Il 13 maggio 2008 fu un giorno drammatico per una famiglia fiorentina dei nostri tempi, che viveva nei nostri tempi ma pensava di vivere in un altro mondo.
Papà Dario e mamma Elisabetta avevano una bella figlia di sedici anni, Clara, tranquilla, amante della musica e dello sport, Clara andava bene a scuola ed aveva tante amicizie.
Un problema di salute non l'aveva condizionata più di tanto, anche se a lei pesava molto, soprattutto psicologicamente.
Clara era diabetica.
Il diabete è una malattia causata da un malfunzionamento di certe strutture del pancreas. Questo malfunzionamento causa una insufficiente produzione (a volte assente) di insulina.
L'insulina è un ormone che serve a tenere sotto controllo, nei limiti accettabili e fisiologici la glicemia (i livelli di zucchero nel sangue).
Il diabete è una malattia relativamente grave ed attualmente non esistono cure definitive. Se abbandonata al suo decorso può essere molto pericolosa, l'elevato livello di zuccheri nel sangue infatti, causa dei danni in diversi distretti dell'organismo: vasi sanguigni, cute, reni, tutte strutture che negli anni arrivano a danneggiarsi gravemente potendo portare anche alla morte.
C'è un modo comunque di rimediare e vivere una vita relativamente normale. Assumere l'insulina che il corpo non riesce a sintetizzare con delle iniezioni quotidiane. Un gesto innaturale diventa abituale, normale e ciò permette al diabetico di vivere come gli altri, avere figli, famiglia, fare sport e divertirsi, esattamente come una persona senza malattie.
Una puntura al giorno sembra una tortura per chi non è abituato, chi lo fa invece, alla lunga si abitua e non può certo dire di "sopravvivere".
Con il diabete "compensato" da un'adeguata terapia, si vive un'ottima qualità di vita.
Eravamo rimasti a Clara.
Nel luglio 2007 Clara con la famiglia è accompagnata al centro antidiabete dell'ospedale Meyer di Firenze. Non era in ottime condizioni: magra, deperita, stanca. Il diabete, ne era affetta da pochi mesi, la faceva stare male.
Alcuni controlli, una giusta terapia e Clara era come rinata, tornata allegra e vivace, tornata a fare sport e suonare, tutto sembrava a posto.
Un giorno i suoi genitori decidono che è il momento di sospendere ogni cura ufficiale. Lo stress, le spese (che per i diabetici sono in larga parte rimborsati dal SSN), il negare il problema della figlia, fecero cercare altre strade. Chiesero ai medici che seguivano Clara se potevano sospendere l'insulina, una volta per tutte, ma i medici, naturalmente, li avvertirono: "non la sospendete, è molto pericoloso e soprattutto rovinerebbe una ragazza che fino ad ora sta bene"...
Si rivolsero ad alcuni amici che consigliarono alla coppia una visita da una strana signora che abitava in città, anche un medico (un medico che praticava strane pratiche alternative) parlò bene di quella signora.
Chi la definiva omeopata, chi naturopata, guaritrice, al solito, non esistono titoli per definire quello che è in realtà una truffa. Ciarlataneria, dice la legge.
Dario ed Elisabetta vanno a trovare la signora, si chiama Marjorie Randolph ma si fa chiamare Maya dai suoi vicini e dai "pazienti".
È una signora anziana di origine statunitense, magra, poco curata, sola e... strana.
Non esce mai di casa, non vede nessuno e non ha amici. Sembra malata, stanca e depressa, tanto è trascurata nel suo aspetto. Però si dice sia brava, una naturopata, anzi, è specializzata in una cosa strana, l'antroposofia, una filosofia di vita inventata da Rudolf Steiner che arriva anche ad occuparsi di medicina.
Maya lo dice chiaramente: a Clara non servono farmaci o punture, Clara starà bene se utilizzerà le vitamine e gli integratori che le prescriverà la donna.
I genitori sono entusiasti: risolvere per sempre il problema della figlia non sembra vero.
Clara smetterà finalmente di essere schiava di quelle iniezioni schifose da fare ogni giorno.
Ma è sicura signora Maya? È sicura? Nostra figlia guarirà?
Certo miei cari, guarirà, ci sono anche tanti testimoni, ma non ditelo ai medici, loro hanno tutto l'interesse a farle continuare i farmaci, non dite nulla a nessuno.
Clara stessa è contenta, davvero smetterà con quelle punture? Davvero guarirà dal diabete?
In realtà mamma Elisabetta ha uno scrupolo e chiede al marito se possa essere davvero ragionevole seguire alla lettera i consigli della naturopata. Potrebbero dargli gli integratori e l'insulina assieme, oppure provare, fare dei cicli, parlarne con i medici... no... no, dice papà Dario, ai medici non diciamo nulla, si sa cosa dicono, no? Poi ci rompono le scatole con le loro raccomandazioni ed io rotture di scatole non ne voglio... voglio solo che mia figlia guarisca.
Così Clara, il primo maggio 2008 inizia ad assumere le vitamine e gli integratori forniti da Maya, soprattutto vitamine C ed E, in abbondanza, fino a quanto ne tollerasse il suo organismo e nel frattempo interrompe l'insulina.
Clara sta bene, non ha nessun problema particolare, anzi, da quando ha sospeso l'insulina è più attiva, fa tanto sport, beve tantissima acqua e fa pure tanta pipì, è felice e sanissima. Certo, la terapia è iniziata solo da tre giorni, ma i miglioramenti sono evidenti. Il giorno 8 maggio 2008 sarebbe prevista una visita di controllo all'ospedale Mayer di Firenze che segue Clara ma meglio non andarci, si sa, potrebbero nascere problemi e poi, visto che le cose vanno bene, lasciamo stare...
Ma dopo una settimana le cose cominciarono a diventare strane.
Clara aveva troppa sete, beveva sempre e non si sentiva bene. Cominciò anche ad avere difficoltà della vista, caldo continuo, sensazione di soffocamento e persino delle strane macchie sulla pelle.
I suoi genitori contattarono subito la "naturopata": cosa succede? Cos'ha nostra figlia?
Lei, la donna, rispose come fanno tutti i "naturopati": è la disintossicazione, vostra figlia sta semplicemente espellendo le tossine causate dalla malattia e da tutti i farmaci assunti in questi anni. Non vi preoccupate, va tutto bene.
