Quando qualcuno dice che il carcere serve a redimere dovrebbe conoscere questa storia. Non che il carcere non abbia teoricamente questa funzione, spesso riesce nel suo obiettivo, ma come vedremo a volte non è sufficiente a far pentire chi commette un reato, come se nessuna pena possa impedire a chi è portato a fare del male di continuare a farlo.
Gigliola Ebe Giorgini è il nome all'anagrafe di una signora emiliana che negli anni 80 riempì le pagine di cronaca dei quotidiani italiani per le sue attività di guaritrice e santona. Prototipo del guaritore come lo conosciamo oggi, la Giorgini si faceva chiamare "Mamma Ebe" dai suoi seguaci e raccolse enormi quantità di denaro tramite la sua attività che si svolgeva in Toscana con centinaia di persone che la raggiungevano da tutta Italia e lei stessa si spostava per tutto il territorio nazionale per somministrare le sue "cure".
Mamma Ebe aveva costruito una sorta di tempio a Carpineta in provincia di Pistoia, un misto tra un rifugio pagano ed una chiesa cristiana con tanto di statue della madonna, di Gesù, angeli e santi.
Nella sua abitazione foto di incontri e dediche da parte di preti, vescovi e persino con il Papa. Per un certo periodo inoltre, la santona si presentava con delle stimmate che le segnavano le mani che secondo lei le erano state "inviate da un'entità". Le "guarigioni" avvenivano con l'imposizione delle mani e secondo le testimonianze erano dovute all'intercessione di Gesù o della Madonna. Una testimone ha raccontato che durante le cerimonie di guarigione, la Ebe sembrava cambiare il proprio colore degli occhi (probabilmente tramite l'uso di lenti a contatto colorate) ed anche questo era un dono sovrannaturale.
Fondata anche un'associazione pseudoreligiosa (che la chiesa non ha mai riconosciuto), la santona dispensava esorcismi, sedute di guarigione, benedizioni ma anche vere e proprie terapie mediche con tranquillanti, farmaci psichiatrici ed antiepilettici. I farmaci non venivano somministrati come tali ma come "preparati per migliorare le malattie" di invenzione della stessa santona.
La guaritrice sottoponeva i suoi "clienti" anche a sedute di purificazione, massaggi, agopuntura e somministrava unguenti e pozioni preparati da lei. Tutto in cambio di soldi. Tanti soldi.
La guaritrice sottoponeva i suoi "clienti" anche a sedute di purificazione, massaggi, agopuntura e somministrava unguenti e pozioni preparati da lei. Tutto in cambio di soldi. Tanti soldi.
Le "guarigioni" della santona non si fermavano però ad un'attività "artigianale" di piccola fattucchiera.
Tramite le sue opere riuscì a gestire case di riposo per anziani, raccogliere adepti che entravano in una vera e propria clausura, decine di persone che lavoravano gratis per la sua associazione "Opera di Gesù Misericordioso" e che venivano sottoposti a pesanti punizioni quando non rispettavano le regole o confessavano peccati non permessi. Gli adepti raramente riuscivano a sfuggire dall'abbraccio soffocante di Mamma Ebe e così per anni fu difficile scoprire quello che accadeva nelle stanze dell'associazione.
In paese si sussurrava di strani riti e messe non ufficiali, di persone rinchiuse per mesi, di violenze, ma poi qualcuno giustificava tutto come l'attività di un centro religioso che alla fine non faceva del male a nessuno.
Si mossero persino le autorità ecclesiastiche, allarmate dall'enorme quantità di pellegrini che si recavano al centro esattamente come ci si reca ad un santuario religioso, i vertici della chiesa provinciale sottolinearono ripetutamente che quella donna e la sua associazione non erano riconosciute e non avevano nulla a che vedere con la chiesa cattolica.
Gli appelli furono praticamente inascoltati, la gente si accalcava sempre più numerosa per ricevere una "cura" dalla Ebe guaritrice o una parola dalla Ebe santona.
