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lunedì 30 marzo 2009

Che male vuoi che faccia… (I parte)

Nel mio lavoro quotidiano di medico, una delle cose più pesanti da sopportare è la RESPONSABILITA'.

E' un concetto pesantissimo, non perchè esiste soltanto e lo fai tuo nel momento stesso nel quale decidi di fare questo lavoro, ma perchè comporta spesso scelte e decisioni anche importantissime e fondamentali per la salute e la vita di una persona e quindi indirettamente anche della sua famiglia e di chi la circonda.

Prescrivere un farmaco o un'intervento chirurgico, non è un atto da ufficio, non si limita all'atto di scrivere in un pezzo di carta una frase, ma è il risultato di esperienza, studi, scelte, ragionamenti e spesso anche di intuito.

Anche prescrivere un'aspirina, non è un atto da prendere alla leggera.

Naturalmente, se per qualsiasi motivo sbaglia a prescrivere, operare, agire, il medico paga, spesso pesantemente. E' duro ma è giusto. Se sbaglia il meccanico al limite si sorbisce gli insulti del cliente o un piccolo risarcimento in casi gravi, se sbaglia il fornaio, perde un cliente, se sbaglia il medico le conseguenze sono gravissime, per lui e per chi a lui si è affidato.

Davanti a questo panorama, si capisce che un atto medico è non solo pieno di responsabilità ma è anche rischioso, per definizione. Come non esiste un medicinale "senza effetti collaterali", per avere un effetto positivo, una sostanza ha decine di effetti secondari, anche importanti.

Per questo motivo, in tutti gli ospedali del mondo, ormai si opera servendosi di "protocolli medici".

Per curare la malattia A, non prescrivo un farmaco io ed un altro il mio collega, non opero con la tecnica X io e con la tecnica Y il collega. Si prescrive un unico farmaco e si opera in un unico modo, questo per evitare la soggettività.

Non si agisce secondo una propria convinzione ma secondo quello che in anni di studi e di esperienza (e di evidenza) si è dimostrato più efficace.
Per fare un esempio banale, quando ho lavorato in uno stato straniero, non ho potuto applicare tantissime cose che facevo in Italia, ho dovuto studiare i loro protocolli e lavorare come facevano loro (ricordo ancora le notti passate a studiare nuovi farmaci o procedure, con centinaia di fotocopie e testi, da impazzire). Questo per evitare che io operassi secondo una MIA convinzione e non secondo una convinzione consolidata e provata.

Questa è una garanzia per il paziente che subisce un atto ufficiale e sperimentato e per il medico che si basa su evidenze e non su opinioni.

Ma allora perchè c'è chi su internet si improvvisa medico, guaritore, terapeuta e non viene fermato in questa sua attività?
Qualcuno risponde che in genere chi fa il guaritore si limita a prescrizioni banali, a piccoli accorgimenti che non condizionano la salute di chi riceve quelle "cure".

Chi si farebbe costruire la casa da un fornaio? Chi comprerebbe il pane fatto da un muratore?
Chi si affiderebbe alle cure di chi non ha mai curato nessuno?
Ebbene, c'è chi si affida e c'è chi ci crede.

Spesso si parte con un atteggiamento leggero, di curiosità: che male vuoi che faccia la vitamina C o il succo di ananas...

Cosa credi possa farmi uno che mi cura con l'imposizione delle mani, proviamoci no?

Lo sappiamo dalla cronaca (e lo abbiamo visto in questo blog), le "cure" improvvisate non sono per nulla "inoffensive", sono spesso dannose se non letali...e quando qualcuno ci lascia le penne, si parla di "guaritore che ha provocato una morte"...e ne parlano pure i giornali.

Anche il medico può "fare male" ma in questo caso paga e salato.

Ma il panorama è davvero così squallido e preoccupante?
Io penso di si, ma detto da chi fa il medico, potrebbe sembrare scontato. Mi limiterò quindi a mostrare a cosa si arriva, al livello di imprudenza e di pericolosità di certa gente.

In fondo, basta navigare su internet per trovare di tutto: da chi consiglia farmaci a chi chiede di abbandonare cure ufficiali, da chi promette guarigioni impossibili a chi millanta successi e risultati.
Spesso si trovano situazioni al limite (se non lo oltrepassano, come vedremo) della normalità mentale, al delirio.

Certo, un minimo di cultura e di buon senso spesso salvano dalle grinfie dei guaritori, ma non siamo tutti dotati di preparazione ed occhio critico.
E la sofferenza, spesso, fa abbassare la guardia.
Io mi chiedo: non è ora di dire basta?

"Che male vuoi che faccia" è un ragionamento che oggi non possiamo permettere, visto che il livello culturale medio si è innalzato. Nei pronto soccordo di ogni parte del mondo, arrivano sempre più spesso persone danneggiate da guaritori improvvisati, a volte anche in buona fede (ma ignoranti come delle capre).

Un sito ha fatto anche un calcolo sui danni provocati da "medicine alternative" e pratiche non riconosciute.

368,379 persone decedute, 306,096 danneggiate ed oltre 2,815,931,000 dollari in danni economici.

E' poco?

Si raccontano quindi storie come quella di Philip Barasa ed Oscar Kituyi ai quali in Kenya hanno amputato i genitali per produrre una pozione contro l'AIDS, o quella di Marcia Bergeron, morta avvelenata da pillole comprate on line per curarsi da sola oppure del bimbo di 9 anni morto per essersi fidato di Mathias Rath, un altro guaritore alla Simoncini che però usa le vitamine per "curare" il cancro.
Esistono tantissime storie tristi, fatte di ignoranza e sete di denaro.

Esistono anche in Italia. I casi di bambini ed adulti morti o pesantemente danneggiati da medicine alternative non si contano. Simoncini lo conosciamo, ma esiste un sottobosco di guaritori e pseudostregoni infinito. Come scritto in passato, questi guaritori (che quasi sempre non hanno nessun titolo ma si fanno chiamare "dottore" o "professore") contano su una rete di collaborazione e sostegno insospettabile. I vecchi medici di pronto soccorso potranno raccontarvi quante donne arrivavano intossicate, avvelenate ed a volte morte, per aver bevuto un "decotto" preparato dall'anziana del paese, al fine di provocare un aborto in una gravidanza indesiderata.

I "guaritori" sono sempre esistiti ed esistono ancora oggi ed hanno un unico scopo: vivere alle spalle dei creduloni. In sardegna c'è un anziano signore che guarisce qualsiasi malattia sputando in faccia al malato, si chiama Cilormo, io avrei da fargli curare la mania di dire bugie di Simoncini, con uno sputo ben assestato, probabilmente tutto passerà...

Quello che farò ora per iniziare è copiarvi un racconto dell'orrore...

Gente malata che viene "curata" da familiari senza alcuna preparazione e che viene spinta (come vedrete anche con una forte pressione psicologica) ad effettuare cure senza significato (ed inefficaci naturalmente) e soprattutto ad abbandonare le cure ufficiali. A tratti sembra un dialogo surreale, tra visionari, quasi una commedia, ed invece è tutto vero.
Io non commenterò più di tanto, credo che i fatti spieghino tutto.

Una donna scrive in un forum italiano di "medicina alternativa" che appoggia Simoncini ma anche decine e decine di "cure" non ufficiali, è gestito dall'associazione ARPC. Chi risponde in questo forum non è un medico, ma è a volte qualcuno che si definisce "naturopata", altre volte persone non identificate, tutti si sentono in dovere di lasciare un parere...e vedremo che pareri. La mamma di questa persona ha un tumore mammario:
stamattina ho ritirato i referti della biopsia di mia mamma [...] i risultati sono: neoplasia retroareolare destra diametro cm3c itologico positivo per cellule tumorali maligne, carcinoma mammario NAS G3 (ES+ PR- eseguiti su striscio)cat diagnositca c5 come sintomi ha solo un dolore saltuario al seno, che percepisce indurito; per il resto non ha altri sintomi.

Ed ecco che partono i "consigli":

"Prima che l'infezione abbia il tempo di espandersi (metastasi), sicuramente le infiltrazioni di BCS, metodo dott. Simoncini."

"eliminare gli affettati, dimezzare i latticini e cominciare GRADUALMENTE a prendere C."

"Lo so che è difficile....ma io passerei a solo frutta e verdura e cereali integrali."

"Non tralascerei la tisana Caissè"

La signora, disorientata, scrive cosa le ha detto il medico di famiglia:

"ha parlato di un farmaco, credo il toxifene (Tamoxifene, ndr), che inibisce la produzione degli estrogeni e che si potrebbe dare a mamma, ma dopo l'intervento chirugico, che ha caldamente consigliato. di fatto non mi ha prescritto niente, mi ha detto di ricontattare il senologo al più presto."

Uno dei "naturopati", stizzito da questo dubbio, risponde:
"Ho rinunciato, a partire da oggi, a occuparmi sia della salute di Adriana sia di quella di sua madre.E' che mi sono rotto di esser preso in giro da lei.Lei e sua madre continuano ad assumere farmaci tossici anche se io gli ho più volte detto che sono quelli la causa dei loro mali. Adriana può farlo benissimo, beneinteso, anzi, io non sono medico e non sono autorizzato a consigliarle nulla. Che segua i consigli della M.U. se è questo che vuole, ma che la smetta una volta per tutte di chiedere consiglio a me!"

La signora ha ipotizzato la chemio e questo non viene accettato, meglio una buona "verdurata in padella", le propone un altro...:

"ascoltami, almeno gli affettati SONO DA ELIMINARE. bisogna rendersi conto che in una situazione simili sono pericolosissimi. non vogliamo rinunciare al gusto? una bella VERDURATA IN PADELLA è molto più buona di qualsiasi affettato!"

Non ci credete al consiglio della "verdurata in padella"?
Il thread è qui.

...e per ora ci fermiamo qui, vedremo dove si andrà a parare. Naturalmente sarà scelta della signora optare per l'intervento chirurgico o la verdurata in padella. Nessuno può toglierle la libertà di cura.