Ma Clara peggiorava, di giorno in giorno. Da due giorni poi, sembrava troppo stanca, aveva sempre sonno e passava ore a letto, rinunciando anche ad andare a scuola.
L'ultima telefonata a Maya la naturopata fu fatta l'11 maggio 2008 ma anche stavolta la donna tranquillizzò papà Dario che cominciava ad essere preoccupato: mia figlia sta male, ha la pelle secca e beve di continuo, cosa le succede?!
Niente Dario, niente, è la disintossicazione, le tossine, l'azione delle vitamine... niente Dario...
Il 12 maggio 2008 la mamma di Clara non riesce a svegliare la figlia dal suo sonno pomeridiano. sarà stanca come sempre, pensa, ma Clara non si sveglia nemmeno durante la notte né la mattina dopo. Chiamata l'ambulanza che arriva in quella casa e trova la ragazza in arresto cardiaco: le cose precipitano. Le manovre rianimatorie riescono, il battito cardiaco riprende e Clara viene intubata e trasportata al pronto soccorso dell'ospedale Meyer, proprio quello che seguiva la sua malattia, ironia della sorte, chi hai abbandonato per tua ignoranza ora deve pure strapparti alla morte.
Ricoverata e ricostruita la vicenda, la diagnosi è cruda e crudele, Clara è in coma.
Coma diabetico, aggravato dalle precarie condizioni fisiche della ragazza, ormai in uno stato pietoso e difficilmente recuperabile.
I medici fanno di tutto per salvarla ma non riescono.
Clara muore poche ore dopo il suo ricovero.
Nessuno può credere a quello che è successo: come può morire una ragazza per un diabete quando ormai tutti i diabetici riescono a vivere? Ma i suoi genitori dov'erano, non si erano accorti di quanto stava accadendo?
I genitori farfugliano di strane medicine, vitamine ed integratori.
"Non vidi rischi, volevo fare una prova, volevo credere che ci potesse essere un modo per guarire dal diabete senza fare l’insulina".
Disse il padre.
La polizia arresta Marjorie Randolph, in arte Maya che, anche lei farfuglia:
Ho detto a questa ragazza: io posso suggerire al tuo medico delle possibili aggiunte di vitamine! Io non ho dato consigli per niente. Non ho mai detto di fare questa cura. Da molti anni faccio ricerche con medici. Io non faccio questo lavoro per guadagnare soldi, non metto un cartello sulla porta, non vendo vitamine, non vendo ricette, non prescrivo perché è illegale.
Comincia lo scarico di responsabilità: la naturopata Maya continua a dire che lei non prescrive nulla, che non ha mai consigliato nulla, non sa nulla, i genitori che loro non capiscono nulla di medicina, che non potevano sapere e che Maya sembrava onesta e si faceva chiamare dottoressa, ma il senso di colpa è ormai evidente.
Tutte scuse per giustificare un marcio miscuglio di ignoranza, presunzione e disagio mentale.
Vengono indagati anche i genitori della povera Clara, sono loro i responsabili, in quanto la figlia era minorenne, di quella folle scelta.
Maya è indagata per omicidio volontario ed esercizio abusivo della professione medica, lo stesso i genitori, omicidio volontario.
Il 16 gennaio 2009, agli arresti domiciliari, Maya muore. Soffriva di ulcera gastrica ed anche lei si curava con vitamine e minerali, fino a che un'ulcera perforata non le procura un'emorragia interna che la fa stramazzare morta sul pavimento della sua cucina.
Di Clara Palomba resta una targa sul muro di un reparto dell'ospedale Meyer e tanto stupore e rabbia. Il resto sta ad ognuno di noi pensarlo.
Aggiornamento: La sentenza di primo grado del processo ai due genitori si è pronunciata con una condanna a tre anni e sei mesi per il padre e due anni di reclusione per la madre: omicidio colposo.
Alla fine, la becera ed idiota ignoranza di tre persone almeno, ha causato la morte di una ragazza, Clara, di sedici anni. Che lo tengano presente quei poveracci che giocano a fare il medico senza pensare alle conseguenze del loro folle gioco. Clara è anche nelle loro coscienze.
Alla prossima.
Ma cos'e' che hanno queste "pratiche alternative" per fare tanta presa? ne ho parlato con amici, persone che so intelligenti e acute, e tutti mi rispondono allo stesso modo: "Eppure, sai.. se ne parla tanto.. conosco questo e quest'altro.. anche mia madre, se non fosse stato per.."
RispondiEliminaLi invito a leggere gli articoli qui sul blog, parlo loro dei danni fatti ma niente, lasciano questa porta aperta. Quante persone dovranno ricevere ancora danni prima che venga accettata la verita'?
L'aneddotica ha presa sulla coscienza, la ragione no.
Elimina"Sai neanch'io ci credevo, eppure quando Tizio mi ha fatto quelle manovre/mi ha piantato un'ago sul perineo (^^)/mi ha dato quella soluzione in acqua... non ho più avuto [disturbo a caso]".
Omicidio colposo? Non è che "per caso" gli è partito un colpo dal fucile... i genitori hanno deliberatamente deciso di sospenderle la cura. Per me è omicidio volontario. Comunque, in tutta questa storia il reato peggiore è l' ignoranza. Ciao da una tua fedele lettrice.
RispondiEliminaConcordo con Celeno.
RispondiEliminaQuesta non e' una morte "per caso", accidentale.
Si sono volontariamente sospese le terapie salvavita fino a portare alla morte del paziente.
Cosa accadrebbe ad un medico che tenesse un comportamento simile, anche con un paziente terminale?
Spero che la sentenza in appello sia molto piu' pesante. E che magari contempli la complicita' di chi, tra gli "amici" ha consigliato una simile ciarlatana assassina.
Peccato per la "guaritrice", spero almeno che sia morta con dolore.
Saluti
Michele
Mio nonno è morto di diabete (credo tipo 1), e ho visto un'altra persona in coma con una glicemia di 750 al ricovero, che però fortunatamente si è salvata. Entrambi comunque anziani, mio nonno 73 anni, l'altra persona 60, è incredibile morire a 16 anni di diabete, oggi.
