" di un tentatico di svicolare gli argomenti scientifici con artifici come questo").
In più il discorso del "più è diluito più è efficace" non è sempre come hai descritto tu, visto che molti medici propongono prodotti altamente diluiti anche per problemi "acuti". Questo è quello che vedo, poi si può tirare fuori il discorso che "i bravi omeopati e quelli onesti non lo farebbero mai"...ma ci infileremmo in un terreno spinoso perchè vorrebbe dire che quelli che prescrivono oscillococcinum per l'asma siano bravi ed onesti...
Un omeopata (presidente di un'associazione di omeopati) prescrisse una 200CH per una "colica addominale" che in realtà era una cisti ovarica in torsione con peritonite ormai avanzata, addome acuto, si dice in gergo. Più "acuto" di così...
c'è una cosa che però non mi è chiara. in pratica in un rimedio CHx c'è 1/(100^x) della sostanza originale. ma per assurdo, se io parto con 100^x litri di prodotto e ogni dose alla fine è 100^x litri, non c'è un litro di prodotto per ogni dose, indipendentemente da quanto sia x?
RispondiEliminacapisco che è impensabile bere 100^x litri, ma quello che volevo capire è, il famoso 10^23 che mi rappresenta la diluizione a cui c'è mediamente meno di una molecola per dose, non dipende dalla quantità della dose stessa?
Complimenti per la serata e la tua presentazione.
RispondiEliminaSono al VI video ed hu un unico appunto: Richards ha 67 anni, non 80!
@ tripponzio
RispondiEliminaSe definisci una concentrazione in molecole per dose evidentemente non puo' dipendere dalla quantita' della dose.
La dose, essendo la tua unita' di misura, deve rimanere costante.
Forse volevi dire che uno puo' assumere un numero sufficiente di dosi tale per cui ingerisce anche una quantita' significativa di principio attivo..
@ WeWee
Li avevi visti questi?
http://ilporticodipinto.it/content/andrew-wakefield-e-le-frodi-sul-vaccino-mmr
Richards ha 67 anni, non 80!
RispondiEliminaSì sì, ho "sparato" 80 per dire come fosse avanti con l'età. E poi la diapositiva era una provocazione in fondo...
:)
Grazie per i complimenti!
RispondiEliminaHo visto le 10 puntate della conferenza. Meno male che c'è Youtube. Molto interessante! Anch'io ho raccolto moltissimo materiale sulla medicina alternativa e roba simile negli ultimi 10 anni (incl. libri trovati ai mercati della pulce o da Emmaus). Quello che finora mi ha forse colpito di più è la "Lichtnahrung" di Jasmuheen, cioè lei afferma che può insegnare a vivere senza mangiare nulla. Naturalmente ci sono stati dei morti. Non c'è proprio limite alla stupidità.
"...la diapositiva era una provocazione in fondo..."
RispondiEliminaBen riuscita, la mia era pedanteria da rockettaro :-)
Di nuovo complimenti, aspetto con interesse il tuo articolo sul metodo Di Bella.
A questo punto faccio fatica a darti del "tu", dopo averti visto all'opera, anche se in effetti non abbiamo mai avuto molto a che fare direttamente.
RispondiEliminaVeramente complimenti per il debutto.
Andrà sempre meglio!
Grazie Dottore per il Suo impegno e soprattutto buon lavoro.
Slo.
Beh complimenti, ieri mi è morto il PC mentre guardavo uno dei video (sarà un complotto), ma oggi sono riuscito a finirli :D
RispondiEliminaDavvero chiaro e interessante, sicuramente lo segnalerò a chi non ha le idee altrettanto chiare ;)
Aspetto l'ultimo video!
@Daniele
RispondiEliminaForse avevi un pc omeopatico...
Piuttosto era omeopatico l'antivirus!
RispondiElimina:P
@tripponzio
RispondiEliminaè quello che penso anche io, lo scrivevo anche sul blog di Paolo Attivissimo nel post relativo all'intervento di WeWee. Il fatto è che secondo me si fa riferimento al numero di Avogadro come numero "assoluto" e non riferito ad una mole. La concentrazione ovviamente va fatta come mole/mole, volume/volume o massa/massa. Il conteggio delle molecole come valore assoluto ed il confronto diretto con il numero di Avogadro è fuorviante se non riferito al numero di moli di soluto e solvente. Perché sennò basta avere più di una mole di soluto come partenza e con 23 diluizioni decimali (a prescindere dal volume del solvente!) si ha presenza di un numero - nell'ipotesi di perfetto mescolamento - non nullo di molecole di soluto!