Le cronache andarono oltre, mischiando realtà e leggenda.
Sembra infatti che la "santa" Ebe dall'aspetto mite e casto, si lasciasse andare ad incontri non proprio "religiosi" con alcuni suoi adepti e che le stesse punizioni, oltre alle frustate ed all'olio di ricino, prevedessero vere e proprie umiliazioni fisiche fino alla violenza sessuale. Furono rinvenuti nei suoi appartamenti anche gioielli per un valore altissimo, preziosi, pellicce, beni di lusso e si raccontava di festini a base di sesso e champagne (la Ebe giustificò quella sua passione per il vino francese con la sua "allergia all'acqua").
Dal 1980 Mamma Ebe fu denunciata spessissimo, ripetutamente. In un caso fu il padre di una delle seguaci a denunciare il sequestro della figlia rinchiusa come una suora nel centro della santona ed obbligata a seguirne le attività. Fu denunciata anche per estorsione, abbandono di incapace e plagio. In alcuni casi fu dimostrato che la guaritrice pretendesse l'intera pensione di anziani soli per sottoporli alle sue cure.
Nel 1984 fu arrestata e nel 1987 fu condannata ad 8 mesi di reclusione.
Nel 1988 fu arrestata di nuovo per associazione a delinquere ma il successivo processo la vide assolta ed Ebe tornò alle sue attività di sempre e così proseguì le "cure", le punizioni ai suoi adepti e l'amministrazione di quello che era ormai un giro di affari milionario. Per i suoi reati che venivano ripetuti nella sua abitazione, un nuovo arresto, nel 2002.
La condanna arrivò nel 2008: 7 anni di reclusione per truffa ed esercizio abusivo della professione medica. Furono condannati anche alcuni suoi collaboratori. La donna però non andò in carcere, gli sconti di pena e le scappatoie legali le consentirono di tornare a casa agli arresti domiciliari.
Nel frattempo la guaritrice aveva messo in piedi un vero e proprio impero finanziario, si contavano almeno 15 istituti sparsi in tutta Italia gestiti dalla sua associazione e frutto dei proventi delle sue attività da "santona" mentre continuava l'opera di "guaritrice" e la vendita di pozioni, acqua benedetta ed unguenti magici.
La Ebe prescriveva psicofarmaci o falsificando le ricette mediche o servendosi di medici compiacenti (anch'essi condannati) ai quali in cambio erano offerti servizi e denaro provenienti dall'associazione della santona.
In appello la condanna fu ridotta e la santona tornò in libertà.
Dalla sua vicenda fu tratto pure un film con Stefania Sandrelli.
Non perse però il vizio, visto che da subito riprese la sua attività di guaritrice.
In seguito ad altre denunce e segnalazioni (anche la TV se ne era occupata nei mesi scorsi) nuovo arresto in questi giorni.
A 76 anni, la guaritrice torna in carcere e con lei anche alcuni suoi collaboratori e dei seguaci.
Le pratiche di "Mamma Ebe", ebbero eco in un'epoca di passaggio tra quella che conosceva i "guaritori" di paese, in genere gente umile e povera che in cambio dei loro "servizi" chiedevano beni alimentari o piccoli aiuti domestici (esistono ancora in certe zone d'Italia) agli anni nei quali il "normale" ed in necessario lasciarono il posto al "miracolo impossibile": non sempre legato ad uno stato di malattia o sofferenza, tantissime persone si rivolgevano alla santona per vincere somme nelle scommesse, per far trovare lavoro al figlio, per sfruttare finanziariamente i risparmi di una vita.
La santona, ecco perchè fu una sorta di "prototipo" di quello che accade oggi, scoprì che lì fuori c'era tanta gente disposta (per disperazione o stupidità) a bersi qualunque sciocchezza e su quello basò la sua fortuna. Personaggi come Vanna Marchi, i cartomanti in TV o i vari Simoncini ed Hamer, in Italia apparirono dopo in tutta la loro impietosa crudeltà mentale.