RispondiEliminaSai cosa? La Clark andò dai medici, Maya almeno fu coerente e morì curandosi con i suoi medici, sembra quasi che credesse in quello che faceva
Concordo su tutto ma devo riportare una mia curiosa esperienza. Ho 52 anni e l'anno scorso sono andato alla AUSL farmi bruciare un paio di verruche. Il medico che mi ha esaminato, chiacchierando appunto di verruche, mi ha detto con molta serenità che nei casi di verruche più gravi (soprattutto in bambini e con verruche in numero di cinquanta e più!), per evitare di traumatizzarli con un numero molto altro di bruciature li mandano da una notissima "magona" che gliele toglie. Tutte. Sempre. Immaginate la mia totale stupefazione. Qualche spiegazione?
RispondiEliminaNon si muore di verruche, e me le sono fatte togliere anche io. Ma se hai il diabete la maga la lasci stare.
EliminaNon si muore di verruche e me le sono fatte segnare da una stregona anche io. Ma se hai il diabete la maga la lasci stare.
EliminaIo questa moda di voler cercare l'omicidio volontario non la capisco.
RispondiEliminaVolontario significa che si è voluto coscientemente provocare la morte.
Pur nella loro sconsideratezza i genitori non hanno cercato la morte della figlia, né hanno cercato di danneggiarla causando senza volere la morte (omicidio preterintenzionale).
È omicidio colposo, perché c'è una colpa grave.
E omicidio colposo non significa innocente.
Semmai si può discutere se 2/3 anni siano la giusta pena (a mio parere sì, se scontata tutta) ma perché cercare capi di imputazione che non c'entrano nulla questo non lo capisco.
Ciao,
RispondiEliminati ho conosciuto oggi tramite Attivissimo e condivido in pieno la tua analisi e tutto il lavoro che fai (ti ho appena aggiunto ai feed).
Per qualsiasi mano tecnica che ti serva, fischia pure, è il modo in cui ti posso aiutare (sono un informatico :)).
Continua così,
Emanuele
Leggetevi anche il carteggio.
RispondiEliminaRaccapricciante.
Concordo con Vihai Varlog.
RispondiEliminasi cerca di dare omicidio volontario per i fatti gravi. Ma omicidio volontario e colposo sono due cose ben distinte.
Per il resto l'ignoranza delle persone è una vera piaga sociale.
Se non fosse una tragedia mi verrebbe da segnalare Maya per il Darwin Award.
RispondiElimina@crespo: non credo possa essere citata nei DA, è anche omicida oltre che suicida
RispondiEliminaCome gia' detto, sospendere coscientemente una terapia... no, non una ma l'unica terapia in grado di salvare la vita ad una persona diabetica e' omicidio volontario.
RispondiEliminaNe piu' ne meno che lanciarla dal terrazzo del 5° piano.
Saluti
Michele
Sarebbe ora che anche la politica prendesse atto dei danni che fa la mancanza di una diffusa cultura scientifica.
RispondiEliminaNon dico che si debba essere tutti medici o ingegneri ma penso che insegnare qualcosa in più di cos'è la scienza nella scuole sarebbe cosa sacrosanta.
Sull'omicidio colposo. Per me omicidio colposo è "sfioro un vaso sul davanzale, cade, ammazzo qualcuno che passa sotto". Non solo *non volevo* farlo, ma non era umanamente prevedibile che accadesse.
RispondiEliminaPossibile che se mi impasticco, mi ubriaco e mi lancio con una Ferrari a 160 davanti ad un asilo e ammazzo un bambino, ricado nella stessa pena? Faccio notare che il padre *sapeva* di non dover dire nulla ai medici. A casa mia si chiama "coda di paglia"...
Se "non era umanamente prevedibile che accadesse" allora si è innocenti, non si parla di omicidio colposo ma di morte accidentale. Le cose sono ben diverse, in quanto l'omicidio volontario prevede la volontarietà (io VOGLIO provocare la morte di qualcuno) mentre quello colposo prevede "solo" la colpa (anche se non volevo uccidere ho fatto coscientemente qualcosa che ha provocato la morte, quindi è COLPA mia). Sembra una distinzione sottile fra accidente, colpa e dolo ma riflettendoci su non lo è.
Elimina@federicos .... per evitare di traumatizzarli con un numero molto altro di bruciature li mandano da una notissima "magona" che gliele toglie..... c'è una spiegazione mi ricordo di averla letta qualche anno fa ma non mi ricordo dove in sintesi quello che ricordo, il cervello non cura da solo le verruche perchè non le riconosce come dannose per lui ma sembra che attraverso i rituali dello stregone di turno entra in funzione un effetto placebo che migliora la situazione .... forse c'è una spiegazione migliore :-)
RispondiElimina@Orso:
RispondiEliminamia moglie, insegnante elementare sta avendo a che fare con bambini che non credono nello sbarco sulla Luna, grazie ai boyager e ai misteri assortiti.
Ricordo, fra parentesi, che il primo è trasmesso su un canale pubblico, con i soldi del canone, come "servizio pubblico"
Qualche annetto e arriveranno alle scie cOmiche e i complottoni sull011 settembre.
Da lì ai ciarlatani il passo è breve.
E' ora che i Venditori di Falsità e i ciarlatani tacciano. Tutti.
Perché questa non è "libertà d'opinione".
@markogts: siamo sicuri che nel caso in cui non si poteva umanamente prevedere la caduta del vaso ci sia omicidio colposo? Se il vaso era fissato correttamente e il movimento che l'ha urtato e` stato totalmente accidentale, dove sarebbe la colpa?
RispondiEliminaPer chi si lamenta della scarsita` della pena: essere responsabili della morte di propria figlia non e` gia` una pena abbastanza grande? non credo che ci sia veramente bisogno di anni di carcere (e spese per lo stato) perche' si pentano, ne' che ci sia pericolo per la societa` se rimangono a piede libero. Piuttosto poteva essere bene rimuovere dalla societa` la santona, ma a quello ha gia` pensato lei in modo drastico.
che tragedia!
RispondiEliminaE pensare che con delle pinne di squalo sarebbe guarita perfettamente... (chi ha orecchie per intendere...)
Oggi sappiamo che lanciarsi a 160km/h davanti ad un asilo comporta un serio rischio di uccidere qualche bambino: nel caso in cui succeda si e` colpevoli di omicidio colposo.
RispondiEliminaOggi sappiamo che spingere una persona giu` dal sesto piano ne causa la morte: se la spingiamo apposta e` omicidio volontario, se la facciamo cadere perche' le abbiamo dato un'amichevole spintone di fronte ad una ringhierina traballante e` omicidio colposo.