Un altro caso?
Un ragazzo riceve la diagnosi di LINFOMA NON HODGKIN (una neoplasia del sistema linfatico), i medici gli consigliano immediatamente la chemioterapia. C'è da dire che questa malattia è una delle poche neoplasie che rispondono benissimo al trattamento chemioterapico, le possibilità di guarigione sono ottime, tra le più alte in campo oncologico.

Il padre del ragazzo, convinto "naturopata", gli somministra intrugli vari, lo spinge a non effettuare la chemioterapia e gli prepara quasi tutte le "pozioni".

Altri partecipanti al forum, con alcuni sedicenti "naturopati", forniscono consigli vari, ipotesi, idee...

In breve la situazione precipita, si forma una massa nel mediastino (siamo all'altezza dei polmoni), di quasi 7 cm, che rischia di comprimere gli organi circostanti potendo provocare insufficienza respiratoria e problemi cardiaci, anche letali.

La neoplasia si espande anche a livello superficiale con segni di necrosi (il tessuto, viene distrutto) ed i medici insistono per la terapia oncologica.

Sul forum invece no...:

allora cominciamola la terapia.però non quella che dicono loro...

E si continua con i consigli per assumere l'aloe, la vitamina C, la "graviola" e via dicendo, aggiungendo valutazioni sui risultati degli esami...

Quando il padre del ragazzo dice di essersi recato in ospedale e che i sanitari gli hanno detto di non dormire su quella situazione, una partecipante del forum chiude con una frase che è sintomatica:

Ma questi impuniti fanno davvero tutto quello che gli pare !!!

Capovolgere le responsabilità...come avete visto, loro si permettono di parlare a vanvera di qualcosa che nemmeno sanno cosa sia, mentre i medici "fanno quello che gli pare"...e certo, lo fate voi, perchè non dovrebbero farlo i medici, visto che è il loro lavoro?

Tanto loro non sono del campo, dicono, danno solo consigli...
Scaricano le responsabilità scrivendo che i loro non sono consigli medici ma pareri...leggendo quel forum è evidente che si tratta di pareri no?
Ma che male vuoi che facciano...

Tra un paio di giorni la II parte del post con un caso incredibile che riguarda e quando mai...Tullio Simoncini...

A presto!

sabato 28 marzo 2009

Simoncini: tumore epatico guarito dal bicarbonato? FALSO

Inizia così la descrizione di questo ulteriore caso presentato da Simoncini come dimostrazione di efficacia delle sue cure. Anche questo è un FALSO.

C'è da dire che al solito i documenti sui quali cercare di capire cosa è avvenuto, sono scarsi e malfatti, ma la cronologia degli eventi da quello che è descritto, lascia poco spazio ai dubbi.

Dalla pagina del sito di Simoncini:

La paziente da me visitata i primi di maggio 2002, presenta un profondo stato di indebolimento e defedamento a causa di una neoplasia al fegato di 10 cm

...ed in effetti in una TAC Addome (del 09/04/2001), il cui referto è mostrato, si evidenzia una formazione tumorale (ricordo che non si può comunque essere certi della sua natura maligna se non vi è un esame istologico) di circa 10 cm. di diametro.
*Dal referto: "A carico del fegato si evidenzia formazione disomogenea per densità ipodensa per componenti necrotiche della grandezza di circa 10 cm. in corrispondenza del IV-V segmento..."


La stessa pagina del sito di Simoncini (ma anche il titolo della pagina web), sottolinea che la paziente è stata operata ed ha fatto anche dei cicli (11) di chemioterapia. Già questo "invaliderebbe" la testimonianza.

Simoncini afferma che la paziente ha iniziato la cura al bicarbonato che la fa migliorare ed infine:


(copio dal sito) Ulteriori cicli effettuati per via arteriosa, alternati a cicli per via orale portano, nei mesi susseguenti, alla riduzione e poi alla scomparsa della neoplasia epatica.

Vengono mostrati altri due referti TAC:

Il primo:


25/10/2002: esiti di intervento chirurgico ed aree cistiche, NON ESISTE PIU' TRACCIA DEL TUMORE. Esiste una piccola area triangolare di natura non ben definita.
*Dal referto: "In esiti di intervento chirurgico per colangioCa risulta invariata l'area triangolare ipodensa tra la densità sovraliquida..."

Il secondo:

11/02/2003: NESSUNA TRACCIA DEL TUMORE, compare il catetere inserito da Simoncini. Permare l'area triangolare del referto di prima...

*Dal referto: "In esiti da intervento chirurgico da colangioCa in paziente portatore di catetere in arteria epatica (il catetere inserito da Simoncini, presumibilmente...ndr) sono immodificate le lesioni ipodense di natura cistica a carico di ambedue i lobi epatici, pure stazionaria l'area a morfologia vagamente triangolare a densità..."


In pratica il paziente è stato operato ed il tumore asportato. Esegue anche chemioterapia. A quel punto (tra ottobre 2002 e febbraio 2003, come si intuisce dalle due TAC, nelle quali la prima NON mostra il catetere di Simoncini che appare nella seconda) interviene l'ex medico romano ed inizia il bicarbonato. Non c'era più traccia di tumore già PRIMA dell'intervento di Simoncini, e questo particolare è mostrato anche dal referto TAC scannerizzato.


Non si capisce perchè voglia far credere sia stato lui a far sparire quella massa quando è evidente che la massa è stata asportata chirurgicamente, è scritto chiaro anche nelle TAC e lui è intervenuto solo dopo (senza considerare che ci sono stati anche 11 trattamenti di chemioterapia). Oltretutto le due TAC a cavallo dell'intervento di Simoncini sono praticamente identiche, cioè non c'è stato nessun effetto derivante dall'intervento dell'ex medico romano.

Quindi, anche questo caso...è un FALSO.

TUMORE EPATICO GUARITO CON BICARBONATO, risultato: FALSO

C'è poi una copia di una presunta dichiarazione della persona "curata" da Simoncini, in questa dichiarazione si descrive una "tumore delle dimensioni di cm.7 come appare nella Tac di febbraio 2003", in realtà di questa lesione nella Tac non c'è traccia.




O la dichiarazione è falsa, o si riferisce ad un altro caso, o il paziente non era nemmeno al corrente della sua situazione.

Mi sembra un altro esempio di falsità dei dati e manipolazione della realtà presente nel sito di Tullio Simoncini.


Che ne dite?
Alla prossima.

lunedì 23 marzo 2009

Il cancro è un fungo?

Ho notato che spesso si confonde il mio tentativo di smascherare i truffatori con un cieco rancore verso gli "alternativi". A me, se "l'alternativo" riesce a guarire qualcuno o qualcosa, può fare solo piacere, anche se fossi la persona più egoista del mondo, per ovvi motivi. Dispiace invece assistere a truffe e fregature, soprattutto sulle spalle di chi soffre.

Non ho creato un blog per negare tutto quello che non è allineato con la medicina (io per esempio credo tantissimo nell'effetto placebo, una parola riesce a guarire spesso più di una pillola) ma per chiarire chi dice le bugie e chi la verità.
In fondo chi meglio di colui che ha creato testimonianze e "prove" a favore della sua cura, potrebbe chiarirle? Eppure non ho ricevuto una sola prova aggiuntiva sui casi che ho dimostrato falsi.
Mi snobbano, certo...

;)

Anche se sembrerebbe scontato, è bene ripetere che il giorno che qualcuno scoprisse la cura definitiva per il cancro, ne godrebbero tutti, io, la mia famiglia ed i miei amici, esattamente come tutte le persone che ci tengono alla propria vita e tutti i medici (si, anche quelli cattivi che uccidono le persone con la chemioterapia...).
Sarei inumano a non accettare una cura per la malattia che spaventa tutti.
E mi sembra che anche un presidente di una multinazionale farmaceutica, come il più ricco politico, banchiere o magnate, non potrebbe che onorare con gloria, denaro e con l'ingresso eterno nella storia, colui che scoprisse la cura per il cancro.
Nonostante questo sia banalmente vero, gli "alternativi" insistono sul fatto che le loro "scoperte" sono nascoste e combattute da altri individui.
Eppure, medici, banchieri, politici, capi di stato e persino Papi, muoiono di cancro, l'occultatore che muore come l'occultato sarebbe un genio, non del male ma di stupidità.


Ma torniamo a Simoncini.
Il principio di partenza di Tullio Simoncini è che il cancro è causato da un fungo (la candida albicans) e viene curato da un antifungino (debole), il bicarbonato di sodio.
Analizziamo la sua teoria partendo dagli elementi che gli hanno permesso di formulare l'idea.
Per Tullio Simoncini l'idea che la candida causi il cancro, è scaturita dal fatto che i tumori sono tutti bianchi, come la candida. L'idea è banalmente elementare ed irrilevante.


Naturalmente non è vero che tutti i tumori sono bianchi, non stiamo ad elencare tutti i colori dei tumori maligni (basti pensare ai melanomi cutanei, neri), ma il tumore assume colorazioni ed aspetti di tutti i tipi (e vi risparmio le immagini).

Questo assunto quindi è sbagliato.


Alla domanda se avesse mai cercato la candida nei tumori, Tullio Simoncini ha risposto: NO.

La sua idea quindi non si basa su un'osservazione diretta o sperimentale, strana, ok, ma in quel caso da verificare, ma su...una sua convinzione, basata su elementi inconsistenti, tipo il colore dei tumori.

Anche qui, quindi, non si capisce in base a cosa, la candida, dovrebbe causare il tumore.

Seguendo lo stesso ragionamento, potrei dire che il cancro è causato dal prezzemolo perchè molti cancri sono verdi, anche se non ho mai cercato il prezzemolo nei tumori io rimango della mia idea. Che senso ha?

La negazione della ragione insomma.

Ma la candida "potrebbe" essere causa di tumore maligno?

Si. In teoria si. E' pur sempre un agente infettivo, di tipo micotico, che come tanti altri agenti infettivi potrebbe avere un ruolo causale.


Finora però non è stato mai dimostrato.

E' anche vero che l'affermazione che la candida (come anche un virus o un agente chimico ad esempio), causi TUTTI i tumori è errata, questo perchè sappiamo, anche basandoci sull'evidenza, che le cause del tumore sono diverse, anche se legate da alcuni elementi comuni.