La cosa che più stupisce in questo senso (ma accade ancora oggi) è che di fronte all'evidente inconsistenza delle capacità "guaritrici" della santona, sempre più persone erano disposte a seguirla ed a pagarla.
Sembrerà strano ma anche gli abitanti della zona di attività di Mamma Ebe non esitavano a consigliare i suoi servizi e le sue pozioni a chi chiedeva informazioni.
In fondo era una sorta di "attrazione" turistica, frotte di pellegrini la cercavano e cercavano pure dove pernottare, mangiare qualcosa e fare la spesa. Ce n'era per tutti insomma.
In fondo era una sorta di "attrazione" turistica, frotte di pellegrini la cercavano e cercavano pure dove pernottare, mangiare qualcosa e fare la spesa. Ce n'era per tutti insomma.
Non accade lo stesso oggi con i vari guaritori del web?
Quanti esempi abbiamo visto?
Il "paese" oggi è internet ed attorno ai guaritori c'è un nutrito gruppo di gente che guadagna tramite loro: siti, pubblicità, DVD, libri. Nei convegni dei guaritori si vendono pure dolci, prodotti artigianali. Un vero e proprio mercatino della sofferenza, tragico ma redditizio.
Com'è possibile che tanta gente non si faccia scrupoli e per i propri interessi vada contro il comune senso della morale?
Come può accadere che una persona ragionevole, disperata quanto si voglia, ma ancora capace di intendere, possa dare credito ad un'anonima che afferma di vedere la Madonna, guarire gli ammalati e curare con la forza delle mani?
In alcuni casi si tratta di vero e proprio plagio. Non è necessario essere personaggi carismatici o dominanti, si tratta probabilmente di una spirale psicologica unita ad una personale mancanza di etica e morale: quando vedi che sfruttare la gente fa guadagnare tanti soldi (di fronte ad un investimento praticamente nullo) se la tua coscienza non ti ferma andrai avanti anche se si tratta di compiere reati o di andare contro il senso comune del bene.
Di centri "pseudoreligiosi" e di santoni con centinaia di seguaci il mondo è pieno e ne esistono tanti anche in Italia, uniscono oltre alla religione, tematiche di tutti i tipi: da quelle millenarie da fine del mondo, agli alieni con tanti elementi comuni a quei movimenti soprannominati "new age".
Mischiare l'argomento religioso con la salute, le promesse di successo e di denaro ed il recupero di situazioni disperate è un vecchio metodo di arruolamento. E' il plagio psicologico che costringe chi è vittima di questi gruppi ad esserne dipendente, a non riuscire a staccare la propria persona dal santone e dal suo gruppo.
Le conseguenze sono quasi sempre gravissime anche perchè per ovvi motivi, i "santoni" obbligano le vittime a tagliare ogni rapporto con la famiglia di origine, con gli amici ed i conoscenti. La vittima diventa proprietà privata della setta e con lei tutti i suoi soldi ed i suoi averi.
Il gruppo di Mamma Ebe era diventato proprio questo, una sorta di setta che riuniva adepti in crisi di vita o psicologica, qualcuno entrava nel gruppo con l'intenzione di risolvere problemi di salute anche molto gravi, raccoglieva offerte e si spingeva a gestire anche strutture esterne, tutto coperto da motivazioni ufficialmente religiose ma che di mistico avevano ben poco.
Da prototipo dei moderni guaritori ad esempio di attività a scopo di lucro. La sua storia è comune a quella di tutti gli altri pseudosantoni.
L'unica differenza è che Ebe ha avuto successo ma ha passato gli anni tra il suo tempio e le sbarre di una prigione: in fondo è sempre una vita fallita, rinchiusa e votata al male.
Alla prossima.
Mischiare l'argomento religioso con la salute, le promesse di successo e di denaro ed il recupero di situazioni disperate è un vecchio metodo di arruolamento. E' il plagio psicologico che costringe chi è vittima di questi gruppi ad esserne dipendente, a non riuscire a staccare la propria persona dal santone e dal suo gruppo.