Oggi sappiamo che togliere l'insulina ad un diabetico vuol dire morte certa: se lo facciamo per liberarci di lui e` omicidio volontario, se lo facciamo perche' siamo stati ingannati a credere che la cosa possa farla guarire e` omicidio colposo.
Quello che intendo e` che a me sembra che una condanna per omicidio colposo sia piu` che sufficiente per affermare che dire "non potevo sapere" non e` lecito, senza bisogno di una condanna per omicidio volontario.
imho si tratta di omicidio premeditato
RispondiElimina> Come gia' detto, sospendere coscientemente una
RispondiElimina> terapia... no, non una ma l'unica terapia in grado
> di salvare la vita ad una persona diabetica e'
> omicidio volontario.
No, non è così, perché non c'è la VOLONTÀ di uccidere. Non mi pare un concetto così difficile.
È un omicidio colposo, aggravato quanto vuoi, ma sempre colposo è.
Non so perché ci sia questa idea che l'omicidio colposo sia quasi equivalente all'essere innocenti....
È un reato ed è esattamente il reato che compie chi senza l'intenzione di farlo, causa la morte per propria colpa.
E la parola colpa include già una negligenza. Se io causo la morte di una persona che è nascosta sotto la mia auto non è omicidio colposo perché non c'è la negligenza.
È una questione di definizioni e il reato di omicidio colposo è stato definito proprio così.
Non è che se uno è tanto stronzo l'omicidio diventa genocidio eh...
> Ma la definizione di "SAPPIAMO" è vaga. Nel caso
RispondiElimina> specifico, possiamo forse affermare: "Oggi sappiamo
> che, qualsiasi cosa si faccia, togliere l'insulina a
> una diabetica significa condannarla a morte certa"?
Ma se il palazzo è in fiamme io posso spingere la persona pensando di salvarle la vita.
Il che sarebbe un'azione stupida e si configurerebbe come una colpa. E quindi niente omicidio volontario, ma solo colposo.
Il tutto sta nell'*intenzione*.
> Se il vaso era fissato correttamente e il
> movimento che l'ha urtato e` stato totalmente
> accidentale, dove sarebbe la colpa?
Non c'è colpa e non ci sarebbe neanche reato.
> Come gia' detto, sospendere coscientemente una
> terapia... no, non una ma l'unica terapia in grado
> di salvare la vita ad una persona diabetica e'
> omicidio volontario.
Anche se lo ripeti non diventa necessariamente vero.
Siccome, come ho detto, è rilevante l'*intenzione*, anche se io faccio una cosa stupida che tutto il mondo intero sa essere stupida ma io sono CONVINTO essere giusta, non c'è il dolo!
Siccome, come ho detto, è rilevante l'*intenzione*, anche se io faccio una cosa stupida che tutto il mondo intero sa essere stupida ma io sono CONVINTO essere giusta, non c'è il dolo!
RispondiEliminaQuindi se io sono convinto, in perfetta buona fede, che squartare una persona e mangiarne le interiora siacosa buonae giusta, anzi salutare, posso farlo?
Ok, ti spogliati che io affilo il coltello.
Saluti
Michele
> Quindi se io sono convinto, in perfetta buona fede,
RispondiElimina> che squartare una persona e mangiarne le interiora
> siacosa buonae giusta, anzi salutare, posso farlo?
Tu non lo sei, altrimenti non useresti questa ipotesi nella retorica :)
E in ogni caso dovresti essere convinto che la cosa sia salutare *per me*, non per te.
E comunque non potresti comunque farlo perché verresti arrestato e condannato per omicidio colposo aggravato.
hanmar
RispondiEliminase la giustizia italiana non ti va bene, cambia stato!
@ federico: "se non ti va bene cambia stato" è un'espressione che irrita terribilmente ogni volta che la sento. A parte che è complicato, e che la globalizzazione sta portando praticamente tutti i paesi ad avere le stesse leggi, discutere le leggi è alla base della democrazia.
RispondiElimina@hanmar: non è di certo punendo quei genitori che si farà giustizia. Anni di carcere possono solo rovinare una vita e peggiorare una persona, piuttosto li obbligherei a girare per il mondo a portare la testimonianza della loro idiozia, il che avrebbe la duplice funzione di punire loro e reguardire altri.
Riguardo all'omicidio, è solo una questione di nomenclatura legale. Se volessi mangiarti per farti del bene, comunque,sarebbe quasi di sicuro riconosciuto il vizio totale di mente
dai ragazzi, non diciamo cazzate.
RispondiEliminal'omicidio significa l'uccisione di una persona. è omicidio ogni volta che un'azione umana causa la morte di un'altra persona, per definizione.
l'omicidio si distingue in 3 grandi macro aree: l'omicidio volontario, ove ci sia la volontà di uccidere, quello preterintenzionale, ove ci sia la volontà di danneggiare fisicamente la persona ma non di ucciderla ovvero quei casi in cui l'azione è palesemente lesiva ma lo scopo non era quello di uccidere, e infine quello colposo, che racchiude tutto il resto, ovvero quei casi in cui non c'era nè volontà diretta di sopprimere la vittima nè si sono compiute azioni espressamente volte al danneggiamento fisico della vittima (in realtà se non ricordo male nella legge si parla esplicitamente di percosse e/o lesioni). tutto il resto è fuffa, questa è una questione di definizioni come una cosa è lunga 100 cm è lunga un metro, indipendentemente che si parli di distanze o di lunghezza dei genitali.
detto questo, il caso in questione è di omicidio colposo. non c'era volontà di uccidere. l'azione compiuta non è di percosse o lesioni, per il motivo che l'astensione dalla cura di una malattia non è nè percosse nè un'azione che cagiona direttamente un danno. si tratta quindi di omicidio colposo e mi sembra, specie per i genitori (i quali NON hanno la mia solidarietà) che non volevano in alcun modo arrecare un danno.
come diceva qualcuno, l'omicidio colposo non è una assoluzione, ci possono essere vari casi e varie aggravanti, la più comune è la colpa grave, ovvero quando l'azione compiuta mette palesemente a repentaglio l'incolumità altrui.
se corro come un deficiente in un centro abitato, fatto come un caco e stiro una persona, la colpa è palesemente grave. se sono ai 100 km all'ora in autostrada e uno mi si butta sul parabrezza dal cavalcavia, ci sono invece le attenuanti.