Ah, comunque a parte il dettaglio di cui sopra, complimenti a WeWee per l'esposizione: ho visto i video
RispondiEliminaSì, bravo, bravo, è stato sempre molto lucido. Solo verso la fine, stante forse gli effluvi del liquore omeopatico o l'ansia di raccontare del ciucciatore s'è impallato sulla questione dell'effetto placebo :D
RispondiEliminaNei video fai un accenno all'agopuntura auricolare, che cosa sarebbe esattamente? Perché stamattina apro un quotidiano locale e leggo di un medico di Porto Torres che dice di guarire l'obesità con questa tecnica, portando come esempio un tizio che secondo lui ha perso più di 40 kg.
RispondiEliminaDa ridere una frase del giornalista:
"a dimostrazione della validità delle sue teorie stasera il medico sarà ospite a Canale 5 con Barbara D'Urso"
Posto che comunque essere ospite di tale trasmissione è come avere una scritta "CIALTRONE" stampata in fronte, sai qualcosa di questi agopunturisti dell'ultima ora?
A questo punto faccio fatica a darti del "tu"
RispondiEliminaIo allora dovrei dare del "lei" a tutti quando rispondo. Qui stiamo dialogando in maniera informale, è come se ci conoscessimo ed inoltre io amo poco le convenzioni. Sono un medico non convenzionale.
;)
s'è impallato sulla questione dell'effetto placebo
Ci credi che anche riascoltando non riesco a capire la domanda del giornalista?
Boh...
Nei video fai un accenno all'agopuntura auricolare, che cosa sarebbe esattamente?
Una sorta di agopuntura che si applica solo sulle orecchie e venduta come rimedio per problemi di ansia, tentativo per smettere di fumare, sostegno a diete, eccetera. Naturalmente nemmeno le orecchie, come il corpo, hanno dei meridiani, ma un giorno uno si è svegliato ed ha deciso che infilzare un punto casuale in un orecchio, aiutasse per esempio a smettere di fumare...
Accidenti a saperlo avrei potuto inventare una terapia alternativa che guariva con lo sguardo del paziente :-)
RispondiEliminahttp://www.galileonet.it/articles/4d5b840872b7ab0ee30000a3
quello che era talmente impaziente di arrivare, che è uscito di giacca senza giubbotto...
RispondiEliminaMi fischiano le orecchie :P
complimenti! deve essere stato un incontro davvero interessante. quasi quasi mi iscrivo al cicap...
RispondiEliminaquasi quasi mi iscrivo al cicap...
RispondiEliminaSono sicuro ne rimarresti soddisfatta.
Il mio primo incontro con il CICAP è stato al congresso nazionale ed un convegno non è mai stato tanto interessante, divertente ed appassionante. Discutere scientificamente di vampiri, fantasmi e licantropi è un piacere unico ed incontrare Piero Angela, stringergli la mano e ringraziarlo è più che un'emozione.
Discutere scientificamente di vampiri, fantasmi e licantropi è un piacere unico ed incontrare Piero Angela, stringergli la mano e ringraziarlo è più che un'emozione.
RispondiEliminaVerissimo! E per quanto mi riguarda aggiungerei la soddisfazione di conoscere un medico che aveva da pochi mesi aperto un blog del quale leggevo avidamente articoli e commenti. ;-)
Ho finito di vedere tutti i video. Ti rinnovo i complimenti per essere riuscito ad affrontare argomenti diversissimi tra loro senza essere né troppo superficiale (tanta carne al fuoco) né troppo pedante. Veramente un ottimo divulgatore.