Le conseguenze sono quasi sempre gravissime anche perchè per ovvi motivi, i "santoni" obbligano le vittime a tagliare ogni rapporto con la famiglia di origine, con gli amici ed i conoscenti. La vittima diventa proprietà privata della setta e con lei tutti i suoi soldi ed i suoi averi.
Il gruppo di Mamma Ebe era diventato proprio questo, una sorta di setta che riuniva adepti in crisi di vita o psicologica, qualcuno entrava nel gruppo con l'intenzione di risolvere problemi di salute anche molto gravi, raccoglieva offerte e si spingeva a gestire anche strutture esterne, tutto coperto da motivazioni ufficialmente religiose ma che di mistico avevano ben poco.
Da prototipo dei moderni guaritori ad esempio di attività a scopo di lucro. La sua storia è comune a quella di tutti gli altri pseudosantoni.
L'unica differenza è che Ebe ha avuto successo ma ha passato gli anni tra il suo tempio e le sbarre di una prigione: in fondo è sempre una vita fallita, rinchiusa e votata al male.
Alla prossima.
Da brividi... mi ricorda una setta ancora più famosa.
RispondiEliminaSperiamo che non arrivi qualche invasato convintissimo che invece la Cutolo sia una grande guaritrice che agisce per conto della madonna...
La cosa davvero incredibile è la capacità di questa gente di ricostruirsi una schiera di adepti anche dopo certe vicissitudini giudiziarie.
RispondiEliminaCirconvenzione di incapace?
"Circonvenzione di incapace?"
RispondiEliminaNon credo, brain_use, secondo me chi l'ha seguita non era necessariamente incapace.
Secondo me, ebe si e' semplicemente, vergognosamente, schifosamente apporfittata di persone psicologicamente deboli, ma non incapaci.
Il che, bada, e' ancora peggio!
Perche' questo significa esercitare VIOLENZA (psicologica, ma sempre violenza) su chi ha bisogno di aiuto. Non ti stai approfittando di una persona, la stai VIOLENTANDO!
Per questo, IMHO, ebe e quelli come lei non meritano ne comprensione, ne pieta', ne sconti.
In galera, e buttate via la chiave!
Perché se un gruppo di persone TESTIMONIA l'efficacia di qualcuno.
RispondiEliminaSe RACCONTA il bene che questo qualcuno è capace di fare in maniera unica e diversa dal resto.
In tanti credono che questa è verità, altri ci "provano" visto che non ci sono alternative.
E son secoli e secoli che questa merda va avanti.
Il Gruppo unito e numeroso per soldi e potere, e le pecore che li seguono, sia per necessità, sia per poter entrarci a far parte.
Purtroppo non è solo il campo "medico" che va avanti così...
Purtroppo questi guaritori pseudoreligiosi pullulavano nella mia zona fino a qualche anno fa. Il brutto è che alcune persone erano religiosi o erano appoggiate da movimenti riconosciuti dalla chiesa.
RispondiEliminaSolamente da cinque anni a questa parte le gerarchie ecclesiastiche hanno iniziato a dare un freno a questi fenomeni.
A me la cosa che fa più paura di tutte è il fatto che i gabbati siano i primi a schierarsi in difesa di questi criminali. Il livello di penetrazione all'interno della psiche delle vittime è a livelli inimmaginabili, tanto che la vittima stessa considera il ciarlatano un dio in Terra.
RispondiEliminaIl che, diciamolo papele papele (come direbbe il grande Banfi), non depone certo a favore dell'intelligenza di certi soggetti, siamo onesti...
RispondiEliminaPerchè non esistono solo le vittime delle truffe, ci sono anche persone non direttamente coinvolte che pur in presenza di zero risultati continuano ad osannare questi vermi viscidi.
Anni fa avevo un amico, una mente brillante, studiava fisica all'università, amici e vita normale, solo molto timido con le donne.