E' noto ad esempio, che alcuni tipi di tumore possono essere causati da agenti chimici, fisici, da batteri (Helicobacter Pilory), da virus (virus del Papilloma umano, HCV, HBV), non sarebbe quindi così straordinario pensare alla candida quale agente causale di alcuni tipi di tumore o anche di un solo tipo.




Se è per questo, sono conosciuti dei funghi che causano direttamente alcuni tumori (un fungo dei cereali è il primo responsabile di un tumore maligno al fegato, comune nei paesi sottosviluppati).

Da qui ad affermare che la candida albicans, causi tutti i tumori, c'è un abisso.

Prima di tutto l'osservazione. Nelle neoplasie maligne e benigne non c'è una presenza di candida statisticamente significativa. Se consideriamo poi che la candida è un opportunista (approfitta cioè della diminuzione delle difese dell'organismo, come in caso di pesanti terapie o malattie importanti, come il tumore maligno, ndr.), la presenza già non significativa, può assumere un significato ancora minore.


C'è uno studio citato da Simoncini a sostegno della sua teoria, quello di Hopfer: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7012168



Simoncini sostiene che questo studio riporta che nel 79% dei tessuti neoplastici, si rinveniva candida. NON E' VERO. Lo studio dice che su 19457 prelievi di tessuti neoplastici, 193 tessuti (di 76 pazienti) presentavano funghi, il 79% dei quali era rappresentato da candida.

La percentuale di candida nei tessuti neoplastici è quindi bassissima. La citazione di Simoncini inoltre dimostra che l'ex medico, ancora una volta, viene beccato a manipolare i dati, che dicono proprio l'opposto di quello che afferma lui.

Altri esempi di studi che Simoncini cita come dimostrazione della sua teoria ma che invece affermano ben altra cosa se non l'opposto:

Lo studio di Hughes http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7177889 ad esempio, citato da Simoncini come prova di coesistenza di cancro e candida nel 91% dei casi. NON E' VERO. Lo studio dice che in 109 casi fatali di micosi da candida il 91% era rappresentato da candida albicans.

Kiehn http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7369176 : Simoncini dice che nel 97,1% è stata riscontrata la candida, non è vero, lo studio invece dice che in colture positive per micosi, di pazienti oncologici il 97,1% dei il microrganismo è la candida. E' scritto A e Simoncini dice che è scritto B (quando B è una prova a suo favore, naturalmente). Tutta questa bibliografia, è citata nel sito di Simoncini per dimostrare che la letteratura parla di candida riscontrata nei tumori! Simoncini è stato radiato dall'albo dei medici perchè cura i pazienti in base ad idee non dimostrate scientificamente e lui sostiene che la radiazione è ingiusta perchè invece la scienza lo dimostra e queste sarebbero le prove, sarebbero, perchè in realtà non lo sono.

Altre prove di manipolazione dei dati da parte di Simoncini?
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8730359
Candida ‘the cancer of silastic’.
La candida è stata trovata in protesi in Silastic (un materiale siliconico usato per fabbricare cateteri, protesi, tubi, sonde..., ndr), in pratica la candida colonizza questi materiali. E' noto. E che c'entra questo con la candida nei tumori? I cateteri vescicali ad esempio sono colonizzati da svariati batteri, i batteri causano il cancro quindi?
Esemplare poi questo altro studio citato sempre da Simoncini tra quelli che dimostrerebbero la correttezza della sua teoria:

Cassone A, Bistoni F, Cenci E, Pesce CD, Tissi L, Marconi P.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7051368

Immunopotentiation of anticancer chemotherapy by Candida albicans, other yeasts and insoluble glucan in an experimental lymphoma model.

Inoculazioni intraperitoneali di 2x10^7 organismi (Candida, Saccharomyces e Cryptococcus) ripetute in topi affetti da linfoma murino indotto da virus, si rivelano un’ottimo immuno-adiuvante, sinergico alla terapia chemioterapia in corso.
L’effetto era sovrapponibile nel caso si usasse l’organismo intero o la sola membrana (ghost cell). In pratica la candida migliora l'effetto della chemioterapia.
Ottima scelta, per Simoncini, questo è un articolo che studia l’uso della Candida per curare i tumori.


Se proprio vogliamo essere completi, esistono decine di "rimedi alternativi" contro il cancro che utilizzano proprio i funghi (Krestin, Shiitake, Maitake, Reishi, ...) come terapia, soprattutto nella medicina tradizionale cinese (anche queste "terapie" non sono provate) ...perchè usare il fungo come cura dovrebbe avere meno dignità del chiamarlo in causa quale motivo della malattia?


L'ex medico dice che la candida non si trova perchè non viene ricercata. Dimentica anche che la candida non è un essere talmente piccolo da passare inosservato, tanto che se si raccoglie in colonie, può essere visto ad occhio nudo e se disponiamo di un banale microscopio ottico, la candida la vedrebbe anche un profano. Ha anche un aspetto inconfondibile.
Serve altro per dimostrare che la letteratura scientifica la candida in correlazione al cancro l'ha studiata eccome?


Poi l'evidenza: Simoncini dice che la candida viene incistata dai tessuti sani, come reazione alla sua presenza e quell'"incistamento" forma il tumore. Per lui "la massa" è formata dalla candida, ciò che la circonda è invece una reazione dell'organismo per contenerla. Ma questa "massa" allora, da cosa è formata se non da candida visto che nessuno la trova.
Se viene incistata, poi sparisce?
Simoncini, nonostante dica di essere un oncologo, sembra non aver visto mai un tumore. Chi l'ha detto oltretutto che tutti i tumori sono masse o cisti? E quando lo sono, dov'è finita la candida, visto che all'interno non la si trova? E quando non lo sono?
E le "cisti endometriosiche" (per Simoncini anch'esse causate da candida) che hanno un contenuto scurissimo (tanto da essere chiamate "cisti cioccolato")? Che fine ha fatto la bianca candida?
Lui risponde in maniera evasiva, noi non lo sappiamo.

Ma il bicarbonato cura i tumori?


Vale anche qui, il ragionamento poco logico di Simoncini.

L'ex medico è arrivato a questa conclusione perchè osservava che per il mughetto (tipica malattia dei bambini, causata dalla candida), il bicarbonato aveva un ruolo curativo. E' vero. Ma questo non vuol dire che lo stesso ruolo può averlo per i tumori (e per tutti, soprattutto) e lui non lo ha mai studiato questo ruolo e non lo ha nemmeno provato, che si discute a fare allora?


Esistono da decenni, studi che dimostrano che l'alcalinizzazione dell'organismo umano, è benefica nella cura dei tumori. Il bicarbonato è alcalino.


Centinaia di pubblicazioni scientifiche dimostrano l'effetto dell'alcalinizzazione dei tessuti, alcuni dei lavori sono anche citati da Simoncini come "prova" delle sue teorie (molti tra quelli citati con le sue teorie non c'entrano nulla, come abbiamo visto), ma l'ex medico romano non nota che in molte di quelle pubblicazioni non si parla di efficacia del bicarbonato ma di efficacia dell'alcalinizzazione dell'ambiente in cui si sviluppa il tumore o del fatto che le variazioni del pH hanno un ruolo nello sviluppo dei tumori.

Esistono diverse sostanze (non solo le alcalinizzanti) che rallentano, inibiscono, la crescita tumorale, ma sono tutte a livello sperimentale, ci vogliono anni per mettere a punto qualcosa di davvero efficace, significativamente valido e soprattutto senza rischio.

Un esempio che si può accostare a quello del bicarbonato è che si è osservato che le soluzioni ipertoniche di cloruro di sodio (ad esempio la soluzione, in quel caso fisiologica, che si usa in flebo in tutti gli ospedali del mondo) sembrano inibire la metastatizzazione, attenuano il potenziale metastatico di un tumore (J Membr Biol. 2006 May;211(1):35-42. Epub 2006 Sep 18). Proprio per un meccanismo di alcalinizzazione e di concentrazione di sodio.


Detta così è uno scoop (o meglio, sarebbe uno scoop per i sostenitori di Simoncini), in realtà si tratta di osservazioni esistenti da tempo, sperimentali, interessanti, ma poco applicabili nella realtà attuale.

Altri esempi possono essere l'effetto di distruzione di cellule cancerose dell'ureasi (alcalinizzante, estratto dai semi di una specie di fagiolo: J Exp Ther Oncol. 2005;5(2):93-9), o quelli notati recentemente: le cellule staminali da cordone ombelicale, sembra possano rallentare la crescita del tumore mammario (Cancer Lett. 2009 Mar 12.), così come i fattori antiangiogenici. Vale anche per gli antiossidanti o certe vitamine. Sperimentalmente (anche in cavie) sembrano avere un ruolo benefico nello sviluppo dei tumori, nella metastatizzazione, nella crescita del tumore, ma i risultati non sono univoci, sono dubbi, incerti, poco applicabili nell'uomo. Gli studi comunque continuano e non è escluso che in futuro una di queste molecole o una loro combinazione, potrà migliorare la cura del cancro. C'è fiducia, ci sono gli studi, ma servono anni.

Quasi sempre il primo problema in questi casi è il fattore tempo: una sostanza sembra inibire o rallentare la crescita tumorale ma lo fa in maniera relativamente veloce, non riuscendo a superare la velocità di crescita del tumore, per capirci, se un tumore sviluppa 100 cellule neoplastiche al giorno e la soluzione fisiologica (ad esempio) ne rallenta la formazione di 50, evidentemente, l'effetto positivo, presente, è purtroppo inutile.

Un altro problema è quello delle dosi, i dosaggi adatti eventualmente ad un essere umano di certe sostanze con apparente effetto benefico, sarebbero troppo elevati e quindi anche tossici se non letali.

Le soluzioni alcaline quindi sono più che conosciute e studiate ed il loro effetto sperimentato.