RispondiEliminaSoprattutto hai avuto la lucidità di focalizzarti su un punto che secondo me è il vero tallone d’achille della “classe medica” e causa dell’aumentata fiducia da parte del paziente nei guaritori/ciarlatani/altro: il tempo. Il rapporto medico-paziente è spesso dibattito di conversazioni esagitate (almeno tra me ed i miei amici :-), è un argomento che mi sta molto a cuore). La lamentela che più spesso viene fatta è quella della visita frettolosa, del “non mi ha spiegato”, del “non mi ha fatto raccontare“, del “a malapena mi ha visitato”. Tutte cose condivisibili, il paziente si vede vittima di un sistema che lo riduce alla sua malattia. Quello che, però, non sa è che spesso e volentieri il medico che lo visita è frustrato da questa situazione perché COSTRETTO ad effettuare tot visite in un lasso di tempo prestabilito. Che, spesso, vorrebbe dedicargli più tempo ma che non può o che, se lo fa, la cosa va a discapito del paziente successivo. Le persone non sanno che quando la politica locale afferma sui giornali “aumentato il numero di prime visite, diminuiscono le liste d’attesa” la cosa corrisponde spesso non ad un potenziamento del servizio offerto ma ad un’ulteriore contrazione del tempo da dedicare ad ogni paziente.
Questo a fronte di gente dalla preparazione e dalle idee discutibili che per una serie di motivi ha tutto il tempo che serve per fare la sua bella anamnesi, farsi raccontare le abitudini alimentari per filo e per segno e diagnosticare una candidosi esofagea, in un soggetto sano ed immunocompetente, da trattare con l’assunzione di qualche granulo. Il tutto con soddisfazione della paziente, mia carissima e laureata amica, contenta per una visita durata tre quarti d’ora.
Boh, non so te WeWee, ma ultimamente il turno che mi pesa di più non è, come oggi, 12 ore di sala operatoria ma le “banali” 6 ore di ambulatorio divisionale.
La lamentela che più spesso viene fatta è quella della visita frettolosa, del “non mi ha spiegato”, del “non mi ha fatto raccontare“, del “a malapena mi ha visitato”.
RispondiEliminaLo so e me ne dispiaccio. Io sono uno di quelli che ancora spende del tempo ad accogliere la paziente con un sorriso e con un "come va" proprio per creare quel minimo di confidenza ed umanità che in 15 minuti non potresti mai riuscire ad ottenere. Penso anche ai colleghi più taciturni o chiusi (questo non vuol dire siano meno capaci), il tutto diventa una fredda pratica da sbrigare al più presto.
Il "nemmeno mi ha guardato in faccia" è un problema reale e solo chi è dentro al sistema ne comprende a fondo i motivi e tu, evidentemente, lo provi sulla tua pelle.
spesso, vorrebbe dedicargli più tempo ma che non può o che, se lo fa, la cosa va a discapito del paziente successivo.
Vero. E se dedichi 10 minuti in più al paziente precedente, chi viene dopo si lamenta del ritardo e dice che quel medico è "troppo lento" che l'appuntamento era alle 16,00 e sono già le 16,30, che c'è il bambino da accompagnare in piscina, senza pensare che se ho dedicato 10 minuti in più al paziente di prima probabilmente è perchè quei 10 minuti sono fondamentali, spesso decisivi. Detto in confidenza, tanto non ci legge nessuno, a volte spero che qualcuno vada a lamentarsi e che ai piani alti chi riceve la lamentela venga da me a dirmi che sono "lento"...non credo risparmierei parole per dire come stanno le cose.
Le persone non sanno che quando la politica locale afferma sui giornali “aumentato il numero di prime visite, diminuiscono le liste d’attesa” la cosa corrisponde spesso non ad un potenziamento del servizio offerto ma ad un’ulteriore contrazione del tempo da dedicare ad ogni paziente.
Verissimo anche questo.
Non solo.
La gente non sa nemmeno che il "diminuite le liste d'attesa" strombazzato sui giornali non va solo come dici tu a discapito dei pazienti che vedono i tempi della visita stringersi in maniera abnorme, dei medici che tra fretta, stress e cartacce ormai stanno diventando macchine ma è un mezzo che ha un solo scopo: ritorno di immagine, per motivi politici. Se riduci le liste d'attesa la bella figura non la farà l'ospedale, il medico o il reparto, la fa il politico che lo ha annunciato e che è stato abile e che con un "complicato piano di riorganizzazione ed ottimizzazione" è riuscito dove i politici dello schieramento opposto non sono riusciti.
Boh, non so te WeWee, ma ultimamente il turno che mi pesa di più non è, come oggi, 12 ore di sala operatoria ma le “banali” 6 ore di ambulatorio divisionale.
Anche a me ed è uno degli argomenti più sentiti alle riunioni di reparto.