RispondiEliminaFinito nelle grinfie di Scientology, perso per sempre.
Anche per questo io personalmente non sono sicura che solo i deboli, i fragili, i bisognosi d'aiuto rischino di cascarci.
Penso invece che questa gente abbia una specie di talento innato nell'arrivare a quelle zone d'ombra che tutti indistintamente ci portiamo dentro e su quello facciano leva: sulle piccole insicurezze e infelicità che vorremmo saper cancellare con un colpo secco.
Credo che a volte dipenda solo dal momento, un attimo di stanchezza e si comincia a provarci. Poi magari si vuole continuare a crederci per non dover ammettere con noi stessi che siamo stati degli idioti, e da lì il gioco (al massacro) è fatto.
SaraS:
RispondiEliminacome quando si trova un lavoro, ma ci si rende conto che è una merda, ma si teme di non trovarne un altro, e si abbassa la testa facendo quello che non avremmo mai fatto.
Penso che SaraS abbia centrato abbastanza fedelmente il problema.
RispondiEliminaSarà, ma io sono un grande estimatore dell'intelligenza umana... e mi accorgo che purtroppo non è affatto ripartita equamente.
RispondiEliminaUn conto è, per un malato, attaccarsi (giustamente) ad ogni barlume di speranza, chiunque te lo proponga, un conto è invece continuare a credere ciecamente in qualcosa nonostante la mancanza di evidenti effetti.
E poi distinguiamo il paziente da eventuali parenti o amici, che pur coivolti emotivamente possono conservare una certa capacità di raziocinio.
Ma sforzandomi un pò, se posso arrivare anche a capire (in parte) i collaterali e gli affini, non capisco assolutamente chi non ha mai avuto problemi di alcun genere ed elogia, esalta a magnifica cose ai limiti dell'assurdo.
Della serie "è facile fare i froci con il c*** degli altri".
Hulda Clark docet.
ottimomassimo potrei pensare che tu sia un mio fake account. quoto in toto.
RispondiEliminaTutto vero, così come è l'astrologia e chi crede, ma così sono anche le religioni...
RispondiEliminaNON sono ateo sia chiaro. Ma non appartengo a nessuna religione.
Proprio perché le vedo solo come una cricca di bugiardi, a cui gli speranzosi si piegano.
Voglio portare un'esperienza personale.
RispondiEliminaA metà degli anni novanta si cominciava a parlare in una radio locale di Roma della cura Di Bella, io l'ascoltavo quasi quotidianamente (parlando di calcio, che era il mio argomento preferito allora, mi attirava parecchio). In ogni trasmissione c'era l'angolo "ora usciamo per un attimo dal pallone" e si parlava appunto di Di Bella, con il presentatore assolutamente incantato di fronte ai progressi che i malati di cancro sottoposti a quella cura facevano, e che quando morivano erano assolutamente più dignitosi rispetto alla chemioterapia. Sappiamo tutti com'è finita (aspetto l'articolo WeWee!), ma io ricorderò sempre un radioascoltatore che chiamò e cominciò a dire "la scienza si fa con le pubblicazioni, ci vogliono articoli scientifici su riviste sicure, non esperienze personali", credo fosse nel 99 o nel 2000, quindi anche dopo la sperimentazione. Il presentatore tagliò la telefonata dicendo che il prof Di bella vedeva miglioramenti e che questo non si poteva negare, indipendentemente dalle pubblicazioni.