Questo perchè il tumore prolifera in ambiente acido, consumando più ossigeno, il pH dei tumori è acido. L'alcalinizzazione del tumore (ridurlo cioè in un ambiente basico), ha un'azione positiva nella cura del tumore e per esempio aumenta l'efficacia di alcuni chemioterapici (doxorubicina e vinblastina tra tutti, sembra infatti che l'ambiente acido dei tumori inneschi "chemioresistenza") o sembrerebbe rallentare la crescita di alcuni tumori (in dimensioni).

Questo vale ripeto, per alcuni tumori e per alcuni distretti dell'organismo, per altri sembra non avere nessuna influenza.


Chi sostiene Simoncini afferma: "Ma proprio il bicarbonato non è stato mai sperimentato si tumori! Tocca troppi interessi!"

Non è vero. Innanzitutto toccherebbero troppi interessi pure le vitamine o gli antiossidanti (la vitamina C è un potente antiossidante...e ne abbiamo a chili, negli agrumi). Il bicarbonato sui tumori è stato sperimentato eccome. Con risultati contrastanti ma che smentiscono decisamente Simoncini.

Circa un anno fa, uno studio per esempio mostrava che la somministrazione di bicarbonato a delle cavie, ha causato un aumento delle cellule tumorali gastriche (Int J Cancer. 2008 Feb 15;122(4):727-33.). Quindi un effetto negativo.

Recentemente è apparso anche uno studio (Cancer Res. 2009 Mar 10) che in cavie dimostra che alcuni tumori (quello mammario ad esempio) traggono beneficio da una alcalinizzazione dei tessuti (proprio con la somministrazione di bicarbonato) diminuendo l'incidenza di metastasi ed aumentando anche la sopravvivenza. La stessa somministrazione di bicarbonato è invece inefficace per le metastasi di altri tipi di tumore e NON HA NESSUN EFFETTO NEL TUMORE PRIMITIVO (quello cioè iniziale, dal quale originano le metastasi) in NESSUN tumore tra quelli studiati (mammella, prostata, melanoma, fegato) e non cambia altri parametri. Oltretutto, per ottenere l'effetto di rallentamento e diminuzione di dimensione sulle metastasi, sono state necessarie somministrazioni di bicarbonato a 200 mmol/L (ad una concentrazione di bicarbonato altissima, tra il 30 e 40%) che sono in grado di tamponare i protoni prodotti da formazioni non piu' grandi di 1 mmcubo (1 millimetro cubo...quando Simoncini afferma di aver guarito tumori di 7-10 centimetri e più con concentrazioni del 5%).
Sembra che in pratica per ottenere qualche risultato si debba andare ben oltre il limite di saturazione della soluzione acqua/bicarbonato, una soluzione non ottenibile. Questo comunque è un aspetto da chiarire, i dati sulle concentrazione sono poco chiari...per me almeno, ma a quanto pare anche per dei chimici.

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Piccola nota tecnica:

Sto cercando un chimico che mi chiarisca alcuni aspetti di questa ricerca che non mi sono del tutto comprensibili (quelli sulla concentrazione di bicarbonato), ho già avuto dei pareri utilissimi, ma è bene, per ovvi motivi, esserne certi e chi avesse qualche minuto da prestarmi mi contatti, grazie.

Aggiornamento (29/03/09): Ho ricevuto dei pareri da chimici (grazie a D**) per quanto riguarda questo aspetto. Nell'uomo (calcoli approssimativi, stimando un peso medio e non calcolando la capacità tamponante del corpo umano), la dose che ha avuto quegli effetti nelle cavie, si raggiungerebbe, per via endovenosa con 2 flebo da 500 cc. all'1,25% di concentrazione.
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Questo per dire che parte dell'idea di Simoncini, è stata anche sperimentata, studiata ripetutamente, non solo in vitro ma anche in vivo. Non è vero che la "sua scoperta" è occultata, anche perchè la sua non è una scoperta ma è parte di osservazioni già esistenti che dimostrano ben altro rispetto a quello che lui afferma.
Questo risponde anche alle paranoiche teorie del complotto internazionale che vuole l'idea di Simoncini boicottata da chissà chi. Questo atteggiamento persecutorio, si può dichiarare chiuso per il semplice motivo che non è vero. L'idea di Simoncini è stata sperimentata ripetutamente anche da grossi centri oncologici e non ha guarito nessun cancro.

Simoncini ed i suoi collaboratori, sono stati invitati a sperimentare anche privatamente la loro idea, almeno sugli animali (non sugli uomini come fa lui...) per capire se c'è qualcosa che agli scienziati di tutto il mondo è sempre sfuggito. Questa sperimentazione non è mai avvenuta sino ad oggi e le scuse sono abbastanza banali: mancanza di fondi, avversità delle industrie farmaceutiche (una sperimentazione iniziale la si può fare anche a casa, volendo...), e grande complotto. La sperimentazione seria però è già stata fatta dai ricercatori di tutto il mondo, quindi o si prendono per buoni quei risultati o se la facciano loro, controllata, naturalmente.

Quello che ci resta quindi e che ci è trasmesso da Simoncini e soci, sono solo le testimonianze sul sito, che, e le analisi sono qui nel mio blog, non hanno dato mai dimostrazione di efficacia delle "cure miracolose" dell'ex medico romano. Il resto, al solito, solo chiacchiere.
E per chi si lancia in considerazioni "etiche e morali" sulla chemioterapia, ditemi cosa ci sarebbe di "etico e morale" nell'usare essere umani per sperimentare le proprie teorie, raccontandogli oltretutto che sono efficaci.

Inutile aggiungere, come faccio sempre, che non mi è arrivato nessun chiarimento da parte dello staff di Simoncini, sugli..."errori" presenti nelle sue testimonianze...

Alla prossima, in preparazione un articolo sullo spassoso curriculum di Tullio Simoncini e su un altro caso falso.



* Per la stesura di questo articolo si ringraziano tantissimo Thhh per la ricerca bibliografica e m** e m** per la consulenza chimica. Grazie di cuore.

mercoledì 18 marzo 2009

Morgellons: psicosi da 300 anni

In questo blog non si discuterà solo del caso Simoncini ma di tutte le terapie truffa, da quelle più diffuse a quelle meno conosciute.

Esistono a quanto pare, oltre alle terapie, anche le "malattie truffa" che sono legate quasi sempre al mondo del "complottismo" quella corrente di pensiero cioè che vuole che tutto ciò che ci accade attorno, dall'informazione agli avvenimenti, da internet alla televisione, dalla politica alla giustizia, alla medicina, sia una grande cospirazione gestita da persone ben definite. Non c'è atto, azione, avvenimento che sia accaduto come tutti lo conosciamo.
Dal primo uomo sulla luna agli attentati alle torri gemelle si è sempre trattato di una montatura, una frode ai danni della popolazione mondiale.

Tutti naturalmente sono all'oscuro di questo grande tranello, tranne uno sparuto gruppo di illuminati, che da blog e forum, annunciano al mondo di aver capito tutto.

Il materiale è tanto ed in continua evoluzione non c'è nemmeno un ordine preciso, tante sono le truffe in campo scientifico e medico.

Cominciamo dal morbo di Morgellons, malattia che sembra più legata ad un passaparola su internet che alla realtà e quindi da un certo punto di vista ci interessa direttamente.

Che internet abbia influenza sulle nostre vite è ormai risaputo.

Esiste addirittura una dipendenza dal web, persone che si chiudono al mondo esterno per vivere in una dimensione virtuale fatta di amicizie, contatti ed esperienze completamente irreali.
Si tratta di un problema psichiatrico vero e proprio.
Che internet influenzi anche le mode, le abitudini e la diffusione delle notizie è un dato di fatto.

Circa 300 anni addietro fu descritta una malattia psichiatrica, la PARASSITOSI MANIACALE (o illusoria), che era caratterizzata dalla convinzione da parte della persona affetta, di essere infestato da parassiti. Questa persona, si procurava lesioni da grattamento (in tutto il corpo) che richiedevano quasi sempre cure dermatologiche ed inoltre rifiutava ogni riferimento alla sua condizione di paziente psichiatrico.
La malattia è conosciuta ancora oggi.

La terapia è di supporto farmacologico, psicologico ed a base di sostanze dermatologiche che evitano il peggioramento delle lesioni e l'infezione delle stesse. Il farmaco attualmente più utilizzato è il Pimozide, anche se ricco di effetti collaterali anche importanti.
Alcuni studi sembrano accomunare i sintomi di questa malattia a quelli della Restless Legs Syndrome (sindrome delle gambe senza riposo), che tra i sintomi (psicologici) ha anche un continuo formicolio agli arti inferiori che costringe chi ne è affetto a muovere di continuo le gambe per trovare sollievo, altri studi non chiariscono se questa malattia sia da considerare come entità singola o sia davvero una nuova manifestazione di disagio psicologico.
La rarità della malattia e la sua drammaticità (associato ai sintomi psichici rende la vita di chi ne è affetto e dei suoi familiari difficile da gestire) l'hanno resa una malattia difficile da identificare e curare, considerato anche il fatto che i pazienti non sono capaci quasi mai di seguire la terapia e ne rifiutano l'origine psichiatrica.

Chi leggeva le esperienze dei malati di parassitosi maniacale, veniva colpito dalle descrizioni, ad esempio, dei sintomi. Il soggetto malato parlava di infestazioni, raccontava di svegliarsi nella notte trovando centinaia di piccoli animali percorrere il suo corpo e di vedere fuoriuscire dalla cute, vermi e parassiti di ogni genere. Un incubo praticamente, come ogni incubo psichiatrico.

Per niente piacevole, sia inteso, ma la malattia psichiatrica non è una malattia che rientra nei canoni che la maggioranza delle persone è abituata a seguire quando si discute di sintomi e disturbi.
Un mal di pancia, un dolore, una ferita, sono molto più comprensibili ed "accettati" di una notte trascorsa a togliersi di dosso centinaia di vermicelli.
Ecco che così, la malattia, la paura del mistero e dell'incubo, diventa una fobia.

Dalla fobia alla leggenda metropolitana il passo è brevissimo.