nel caso in questione non so quali possano essere le aggravanti. per la ciarlatana le aggravanti potrebbero essere l'aver carpito la fiducia della ragazza e dei genitori, per i genitori l'essere dei cretini. purtroppo essere idioti non è considerato un reato e, anzi, spesso viene considerato una attenuante. come viene considerato da qualcuno l'attenuante che la vittima era la figlia che sicuramente amavano, nonostante tutto. probabilmente per questo la pena è stata "mite".
questo è quanto di oggettivo.
che poi, personalmente, io creda nella sterilizzazione chimica/fisica degli imbecilli per evitare per lo meno la reiterazione di certi comportamenti, è un altro discorso.
e ora ricercando gli articoli di legge, l'omicidio colposo viene punito da 6 mesi a 5 anni. da due a sette se si tratta di violazione del codice stradale o di materia di sicurezza sul lavoro. da tre a 10 se violazione del codice della strada e la persona è ubriaca o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope. tale pena può essere triplicata se si tratta di un omicidio colposo multiplo, comunque con un massimo di 15 anni. in parole povere, sulla carta, se si fa un incidente ai 140 km in autostrada si può rischiare di avere 7 anni, se ci si trova nella situazione di questi genitori, si può essere fuori in sei mesi (che significa anche non entrarci).
sì, le cifre le hanno evidentemente tirare con i dadi...
Mah intenzionale o colposo non posso immaginare una pena peggiore della consapevolezza di aver causato la morte di un figlio.
RispondiEliminaAggiungo, consapevole di essere scorretto, che l'unica notizia positiva di questo articolo è la morte di maya.
Assolutamente incredibile questa storia. Assurda ed incredibile.
RispondiEliminaper una volta tanto persino gli omeopati hanno avuto una cattiva pubblicità immeritata.
RispondiEliminaCredo abbiano ragioni i fautori dell'omicidio colposo soprastanti, il problema probabilmente è che l'omicidio colposo da noi ha un "raggio di pena" troppo ristretto rispetto al range di cazzate che può fare la gente: un ubriaco al volante o i genitori di cui sopra hanno accettato un rischio molto maggiore (almeno in my humble opinion) rispetto a uno che, tirando un singolo pugno in faccia a un altro, lo lascia a terra stecchito [fatto di cronaca dell'estate scorsa], che si becca pure il preterintenzionale. (sono da 2 a 10 per i primi e da 10 a 18 per il secondo, right?)
however wewee, ci sei andato un po' leggero con la descrizione della vita di un diabetico.
E' sicuramente una buona qualità di vita, ma renderla come se fosse esattamente identica a quella di uno sano, una (una?) iniezione e poi tutto come se non ci fosse è un po' troppo rose e fiori :/
Non mi intendo di legge, ma è sicuramente omicidio colposo.
RispondiEliminaQuello che mi rattrista è che tra indulto, sconti, condizionale (vado a braccio, correggetemi se volete), questi genitori non faranno un solo giorno nemmeno di arresti domiciliari, sbaglio?
Fermo restando che il loro dolore sia grandissimo, penso che una punizione concreta sia assolutamente necessaria e che il dolore non la sostituisca in nessun modo.
@Vihai Varlog
RispondiElimina@tripponzio
esattamente come avete riportato il caso è indiscutibilmente un omicidio colposo.. Purtroppo è solo una questione di definizioni in se sterili che disiplinano la nostra vita.. Ma il rammarico per questa e per altre vite che si spengono semplicemente per ignoranza è grande ed è il mediesimo..
L'unica misera e fragile consolazione è che questa tragedia sia di insegnamento a qualcuno...
La cosa ancora più grave è che i mass media continuano ostinatamente a promuovere queste tecniche alternative! Ma come è possibile che in un paese che si ritiene moderno si utilizzino i mezzi di comunicazione per spargere il seme dell'ignoranza e si faccia di tutto invece per distruggere ciò che è comprovato dalla scienza e dalla medicina?
RispondiEliminaSiamo arrivati ad una situazione paragonabile al medioevo, la superstizione ha più potere della ricerca scientifica, e poi ci domandiamo perché siamo un paese da figure ridicole.
Bisogna ringraziare e sostenere in tutti i modi tutti quelli che lavorano nella giusta e corretta informazione, sono in molti ma ancora troppo pochi. E intanto qualcuno muore e qualcun altro rischia la vita per la buona fede e l'ignoranza causata da altri.
Ma cos'e' che hanno queste "pratiche alternative" per fare tanta presa?
RispondiEliminaRappresentano i sogni di chi ha paura della realtà e spesso questa paura è più forte della ragione.
Siamo solo all'inizio. Di queste storie ne sentiremo sempre di più. Purtroppo.
@Fozzillo:
RispondiEliminaAlmeno in linea teorica, il carcere non e` una punizione, lo scopo del carcere e`:
1) riabilitare per poter reinserire produttivamente nella societa`;
2a) proteggere la societa`;
2b) dissuadere dal commettere reati.
A parte il fatto che la realta` del carcere attuale e` ben lontana dall'essere uno strumento efficiente per il suo primo scopo, in questo caso la morte della figlia e` stata molto probabilmente uno shock sufficiente a far capire ai genitori di aver sbagliato prima ancora di qualsiasi sentenza, per cui gli scopi 1 e 2a sono ampiamente raggiunti senza alcun bisogno di carcere (che tra l'altro comporta un costo non indifferente per la societa`)
Elena,
RispondiEliminaIl giudizio sulla validità delle pene carcerarie è tra quelli che più mi confonde.
I tre punti che citi li condivido, ma a volte mi prende in desiderio di punizione da "folla inferocita con i forconi".
Credo che sia importante che la legge sia uguale per tutti, se si causa la morte di qualcuno non deve fare differenza se si tratti di un figlio o di un estraneo.
Mi piacerebbe che qualcuno competente (non so se tu lo sia) mi chiarisca questi dubbi:
A che tipo di trattamento si traduce concretamente la condanna a 3 anni e mezzo del padre di Clara? Se la sentenza sarà confermata andrà veramente in carcere? E per quanto?
È possibile ridurgli la pena in considerazione del fatto che ha sofferto già per il lutto subìto (e causato)?