Il radioascoltatore era uno studente di medicina, e diceva esattamente quello che diciamo noi in questo blog, ma io ero appena immatricolato a biologia, ancora non sapevo nulla di ricerca e non avevo idea di come funzionasse realmente la scienza, davo tutta la vita ragione a chi diceva "ci sono i casi, il prof li vede tutti i giorni, venite a vederli". Questo modo di ragionare è di chiunque sia ignorante, ovvero di chiunque non abbia fatto studi scientifici (o abbia passioni a riguardo... credo di aver fatto una testa enorme con queste cose alla mia ragazza negli ultimi anni, ora è più talebana di me). E' difficile, per chi non ci sta dentro, capire la differenza, tra la testimonianza e lo studio scientifico, chi è bravo gioca sull'emotività delle persone e quelle più facili da convincere sono quelle ignoranti (nel senso detto sopra). Certo, è possibile convincere anche scienziati (vedi SaraS), ma è molto più difficile, perché sapere che esistono le riviste scientifiche è un conto, capire che quelle dicono la verità è tutt'altro che facile.
Altro aspetto della medaglia. Una volta scrissi un post in un blog divulgativo su una notizia su non so quale nuova terapia e dissi "sembra che questa scoperta possa portare nuovi sviluppi nella cura dell'Alzheimer" o qualcosa del genere, come si fa spesso nei giornali per fare un po' di pubblicità alla ricerca anche di base e un commentatore scrisse "sembra? Da quando in qua la scienza va avanti con i "sembra"? Bell'informazione che fate". Il commentatore evidentemente ignora che su quasi nessun articolo, almeno di biologia, c'è la certezza delle conclusioni della ricerca, è tutto un "questo dato suggerisce che". Insomma, la divulgazione scientifica è difficile, proprio perché ci sono troppi gap culturali tra chi legge e chi produce.
Ed ecco perché leggere MedBunker fa bene :-D
@ottimomassimo
RispondiEliminaio sono un grande estimatore dell'intelligenza umana...
io invece sono sempre più un sostenitore di quella equina.
e mi accorgo che purtroppo non è affatto ripartita equamente.
Ah... capisco. Sì, mi associo.
@Giuliano
RispondiEliminaOttimo sunto di quello che è il cuore del problema: "ci sono troppi gap culturali tra chi legge e chi produce".
Guaritori e santoni ma anche complottisti e truffatori da due soldi sfruttano proprio la differenza di linguaggio e di metodo fra il sentire comune e la scienza per far passare il loro messaggio distorto.
ecco l'ultima malefatta di questa gentaglia in ordine di tempo: http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=110570&sez=HOME_NELMONDO
RispondiEliminamaledetti!
SUPER OT
RispondiEliminaScusate se sono totalmente fuori argomento, ma vorrei sapere cosa ne pensate di questa raccolta fondi (truffa o reale?). Vi riporto il testo qui sotto per chi non avesse facebook.
Cari amici la piccola Giada è un dolcissima bambina di 2 anni e mezzo che fino a qualche giorno fà viveva una vita tranquilla e serena..che purtroppo è stata interrotta da un bruttissimo incidente domestico.. i medici hanno fatto di tutto per cercare di salvarle la vita e ci sono riusciti, per fortuna..ma purtroppo l'incidente è stato così grave che sono stati costretti ad asportare l'apparato urinario..ora la piccola Giada e uscita dalla rianimazione e sembra pronta a riprendersi..ma purtroppo non è in grado di avere una vita normale in queste condizioni...è necessario che si intervenga con un' operazione chirurgica di ricostruzione molto delicata che purtroppo qui in Italia non siamo ancora in grado di affrontare! I medici di Palermo si sono messi in contatto con un specialista in Germania, il quale ha già visitato la bambina, che presto dovrà partire con i genitori per operarsi. Questo naturalmente richiede un impegno economico enorme che non è facile da affrontare per la famiglia..il gruppo nasce proprio con l'intenzione di aiutare economicamente e moralmente Giada e la suoi familiari in questo lungo percorso di riabilitazione. Abbiamo attivato diverse vie di raccolta fondi ( postpay 4023600584844635 oppure BDS IT92V 01020 43440 000300) vi chiedo solo di immaginare se al posto di Giada ci fosse stato qualcuno di vostra conoscenza.. passiamoci la mano sulla coscenza! Grazie a chi vorra unirsi a me...
Questa gente ha quella che io definisco "vocazione del boia".