Chi non conosce la storia del "canetopo" o degli espianti di rene che ormai avvengono (a sentire le leggende) praticamente sotto i nostri occhi, sono tutte "Leggende Metropolitane", quelle storie cioè che, prendendo spunto da episodi casuali o che nulla hanno a che vedere con la realtà, trasformano con un passaparola una storia inventata in una realtà "finta".
Quale miglior passaparola di internet?
Negli anni infatti, questa malattia ha visto diffondersi testimonianze, filmati e racconti in maniera sproporzionata e si è passati dalla descrizione di una patologia psichico-dermatologica, ad un vero e proprio mistero al quale sono state dedicate trasmissioni, studi anche seri e statistiche.
Il termine Morgellons è stato coniato da una certa Mary Leitao, nel 2002, dopo aver trovato una malattia simile, descritta in testi di alcuni secoli addietro.

I sintomi di questa malattia sono praticamente identici a quelli della Parassitosi maniacale, con una sola differenza sostanziale, il Morgellons non parla di parassiti "immaginari" ma di fibre o sostanze simili a fibre, che fuoriescono dalla cute o si trovano nel sottocutaneo...un incubo ancora più terribile quindi...e più si diffondeva sul web il "caso Morgellons" più persone sostenevano di esserne affette. Come descritto in un caso di Morgellons: "Mi sentivo sollevata, ho trovato sempre più persone che parlavano della stessa cosa di cui io soffro" (Nat Med. 2006 Sep;12(9):982. Epub 2006 Aug 30), più persone parlano di una malattia, più temi di averla, soprattutto se sei debole psicologicamente.



Ecco che così nel mondo si diffonde il termine:

"MORBO DI MORGELLONS".

Soprattutto negli Stati Uniti, sono aumentate le persone che dicono di soffrirne, tanto da chiedere un interessamento governativo.

Di questa malattia, vista la diffusione che ha avuto soprattutto nel web, se ne sono occupati anche centri di ricerca autorevoli, come il CDC (Centers for Disease Control), che, pur non arrivando a conclusioni perchè non ha ancora completato la ricerca, si sta impegnando a capirne le cause, i sintomi e le eventuali particolarità. E' bene sottolineare che il CDC afferma che non è dimostrato che vi sia un aumento di persone affette da questa o da simile malattia ma sono in aumento le segnalazioni da parte delle persone, è una netta differenza.

Ma questa malattia esiste o no?

Il CDC non può saperlo, l'unico elemento a sua disposizione è l'aumento delle segnalazioni e sta investigando proprio per questo:
Does CDC have evidence that this is a new condition?
We do not know the cause of this condition or whether this condition is new. CDC has received an increased number of inquires from persons who report similar symptoms;
therefore, we are conducting an investigation to learn more about this unexplained dermopathy.
Fin qui la cronaca. Siamo quindi fermi alla fase di indagine e, speriamo presto, ne conosceremo i risultati.
Ma ecco arrivare i veri parassiti, non quelli immaginari.

Qualcuno ha pensato bene di diffondere terrorismo sanitario descrivendo i "parassiti" e le "fibre" presenti (forse) nella malattia di Morgellons come "nanotecnologie", come prodotti biotecnologici diffusi dai soliti complotti mondiali, allo scopo di controllare la popolazione ed indurla in schiavitù, fisica e psicologica.

Uno dei metodi di diffusione di questi "insetti radiocomandati" sarebbero gli aerei con le loro scie, si, avete capito bene, le scie che da piccoli rincorrevamo, quelle romantiche linee nel cielo che da piccoli ci facevano sognare di volare, ora sono diventate "scie chimiche" e diffondono malattie, insetti robotici, sostanze chimiche e cimici (nel senso di microspie, spero).
Discutono di "diffusione aerea di impianti biologici nel cibo, nell’acqua, nell’aria", dichiarazioni come "assistiamo ad un’invasione dei tessuti umani nella forma di nanotubi, nanofili, nonostrumenti, in grado di autoassemblarsi, autoreplicarsi insieme con sensori o antenne e capaci di trasportare frammenti di D.N.A. ed R.N.A. geneticamente modificati." hanno bisogno solo della musica di sottofondo per diventare un film fanta/horror.

Ma è vero? Qualcuno ha mai estratto dei "nanostrumenti" in grado di "replicarsi da sotto la cute di un essere umano"?
NO
Non esiste prova, dimostrazione, studio, che dimostri la presenza o la fuoriuscita di sostanze sconosciute dalla cute delle persone.

Ma non è finita, non bastano i "nanovermi" ad infestare la nostra cute, questi "investigatori del Morgellons", dicono che "Esiste un’evidenza che suggerisce che queste nanomacchine ospitano al loro interno delle batterie.". Cioè sotto la nostra cute, non ci sono solo dei parassiti biotecnologici con le antenne, capaci di autoreplicarsi, ma si portano pure le batterie!
Domanda scontata: ma li hanno mai visti? Mai raccolti? Dimostrati?
Risposta scontata: No.

E nella stessa pagina (che fa parte di un blog che definire delirante è un eufemismo) si dice che, questo tipo di nanovermi: "È nel cibo, nelle piante e negli animali.".
Omammamia!
Insomma, tesi assolutamente sconclusionate, che però traggono conclusioni lo stesso, anche se mai dimostrate e che soprattutto raccontano di fatti mai esistiti e mai provati. Una delle cose più buffe che viene in mente è che queste persone affermano che i "vermi robot" vengono diffusi dalle scie di condensa degli aerei ma non spiegano perchè il morbo di Morgellons (che, ripeto, per la letteratura scientifica corrisponde alla parassitosi maniacale) esiste da 300 anni prima della scoperta degli aerei. In quel caso, chi diffondeva le "nanozecche"?

C'è da chiedersi a questo punto se non fosse il caso di creare una nuova malattia, quella che è caratterizzata da continue paure, manie di persecuzione, convinzione di vivere in costante controllo da parte di individui/gruppi non ben identificati, senso di frustrazione, ansia.
No, non è il caso, questa malattia psichiatrica esiste già e si chiama SINDROME PARANOIDE.

Ma allora, come sostengono la loro tesi, i "terroristi del web"? Con le solite "prove" artigianali e senza significato (qui, visto che non si parla di tumore, oserei dire, ridicole).
Esemplare l'esperimento trasmesso da una TV statunitense: KFMB TV il 03/06/2008.

Una donna affermava di essere affetta dal morbo di Morgellons, soffriva di continui pruriti e vedeva affiorare dei piccoli vermi biancastri dalla sua pelle. In diretta televisiva, la donna disse che il succo di limone, con la sua acidità, era capace di far affiorare i parassiti dalla cute rendendoli così visibili...e fa la prova:











Cosparge di limone la sua mano, strofinando un frutto












Ecco le sue dita piene di polpa di limone...













Estrae con una penna, dai solchi vicino le unghie, un po' di polpa...













...ed ecco i parassiti...

...ma che parassiti, quella è polpa di limone!!












La donna, è convinta di mostrare dei piccoli vermi biancastri e nessuno in studio le fa notare che si tratta di pezzi di polpa di limone...
Ecco un tipico caso di Morgellons...da mettere nella cartella con tutti gli altri casi di "truffa medica", ne ha tutte le caratteristiche:

1) Nessuno studio scientifico che ne dimostri l'esistenza

2) Nessuna dimostrazione controllata che ne dimostri l'esistenza

3) Rapida diffusione grazie alla rete

4) Tendenza a creare panico e psicosi

Se quindi nella sindrome Morgellons è ancora prematuro (per correttezza) trarre conclusioni definitive, sugli insetti nanotecnologici che si infilano dentro di noi, si può concludere che si tratta di una bufala colossale.

Pongo l'attenzione anche sul fatto che, oltre a seminare panico e diffondere notizie infondate, queste persone (come al solito, aggiungo), chiedono sempre qualcosa in cambio delle loro fandonie, quasi sempre soldi.
La cosa triste è che qualcuno, glieli regala anche.

Ma che perdo tempo a fare con i vermi robot intelligenti, tornerò presto a parlare dei venditori di bicarbonato...
PS: Al solito, e vale per tutte le mie "indagini", se qualcuno vuole mostrarmi fibre, nanotubi, polpi con le antenne e formiche aliene che fuoriescono dalla propria cute, non deve fare altro che contattarmi, sarà mia premura documentare tutto ed annunciare la scoperta di una nuova malattia al mondo, onore e ricchezza per me, eterna gratitudine e fama e partecipazioni al grande fratello a chi aiuta l'umanità.

Aggiornamento del 14/05/09: Un interessante articolo su "Scientific American", fa il punto della situazione sul fantomatico Morbo di Morgellons e conferma (anche con un'intervista allo scienziato Michael Cappello, pediatra, professore e specialista di malattie infettive alla Yale University School of Medicine in New Haven) che si tratta di una malattia psichiatrica e che non esiste nessuna prova (ha anche esaminato dei campioni inviatigli da persone "affette") di fibre o parassiti sconosciuti che fuoriescono dalla pelle degli "infetti".
L'articolo e l'intervista sono qui.

Aggiornamento del 19/05/09: Un recente articolo, parla di "fibre" di polimeri rintracciati nelle urine di persone affette o meno dal fantomatico "morbo di Morgellons".
E' stato diffuso anche un video che mostrerebbe strani filamenti osservando al microscopio le urine di alcuni soggetti.
Piccola precisazione di fisiologia. I reni, tramite i glomeruli, filtrano il nostro sangue trasformandolo in urina.
Se al microscopio, osservando le urine, troviamo dei "corpi estranei", come quei filamenti, dobbiamo capire da dove possano provenire.
Visto che i glomeruli renali, filtrano molecole con peso molecolare minore di 10 kD ed i polimeri di cui sarebbero fatti i "nanofilamenti" del Morgellons, sono sicuramente superiori a quel peso molecolare (per definizione i polimeri hanno peso molecolare altissimo...e basti anche pensare che sono visibili al microscopio...), quelle fibre NON possono provenire dal filtrato renale.