Concordo assolutamente sulla classificazione come omicidio colposo, non è possibile (e vorrei anche vedere il contrario) ravvisare gli estremi della preterinzionalità o della volontarietà (figuriamoci).
RispondiEliminaChe poi la pena magari sia ridicola e che forse i due genitori non sconteranno manco un giorno di carcere è palese.
Ma siamo in Italia e sappiamo che possiamo aspettarci questo e ben altro di peggio.
Qualcuno ha scritto che spera che questa vicenda possa essere d'insegnamento a qualcuno.
Illuso.
Ho già sentito gente che diceva che i genitori non erano stati precisi nel seguire le cure della santona... se tanto mi dà tanto...
Avevo sentito la notizia ieri alla radio, ci avrei scommesso (e sperato) che avresti fatto subito un post in proposito. Sono troppo arrabbiato per commentare oltre.
RispondiEliminaBuongiorno WeWee, nel caso possa interessarti ti inserisco il link ad un articolo uscito oggi sul Gazzettino riguardante il processo ad un medico seguace di Hamer.
RispondiEliminahttp://www.gazzettino.it/articolo.php?id=102723&sez=NORDEST#IDX
I commenti all'articolo del gazzettino sono agghiaccianti...
RispondiEliminaGrazie della segnalazione, conosco la vicenda. Mi sembrano più illuminanti i commenti.
RispondiEliminaCiao, ho scritto un articolo sulla vicenda, perché non riesco a non pensare al ruolo che hanno avuto i medici alternativi in questa storia. Ricostruendo nel dettaglio gli eventi, emergono delle grosse responsabilità a loro carico, magari non penali ma comunque responsabilità gravi al livello professionale. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi.
RispondiEliminaIl motivo fondamentale per cui la gente crede e segue con facilità qualunque cosa gli venga data in pasto, è una certa faciloneria di pensiero.
RispondiEliminaE' alla base di ogni teoria del complotto.
E' molto più facile per le persone credere a quello che ti dice il "tuo cuggino" di turno, e farne un assioma in base a 4 dati di input apparentemente convicenti,
che dire:
"Ehi, ma non sara che le cose sono più complesse? Non sarà che c'è questo perchè o questo per come ?"
Posso immaginare che in medicina vengano confusi normali passaggi naturali, quali lasciar passare del tempo per guarire, come invece un risultato di qualcosa altro, e li si inseriscono i furboni di turno.
Se il furbone fa "passare" una normale influenza in 7 giorni "somministrando" una qualunque boiata, la vittima di turno crederà che il risultato finale sia merito della sostanza somministrata. A quel punto lo dirà all'amico che, fidandosi, lo dirà a Tizio, Caio ecc...
Più o meno, dovrebbe essere questo quello che accade un po' in tutti i settori, non solo la medicina ;)
Ciao Gwilbor, il tuo articolo è molto interessante e comprende molti particolari che non ho inserito nel mio solo perchè ho scritto di getto, visto il caso assurdo.
RispondiEliminaComunque, la sequenza dei fatti è comune alla maggioranza delle storie di questo tipo, non si finisce mai "per caso" da un alternativo.
Ciao a tutti.
RispondiEliminaVado un attimo OT (esiste un OT quando si parla di medicina e vita umana?):
conoscete questa tizia e il suo "prodotto"?
Grazie WeWee.
RispondiElimina@Fozzillo
RispondiEliminaTemo che oggi come oggi uscendo dal carcere sia ancora piu` facile trovare un impiego criminale (magari grazie anche a qualche contatto conosciuto in carcere) che non un lavoro onesto: in questo senso dico che per come funziona attualmente il carcere fallisce nei suoi scopi. Non che io abbia la ricetta magica per risolvere il problema, e` solo una constatazione.
A parte quello, non sono d'accordo sul fatto che una morte sia una morte e tutti gli omicidi vadano puniti nello stesso modo; la differenza ovviamente non deve essere basata sul grado di parentela, ma sulle intenzioni che hanno spinto all'azione che ha causato la morte.
Non provocherebbe grande stupore apprendere che tutti voi o siete medici allopatici o loro parenti/amici...
RispondiEliminaPerò, se è vero che i genitori sono stati avvertiti dai medici del Meyer che la sospensione della somministrazione di insulina avrebbe potuto provocare la morte, voi non ci vedete del dolo nel comportamento dei genitori?
RispondiEliminaSe si l'omicidio colposo non basta più, o sbaglio?
@sietepoco:
RispondiEliminaEcco che arriva quello di turno col complottone di Big Pharma.
Ti stronco subito così evitiamo di far degenerare il dibattito: no.
Semplicemente siamo persone in grado di capire la differenza fra curare e far finta. Cosa che agli "alternativi" troppo spesso sfugge.
Ricordati che se c'è qualcuno che fa montagne di soldi vendendo acqua, quello sono gli omeopatici. Mai sentita "Boiron"?
@ Federico: e' la cosa piu' intelligente che sai dirmi?
RispondiElimina@ sietepoco: mmm... vediamo, ho un cugino ingegnere (oh, tutti hanno una pecora nera in famiglia...), uno professore d'orchestra, unoche ha una lavanderia...ecco, si, questo ha un appalto per le lenzuola dell'ospedale!
Vedi che a cercare con attenzione qualcosa salta sempre fuori!
Saluti
Michele
@sietepoco: scommetto che credi agli asini volant... ehm, volevo dire alle scie chim... oddio mi confondo... l'omeopatia! Ecco, sì, questo volevo dire, l'omeopatia.
RispondiElimina@crespo:
RispondiEliminaanche chi si lancia a 160km/h davanti ad un asilo e` stato avvisato che farlo potrebbe causare la morte di qualcuno, ma se lo fa per incoscienza e non per volonta` di uccidere rimane sempre colpa (grave), non dolo.
D'altra parte, se questo fosse omicidio volontario, cosa commetterebbe chi spara a sangue freddo contro qualcuno per profitto?
@Sietepoco
RispondiEliminaMa dai! Sono un medico e non lo sapevo!!
Facciamo il riassunto di famiglia:
Io: spedizioniere
Mamma: operaia
Papà: gioielliere in pensione appassianoto di qualunque minchiata newage\alternativa
Sorella: spedizioniere
Sorella2: auditor di sicentology (ma di quelli furbi è un pubblic che opera in studio).