RispondiEliminaGrazie per l'articolo, la storia di mamma Ebe è talmente paradossale che ci si chiede come abbia potuto succedere davvero.
RispondiEliminaPiccolo refuso da correggere, ultimo paragrafo:
"il gruppo di mamma ebe era diventaNDO proprio questo".
Non voglio scatenare un flame, ma non vedo cosa c'entri una truffatrice con la religione.
Ciao, Paolo.
Non capisco cosa centri una truffatrice con la scienza. A questo punto mi aspetto un articolo su Vanna Marchi.
RispondiEliminaNon voglio scatenare un flame, ma non vedo cosa c'entri una truffatrice con la religione.
RispondiEliminaEsattamente quello che voleva fare intendere lei, di essere una donna "di religione" (c'è anche una sua foto famosa con G. Paolo II).
Non capisco cosa centri una truffatrice con la scienza.
Esattamente quello che vogliono fare intendere i guaritori, di fare "scienza".
A questo punto mi aspetto un articolo su Vanna Marchi
La Marchi non faceva la guaritrice e quindi non credo me ne occuperò, ma se mi dovesse appassionare l'argomento, perchè no...
Io trovo terrificante questa storia. Una truffatrice che sta in galera qualche mese e poi, rilasciata, torna tranquillamente ad occuparsi di ciò che faceva prima. E' giustizia questa?
RispondiEliminaCerta gente andrebbe interdetta completamente e tenuta sempre sotto osservazione. Mamma Ebe è pericolosa come un capo mafioso. Gente come Hamer o Simoncini, forse anche di più.
La giustizia è spesso impotente contro questi truffatori.
RispondiEliminaBasterebbe legge molto semplice per impedirgli di nuocere:
"chiunque somministri cure chimiche o psicologiche la cui efficacia non sia stata scientificamente dimostrata, è punito con una pena non inferiore a 5 anni di reclusione, più altri 5 anni ed al sequestro dei beni se il reato è stato commesso a scopo di lucro"
Naturalmente non sarà mai varata, perchè renderebbe illegale sia l'omeopatia che la religione.
Non se ne parla mai, ma anche la gravidanza e il parto sono prede ghiotte per questi ciarlatani santoni.
RispondiEliminaIl dramma è che la metà viene riconosciuta come esperta della nascita.
Nelle pubbliche università (bologna, medicina e chirurgia) si mettono in bibliografia le opere di Ina May Gaskin, ostetrica autodidatta che ha fondato assieme al marito una comune religiosa in California (il marito dice di parlare con gesù).
Questo quello che si insegna alle future ostetriche:
L'enigma dolore-piacere. Il parto orgasmico;
Il dolore del parto e la sua origine ( stress e cultura );
I fondamenti della Legge dello sfintere.
L'episiotomia e i poteri dimenticati della vagina;
Analgesia epidurale. Punti critici;
Metodi naturali di analgesia a confronto.
http://www.medicina.unibo.it/Medicina+e+Chirurgia/Didattica/Insegnamenti/dettaglio.htm?AnnoAccademico=2010&IdComponenteAF=164816&CodDocente=039105&CodMateria=56764
Combattere questi fenomeni da un punto di vista giuridico non è semplice. Si può fare di meglio rispetto all'attuale, ma non è semplice. I punti critici sono due:
RispondiElimina1. cercare una "giusta" linea di confine tra libertà personali e condotta criminosa
2. la storia insegna che contro la stupidità non c'è legge che protegga
Chiedo scusa a wewee se uso casa sua per accennare al mio blog, ma siccome non vendo nulla ed il tema è pertinente, spero non me ne voglia. Chi fosse seriamente interessato a rafforzare gli strumenti giuridici contro i ciarlatani, può visitare il mio blog e contribuire con i propri suggerimenti. Sobrietà, equilibrio e realismo sono d'obbligo: astenersi ciarlatani (anche gli anti-ciarlatani possono esserlo...).