Restano quindi poche alternative, le elenco:
1) La provetta che conteneva le urine era sporca, quei filamenti sono semplicemente fibre di chissà cosa, contenute nella provetta.
2) I "nanopolimeri" provengono dalla vescica. Visto che non hanno origine renale, l'unica alternativa è che provengano dall'uretra (il canale che porta l'urina dalla vescica all'esterno), chi li ha infilati nell'uretra? Se non sono renali, provengono dall'uretra, questo è un dato di fatto.
3) La persona che ha eliminato quell'urina poi analizzata, dovrebbe curare meglio la propria igiene personale, i filamenti erano incollati nel meato uretrale e sono finiti nella provetta.
4) I filamenti sono stati messi nel campione di urine da chi voleva si trovassero lì.
Io non vedo altre alternative. Qualcun altro sa darmi spiegazioni differenti?

sabato 14 marzo 2009

Non toccate il capo

Ricordate la frase shock del gruppo di sostegno che pubblicizza la cura truffa di Simoncini: "Le vostre notizie durano un giorno o due, saremo sempre là" ?

Bene, i collaboratori dell'ex medico, sono in grande agitazione perchè la voce delle falsità di questa delirante "cura" si stanno espandendo grazie allo stesso mezzo che loro usano per pubblicizzarla, mi hanno già scritto perchè mi sto permettendo di mettere in crisi un sistema lucroso e redditizio, ormai diffuso in varie nazioni del mondo.

Ogni guaritore ha sempre un gruppo che lo sostiene, spesso si tratta di una vera e propria organizzazione che gestisce e diffonde le pratiche magiche, altre volte si tratta di volontari che prestano la loro "opera" in cambio di un po' di notorietà o di visibilità all'ombra del guru.
Obiettivo di questi gruppi è quello di evitare anche gli ostacoli ai loro affari. Non ci si può permettere di ostacolare un meccanismo che fa guadagnare così, alle spalle di tanta gente malata.
Ma come agiscono i sostenitori dei guaritori?

Si presentano con un'aria innocente, quasi da spettatori di una realtà (quella della malattia) che li vede vittime di un sistema becero e cinico. Pian piano insinuano l'idea di una sanità corrotta (tutta!), che vive da sciacallo alle spalle dei malati e che non ottiene nessun risultato.
Ed ecco che spunta il guaritore, che risolve non solo il problema di salute senza spese, dolori o fatica, ma che è anche buono, umano ed altruista.
Così la persona malata fa un confronto elementare ed umano: meglio il medico ricco, assassino e disonesto o il povero guaritore perseguitato ed incompreso, ma buono ed altruista?
L'esca è gettata.
Il gioco è fatto, il pesce abbocca e tutti (loro, tutti) sono contenti.

Quando Simoncini fu condannato per omicidio colposo, diversi siti che pubblicizzavano le sue "cure" furono sequestrati dalla Guardia di Finanza.
Questo perchè nessuno può esimersi dalla responsabilità di promuovere o pubblicizzare pratiche pericolose. Non potrebbe farlo nemmeno un medico. Se io dico ad un mio paziente che per il mal di testa può assumere il prodotto X ed il paziente è allergico al prodotto X, la colpa NON è del paziente ma MIA che non ho svolto un'accurata anamnesi.

Così, molti "webmaster" o collaboratori dei guaritori, credono di essere in diritto di consigliare e promuovere qualsiasi rimedio per la salute tanto, dicono loro, è il paziente che decide ed io non sono medico.
Tipico lo "scaricarsi dalle responsabilità" anche con frasi come: "Non si intende in alcun modo suggerire ai pazienti di abbandonare eventuali terapie in corso, nè di prendere altre decisioni senza aver consultato prima il medico curante", frasi che non hanno senso. Non intendi suggerire ai pazienti di abbandonare le terapie...ma lo stai facendo. Ti stai rivolgendo ai "pazienti" non ai "lettori", i pazienti li tratta il medico, i lettori li tratta il giornalista o il divulgatore. Al limite questo potrebbe farlo un medico: "Guarda che sono medico ma qui scrivo da divulgatore o giornalista, quindi occhio a non prendere le mie parole come consigli medici".

E come puoi affermare che non intendi in alcun modo suggerire di prendere decisioni sulla salute senza aver consultato il medico se pubblichi un filmato che critica ferocemente e condanna tutti i medici?
E' solo un controsenso o è un chiaro tentativo di influenzare le scelte di una persona malata?

E' un esempio di "plagio innocente", affermare di dare solo opinioni, demolire la parte della medicina che non interessa e promuovere solo quella che interessa. Così da opinioni si finisce a dare consigli medici. Solo che i consigli medici, possono essere dati solo dai medici.

E chi provasse a farlo notare?
Basta metterlo fuori, impedirgli di nuocere, evitare le sue risposte.
E se insistesse? Mandarlo a quel paese, senza rispondergli.

I collaboratori dei finti guaritori formano un bunker attorno al loro guru.



Un utente del forum di Simoncini, chiede, a proposito del caso dimostratosi falso e da me trattato qui
di spiegare i motivi di questa grossolana "dimostrazione di efficacia" che anche ad un occhio non esperto si dimostra falsa e manipolata.

La discussione nel forum di Simoncini è stata ormai cancellata, come è emerso dopo (ho aggiornato l'articolo) ma ho conservato uno screen del post che si può leggere qui.

La domanda è semplice ed immediata e non permette divagazioni:
come spiegate il fatto che si tratta di due sezioni diverse prese a diversa altezza per mostrare la scomparsa del tumore e non la stessa con il tumore prima e dopo la terapia ?
Dopo un tentativo di metterla sulla polemica, alla nuova richiesta di spiegazioni, la risposta è stata più esplicativa, risponde un certo fefochip che collabora con Tullio Simoncini moderando il forum del suo sito:
un particolare infinitesimo di tutta la faccenda mentre ignori tutto il resto.
Quando il "particolare" non era stato notato da nessuno si trattava di "dimostrazione evidente di efficacia", ora che è stato sbugiardato, diventa "infinitesimo". Tutto è relativo, no?
In ogni caso, la discussione viene chiusa, con un dirimente:
vai a cagare

Per questo sostengo che non solo le idee dei guaritori sono pericolose per la salute di noi tutti, ma anche che la loro organizzazione sta assumendo caratteristiche preoccupanti che sono parte del problema.
Alla prossima.

mercoledì 11 marzo 2009

Simoncini: carcinosi peritoneale curata… ma dov'è?

Ecco un altro caso emblematico tra quelli riportati come testimonianze di successo nel sito di Tullio Simoncini.


Questa volta si tratta di un caso di CARCINOSI PERITONEALE:
http://www.curenaturalicancro.org/carcinoma_uterino.htm

5) Carcinosi peritoneale curata con bicarbonato, risultato: NESSUNA EVIDENZA DI EFFETTO POSITIVO

Non vengono mostrati particolari documenti che dimostrano un effetto del bicarbonato di sodio.



Da quello che si vede, si tratta di una paziente con adenocarcinoma dell’endometrio (in utero, quindi) alla quale vengono asportati chirurgicamente utero ed ambedue le ovaie (Isterectomia totale con annessiectomia bilaterale). Non sono mostrati eventuali documentazioni riguardanti lesioni maligne nel peritoneo, non risulta da nessun particolare né da documenti la presenza di formazioni a carico del peritoneo. Descritte da una TAC del 20/09/2004 alcune calcificazioni dei linfonodi (che non sono formazioni cancerose).

Simoncini narra così la cronologia degli eventi e sotto ogni affermazione descrivo cosa si può desumere dai documenti nella pagina del suo sito:

1) Paziente di 62 anni operata nel dicembre 1998 di adenocarcinoma dell’endometrio, con successivi cicli di radioterapia e terapia con.
(la frase termina in questa maniera, non è specificato altro).


2) In seguito ad ispessimento peritoneale ed ad aumento di alcuni linfonodi per carcinosi…
Non sono mostrati documenti che dimostrino questo quadro. Anzi, nella TAC mostrata si parla di “calcificazioni” nei linfonodi, non di carcinosi…in nessun documento si mostra un “ispessimento peritoneale”.


3) l’antigene Ca ovario (sic, ndr) aumenta progressivamente nonostante sia stata attuata terapia con Tamoxifene, fino ad arrivare in data 3-6-2003 ad un valore di 125 UI/ml (v.n. 0-35).
L’antigene Ca ovarico (non Ca “ovario”, Simoncini è un oncologo che non sa nemmeno come si chiamano gli esami del sangue…vabbè) non è specifico per NESSUN TIPO DI TUMORE e non è con questo che si fa diagnosi, tanto da essere diventato praticamente un esame relativamente importante e considerato solo di ausilio diagnostico.

Questo antigene aumenta per tantissimi altri fattori, tumorali e non (cancro mammario, ovarico, del pancreas, ma anche cisti endometriosiche, problemi epatici, cisti sierose benigne dell'ovaio, persino in gravidanza). Non è questo un elemento per dichiarare una persona malata di tumore, come non lo sono tutti gli altri "marcatori tumorali". Simoncini ad esempio non sottolinea che nelle stesse analisi mostratre per far vedere la diminuzione dell'antigene ovarico (che secondo lui dimostrerebbe la "guarigione" dal tumore), c'è un aumento dell'antigene gastrointestinale (valore 150, valore normale fino a 37: penultima immagine della pagina, sempre degli esami del sangue, seconda riga). Questo, per utilizzare la "logica" di Simoncini vorrebbe dire che la signora ha avuto una diminuzione delle lesioni al peritoneo ma si è ammalata di cancro intestinale?
;)
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(aggiornamento del 12/03/09): Inoltre, come fatto notare da Genesis61 nei commenti, il Tamoxifene è un farmaco utilizzato nei tumori della mammella ed è controindicato in casi di tumore uterino perchè agisce su strutture dell'utero (endometrio) che potrebbero risentirne negativamente.
E quindi? Che miscuglio di diagnosi e terapie ha questa paziente? Ma che descrizione di caso risolto sarebbe?
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4) Le condizioni cliniche migliorano costantemente fino al raggiungimento di uno stato normale di salute; l’antigene Ca ovario decresce progressivamente fino a raggiungere nel marzo 2003 di 49,70 UI/ml, valore confermato anche in giugno 2003.
Di nuovo, una diminuzione del valore di Ca ovarico non ha nessun significato specifico in medicina, è un valore aspecifico di svariate condizioni. Sulle condizioni cliniche della paziente, è chiaro che crediamo perché ci fidiamo di Simoncini, quest'uomo merita la nostra fiducia.