Ciumbia che collusioni con bigpharma ho!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaun prozio dentista è la cosa più vicina all'ambito sanità in famiglia.
RispondiEliminaio però faccio outing, sono uno studente di medicina.
rientro tra i collusi o no? perchè soldi al momento al massimo ne ho dati, più che ricevuti :D
sono uno studente di medicina. rientro tra i collusi o no?
RispondiEliminaSei un futuro colluso, ora ti stanno impartendo i fondamenti (dovresti aver passato l'esame di "occultamento di cure efficaci"), dopo la cerimonia di iniziazione ti affideranno il sacro scettro della lobby con il quale potrai punire chi cura con successo con i granuli di zucchero. Se tutto andrà bene anche tu farai il leggendario viaggio alle Maldive mascherato da congresso al fine di conoscere il gran capo della Loggia del leopardo.
oooooOOOOOHHH!!!
RispondiElimina(sospiro di venerazione)
Sono medico, e concordo in pieno con il post; purtroppo mi è capitato di vedere episodi simili, anche se non così eclatanti, e pertanto anche io mi infurio quando sento dire "che male vuoi che faccia..."; un tempo ridevo di questi ciarlatani, pensando "ma chi può essere così stupido da crederci", ma purtroppo non è così: ho constatato che anche persone con un livello di istruzione elevato, ed una buona cultura, cadono vittime di questa gente.
RispondiEliminaDal punto di vista legale, direi che si tratta indubbiamente di omicidio colposo: si definisce delitto colposo, infatti, un delitto dovuto a negligenza (trascurare ciò che si sarebbe dovuto fare), imperizia (non saper fare ciò che si era tenuti a fare), o imprudenza (agire al di fuori del proprio campo, senza saperlo fare)
scusa erre... è che mi "irrita terribilmente" che uno si sforzi assiduamente di NON capire un concetto estremamente semplice, quando gli viene spiegato 6000 volte...
RispondiEliminahanmar
RispondiEliminaè la cosa più intelligente che ti meriti...
vedi commento precedente
Sorella2: auditor di sicentology (ma di quelli furbi è un pubblic che opera in studio).
RispondiEliminaCosa fa un auditor?
questo articolo di Luca Sofri su "Il Post" http://www.ilpost.it/2010/05/19/clara-palomba-diabete-antroposofia/ racconta meglio di tutti i nostri commenti il grande male che affligge una comunità in cui si è perso il senso della logica.
RispondiEliminaLeggendo in giro, anche altri articoli, io propendo per l'omicidio volontario, in quanto i medici del Meyer avevano detto ai genitori che non dovevano, per nessuna ragione, sospendere l'insulina e - a quanto pare - Clara non voleva sospenderla, ma fu suo padre ad insistere.
RispondiEliminaA questo punto, per quello che mi riguarda, l'omicidio è volonario: se è vero che la legge non ammette ignoranza, nel momento in cui il medico ti dice che tua figlia morirà se sospendi la cura - e tu sospendi la cura - allora la volontarietà c'è.
Se ti dico che facciano A succede B e tu te ne freghi la volontà ce la metti tutta. E non puoi dire che non ti saresti aspettato un finale simile...
Non caso il PM aveva chiesto 22 e 14 anni per omicidio volontario.
@Federica:
RispondiEliminaSe c'e' volontarieta' vuol dire che come minimo c'e' premeditazione. A questo punto , se avevano l'intenzione di ucciderla avrebbero pensato a qualcosa di meglio in modo da non essere scoperti no?
Quindi e' inutile girare intorno non e' una zona grigia tra colposo e doloso, e nettamente omicidio colposo.
E sinceramente dare anni in piu' di galera soddisfera' forse il gusto forcaiolo di chi ha sentito parlare della vicenda, ma non cambia di molto la situazione dei genitori: ora sanno nel peggior dei modi ( e pensateci bene un attimo per favore ) che si sono fidati della persona sbagliata. E questa e' la punizione piu' pesante che possano mai ricevere.
probabilmente paolo attivissimo parlerebbe di "forcaioli in pantofole" ;)
RispondiEliminaProbabilmente Paolo... non lo so, hai provato a domandarglielo?
RispondiEliminaSaluti
Michele
facevo il verso a "attivisti in pantofole"
RispondiEliminaNon dubito che sia la punizione più pesante che possano mai ricevere, ma sai, leggendo altrove emerge che la ragazza VOLEVA seguire la medicina tradizione e che gliel'hanno IMPEDITO.
RispondiEliminaIl PM ha chiesto l'omicidio volontario proprio perché i medici del Meyer avevano detto, esplicitamente, ai genitori che senza l'insulina la vita della loro figlia era a rischio.
La figlia stessa voleva continuare a fare l'insulina.
Loro hanno impedito tutto ciò e sono andati AVANTI anche quando la ragazza stava male, molto male, non sono tornati indietro nemmeno a quel punto.
Il "non c'era volontà" può essere vero, ma non più di tanto.
La ragazza stava male, è stata curata ed è stata meglio. I genitori sapevano di non dover sospendere la cura.
L'hanno sospesa contro la volontà della figlia, mentendo ai medici, hanno visto che la figlia peggiorava e non hanno mosso un dito per tornare sui propri passi. Dopodiché hanno chiamato, sì, l'ospedale ma quando ormai era tardi.
Io il "dolo" ce lo vedo tutto, perché non è che la ragazza è morta da un momento all'altro ma è stata GIORNI a consumarsi lentamente, senza che questi due idioti facessero niente per salvarla, più propensi a seguire l'avversione alla medicina tradizionale che il bene della loro figlia.
Non si tratta di essere "forcaioli" si tratta di essere razionali.
Se io vedo che una persona sta male la porto in ospedale.
Se per agire aspetto che sia arrivata al coma diabetico un po' di dolo c'è.
Capirei avessero aspettato qualche ora, ma questa ragazza si è spenta nel corso dei giorni. E' ben più grave.
Non è solo l'aver sospeso la cura, è anche aver continuato a chiudere gli occhi e andare avanti - a dispetto di tutto e di tutti e nonostante fossero stati avvertiti che la loro figlia rischiava la vita - fino alla fine ultima.
Ti dicono che senza insulina tua figlia muore, senza insulina tua figlia sta effettivamente morendo e tu stai a guardare?
O sei mentalmente infermo o io non posso credere che tu non ti renda minimamente conto di cosa sta succedendo davvero.