Anni fa lavoravo in clinica privata. Il proprietario, medico dalla clientela "snob" e carissimo, faceva 15 visite al giorno, io con tutti i miei colleghi ci chiedevamo stupiti di come facesse, del fatto che era folle dedicare pochi minuti ad ogni visita, si raccontava di sostanze sconosciute assunte per migliorare le performances, "impossibile che riesca a fare tutte quelle visite" e cose del genere...qualche anno dopo, sono arrivato in una giornata a fare il doppio di visite, senza assumere sostanze e senza pausa solo con una tale stanchezza a fine giornata da non avere nemmeno la forza di parlare e l'indomani spesso si ricomincia.
Un miracolo però è successo: da qualche giorno con un colpo di spugna, alle visite ambulatoriali sono stati concessi 20 minuti invece di 15.
Le coincidenze della vita...
Ah, andiamo bene, dopo il Dottor Wewee, il Dottor Tubercolo :-)
RispondiEliminaNon sapevo che la durata di una visita potesse essere impostata a 15 minuti.
Non voglio fare commenti sennò il buon salvo mi banna, ma un po' di informazione non guasterebbe. Qualcosa tipo "in questa ASL il medico deve dedicare massimo 15 minuti di tempo per ogni visita, salvo casi gravi".
In questo modo, come dice Salvo, la gente non sa la prenderebbe col medico "veloce", ma con la direzione.
Invece, ora molta gente muove le lamentele che ha citato Tubercolo, per poi lamentarsi ancora se il medico è più scrupoloso e ci mette di più in una visita. Credo che anche in questo caso la lamentela nasca dal fatto che chi aspetta non comprende bene la questione tempo.
@Ulrike S Per saperne di più sul digiuno: (e Buon Appetito) http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/il-prana-e-servito.php
RispondiEliminaEd anche: http://www.disinformazione.it/digiuno.htm
Senza dimenticare "Il Digiunatore" di Franz Kafka: http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:kqFtF9AddvAJ:209.227.247.66/index2.php%3Foption%3Dcom_content%26do_pdf%3D1%26id%3D1896+kafka+il+digiunatore&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it&ie=UTF-8&client=firefox-a&source=www.google.it
Ho partecipato alla serata del CICAP di Lugano e confermo la mia ammirazione per WeWee del quale ho apprezzato soprattutto il metodo rigoroso degno dei migliori ricercatori. Se uniamo questa qualità alla naturale simpatia che l'uomo ispira ed alla capacità di comunicare possiamo solo augurarci che continui a scrivere per noi e per quanti altri, spero sempre più numerosi, lo leggeranno. Grazie agli amici del CICAP tra i quali mi sono sentito subito a casa mia. Grazie a Paolo Attivissimo e grazie alla simpaticissima coppia che mi ha riaccompagnato al campeggio La Pioldella. Spero di rivederli tutti. A presto.
RispondiEliminagran bella conferenza bravo weewee
RispondiEliminavisti i video postati da attivissimo. complimenti anche da parte mia!
RispondiEliminaMi sono permesso di uppare il video integrale anche su Megavideo.
RispondiEliminahttp://www.megavideo.com/?v=AB1EOTZH (spero che il filtro non mi blocchi anche questo link)
Nel caso non voleste che appaia anche lì, ditemelo e lo rimuovo senz'altro.
Volevo farti i miei complimenti!
RispondiEliminaDario Bressanini
Volevo farti i miei complimenti!
RispondiEliminaGrazie, ricambio, il tuo blog lo seguo ed è un faro nel buio.
:)
Azz m'era sfuggito questo blogger, già il primo articolo che ho letto (Steiner) me lo fa finire nella top ten :-)
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaVisto che Blogger fa le bizze, riposto.
RispondiEliminaComplimenti a WeWee per la conferenza, ci vorrebbero anche dalle mie parti serate così (Verona, capitale dell'omeopatia).
Volevo segnalare un'interessante discussione su pareri ed esperienze con l'omeopatia di malati di Crohn (lo sono anch'io).
Certi commenti sono incredibili e in alcuni casi credo ci starebbe la denuncia al medico omeopata che ha prescritto il rimedio.
Volevo segnalare un'interessante discussione su pareri ed esperienze con l'omeopatia di malati di Crohn (lo sono anch'io).
RispondiEliminaE' una discussione surreale, sembra creata ad hoc ma per esperienza certe discussioni sono purtroppo reali.