5) Un’ultima Tac effettuata in giugno 2003 conferma la regressione della carcinosi peritoneale e una stabilizzazione delle dimensioni dei linfonodi, rispetto all’anno precedente.
Non viene mostrata nessuna TAC del giugno 2003, l’unica Tac mostrata è del settembre 2004 e mostra una situazione STABILE (sovrapponibile, dice il referto) a quella del 07/06/04 (tre mesi prima quindi). Non viene refertata nessuna regressione, né una pregressa “carcinosi peritoneale”. Non vi sono tracce di lesioni tumorali maligne nel referto mostrato.
http://www.curenaturalicancro.org/images/maria.jpg
A tutta questa storia senza dimostrazione di nulla, analizziamo solo i punti fermi e che sembrano documentati:
1) Paziente con tumore maligno all’utero
2) Operata con asportazione di utero ed ovaie
3) Radioterapia (29 sedute, lo dichiara la paziente nella sua testimonianza scritta)
4) Inizio terapia con Tamoxifene
5) Inizio uso del bicarbonato
6) TAC che mostra una situazione invariata rispetto al 2002 (nessun segno di tumore maligno).

Fine.
Questa analisi dimostra che quello descritto è fondamentalmente un FALSO, ma lo inserisco tra i casi con NESSUNA EVIDENZA DI EFFETTO DEL BICARBONATO, perché non vi sono manipolazioni evidenti ma una chiara evasività, approssimazione nei termini e nelle descrizioni e viene mostrato un quadro totalmente diverso da quello descritto.

Unico fatto che si deduce da questa pagina è che una persona viene dichiarata guarita (da Simoncini) da un tipo di tumore con il bicarbonato e viene pubblicato un caso dove si parla di tutta un'altra cosa; una malata di tumore viene operata per un'altro tipo di tumore e poi non presenta tracce di malattia. Il bicarbonato viene “infilato” in mezzo al resto…chi vuol capire capiscachi non vuole capire, ci caschi.

Così, dopo qualche settimana dall'inizio del mio lavoro di studio delle capacità geniali di Tullio Simoncini, aspetto sempre qualcuno che mi spieghi cosa avrebbe curato fino ad oggi il bicarbonato perché io finora dopo 5 casi analizzati, non l’ho capito. Quindi o sono un idiota io o lui non cura un bel niente.

:)

Ciao.

sabato 7 marzo 2009

Simoncini: adenocarcinoma bronchiale curato dal bicarbonato? Nessuna evidenza

Ecco uno di quei casi riportati nel sito di Simoncini come "dimostrazione di guarigione dal cancro con il bicarbonato" che invece non dimostrano proprio nulla se non la malafede di chi li ha pubblicati.
Le notizie ed i documenti sono incompleti, scadenti di qualità, inutili ai fini di una valutazione seria...ma certo, possono essere utili per far abboccare chi cerca notizie sulla propria malattia o su quella dei propri cari.
Si parla di un ADENOMACARCINOMA BRONCHIALE DISGREGATO dal Bicarbonato di Sodio al 5 % così recita il titolo della pagina del sito curenaturalicancro.org:

http://www.curenaturalicancro.org/adenocarcinoma.htm

In realtà la patologia è sbagliata già dal nome, non si dice "adenomacarcinoma" ma "adenocarcinoma".
Ok, errore di battitura, immagino...
Ma vediamo le prove di questa "disgregazione.

I documenti e le immagini presentate non offrono nessuno spunto particolare.

Le immagini riportate nella pagina del sito di Simoncini mostrano delle foto di una broncoscopia.

Nelle foto della prima riga, descritte come Broncoscopie dell'11 Febbraio 2002 - Prima del trattamento, si vedono dei rami bronchiali occupati da muco, naturalmente non necessariamente di provenienza o di natura tumorale, niente altro, cosa dimostrata anche dai referti citati da Simoncini:

11-2-2002" …dal bronco principale dx affiorano secrezioni lattescenti
fluide
, abbondanti. L’origine pare localizzata a carico del bronco lobare superiore, ove sono presenti vegetazioni biancastre occupanti spazio ed occludenti il ramo dorsale B2 B3. Stessa situazione la si riscontra a carico del bronco lobare medio."

Si parla anche di "vegetazioni" ma di queste non vi sono immagini nè referti che ne chiariscano l'aspetto o la natura.
Poi altre due citazioni da referti non mostrati (ovviamente non è attendibile una citazione copiata ed oltretutto incompleta, non vi sono infatti referti scannerizzati nella pagina...ma le citazioni sono l'unica cosa disponibile):

12-2-2002" …si può osservare una ricanalizzazione del ramo dorsale del bronco
lobare superiore dx."

14-2-2002"…si osserva una discreta ricanalizzazione del bronco lobare superiore
dx.; del bronco lobare medio; del ramo apico-dorsale del bronco lobare superiore
sin."


Vengono mostrate quindi delle immagini di bronchi regolari e senza muco nè altre particolarità.
Chi mi sa spiegare dove si nasconde la dimostrazione che il bicarbonato ha "disgregato" (che parolona...) un carcinoma bronchiale, è un genio.

Dalle pagine del sito quindi non è successo nulla che faccia sospettare un effetto positivo del bicarbonato ed a pensarci bene, non c'è nemmeno un documento che dimostri che lì c'era davvero un carcinoma.

Queste si che sono prove di efficacia...


4) Adenocarcinoma bronchiale

Risultato:NESSUNA DIMOSTRAZIONE DI EFFICACIA

Su 4 casi analizzati finora, 3 sono risultati FALSI ed uno NON DIMOSTRATO.

Ma sicuramente Simoncini darà prova di aver ragione nei prossimi casi che analizzerò, sicuramente...


Ah, dimenticavo, un genio che ha scoperto la cura per il cancro, dovrebbe saper smentire decisamente e con facilità le mie analisi...se non le smentisce, automaticamente le conferma...

A presto!

mercoledì 4 marzo 2009

Sylvia, Marjolein e le tasche dei guaritori

Una caratteristica delle terapie truffa, è quella di ammantarsi dell'aura dell'innocuità, del bassissimo costo e della facilità di applicazione.

Questo è un meccanismo che gioca sulla psicologia dei malati, il cancro ad esempio, dalla chirurgia alla terapia medica, è caratterizzato da costi (in genere rimborsati dallo stato), da interventi chirurgici e da effetti collaterali anche molto pesanti da sopportare.
Non esiste, pensandoci, una "terapia alternativa" che provochi dolori, disagi importanti, effetti devastanti e soprattutto le terapie miracolose, affermano sempre di costare poco, o nulla.

A parole, perchè nei fatti non è così.

Chi propaganda terapie "alternative", non lo fa per beneficienza, ma per un guadagno personale, esattamente come chi lavora in qualsiasi altro campo, ha tutto l'interesse quindi, di vendere i propri prodotti.
Le terapie non riconosciute affermano spesso di essere semplici da applicare, indolori, facili da sopportare.
Si, come se farsi inserire un catetere intracranico sia semplice, indolore e senza rischi.

Ed il costo?
Bassissimo, a parole, perchè nei fatti, i guaritori si fanno pagare, e tanto.
Il bicarbonato ad esempio viene sempre presentato come un rimedio per niente costoso e economicissimo, alla portata di tutti.
Beh, a quanto afferma chi ha scritto questa mail non è così: 20.000 euro per l'intervento e 150 € al giorno per le punture di bicarbonato.
Non proprio quello che si dice un benefattore dell'umanità insomma...

Ecco la mail:

To: healthfraud@lists.quackwatch.org Date: Sat, 8 Nov 2008 11:49:50 -0600Subject: [healthfraud] interfere with Simonici? (Simoncini, ndr.)

Unbelievably, the father of a friend of mine (diagnosed one week agowith a likely glioblastoma near his speech center) is actuallyplanning to go through with this. He’s not even had a biopsy. Since Simonici is delicensed, he’s having my friend’s father travel to adoctor outside Belgrade (yes, in Serbia) to have a catheter put intothis brain (at a cost of 20,000 euro cash), and then to Rome for Simonici to “oversee” infusion of sodium bicarbonate directly into thetumor (for 150 euro/day, cash). ...[cut, ndr]

Traduzione: Incredibilmente, il padre di un mio amico (al quale hanno diagnosticato una settimana fa un glioblastoma vicino al centro cerebrale del linguaggio), sta programmando di contattarlo. Non ha fatto nemmeno la biopsia. Da quando Simoncini è stato radiato come ha fatto il padre del mio amico, serve un viaggio vicino Belgrado (sì, in Serbia) per inserire un catetere nel cervello (al costo di 20.000 euro in contanti) e quindi a Roma da Simoncini per supervisionare le iniezioni di bicarbonato direttamente sul tumore (a 150 euro al giorno, in contanti)...

E l'innocuità?
Non esiste.

Alcuni rimedi naturali, banali, rischiano di provocare una diarrea o un'orticaria a chi le usa, ma altri possono essere molto pericolosi, anche mortali e di persone morte per cure "miracolose" ma inutili, ce ne sono tante.

Questo chi pubblicizza le pozioni magiche non lo dice mai, provate a cercare queste testimonianze nei siti che pubblicizzano i guaritori.

Avrei postato questi casi nel fine settimana, ma ho visto che in giro nel web la voce circola da qualche ora, li posto ora per discuterne.

Tullio Simoncini, già condannato in Italia per omicidio colposo e truffa, ha iniziato a trasferirsi all'estero ed in Olanda ha cominciato ad effettuare le sue cure miracolose in cliniche private.

La clinica dove esercitava Simoncini:

Da qui traduciamo:

08/10/07, muore Sylvia
L'otto ottobre 2007 una paziente olandese affetta da cancro della mammella è morta nei Paesi Bassi dopo una cura con iniezioni di bicarbonato di sodio effettuata da Tullio Simoncini.