Sarò una "forcaiola in pantofole" - ma vi farei notare che Attivissimo, in questo caso, non è molto più gentile con questa gente - però di fatto una ragazza di sedici anni è morta per via di due imbecilli. E tra l'altro dopo che le è stato impedito dal padre di curarsi.
Alla faccia dell'assenza di dolo...
Sai federico, a me danno fastidio molte cose. Te ne elenco solo alcune:
RispondiEliminail buonismo a tutti i costi, il perdonismo, il "porgi l'altra guancia", il massi' a che serve la punizione, cerchiamo la redenzione, e' tutta colpa della societa' (dei media, della scuola, etc), il "nessuno tocchi caino".
Io sto con Abele. Io sto con le vittime. Io sto con chi non ha piu' voce.
Si, sono cattivo anzi bastardo.
E' mia personale opinione che il carcere serva in primo luogo a tenere fuori dalla societa' civile, distanti dalle anime belle e pie i figli di buona donna che per un motivo o per l'altro violano le leggi che regolano la civile convivenza, poi e solo molto in fondo a recuperare chi voglia veramente essere recuperato.
E' mia personale opinione che i reati vadano perseguiti secondo le leggi vigenti e che se le suddette leggi non si conformano alla mia personale misura io debba fare qualcosa per modificarle.
E' mia personale opinione che "emigrare" abbandonando la terra che si ama e sulla quale si e' scelto scientemente e volontariamente di vivere sia l'estrema ratio
E se mi conoscessi, se sapessi chi sono, cosa ho visto e cosa ho vissuto, certi giudizi quali "forcaiolo in pantofole" li eviteresti.
Saluti
Michele
hanmar
RispondiEliminabeh... non è che un forcaiolo vero sia meglio di un forcaiolo in pantofole...
non sono un'"anima pia". Credo che bisognerebbe condannare di più in base all'effetto di un reato piuttosto che alle intenzioni...
resta il fatto che non è affatto difficile da capire che l'omicidio di quei genitori non è dello stesso tipo di chi uccide per incassare un'eredità, o di chi sparando all'impazzata durante una rapina uccida "per sbaglio" qualche passante...
il fatto che tu ti ostini a non capire questa differenza non significa che tu abbia ragione...
detto questo: per quel che mi interessa quei genitori potrebbero anche impiccarli... a me irritava semplicemente l'ostinazione nel non voler capire un concetto semplice!
saluti
Sai com'e', sono un umile geologo, mica un avvocato :D
RispondiEliminaSaluti
Michele
Vedo solo oggi questa lunga e istruttiva discussione. Avevo seguito la vicenda fin dall'inizio, e ne avevo parlato più volte sul mio blog.
RispondiEliminaA questo proposito, mi permetto di ricordare una figura sconcertante di Grande Assente: il medico antroposofico che per primo aveva avuto in cura la ragazza e che aveva consigliato alla famiglia di rivolgersi alla santona per qualche terapia "complementare" di "supporto".
Si chiama Angelo Antonio Fierro, e un breve saggio delle sue prodezze "scientifiche" lo si può trovare qui:
http://paniscus.splinder.com/post/17121623/il-pancreas-alchemico
Bene, sarebbe opportuno ricordare che questo soggetto è uscito completamente pulito dalla vicenda: ha ammesso di aver seguito la ragazza con metodi di medicina antroposofica, ha ammesso di essere stato lui a indirizzare la famiglia dalla sua amica guaritrice, ha ammesso che gli capitava spesso di "passarle" dei clienti... ma se l'è cavata sostenendo di non essere stato lui a consigliare l'interruzione dell'insulina.
Siccome la ragazza non è morta "a causa" delle cure alternative (che probabilmente non facevano nulla, ma non facevano neanche male), ma è morta esclusivamente per la privazione delle cure VERE...
..allora il nostro se l'è cavata senza una piega, in base al fatto che "lui aveva solo suggerito di affiancare le cure ufficiali con una terapia complementare", e che non sia dimostrabile che sia stato lui a suggerire di togliere l'insulina.
Questo signore (che non è un invasato qualsiasi come la guaritrice stessa, ma è un regolare laureato in medicina, iscritto all'albo, e addirittura considerato un'autorità in certi ambienti), non solo non è stato condannato, ma non è stato nemmeno inquisito, e continua tranquillamente a esercitare e a tenere corsi come prima.
Quanto ai genitori, c'è poco da dire: ormai la sentenza è andata, ma secondo me l'accusa iniziale di omicidio volontario ci stava tutta. Perché non si tratta affatto di una famiglia di sprovveduti, del tutto ignari dell'argomento, intortati all'ultimo momento da un imbroglione incontrato per caso... bensì di una famiglia di seguaci militanti della filosofia steineriana da ANNI.
La ragazza, che ultimamente frequentava un normale liceo statale, aveva tuttavia fatto le elementari nella scuola privata antroposofica, che è un ambiente di nicchia in cui vanno a finire solo i figli di militanti convinti.
Quindi, sapevano BENISSIMO di che si trattava, e hanno scelto di rimanervi fedeli fino all'ultimo. Non è che ci avessero creduto per pura ingenuità, senza essere in grado di distinguerla da una terapia normale.
saluti
Lisa
Una delle cose più tristi che io abbia mai sentito. L'ignoranza e la "furbizia" di certi individui avvelenano il nostro Paese. Io so cosa può aver passato quella ragazza, sono diabetico e sono stato ricoverato con una glicemia vicina a 800 quando hanno scoperto la malattia. E' successo un anno fa, ma ora sto perfettamente. Ringrazio i miei genitori, che non hanno avuto la minima tentazione di seguire uno di questi "guru" della salute...mi dispiace, Clara..
RispondiEliminaironia della sorte, chi hai abbandonato per tua ignoranza ora deve pure strapparti alla morte.
RispondiEliminaora nel caso di Clara lei è incolpevole. Sono i suoi genitori che son state delle capre (senza offesa per quest'ultime)... Ben vengano le imposizioni di Stato per le cure "ufficiali" per questi genitori alternativi (leggevo tempo fa un paio di sentenze relative a minori)... succedesse più spesso...
Lunedi 14 aprile caro Di Grazia lei sara' finalmente a Cesena . Mi tenga un libro con dedica, non vedo l'ora di stringerle la mano .Cordiali saluti.
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