La cascata degli eventi è conforme alle indagini fatte dagli investigatori e dall'ispettorato olandese di sanità. Nel suo paese d'origine (Italia, ndr.), Tullio Simoncini è stato radiato a vita dall’ordine dei medici. Inoltre, è stato condannato per truffa aggravata ed omicidio colposo nel 2003. Per parecchi anni però ha continuato ad esercitare la professione medica alternativa in Italia e nei Paesi Bassi.

Saltuariamente ha affittato stanze nella “Clinica di Medicina Preventiva Berg e Bosch in Bilthoven'”, regione di Utrecht, Paesi Bassi. In questa clinica, parecchi guaritori alternativi forniscono terapie scientificamente infondate per curare il cancro.

Nel dicembre 2006, Sylvia, 58 anni, ha ricevuto diagnosi di cancro della mammella ed è stata consigliata di seguire la terapia convenzionale. Ha deciso di prenderla in considerazione ed ha visitato parecchi medici. Alla fine, ha incontrato Tullio Simoncini, che ora nega di aver mai iniziato il trattamento del bicarbonato di sodio su di lei. Secondo il compagno di Sylvia, Simoncini si è recato nei Paesi Bassi ed ha cominciato a curare Sylvia con iniezioni intratumorali di bicarbonato di sodio, con l'aiuto di un assistente. Sylvia ha ricevuto fino a 20 iniezioni direttamente nel suo tumore al seno.
In breve tempo da quel momento è peggiorata ed è entrata in una condizione terminale è stata prelevata dalla sua stanza della clinica dai vigili del fuoco ed è stata trasportata al reparto di pronto soccorso del Centro Universitario Medico di Amsterdam.
In quel posto è morta subito dopo per alcalosi metabolica (malattia provocata dal bicarbonato, ndr.).

L'internista di turno ha rifiutato di firmare il certificato di morte naturale e si è messo in contatto con la polizia. Un'analisi ha rivelato che Sylvia non è morta di cancro della mammella. Ha ricevuto parecchie iniezioni sul suo seno ormai cianotico, gonfio e mutilato.
Contattato in Italia da giornalisti, Simoncini ha sostenuto ripetutamente che Sylvia non era stata curata da lui con il bicarbonato di sodio.

Tuttavia, parecchia gente, compreso il personale dalla clinica preventiva, conferma che è stata curata da Simoncini. Il gruppo di appoggio anonimo del Simoncini osteggia la copertura mediatica per coprire l'evento – “Le vostre notizie durano un giorno o due, saremo sempre là”.

Da notare che è evidente il fatto che Sylvia NON E' MORTA DI TUMORE ALLA MAMMELLA MA DI ALCALOSI METABOLICA, UNO SCOMPENSO PROVOCATO DIRETTAMENTE DAL BICARBONATO, quella sostanza che tutti i sostenitori di Simoncini presentano come "innocua" (sostenitori che non hanno nessuna formazione, nè esperienza medica).

Da qui traduciamo:

Marjolein è morta

Con grande tristezza abbiamo appreso che Marjolein Bouwman, una giovane donna olandese, ai tempi sostenitrice della terapia del cancro di Tullio Simoncini, è morta di cancro ovarico metastatizzato, il 2 novembre 2008. Quando a Marjolein Bouwman per la prima volta le è stato diagnosticato un cancro ovarico, le hanno consigliato di seguire la terapia convenzionale. Lei, invece, ha deciso di mettersi in contatto con Tullio Simoncini a Roma, dove è stata sottoposta dall'ex medico ad un certo numero di iniezioni con il bicarbonato di sodio.

Altra fase del trattamento è stato rappresentato da infusioni di bicarbonato di sodio, che Marjolein effettuava lei stessa nella sua casa nei Paesi Bassi.
Subito dopo, Simoncini ha dichiarato che Marjolein è stata curata completamente. Entusiasta e felice, Marjolein è diventata una vera sostenitrice della terapia al bicarbonato di sodio del Simoncini.
Tuttavia, la prova innegabile della sua cura miracolosa non è stata mai documentata, nonostante le ripetute promesse.
Alcuni mesi fa, Marjolein ha dichiarato che Simoncini la aveva ingannata e che non era stata curata affatto.
A quel tempo, il suo cancro già si era riprodotto per metastasi in maniera così estesa che ha ridotto a meno del 40% le possibilità di un recupero. Inoltre ha detto che l'inutile terapia di Simoncini la aveva indotta a perdere il tempo importante, il che poteva essere stato letale.

Marjolein aveva soltanto 25 anni e era madre di un ragazzino.


Attualmente in Olanda ci sono delle indagini in corso sui fatti elencati e su altri avvenimenti legati all'attività di Simoncini, l'organo corrispondente al nostro ordine dei medici e quello corrispondente al nostro ministero della salute, hanno avviato le procedure d'indagine sui casi elencati e su altri accaduti nei Paesi Bassi.
Ecco il recente comunicato dell' NHI (IGZ, in lingua originale, l'ispettorato olandese per la salute):

News from the Netherlands Health Inspectorate


February 4, 2008
The administration of sodium bicarbonate to cancer patients is hazardous.
The infusion of sodium bicarbonate to vulnerable patients is hazardous and ineffective. This is the conclusion of two expert physicians who wrote reports on request of The Netherlands Health Inspectorate (Inspectie voor de Gezondheidszorg, IGZ).

The IGZ asked them for advice when in 2007 a patient with cancer died in the Free University Medical Centre in Amsterdam after she had received sodium bicarbonate in a clinic in Bilthoven. Currently, the clinic has, under the pressure of the IGZ, stopped to administer this therapy and will not restart it. In the meantime it has not been firmly established that the patient has died as a consequence of the sodium bicarbonate administration. The Public Prosecutor is still investigating this.

Based on the expert report, the IGZ has first of all reached the conclusion that there are no scientific data that justify the administration of sodium bicarbonate to patients with cancer for other indications than described in the official prescription information. There is no scientific proof whatsoever showing that this therapy cures or can slow its progress.

The IGZ concludes that the administration of sodium bicarbonate even has risks for patients with high blood pressure, patients with diseases of lungs, heart, or kidneys and for patients with cancer. This is certainly the case if a number of specific blood levels are not monitored daily before, during and after the treatment. The balance of the body can become completely disturbed when large amounts are administered. In severely ill patients this may lead to organ damage.
In sick people there is in fact irresponsble health care if this product is administered without monitoring.

Given these risks and because there is no scientific basis for the effectiveness of sodium bicarbonate apart from the registered indications, the IGZ concludes that physicians should not apply this treatment. If physicians administer these despite this warning and/or the IGZ receives reports of cases thereof, the reports will will of course be investigated, whereby the aforementioned considerations will play an important role. The IGZ will not hesitate to inform the Disciplinary Medical Board.

La somministrazione di bicarbonato di sodio in pazienti con il cancro è pericolosa. Le iniezioni di bicarbonato in pazienti vulnerabili è pericolosa ed inefficace.
Questa è la conclusione di due medici esperti che si sono espressi su richiesta del The Netherlands Health Inspectorate (IGZ). Il IGZ ha chiesto il loro parere quando nel 2007 morì una paziente malata di cancro all'istituto Free University Medical Centre di Amsterdam dopo aver ricevuto iniezioni di bicarbonato in una clinica di Bilthoven.
Attualmente la clinica su pressione della IGZ, ha sospeso le somministrazioni di questa terapia e non le riprenderà. Nel frattempo non è stato stabilito con certezza che la morte della paziente sia stata causata con sicurezza dalle iniezioni di bicarbonato e gli inquirenti stanno indagando proprio su questo.
Basandosi sulle opinioni degli esperti, l'IGZ ha intanto concluso che non vi sono evidenze scientifiche che giustifichino l'uso del bicarbonato in pazienti con cancro per motivi diversi da quelli già conosciuti dalla medicina. Non vi sono evidenze, in ogni caso, che questa terapia possa curare o rallentare un tumore maligno.
L'IGZ conclude che la somministrazione di bicarbonato può procurare anche dei problemi a pazienti con la pressione elevata, con malattie al polmone, al cuore o al fegato ed in pazienti con il cancro.
Questo è ancora più rischioso se non vi è un controllo continuo dei parametri sanguigni  prima, durante e dopo la terapia.
L'equilibrio dell'organismo può essere completamente alterato per dosaggi elevati. In pazienti gravemente malati possono essere provocati dei danni agli organi.
In persone malate è assolutamente irresponsabile somministrare questa terapia senza un monitoraggio continuo.
Visti i rischi e visto che non esiste evidenza di efficacia di questa terapia oltre alle indicazioni già conosciute, l'IGZ conclude che i medici non debbano applicare questo tipo di cura . Se un medico la somministra nonostante questo avvertimento o l'IGZ riceve notizia o denuncia di somministrazione della terapia i casi saranno investigati e le considerazioni fatte precedentemente avranno un loro peso. L'IGZ non esiterà ad informare l'ordine professionale.

Nota: Naturalmente per i guaritori alternativi, tutta questa storia sarà ordita dai "poteri forti" e dal complotto pluto-giudo-massonico, per coprire entusiasmanti scoperte che non fanno comodo alle multinazionali.
La colpa insomma, non è mai la loro.


Aggiornamento del 06/03/09: Mi è stata inviata in mail una corrispondenza pubblicata sul giornale olandese "de Volkskrant": Il caso della morte della donna nella clinica privata che ospitava le pratiche di Simoncini ha fatto molto scalpore nei Paesi Bassi. Per quello che si sa, le iniezioni di bicarbonato direttamente sul tumore sono state effettuate senza posologia precisa (almeno una ventina, due testimoni parlano di almeno 40) alla dose di 500 ml di bicarbonato di sodio in soluzione al 4,2%. Il ciclo è stato ripetuto per tre volte. Il compagno della donna ha testimoniato che era lo stesso Simoncini ad effettuare le iniezioni ed era accompagnato da un assistente anch'esso italiano. La paziente è morta di alcalosi metabolica come risulta dai prelievi ematochimici effettuati subito dopo il suo arrivo al pronto soccorso. Alla clinica è stato vietato di proseguire queste pratiche. Le indagini sono in corso.